Dic 14

M5S: “Una manovra del popolo anche per la cultura”. Sigilli alla scuderia di ex Componidori.

“Per un Paese come l’Italia, che ha un patrimonio artistico, architettonico e culturale unico al mondo, la cultura è un asset assolutamente strategico.

Lo è per il grande impatto che ha sull’economia e sull’occupazione, lo è in quanto fondamentale vettore di crescita locale e di inclusione sociale, lo è perché cultura, custode dell’identità nazionale, rappresenta il ponte ideale che unisce il nostro passato e il nostro futuro.

Dunque investire sulla cultura non è solo giusto, è necessario. Il punto, però, è come investire, dal momento che le risorse a disposizione non sono illimitate e i soldi non possono essere spesi a pioggia ma vanno messi cominciando da dove c’è maggiore bisogno, dando dunque la precedenza alle risorse umane, alle necessità strutturali, ai giovani, alle classi sociali più deboli e ai settori più in difficoltà.

In questo senso, una delle priorità individuate al Mibac è stata intervenire per colmare gli enormi vuoti di organico ereditati da chi ci ha preceduto. Per una ragione molto semplice: senza personale è impossibile assicurare la necessaria protezione al nostro immenso patrimonio; senza personale è impossibile valorizzare, come meritano, i nostri tesori dell’arte; senza personale i musei e i siti sono inevitabilmente destinati a chiudere. Per questo abbiamo avviato un grande piano di assunzioni finalizzato non solo a integrare gli organici destinati via via a svuotarsi per effetto dei pensionamenti, cosa a cui i passati governi non hanno nemmeno pensato, ma anche a immettere risorse nuove, per rafforzare le strutture territoriali. Un piano che porterà circa 4000 nuovi assunti entro il 2021, mille dei quali extra turnover.

Nella “Manovra del popolo” abbiamo poi confermato il bonus cultura per chi compirà 18 anni nel 2019, dunque per i nati nel 2001, ma con opportuni correttivi. Renzi aveva voluto il bonus come misura prettamente propagandistica, e infatti ci teneva così tanto che l’ultimo governo Pd ha persino “dimenticato” di fare una norma di rango primario che estendesse il bonus al 2018, con inevitabile bocciatura da parte del Consiglio di Stato. Se non fossimo intervenuti noi, i soldi sarebbero andati persi. Abbiamo quindi salvato il bonus per i nati nel 2000 e l’abbiamo esteso anche ai nati nel 2001, prevedendo però di privilegiare per il 2019 le fasce economicamente più deboli, perché non c’è nulla di più ingiusto che fare parti uguali tra disuguali. Il figlio di una famiglia benestante ha sicuramente meno bisogno del bonus del figlio di un disoccupato, per cui ai ragazzi del 2001 i 500 euro verranno erogati in base al reddito familiare e non a tutti indistintamente. Ci siamo attenuti a un elementare e sacrosanto principio di equità sociale, com’è giusto che sia.

Abbiamo ritenuto giusto anche ottimizzare le risorse complessivamente destinate al bonus, visto che nei primi due anni, gli unici sui cui ci sono dati definitivi, mai i ragazzi hanno speso il totale stanziato e la parte non spesa è stata restituita al bilancio dello Stato, senza essere investita in attività culturali. Per questo nella manovra abbiamo deciso di destinare al bonus 230 milioni di euro (i nati nel 1999, che hanno tempo fino al 31 dicembre, ne spenderanno al massimo 208), stanziando i soldi recuperati – 40 milioni di euro – a sostegno di altri settori della cultura che ne hanno più bisogno o dove il finanziamento ha un alto valore strategico, per il rilancio di territori o di realtà in difficoltà o, come nel caso della digitalizzazione, per la spinta offerta all’innovazione.

Più precisamente, per il 2019, i 40 milioni recuperati saranno così distribuiti: 8 milioni di euro in più al Fus, Fondo unico per lo spettacolo; 2 milioni per attività culturali in Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, cioè le regioni colpite dal sisma del 2016; 12,5 milioni a sostegno delle fondazioni lirico-sinfoniche; un milione per sostenere il settore dei festival, cori e bande; 3,5 milioni per la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale delle arti applicate, in particolare moda, design e grafica; 2 milioni per interventi di riqualificazione e recupero delle periferie urbane; 4 milioni per la digitalizzazione del patrimonio culturale; 2 milioni per iniziative culturali e di spettacolo a Matera, designata capitale europea della cultura nel 2019; un milione per iniziative culturali a L’Aquila e nelle zone colpite dal terremoto del 2009, in occasione del decennale del sisma; 4 milioni per il settore del cinema e dell’audiovisivo.

