Ago 29

Febbre del Nilo: migliora il paziente ricoverato a Oristano. Nessun allarme sangue.

Sono in netto miglioramento le condizioni del paziente, ricoverato all’ospedale San Martino di Oristano, al quale nei giorni scorsi era stato diagnosticato il virus della “Febbre del Nilo”.

Questa mattina, infatti, è stato disposto il suo trasferimento dall’Unità operativa di Rianimazione, dove si trovava dalla scorsa settimana, a quella di Medicina, dove continuerà ad essergli somministrata la terapia medica già avviata.

Intanto, l’Ats-Assl di Oristano, in merito alla circolazione di alcune notizie infondate, ha chiarito, in una nota, che non esiste alcun allarme sangue connesso ai casi di “Febbre del Nilo” registrati in provincia di Oristano e che le donazioni di sangue non sono sospese e non lo sono mai state.

Perciò, tutti i donatori e le donatrici residenti o che soggiornano in provincia di Oristano possono continuare a donare il sangue presso il Centro trasfusionale dell’ospedale San Martino, o partecipando agli appuntamenti di donazione programmati nei vari centri della provincia. Le trasfusioni possono continuare ad essere effettuate in totale sicurezza, in quanto su tutte le sacche prelevate (per un periodo di tempo stabilito dal Centro Nazionale Sangue e dalla Struttura Regionale di Coordinamento dei Servizi Trasfusionali) viene compiuto un test, chiamato Nat che ricerca il Dna del virus della “Febbre del Nilo”, e permette di escluderne o rilevarne la presenza.

La Assl ha sottolineato, inoltre, che “…la Sardegna ha un cronico bisogno di sangue, che si accentua nel periodo estivo, e non si può permettere un calo delle donazioni a causa di notizie prive di fondamento. Si coglie, quindi, l’occasione per ribadire l’invito alla donazione: possono farlo tutte le persone, compresi i fabici e i portatori sani di anemia mediterranea, tra i 18 e i 65 anni, in buono stato di salute, che pesino almeno 50 chilogrammi e non abbiano assunto farmaci di recente, né abbiano terapie in corso. Tutti i donatori saranno sottoposti a una visita preventiva che ne accerti lo stato di salute e di idoneità alla donazione e, dopo il prelievo, riceveranno gratuitamente a domicilio il risultato completo delle analisi: questo permetterà loro, oltre a compiere un gesto di solidarietà e generosità, di tenere sotto controllo la propria salute”.

A Torregrande è in funzione lo sportello bancomat. “Finalmente – ha commentato l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Stefania Zedda – da oggi i turisti e i residenti della borgata marina non dovranno più arrivare a Oristano per effettuare prelievi al bancomat. Grazie ad un accordo con la società Euronet, alla quale il Comune ha concesso uno dei box in calcestruzzo di via Stella Maris, in comodato d’uso per quattro anni, siamo riusciti a far attivare un servizio del quale si sentiva la necessità”. “Era un problema vecchio di decenni – ha aggiunto il sindaco Andrea Lutzu -, la cui soluzione era sollecitata da turisti e residenti. Assieme all’apertura della farmacia e al riavvio del servizio dell’area camper, Torregrande potrà presentare ai vacanzieri un offerta turistica decisamente più invitante”. Nei mesi scorsi, il sindaco Lutzu aveva emanato una direttiva, indirizzata ai dirigenti comunali, con la quale chiedeva l’adozione di ogni iniziativa utile a favorire la fruibilità di Torregrande, soprattutto in vista della stagione estiva.
Fra queste, la pulizia della spiaggia e dei bagni pubblici, la sistemazione degli scivoli a mare per i disabili, la pulizia delle aree pubbliche e private al fine di prevenire possibili situazioni di pericolo per incendi, vigilanza e controllo del territorio e, infine, proprio l’adozione di ogni atto utile a favorire il posizionamento di uno sportello bancomat e l’apertura della farmacia. “Torregrande – ha concluso l’assessore Zedda – continuerà a rappresentare un obbiettivo strategico per il turismo oristanese. Siamo consapevoli che la strada è ancora lunga, ma contiamo, grazie alla programmazione territoriale, di portare avanti un ambizioso progetto di rilancio turistico per la borgata marina”.

