Feb 23

Sartiglia Contadini: 22 stelle e un Ignazio Lombardi Componidori straordinario.

Centrare in apertura la stella con la spada e concedere in chiusura il bis con su Stoccu era una performance da parte de su Componidori che non si vedeva da dodici anni. Se a questo aggiungiamo un’ottima Remada, si può dire, senza tema di smentita, che la Sartiglia di Ignazio Lombardi è stata favolosa.

Tutto sarebbe andato a meraviglia se la malasorte non ci avesse messo lo zampino, facendo chiudere anzitempo le evoluzioni delle pariglie a causa di una caduta da cavallo di Salvatore Montisci, mentre con i compagni di pariglia, Bernardino Ecca e Alessio Falchi, stava effettuando un tre su tre con il centrale girato. E il centrale era proprio Montisci che è scivolato sulla sella cadendo rovinosamente a terra. In pista è subito arrivata l’ambulanza del 118 che dopo le prime cure ha poi trasportato lo sfortunato cavaliere all’ospedale di Oristano.

La corsa era già stata interrotta in precedenza per la caduta di un cavaliere senza conseguenze e l’ingresso dell’ambulanza nella via Mazzini per soccorrere uno spettatore che si era sentito male. Alla ripresa delle pariglie, però, l’oscurità sopravvenuta non ha certo giovato alla sicurezza di cavalli e cavalieri. C’è stato, infatti, appena il tempo del semplice passaggio di due pariglie e poi il patatrac con la caduta di Montisci, con il cavallo che gli è passato sopra. Da qui la saggia decisione di chiudere la manifestazione quando ancora dovevano esibirsi dodici terzetti.

Quanto accaduto ripropone il dilemma di sempre: vale veramente la pena di consegnare la spada a tanti cavalieri per la corsa alla stella, anche se si è consapevoli che così facendo si mette a rischio l’evoluzione delle pariglie? E’ chiaro che a qualsiasi Componidori piacerebbe far “scendere” alla stella tutti i cavalieri, ma si sa benissimo che questo non è possibile, almeno che non si rinunci definitivamente ad effettuare le evoluzioni delle pariglie in via Mazzini. Considerato che negli ultimi tempi il numero dei cavalieri ai quali su Componidori concede di prendere parte alla corsa alla stella è aumentato in maniera esponenziale, e detto che l’imprevisto è comunque sempre dietro l’angolo, se si vuole che tutte le pariglie possano effettuare in tutta sicurezza almeno una performance in via Mazzini prima dell’oscurità, per guadagnare del tempo prezioso e non mettere a repentaglio l’incolumità di destrieri e cavalieri, basterebbe anticipare l’orario della vestizione e, di conseguenza, la sfilata e la corsa alla stella. Io, perlomeno, non vedo altra soluzione.

Tornando alla manifestazione, non c’è stato neppure il tempo di gustare un perfetto incrocio delle spade tra su Componidori Ignazio Lombardi e su Segundu Corrado Massidda che, alla prima discesa della giornata, il Capocorsa ha fatto esplodere di gioia tutti i presenti, con i rappresentanti del Gremio dei Contadini che saltavano e si abbracciavano tra loro, mentre il presidente Gianni Dessi (e non solo lui) piangeva per l’emozione.

Dopo i tentativi a vuoto de su Segundu Corrado Massidda, de su Terzu Fabrizio Manca, e del Capocorsa della Sartiglia di martedì prossimo Cristian Matzutzi, è stato su Segundu del Gremio dei Falegnami, Andrea Cinus, a centrare la stella. Fallito anche il tentativo de su Terzu dei Falegnami Graziano Pala, su Componidori Ignazio Lombardi ha voluto premiare la carriera del veterano Enrico Fiori, concedendogli passerella e discesa singola nella via Duomo. Da questo momento in poi i cavalieri a cui il Capocorsa ha consegnato la spada si sono recati in piazza Manno a gruppetti di sei. Alla fine, le discese complessive con la spada sono state 79, a cui si devono aggiungere le tre con su stoccu, per un totale di 82 discese e un bottino di 22 stelle.

Dopo Andrea Cinus ad appuntare al petto la “stella d’argento” per aver centrato la stella nella via Duomo, di fronte alla Cattedrale di Oristano, sono stati Fabrizio Pomogranato, Alessio Garau, Anthony Maccioni, Luca Murtas, Andrea Solinas, Salvatore Montisci, Gianfranco Manunza, Emanuela Colombino, Marco Serra, Danilo Casula, Nicola Figus, Daniele Ferrari, Salvatore Aru, Michael Casula, Angelo Massidda, Paolo Pippia, Paolo Falchi, Federico Fenu.