In manovra abbiamo anche introdotto una norma sacrosanta per fermare il cosiddetto secondary ticketing, vale a dire quella sorta di odioso bagarinaggio online operato sugli eventi di maggior richiamo dai grandi compratori, che riescono ad assicurarsi grossi pacchetti di biglietti per poi rivenderli a prezzo maggiorato, spesso vergognosamente maggiorato. Chiunque abbia provato ad acquistare i biglietti per il concerto di un cantante o di una band famosa sa bene di cosa si tratta. Con l’emendamento presentato dal deputato del MoVimento 5 Stelle, Sergio Battelli, abbiamo deciso di introdurre biglietti nominali – cioè con obbligo di nome e cognome – per gli eventi in impianti con capienza superiore ai 5000 spettatori, escludendo comunque gli spettacoli di lirica, balletto, sinfonica, cameristica, jazz, prosa, danza, circo contemporaneo, che vanno invece sostenuti, ed escludendo gli eventi sportivi.

A tutto questo, si aggiunga che abbiamo varato un grande piano per la sicurezza di dipendenti e visitatori dei luoghi della cultura, senza precedenti nella storia del Mibac, con uno stanziamento di ben 109 milioni di euro, senza dimenticare le prime misure adottate e cioè l’aumento delle giornate a ingresso libero nei musei per tutti, il biglietto a soli 2 euro per i ragazzi dai 18 ai 25 anni, la conferma dell’ingresso gratuito per tutti gli under 18, l’accordo con le fondazioni lirico-sinfoniche per avvicinare i più giovani all’opera, al balletto, alla concertistica, con una quota di biglietti al prezzo simbolico di 2 euro destinata agli under 25 in alcune produzioni.

Insomma, in sei mesi abbiamo già fatto molto, individuando precise priorità su cui intervenire. Ma siamo solo all’inizio. Continueremo a lavorare per riconoscere sempre più alla cultura il ruolo che le è dovuto, per dare piena attuazione all’art. 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. (Gianluca Vacca, docente, deputato M5S, componente commissione Cultura, www.ilblogdellestelle.it).

Gli agenti del Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale di Oristano, su ordine del Gip del Tribunale che ne ha disposto il sequestro preventivo, questa mattina hanno messo i sigilli alla scuderia di Andrea Solinas, ex Componidori della Sartiglia per il Gremio dei Contadini, nella zona di Fenosu. Il reato contestato è quello di abuso edilizio. Secondo l’accusa nel terreno si sarebbe  realizzata non solo una scuderia ma anche un’abitazione ritenuta abusiva. Tempo fa, in quella località, alcuni cavalieri (sempre secondo quanto contestato loro dall’accusa), dopo aver ricevuto l’autorizzazione per costruire un muro di recinzione del terreno, il classico deposito attrezzi e locali destinati a scuderie, si sarebbero “allargati” apportando abusivamente delle modifiche che avrebbero trasformato i ricoveri attrezzi in vere e proprie abitazioni. Per questo reato è prevista la confisca o la demolizione di quanto costruito abusivamente, una condanna fino a due anni di carcere e una ammenda che può superare i 50 mila euro. Le indagini avviate dal Corpo Forestale, nell’ambito di una più ampia delega di controllo del territorio disposta dalla Procura di Oristano, sono state condotte con l’ausilio delle immagini satellitari che hanno permesso di ricostruire, passo dopo passo, la trasformazione della vecchia scuderia in una abitazione, su un terreno molto inferiore ai tre ettari richiesti dal Piano urbanistico comunale di Oristano, e gravato peraltro da vincoli idrogeologici.  Secondo  gli inquirenti, quindi, il progetto non poteva essere autorizzato.

Con l’approssimarsi delle festività natalizie, la Questura di Oristano ha intensificato i controlli in città, per prevenire e contrastare i reati di spaccio di sostanze stupefacenti (in particolare nei luoghi frequentati dai giovani), nonchè furti e altri reati. La scorsa notte, gli operatori dell’Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico hanno fermato un auto con a bordo due persone. Ad una di queste sono state trovate 23 pasticche di “ecstasy”. L’uomo è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Controlli sono stati effettuati dagli agenti anche in alcuni esercizi commerciali di Oristano, e un locale è stato sanzionato per non aver comunicato alla Questura la cessazione dell’attività di raccolta delle scommesse sportive. Altri servizi di controllo mirati sono stati effettuati in varie strutture ricettive, pubblici esercizi e altri luoghi di aggregazione frequentati da “soggetti ritenuti di interesse per i profili di Polizia”. L’attività di prevenzione è stata estesa anche alle stazioni e gli scali ferroviari e di trasporto pubblico della provincia. Durante il servizio sono state controllate 8 autovetture e identificate 76 persone (34 extracomunitari). Tre extracomunitari sono stati accompagnati in Questura per verificare la loro posizione nel territorio italiano, mentre un nigeriano è stato deferito per non aver esibito il permesso di soggiorno.

