Giu 11

A Oristano “mala tempora currunt sed peiora parantur”.

“Corrono brutti tempi ma se ne preparano di peggiori”. Così ha scritto sul blog uno dei miei dieci lettori, aggiungendo: “Se la politica cittadina ruota solo attorno al Comune, siamo proprio messi male”.

Ritengo che il lettore abbia ragione e, sommessamente, cercherò di spiegarne in sintesi i motivi.

Secondo la mia contestabilissima opinione, una motivazione va cercata nella totale assenza dei partiti, che dopo una conduzione sempre più personalistica da parte dei vari ras e capetti locali, sono scomparsi dalla scena politica oristanese non appena queste figure carismatiche, che facevano da collante tra gli accoliti, sono cadute in disgrazia.

I portatori d’acqua, che fino ad allora avevano vissuto di luce riflessa e delle briciole che il “guru de’ noantri” distribuiva tra i fedelissimi, sono così finiti allo sbando e nella disperazione più totale. Dopo aver versato, com’è consuetudine in queste tristi occasioni, le classiche lacrime di coccodrillo, essersi battuti il petto in segno di contrizione, aver recitato vari pater-ave-gloria e aver preso le distanze (chi piano piano, chi repentinamente) dal “disgraziato”, hanno cercato di barcamenarsi alla meno peggio, formando dei gruppuscoli per la bisogna.

Gruppuscoli all’interno dei quali, com’era prevedibile, schegge impazzite sono sorte in maniera proporzionale alle ambizioni di ciascuno, dopo essere rimaste per troppo tempo sopite perché tenute a freno (spesso per fortuna della comunità) dal capobastone che ben conosceva la mediocrità dei propri discepoli.

Liberi dal giogo, e credendo che dopo anni di schiavitù e castrazione politica tutto gli fosse dovuto, si sono subito travestiti da statisti che tutto sanno e tutto conoscono, fuorché i propri limiti e il basso livello della loro preparazione politica.

In soldoni, la pochezza della classe politica (se così la si può chiamare) oristanese (ma il discorso è valido anche a livello generale), sempre più improvvisata, superficiale, autoreferenziale, spesso supponente e abituata a pontificare sui social, ha portato a dimenticare che la politica è studio, progettualità, preparazione, sensibilità e capacità di tradurre in atti e azioni le istanze dei cittadini. Questo, purtroppo, non avviene quasi mai, perché dopo le elezioni raramente coloro che ci rappresentano si degnano di incontrare i propri elettori per ricavarne idee e proposte che, nella stragrande maggioranze dei casi, sono invece soltanto il frutto di loro personalissime elucubrazioni.

Il fatto, poi, che nella nostra cittadina non ci siano più, da anni, politici di spessore, ha portato prima alla decadenza e, successivamente, alla scomparsa dei partiti, che non sono formati da entità metafisiche ma da uomini in carne ed ossa, possibilmente dotati di materia grigia.

Recentemente, qualche solone del pianerottolo si è ringalluzzito per il successo elettorale, anche nella città di Eleonora, di questo o quel partito, fingendo di non capire che il dinamismo mostrato durante la campagna elettorale, dietro la spinta legittimamente ingorda dei candidati, era momentaneo e fine a se stesso, visto che, terminate le elezioni, Lega, Psd’Az, Pd, Forza Italia (solo per citarne alcuni in ordine sparso) sono poi spariti dalla scena.

Morti i partiti, a Oristano la politica, a parte qualche sporadica eccezione, si è oramai ridotta a questioni di piccolo cabotaggio, sopravanzata  dal gossip o da diatribe tra gruppetti e singoli personaggi, di cui ai cittadini non importa un emerito  fico secco.

Circoscrivere poi la politica oristanese soltanto al salotto di piazza Eleonora e ai social (che, come abbiamo detto più volte, non sono certo la Bibbia) significa aver perso il senso della misura e della concretezza, ed è per giunta fuorviante. La realtà virtuale è, infatti, totalmente differente dalla percezione che hanno i cittadini che non frequentano Facebook (che per fortuna sono ancora la stragrande maggioranza) della politica.

Chiudiamo con un pensierino finale per i nostri amministratori. Detto che nessuno gli ha obbligati a candidarsi, e visto che è abbondantemente finito il tempo necessario per il rodaggio, pensiamo sia ormai giunta l’ora di lasciare da parte chiacchiere e piagnistei o di cercare il consenso attraverso aleatori “mi piace” e cambiare, invece, in maniera decisa, passo di marcia.  Se poi qualcuno è incapace o fa lo gnorri e procede con il freno a mano tirato, lo si mandi subito a casa, risparmiandoci la frase: “Non posso perché non me lo permettono i partiti”. Quali partiti, di grazia?  E proprio vero: “mala tempora currunt sed peiora parantur”.