+Europa non guarda a “micromovimenti sovranisti” come il Partito deiSardi “…con il quale non possono esserci relazioni strette o larghe”. La chiusura alla formazione politica di Paolo Maninchedda, in vista delle elezioni regionali di febbraio 2019, è giunta direttamente dal vicecoordinatore nazionale, Bruno Tabacci, e dal deputato nuorese uscente, Roberto Capelli. Nel suo blog “Sardegna e libertà”, Maninchedda aveva ricordato il progetto di convergenza nazionale targato Pds, un’idea che punta ad eliminare gli steccati delle coalizioni consolidate, per riunirsi attorno al tema di una costituente sarda. Soprattutto – anche in controtendenza rispetto a “…un Pd che propone e ripropone il centrosinistra come orizzonte politico e culturale, un orizzonte più piccolo e diverso dal nostro che non ci interessa” -, il segretario del PdS aveva elencato “…i settori dell’elettorato progressista con i quali il dialogo è attivo e proficuo”. Tra questi i Riformatori, Forza Italia, Socialisti, Rossomori, Psd’Az, e, appunto, +Europa di Emma Bonino, “…con cui -. aveva sottolineato Maninchedda – abbiamo ormai una relazione stretta”. “Leggiamo con stupore le dichiarazioni del segretario PdS, e non sappiamo con chi abbia parlato – hanno scritto Tabacci e Capelli in una nota -; peraltro, e il discorso non vale solo per il Partito dei Sardi ma per tutte le forze politiche interessate a dialogare con +Europa, parlare di coalizioni, alleanze e candidature alla presidenza, almeno per quanto ci riguarda, non ha alcun senso se prima non si mette nero su bianco un progetto e un programma sulle cose da fare per la Sardegna”.

Immediata la replica del capogruppo del PdS alla Regione, Gianfranco Congiu.“Non rispondiamo al consueto tasso di tossicità delle dichiarazioni di Capelli – ha detto Congiu – perché lavoriamo per unire i sardi senza cadere in inutili provocazioni. Siamo un partito europeista e lavoriamo per superare gli schieramenti tradizionali. Ribadiamo, comunque, di non essere un partito sovranista, bensì indipendentista e convintamente europeista, al punto di avere le stelle d’Europa nel simbolo. Confermiamo che il segretario e altri esponenti del PdS hanno incontrato Riccardo Lo Monaco (coordinatore nell’Isola di +Europa), con il quale hanno discusso di Europa, di elezioni sarde e dell’opportunità di superare in una grande alleanza gli schieramenti tradizionali”.

Si chiama “Setterane e tutti i gradi di un passaggio”, lo spettacolo di Alessio Ninu che andrà in scena la sera del 2 settembre, alle 22, in piazza Sant’Efisio, a Oristano. La performance dell’eclettico artista, che ha curato personalmente il soggetto e la regia della rappresentazione teatrale, sarà incentrata sui suoi testi, tratti dal racconto “Setterane” e dal libro “Tutti i gradi di un passaggio”, così come le musiche, scritte dall’artista tra il 1995 e il 1999. Lo scenario architettonico verrà illuminato cromoterapicamente nel corso di tutto lo spettacolo, secondo il ritmo dettato delle emozioni. Eleonora Alice Ninu “racconterà senza parole” regalando alla scena interventi di forte simbolismo e cambierà i profumi che si diffonderanno tra il pubblico durante lo spettacolo. Chiara Maccioni (la Memoria e la Profezia) racconterà, invece, le vite di Setterane, con l’intento di parlare del coraggio, della speranza, della meraviglia racchiusa in tutte le cose, della possibilità di costruirsi un mondo migliore nonostante i dolori, spesso necessari. Al violino Alessio De Vita, alla chitarra classica Enrico Piredda e alle percussioni Alessandro Atzori. Alessio Ninu/Setterane, inoltre, dipingerà in diretta una tela, interverrà inserendosi nel racconto e canterà interagendo con gli altri personaggi. Con Alessio Ninu fanno parte del cast Chiara Maccioni, Alessio De Vita, Enrico Piredda, Alessandro Atzori, Eleonora Alice Ninu. Soggetto, testi, musiche, regia, luci e costumi sono di Alessio Ninu.

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