Ago 19

Omicidio ex sottufficiale ad Arborea: fermato il nipote per omicidio volontario.

Non ci voleva certo Sherlock Holmes per capire se accusare o meno il nipote dell’omicidio dello zio Paolo Fonsatti, 73 anni, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri nella sua vecchia casa colonica ad Arborea.

Bastava attendere gli esiti dei rilievi del Ris di Cagliari per verificare se in quell’abitazione ci fossero tracce di altre persone oltre a quelle di Paolo e del nipote “Renato” (il suo vero nome in effetti è Giancarlo ma tutti lo conoscono come Renato. ndr) Fonsatti, 55 anni, che aveva sostenuto che lo zio era stato ucciso, davanti ai suoi occhi, a coltellate, da alcune persone incappucciate che erano entrate in casa per rapinarlo.

Verificata l’inattendibilità della versione fornita da Giancarlo “Renato” Fonsatti, i Carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti un provvedimento di fermo, con l’accusa dell’omicidio volontario dello zio.

I dettagli di quanto accaduto sono stati forniti, questo pomeriggio, durante una conferenza stampa, dal comandante provinciale dei Carabinieri Erasmo Fontana, dal comandante il Nucleo investigativo Mariano Lai, e dal procuratore della Repubblica di Oristano Basso.

Dopo l’omicidio, Giancarlo “Renato” Fonsatti, che da quando aveva fatto rientro da Roma a Bosa era alla continua ricerca di denaro, con insistenti richieste ai parenti fra i quali lo zio Paolo, avrebbe inscenato la rapina per allontanare, maldestramente, i sospetti da lui.

Dalla casa dello zio non sarebbe stato, però, portato via niente, denaro compreso, e non sono state trovate tracce di altre persone.

La morte di Paolo Fonsatti, secondo il medico legale, sarebbe avvenuta tra le 12/13 e le 14 di ieri, dato che attorno alle 12 l’ex sottufficiale avrebbe risposto a una telefonata.

Il corpo di Paolo Fonsatti, ucciso con sette coltellate, è stato trovato nei pressi dell’ingresso della casa in una pozza di sangue, mentre altro sangue è stato trovato un po’ in tutta l’abitazione.

E visto che i Ris, come già detto, non hanno trovato tracce di altre persone, oltre a quelle dello zio e del nipote, il fermo di Giancarlo “Renato” Fonsatti per l’omicidio dello zio è stato soltanto conseguente.

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