Grazie alla collaborazione con la Casa Editrice Iskra, venerdì 14 giugno, alle 18, l’Antiquarium Arborense di Oristano ospiterà la presentazione del libro “Athyrmata. I tesori di Tharros”, di Aldo Sari. Insieme all’autore interverranno Raimondo Zucca, direttore dell’Antiquarium Arborense, e il maestro orafo Pierluigi Rocca, il quale esporrà le riproduzioni e le rivisitazioni di gioielli rinvenuti a Tharros da lui realizzate.

Ultimo appuntamento, prima della pausa estiva, per “Una Città nella Storia”, il ciclo di incontri culturali organizzati da MuseoOristano. Domenica 16 giugno, alle 18.30, al Museo Diocesano Arborense, l’architetto Raimondo Pinna proporrà una interessante conferenza su “La ripartizione del territorio arborense tra istituzioni laiche ed ecclesiastiche”. L’iniziativa è a cura dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e della Fondazione Sa Sartiglia Onlus, in collaborazione con il Museo Diocesano Arborense. “L’interessante lezione segna la preziosa collaborazione tra l’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e il prestigioso Museo Diocesano Arborense che ormai da diversi anni, con le sue preziose e ricche esposizioni temporanee e permanenti, arricchisce l’offerta culturale cittadina – ha osservato l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. “Nel corso della conferenza, lo studioso Raimondo Pinna, ricercatore da tempo impegnato nello studio dell’urbanistica e dei paesaggi, focalizzerà la sua attenzione nell’analisi delle istituzioni laiche ed ecclesiastiche presenti nel territorio arborense in età medievale e moderna” – ha precisato Angelo Bresciani, presidente della Fondazione Sa Sartiglia Onlus -. Per Maurizio Casu, curatore di MuseoOristano, “…l’interessante appuntamento, in vista della pausa estiva, offre l’occasione di salutare il folto pubblico che segue puntualmente, con interesse e attenzione, gli incontri programmati da MuseoOristano, una nuova opportunità culturale offerta in città, un museo virtuale, che si fa luogo concreto di incontro e di confronto tra cittadini e studiosi, la Città Museo che desidera offrire tutti i suoi spazi, nel web, così come nelle occasioni come questa, per condividere le tante storie che raccontano la storia della città e del suo territorio.”

E’ già pronta la programmazione estiva di  “Città delle Storie”, a cura dell’associazione culturale Heuristic di Oristano, che realizza  progetti culturali innovativi, per valorizzare i beni culturali della Sardegna, promuovendone la fruizione e l’incrementando delle attività economiche ad essi connesse. Il progetto ha, inoltre, la finalità di creare connessioni tra i beni individuati, in una logica di realizzazione di sistemi di rete e di consolidamento del legame tra identità e territorio. L’associazione culturale Heuristic si è aggiudicata un finanziamento di 120 mila euro, a fondo perduto, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Il Palazzo degli Scolopi, in origine Convento degli Scolopi, poi Regio Liceo Ginnasio e sede del Tribunale, oggi sede del Municipio di Oristano, punto cardine della città per funzione e collocazione, è stato individuato come bene architettonico da valorizzare, e sarà oggetto dei tour guidati, curati da Federica Marras, guida turistica oristanese, laureata in Storia dell’Arte. Le visite si svolgeranno nel periodo compreso tra venerdì 14 giugno e venerdì 13 settembre, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30. “Le attività hanno l’obiettivo di far conoscere le vicende storico-artistiche che hanno interessato la città di Eleonora, con un focus particolare sul glorioso periodo giudicale – ha detto l’assessore alla Cultura, Massimiliano Sanna -. Il Palazzo degli Scolopi è il cuore della vita amministrativa della città e questo bel progetto consente anche di avvicinare i cittadini alle istituzioni. I risultati raggiunti lo scorso anno sono stati lusinghieri e siamo certi che lo saranno anche quest’anno con una bella risposta dei cittadini e dei turisti”.