E’ Andrea Frailis, giornalista di Videolina, in pensione, il candidato della coalizione di centrosinistra per le suppletive del 20 gennaio convocate per assegnare il collegio uninominale di Cagliari, rimasto vacante dopo le dimissioni del velista Andrea Mura, eletto col M5S. Frailis, 62 anni, sarà sostenuto da uno schieramento di cui fanno parte Pd, Mdp, Campo progressista, Centro democratico, +Europa, Rete Futura, Sinistra italiana, Psi, Upc, Possibile e Italia in Comune.

L’amministrazione comunale di Cabras comunica, in una nota, di aver provveduto, ieri, “…alla liquidazione dei mandati di pagamento, per circa 1 milione di euro, degli indennizzi per gli sgomberi a mare riconosciuti, per Capo Frasca, ai pescatori della marineria di Cabras, relativi all’anno 2017”. Il Comune informa gli interessati “…che i prospetti contenenti gli importi spettanti ai singoli beneficiari sono stati consegnati ai presidenti o ai rappresentanti legali delle società”. Nella nota si legge, inoltre, che il sindaco Andrea Abis e l’assessore Alessandra Pinna hanno espresso gratitudine nei confronti degli amministratori del Comune di Terralba, per aver concesso loro l’utilizzo del collegamento alla piattaforma ministeriale.

Il Comune di Oristano ha messo in pagamento due mensilità (dicembre e gennaio) del Reis, Reddito di inclusione, progetto Agiudu Torrau, per l’annualità 2018/2019. Per la riscossione del contributo, i beneficiari devono recarsi presso la Banca Unicredit, presentando il documento di identità e il codice fiscale. Per altre informazioni e per consultare la propria posizione ci si può rivolgere all’Urp del Comune di Oristano.

Le auto elettriche che circolano attualmente nell’Isola sono solo un centinaio, ma l’interesse dei sardi pare sia comunque alto, e con gli incentivi della Regione ci sarebbe la possibilità di arrivare antro breve tempo a mille macchine su strada. Ne è convinto Cesare Fera, titolare del Gruppo Fera, che con la sua start up “Ricarica srl” ha inaugurato, a Oristano, il suo quarto impianto per la ricarica di veicoli elettrici nell’isola. Come gli altri, anche quest’impianto è alimentato esclusivamente con fonti di energia rinnovabile, visto che prende energia dal fotovoltaico installato, da tempo, sui tetti dello stabilimento caseario della “Cao Formaggi”, in località Fenosu, a pochi passi dallo svincolo per la statale 131, nodo strategico della viabilità sarda. “La partnership di “Ricarica srl” e della Cao (Cooperativa allevatori ovini) può sembrare strana – ha ammesso il presidente della Cao, Renato Illotto -, ma noi abbiamo sempre creduto nelle rinnovabili, così chi si fermerà qui a ricaricare potrà anche comprare i nostri formaggi”. Alla cerimonia di inaugurazione informale sono arrivati, con le loro auto elettriche, alcuni pionieri dell’elettrico in Sardegna. E’ il caso di Pierpaolo Concas, ausiliario sanitario di Nuoro, che con la sua Leaf del 2013, acquistata quattro anni fa di seconda mano, ha girato non solo tutta la Sardegna ma anche mezza Italia spendendo cifre irrisorie per fare il pieno di energia elettrica. Per l’occasione, il Gruppo Fera ha portato a Oristano la sua flotta aziendale, composta tutta di auto elettriche e seconda in Sardegna solo a quella della Regione.

