Nov 19

Progetto “Diabete e Sport 3.0”

L’Aniad Sardegna (Associazione nazionale italiana atleti diabetici) e il Servizio di Diabetologia e Malattie metaboliche della Assl di Oristano, hanno promosso il progetto “Diabete e Sport 3.0”.

Il patrocinio non oneroso è della Regione, Associazione Medici Diabetologi Sardegna (Amd Sardegna), Società Italiana di Diabetologia (Sid) e Diabete Italia.

Il progetto

Si tratta di una serie di 16 video informativi sul tema dello sport come strumento di prevenzione e di gestione del diabete, rivolta a tutte le persone e, in particolare, a quelle affette dalla malattia che desiderano avvicinarsi alla pratica dell’attività motoria. I filmati saranno pubblicati a partire da oggi, per otto settimane, tutti i giovedì e le domeniche, dalle ore 14, sui canali social (Facebook e You Tube) e sui siti di Aniad Sardegna e Assl Oristano.

I vantaggi dello sport

È dimostrato che, a livello medico, psicologico e sociale, la pratica costante dell’attività motoria è un ottimo strumento di prevenzione per molte malattie croniche, come per il diabete di tipo 2, oltre ad essere un fondamentale aiuto nella gestione e prevenzione delle complicanze del diabete di tipo 1. Miglioramento dell’andamento glicemico, buonumore, maggiore socializzazione, sono alcuni dei benefici della pratica dell’attività motoria. Tuttavia, nel caso di una malattia autoimmune come il diabete, gli accorgimenti da prendere quando si decide di avvicinarsi allo sport sono tanti. Da qui la necessità del progetto “Diabete e Sport 3.0”, che intende fornire gli strumenti basilari per aiutare le persone con diabete a raggiungere un maggiore benessere psico-fisico attraverso la pratica costante e controllata dello sport.

I video

Due le tipologie di video: quelli informativi, in cui sarà data la parola agli esperti, che saranno pubblicati ogni giovedì, e le interviste ai giovani atleti con diabete, che invece usciranno ogni domenica. I primi affronteranno, grazie alla collaborazione di professionisti del campo medico e sportivo, i principali argomenti sul mondo del diabete e dello sport: l’esercizio fisico aerobico e anaerobico, l’alimentazione, gli aspetti legati alla psicologia, la normativa, la gestione del diabete di tipo 1, il diabete di tipo 2 ed il piede diabetico. Le testimonianze dei giovani atleti raccoglieranno, invece, esperienze personali di ragazzi che praticano sport e vivono la condizione di diabetici in maniera propositiva.

L’obiettivo del progetto, che nasce per mantenere aperto un canale di comunicazione virtuale sul diabete, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, è quello di promuovere una maggiore consapevolezza nei confronti di una malattia autoimmune come il diabete, e porre le basi per uno stile di vita sano, che si traduca in un maggiore benessere personale.

I dati

“Diabete e Sport 3.0” è un’iniziativa informativa tanto più preziosa e importante in Sardegna, dove si stimano circa 114 mila persone con diabete, delle quali 12 mila di tipo 1, e il resto di tipo 2. La nostra è la prima regione in Italia per incidenza del diabete di tipo 1, con circa 120 nuovi esordi all’anno di diabete di tipo 1 nella fascia d’età compresa tra 0 e 14 anni. Cambiare lo stile di vita, facendo leva sui due fondamentali fattori dell’attività fisica costante e della sana alimentazione, è per questo fondamentale sia nella prevenzione che nella gestione della malattia.

Link

Guarda lo spot  “Diabete e Sport 3.0”: https://bit.ly/3lMf9no

Sono state consegnate ieri alla Assl di Oristano le due nuove ambulanze di biocontenimento a pressione pressione negativa per il trasporto di pazienti Covid positivi. I mezzi saranno destinati agli ospedali San Martino di Oristano, Delogu di Ghilarza e Mastino di Bosa, e serviranno a trasferire i pazienti dai diversi ospedali in condizioni di massima sicurezza per l’equipaggio. Il sistema di biocontenimento presente nell’abitacolo dell’ambulanza è caratterizzato da ricambi d’aria ad alta frequenza, irrorati costantemente da flussi d’aria sanificati dai filtri UV. Grazie alla depressurizzazione del vano sanitario, i flussi d’aria filtrati fuoriescono all’esterno evitando alte concentrazioni di cariche virali all’interno del mezzo. Il livello di sicurezza degli operatori è accresciuto dalla pressione negativa che permette il passaggio dell’aria dal vano guida verso il vano sanitario, ma mai in senso contrario, così da evitare una possibile contaminazione del personale a bordo del veicolo. A  garantire il controllo costante dei parametri di salubrità della cellula mobile è poi un sistema di comando completamente digitalizzato: ciò consente di monitorare in tempo reale i dati provenienti dal vano sanitario dell’ambulanza riguardanti, tra gli altri, il volume d’aria trattata, il numero di ricambi d’aria, la pressione a bordo. “L’acquisizione delle due ambulanze di biocontenimento a pressione negativa ci permette di compiere un significativo passo in avanti per la sicurezza di pazienti e operatori sanitari – ha spiegato la direttrice della Assl di Oristano, Maria Valentina Marras – e ciò è tanto più importante in un momento come questo, in cui ci troviamo a fronteggiare l’emergenza Covid”.

Il 24, il 26 novembre e il 1° dicembre si terrà online, nel canale YouTube CSCUNLAOristano e nella pagina Facebook del Centro Servizi Culturali Unla di Oristano, l’edizione speciale della rassegna cinematografica “La Resistenza su celluloide”. La quinta edizione della rassegna, che assume sempre più un valore divulgativo e scientifico, quest’anno avrà come tema i Cattolici nella Resistenza. L’iniziativa è organizzata dal Centro servizi culturali Unla di Oristano, dalla Biblioteca Gramsciana Onlus, da Nur e dall’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea (Issasco). Il programma: martedì 24 novembre, ore 17.30, “Cattolici, Resistenza e antifascismo: uno sguardo sulla Sardegna”, a cura di Walter Falgio; giovedì 26 novembre, alle 17.30, “Tracce filmiche di spiritualità resistente”, a cura di Giuseppe Manias; martedì 1° dicembre, sempre alle 17.30, “Continuare la buona battaglia: don Pietro Pappagallo”, a cura di Gianfranco Albano.

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