“I giovedì di Città delle Storie”, sempre in piazza Eleonora, con ingresso libero, spazieranno dalla musica classica al teatro per bambini, dalla riscoperta degli antichi mestieri artigiani alla promozione delle eccellenze enogastronomiche locali. Il 13 giugno si svolgerà l’evento inaugurale dell’estate, in piazza Eleonora, dove verrà presentato il progetto alla cittadinanza e prenderanno il via tutte le attività con i laboratori creativi, animati da Piero Putzu, per bambini e ragazzi dalle 17 alle 20. Le creazioni dei partecipanti confluiranno in una mostra, allestita a Palazzo degli Scolopi, che verrà inaugurata giovedì 20 giugno, alle 19, con degustazione di prodotti gastronomici locali e i vini della Cantina Sociale della Vernaccia di Oristano. Insieme ai lavori creati durante i laboratori saranno esposte le opere realizzate in classe dai bimbi delle classi elementari 2C e 2D dell’Istituto Comprensivo 4 “Sa Rodia” e dai i ragazzi della classe 3E dell’Istituto Lorenzo Mossa di Oristano. Si continuerà 11 luglio, col Concerto di musica classica con Enrico di Felice, Ji Young Lee e Sonia Vargiu (ore 21), mentre il 25 luglio sarà la volta dei Olympias. Poi, giochi tradizionali della Sardegna con Roberta Muscas (ore 18). A seguire, l’8 agosto ci sarà spazio per l’evento “Rievocazione antichi mestieri”: i Figoli (ore 21); il 22 si potrà assistere al Concerto di musica classica con Vincenzo Lai (ore 21). Il 12 settembre ci sarà una serata dedicata ai bambini, col Teatrino dal maestro Marchi. L’evento conclusivo è programmato per il 13 settembre, con una degustazione offerta alla cittadinanza, con la partecipazione di Paolo Vanacore in costume, in collaborazione con la Pro Loco di Oristano. Tutte le attività previste dal progetto si svolgeranno grazie alla stretta collaborazione e al supporto del Comune di Oristano. Visite guidate Palazzo degli Scolopi (aula consiliare e sala giudicale): dal 14 giugno al 13 settembre, ogni mercoledì, giovedì e venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, ad eccezione del 14,15 e 16 agosto. Durata 20 minuti, ingresso gratuito con offerta libera.

10 comments

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  1. Ottima provocazione, caro Pig. Ma pensi davvero che i politici di Oristano riescano a coglierla? Se è così, li ritieni troppo intelligenti. Ciao.

  2. Il livello della nostra classe politica si desume anche dalle condizioni della città. Oristano è tra le città più indecorose della Sardegna. E’ vero che molte cose la Giunta Lutzu le ha ereditate dalla pessima Amministrazione comunale precedente di Centrosinistra ma questo non giustifica il sudiciume nel quale sguazza Oristano.

  3. Come ha detto Angelo i partiti sono formati da uomini e se non ci sono uomini di un certo livello è chiaro che mancano le idee. Che senso ha un partito senza idee??? E non sto parlando solo del Pd…..

  4. Con Berlusconi c’è stata la spettacolarizzazione della politica. Berlusconi ha dimostrato che non bisognava essere dei geni per primeggiare in politica ma che bastava parlare alla pancia della gente per avere successo. I consensi per lui sono stati plebiscitari e sono poi continuati con altri nani della politica come Renzi e ora Salvini. C’è stato un momento in cui il successo dei Cinquestelle ha lasciato sperare che la tendenza fosse cambiata, ma anche i Cinquestelle si sono dimostrati inadeguati e l’uomo “vuoto” al comando ha ripreso piede. Pig ha ragione, corrono tempi troppo brutti.

  5. Verissimo, i partiti sono morti perchè Oristano non ha più politici preparati.

  6. Come si fa a parlare di politica quando hai politici che l’unica cosa che sanno fare è pensare ai cavoli loro. Ti cercano solo prima delle elezioni, poi chi si è visto si è visto. Oristano non cambierà mai, chiunque governi è la solita storia. Parole, parole, parole e zero fatti concreti. A marrai!

  7. mi trovo d’accordo con gianfranco. pensavo di meglio, invece mi sono reso conto che a oristano anche con l’attuale classe politica è buio pesto.

  8. Angelo ha sottolineato alcune cause della morte dei partiti e credo che abbia ragione sul futuro poco roseo che ci attende. La mediocrità della politica è indiscutibile e considerati i valori del momento sono sicuro che andrà sempre peggio.

  9. Il mio disinteresse nei confronti dei partiti come cittadino è dovuto al fatto che loro non si sono mai interessati di me.

  10. Ho superato i 60 da un pezzo e se confronto il Consiglio comunale di una volta con quelli più recenti, non riesco a trovare un consigliere che sia uno all’altezza della situazione. Povera Oristano!

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