Si chiama “Il Giardino di Nonna Gina” ed è il luogo dove, per una settimana, una ventina di associazioni di volontariato sociale di Oristano si metteranno a disposizione dei cittadini, per raccogliere alimenti e generi di prima necessità, vestiti, giocatoli, cibo per animali, e ogni genere di donazione che possa servire a rendere migliori le prossime feste di Natale a chi vive in condizioni di difficoltà. Il Giardino di Nonna Gina è l’iniziativa, più che simbolica, lanciata dalla famiglia Stagno-Militello, che ha messo a disposizione lo spazio, in collaborazione con l’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Oristano e tante associazioni di volontariato sociale che hanno aderito con entusiasmo al progetto. Ma Il Giardino di Nonna Gina è anche un luogo fisico, che si trova in via Mazzini 45. Si tratta di un giardino vero e proprio, dove le associazioni di volontariato potranno incontrare i cittadini, ricevere i doni, ma anche mettere a disposizione dei bambini Babbo Natale, che raccoglierà le loro letterine. Tutte le donazioni saranno divise con la parrocchia del Sacro Cuore, la Caritas di Oristano, Casa Littarru, la Croce Rossa e l’Associazione la casa del Sole. Il giardino sarà inaugurato domenica 16 dicembre, alle 16.30. Questo il programma: Domenica 16 dicembre, alle 16.30, inaugurazione con l’assessore, benedizione del giardino e del presepe creato dal gruppo scout “Oristano1”; festa dei bambini che potranno incontrare Babbo Natale, i personaggi Disney e lasciare la loro letterina nella cassetta delle poste. Dal 19 al 23 dicembre, dalle 17 alle 19, i bambini incontreranno Babbo Natale per lasciare la loro letterina; la migliore sarà premiata il 7 gennaio e pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale del giardino. Lunedi 17 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30, Associazioni presenti: Prospettiva donna Oristano (centro antiviolenza), Aism; donazione ciocche dei capelli gratuitamente per l’iniziativa “Mettiamoci la testa”, i parrucchieri di Oristano disponibili taglieranno una semplice ciocca di capelli dei volontari per aiutare i malati oncologici. Martedì 18 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30, Associazioni presenti: Croce Rossa, Unicef, Aism. Mercoledì 19 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30, Associazioni presenti: Aism, Il seme, Associazione Procarcere Oristano. Giovedì 20 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30, Associazioni presenti: Aism, Oftal, Unicef, Il seme, Procarcere. Venerdì 21 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 Associazioni presenti: Aism, Osvic, Domus. Sabato 22 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30, Associazioni presenti: Aism, Lega tumori, Ghirotti. Domenica 23 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30, Associazioni presenti: Aism, Lavos, Missione filippine.

La Scuola Civica di Musica di Oristano e l’Ente Musicale di Ozieri, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e la Regione, organizzano il concerto dell’Ap Clarinet Band. Sabato 15 dicembre, alle 20, presso i nuovi locali della Scuola civica di musica, in via Costa, a Oristano, si esibirà la formazione diretta da Antonio Puglia, che eseguirà musiche di Verdi (Preludio dalla Traviata), Bizet (Preludio dalla Carmen e Aragonese dalla Carmen) e musiche tradizionali (Christmas Tootie – Canti Natalizi, Sogni d’Irlanda – Fantasia di Temi Popolari Celtici, Canti Ebraici Klezmer). L’Ap Clarinet Band è una formazione strumentale, unica nel suo genere in Sardegna, costituita da giovani musicisti sardi provenienti dalla Scuola di Clarinetto del maestro Antonio Puglia, docente ordinario presso il Conservatorio di Musica di Sassari. I componenti della band sono clarinettisti e musicisti che hanno acquisito importanti esperienze nel campo della musica classica e jazz, e hanno al loro attivo corsi di perfezionamento e concerti tenuti in Italia e all’estero con varie formazioni cameristiche ed orchestrali. Nella band compare al completo la gamma dei suoni prodotti dai vari clarinetti, le cui voci, caratterizzate da specifiche particolarità timbriche e da differenti estensioni, sono comprese tra la più grave del Clarinetto Basso e la più acuta del Piccolo in Mib, passando per le voci morbide e suadenti del Clarinetto Contralto e del Clarinetto in Sib. L’insieme delle voci formano una vera e propria famiglia di strumenti di estesa versatilità, le cui potenzialità vengono espresse dai musicisti di questa formazione con precisione, abilità e frequenti slanci di virtuosismo, amplificando ed esaltando le caratteristiche tecniche e comunicative proprie del Clarinetto. Nelle esecuzioni, grazie anche alla presenza nell’ensemble del pianoforte, del contrabbasso e delle percussioni, emerge un’espressione musicale ricca di sfaccettature e di sfumature, che consente all’Ap Clarinet band un perfetto adattamento a repertori musicali eterogenei, di forte impatto col pubblico. Tutti i componenti della Band condividono con il proprio direttore artistico gli obiettivi di un progetto musicale comune, al quale lavorano con grande entusiasmo, sostenuti da un forte impegno nella preparazione dei programmi da concerto, artisticamente interessanti ed originali per le scelte e le rivisitazioni di opere di vario genere e stile musicale. Infatti, il repertorio proposto, oltre a brani originali appositamente scritti per ensemble di clarinetti, comprende trascrizioni di celebri brani d’Opera e di Sinfonie, inoltre comprende brani di Musica da camera, di Musica leggera, di Musica Jazz, di musiche ebraiche Klezmer, senza trascurare la presenza di musiche tratte dalla tradizione popolare sarda. L’Ap Clarinet band, dopo aver debuttato nel 2008, svolge incessantemente la sua attività concertistica in numerosi appuntamenti musicali in vari centri dell’Isola e della penisola. Il carisma, la bellezza dei suoni prodotti e la scelta dei programmi dell’Ap Clarinet band, unita alla trascinante tecnica, hanno fatto riscuotere ovunque notevoli consensi di critica, rendendo salda la qualità e il valore artistico ormai raggiunti dalla giovane band.

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