Ritenendosi soddisfatto, e vista l’ora tarda, Ignazio Lombardi ha riconsegnato le spade al presidente del Gremio, Gianni Dessì, per tentare la sorte con su Stoccu. La piccola lancia di legno si è rivelata propizia perchè, dopo una bellissima discesa, su Componidori ha centrato la stella, strappando applausi a scena aperta e facendo impazzire il Gremio dalla felicità. Alla riconsegna della stella e mentre gli appuntavano sul petto la “stella d’oro”, la folla ha dedicato a Ignazio Lombardi una standing ovation da brividi.

E’ facile immaginare cosa sia poi successo tra i componenti del Gremio dei Contadini quando con su Stoccu ha centrato la stella (sottolineato dal boato della folla) anche se Segundu Corrado Massidda.

Non contento della “stella d’oro”, un grandissimo Ignazio Lombardi ha poi coronato una giornata memorabile per il Gremio dei Contadini di San Giovanni, effettuando una Remada impeccabile.

Il rovescio della medaglia lo si è visto alle pariglie con quanto già raccontato. E pensare che, rispetto al passato, le evoluzioni (che di solito la domenica lasciano abbastanza a desiderare) erano inziate nel migliore dei modi, con dei numeri di tutto rispetto, come i tre su tre con centrale girato delle pariglie composte da Cristian Pisanu, Elisabetta Sechi, Gianni Serra, e Daniele Mattu, Alessio Piras, Cristian Sarais; un ponte bellissimo a cura di Davide Cingolani, Luigi Iriu e Alessandro Scanu; la bella verticale volante di Andrea Concas, Antonella Rosas e Federico Misura; il tre su tre con il centrale con la testa sulla sella e gambe in alto tenute dai  compagni, effettuato da Rodolfo Manni, Emanuela Colombino e Paolo Soddu; il ponte di Daniele Cannea, Gianfranco Manunza, Filippo Vidili e quello di Andrea Piroddi, Furio Tocco e Albero Vacca.

Lunedì spazio alla Sartigliedda, e martedì la Sartiglia del Gremio dei Falegnami, con tutti gli appassionati della Sartiglia, una delle più belle manifestazioni equestri del mondo, che sperano che Ignazio Lombardi possa eguagliare il record di Angelo Bresciani, che risale al 1988, quando tra la Sartiglia della domenica e quella del martedi riuscì a centrare tre stelle.

Sartigliedda 2020

Una Sartigliedda povera di stelle, appena quattro, ma ricca di emozioni e divertimento, con una bellissima Remada e la travolgente battaglia dei coriandoli. L’appuntamento di Carnevale dedicato ai più piccoli, organizzato dalla Pro Loco di Oristano, anche quest’anno si è corso in via Duomo a fare da ponte tra la Sartiglia del Gremio dei Contadini e quella del Gremio dei Falegnami.

I protagonisti i sono stati i mini cavalieri in sella ai cavallini della Giara. Per la 42° edizione della manifestazione, promossa dalla Pro Loco in collaborazione con la Giara Oristanese e il Giara club “Antonio Casu”, su Componidoreddu è stato Filippo Corona, affiancato da Benedetta Pinna (segundu) e Angelica Salaris (terzu).

La fortuna non ha assistito la pariglia del capocorsa, né con la spada né con su stoccu, ma Filippo Corona è stato bravissimo in sella al suo destriero con una Remada riuscitissima. La lunga giornata di Filippo Corona era iniziata in piazza Roma, dove, sul palco allestito sotto la torre di San Cristoforo, ha indossato gli abiti del capocorsa. Alle abili mani delle massaieddas il compito di dirigere la vestizione di su Componidoreddu.

Il corteo dei cavalieri ha quindi raggiunto via Duomo dove è iniziata la sfida alla stella. Il primo centro è arrivato, dopo sette tentativi, per merito di Maddalena Pinna. Seconda stella con Federica Pinna e la terza con Simone Erdas. Il bottino della Sartigliedda 2020 si è fermato a quota 4 con Manuel Ponga che ha fatto centro alla 26esima discesa. Lontane le 13 stelle del 2018 e le 15 del 2019, ma la bellissima Remada di Filippo Corona ha restituito il sorriso al pubblico e agli organizzatori.

Chiusa la corsa alla stella, per il pubblico di via Duomo è arrivato il momento del divertimento puro, con la battaglia dei coriandoli che nel corso degli anni è diventato uno degli appuntamenti più attesi della Sartigliedda.

A chiudere la manifestazione, le belle evoluzioni delle pariglie, con due ponti volanti e altri numeri di grande pregio, che, a differenza di quanto avviene per la Sartiglia, si corre sempre in via Duomo, nello stesso percorso della Corsa alla Stella. (da www.sartiglia.info).

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