Apr 29

Covid: calano i contagi nell’Isola (1.688 nuovi casi, di cui 35 a Oristano) ma ci sono altri 3 morti.

Secondo i dati dell’ultimo bollettino regionale, calano i contagi in Sardegna, ma si registrano altri 3 morti. I nuovi casi sono 1.688, di cui 1.422 diagnosticati da antigenico.

Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 8.862 tamponi, per un tasso di positività (ovvero rapporto tra nuovi casi e tamponi processati) del 19%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 13 (1 in più di ieri), mentre diminuiscono quelli ricoverate in area medica, che oggi sono 303 (13 in meno rispetto a ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 28.888 (9 nove in più nelle ultime 24 ore).

Si registrano anche 3 decessi: una donna e un uomo, entrambi di 88 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; e una donna di 81 anni, residente nella provincia di Nuoro.

Dei 1.686 casi odierni, 210 sono riferiti alla provincia di Oristano, 328 a quella di Sassari, 465 all’Area Metropolitana di Cagliari, 236 alla provincia di Nuoro, e 447 al Sud Sardegna.

Nelle ultime 24 ore a Oristano si sono registrati 35 nuovi contagi e 30 guarigioni.

Il totale dei casi rilevati fino a questo momento sale così a 6.910, i pazienti guariti sono 6.424, i casi attualmente positivi 439, e i decessi 42.

Nella riunione tenutasi recentemente a Donigala Fenughedu, la Conferenza Episcopale Sarda ha preso atto con soddisfazione della rete di accoglienza che, attraverso le Caritas diocesane, è stata messa in moto verso i profughi provenienti dall’Ucraina. Rete che ha visto favorire i ricongiungimenti familiari, oltre che offrire luoghi di ospitalità in diversi parti dell’Isola, anche in collaborazione con le autorità locali. I Vescovi rinnovano l’invito alla preghiera per implorare il sospirato dono della pace per ogni conflitto che insanguina il nostro mondo causando morte e distruzione. La Conferenza, inoltre, affrontando altre questioni inerenti la realtà della Chiesa in Sardegna, ha esaminato alcuni temi collegati al cammino sinodale, al seminario regionale e alla Facoltà Teologica, verificando anche una bozza di progetto relativo alla formazione, presso la Facoltà, di guide turistico-religiose, anche in conseguenza del convegno del 2 aprile scorso sul tema dei cammini e dei pellegrinaggi, realizzato insieme all’assessorato regionale del Turismo e alla luce del recente protocollo d’intesa. I Vescovi hanno anche esaminato tutti i programmi diocesani e regionali relativi al tema della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili che, coordinati dal servizio regionale, segnalano prossimamente due appuntamenti: un convegno a Oristano, il 17 maggio, sul tema: “La Tutela del minore e delle persone vulnerabili. Verso la consapevolezza per il rinnovamento. Buone prassi e prevenzione”, e uno a Cagliari, il 4 giugno, dal titolo: “La Tutela delle persone in età minore nelle relazioni educative. Prospettive di intervento e lavoro di rete: lo stato dell’arte nel territorio”. A Donigala, una mattinata è stata interamente dedicata dai Vescovi all’ascolto e al dialogo con alcune realtà ecclesiali, continuando così un fruttuoso cammino di condivisione e di accompagnamento pastorale. Per prima è stata ascoltata la delegazione regionale Caritas, con i direttori diocesani, accolti con gratitudine per il lavoro che svolgono a servizio delle Chiese in Sardegna. Il successivo incontro ha visto la presenza degli esorcisti di ciascuna Diocesi. Un appuntamento inedito per la Ces, ma importante e voluto per ascoltare esperienze e suggerimenti. I Vescovi hanno voluto così valorizzare un compito che, al di là delle facili considerazioni che accompagnano talvolta questo ministero, ha rivelato la sua ampiezza e complessità, dimostrando la necessità di un maggiore coordinamento e di linee guida condivise. L’assemblea dei Vescovi ha infine provveduto alla nomina di Gilberto Marras, della diocesi di Cagliari, a delegato regionale della pastorale sociale e del lavoro, ed ha approvato l’elezione di Roberto Manca, della diocesi di Sassari, a presidente della sezione sarda Nord dell’Unitalsi. Il prossimo incontro dei Vescovi si svolgerà il 14 giugno, con la partecipazione degli incaricati regionali degli ambiti pastorali.

Anche quest’anno la Lilt di Oristano, grazie alla collaborazione con la Pro Loco e l’amministrazione comunale, torna alla Fiera dell’Agricoltura di Arborea per promuovere il binomio fra salute e stili di vita “green”. Domenica 1° maggio, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, i volontari Lilt saranno presenti alla kermesse regionale con uno stand dedicato alla prevenzione oncologica, alla corretta alimentazione ed ai sani stili di vita. E quest’anno il tradizionale rosa che contraddistingue la Lilt virerà sul viola: allo stand dell’associazione, in cambio di un piccolo contributo economico, sarà possibile ricevere olii essenziali, saponi, sacchetti profumati e altri prodotti derivati dalla lavanda, donati dall’azienda agricola Falchi, che da sempre sostiene le attività della Lilt oristanese. “La lavanda è una pianta che possiede numerose proprietà curative e benefiche per l’organismo – afferma Eralda Licheri, presidente della Lilt oristanese – per questo l’abbiamo eletta come simbolo di prevenzione e cura di sé”. La Lilt oristanese è impegnata a tutto campo nella prevenzione dei tumori e nell’assistenza a chi ne è colpito: dagli eventi di sensibilizzazione e informazione sui corretti stili di vita nelle piazze e nelle scuole alle periodiche visite gratuite per la prevenzione oncologica. Ma una parte altrettanto importante dell’attività dei volontari Lilt è quella dedicata al sostegno psicologico e pratico delle persone con tumore e dei loro familiari.

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