Nov 17

Nei sondaggi PD in picchiata.

L’elaborazione dei dati degli ultimi 15 giorni, da parte degli istituti che si occupano dei sondaggi, evidenzia che resta ancora l’effetto Sicilia (e infatti Forza Italia supera la Lega). E così la coalizione di Berlusconi, Salvini e Meloni punta decisamente a conquistare la maggioranza nel Paese, anche se dovrà passare dai collegi del Meridione. E Il M5S? Rimane di gran lunga il primo partito, ma la solitudine lo penalizza.

La tendenza delle ultime settimane è chiara e così appaiono più chiare le strategie politiche dell’ultimo mese. Il centrodestra ha messo il turbo. Il Partito democratico è sostanzialmente in picchiata, e per giunta quasi isolato, ma con il centrosinistra tutto unito non cambierebbe nulla, sarebbe comunque un onorevole secondo posto.

I Cinquestelle restano il primo partito, più o meno stabile, ma senza alleanze,  com’è noto, restano fuori dai giochi. E così il centrodestra che ha messo il turbo, punta alla soglia del 38-40 per cento che può dargli la maggioranza in Parlamento: poiché il Nord è quasi tutto appannaggio del centrodestra e il centrosinistra resisterà al Centro, decisiva sarà la performance nei collegi del Sud. Un quadro disegnato da “Youtrend” che ha elaborato la supermedia dei sondaggi usciti negli ultimi 15 giorni. I dati, in generale, confermano l’effetto Sicilia, cioè l’effetto “bandwagon”, come lo chiama Lorenzo Pregliasco di Youtrend:  il Pd va male e raccoglie meno consensi nei sondaggi, il centrodestra va bene e ne prende di più.

Il crollo del Pd, Forza Italia in salute

Partendo dalle liste, dunque, il M5s secondo la media dei sondaggi è al 27,3, sostanzialmente stabile da settimane se non da mesi, come dicono vari istituti (qui c’è una flessione dello 0,3 che in analisi come queste è quasi impercettibile. Il secondo partito resta il Pd che scende stabilmente sotto alla soglia del 25, con un crollo del 2,4 in un mese. Ciò che è interessante è il sorpasso di Forza Italia nei confronti della Lega Nord, grazie a un aumento di un punto e mezzo rispetto a un mese fa. Un fenomeno che può essere legato a una partecipazione più attiva di Silvio Berlusconi, ma anche all’emorragia di voti dal campo moderato delle forze di governo (la destra del Pd e i vari partiti centristi). Questa circostanza è importante perché sia Berlusconi sia Matteo Salvini hanno detto che il governo di centrodestra – se ci sarà – sarà guidato da chi avrà preso più voti. Nel campo del centrodestra portano acqua i Fratelli d’Italia (in aumento di mezzo punto), protagonisti d’altra parte sia con Nello Musumeci – neogovernatore siciliano – sia ad Ostia con la candidata mini-sindaco e probabilmente nei prossimi giorni anche con Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato alla presidenza della Regione Lazio. L’unità è salvifica nell’area di sinistra visto che sia Mdp sia Sinistra Italiana ballano sulla soglia di sbarramento del 3 per cento (e infatti dal 2 dicembre, con Possibile, saranno una cosa sola). Sembra spacciata al momento Alternativa Popolare di Angelino Alfano, se non farà parte di una coalizione.

La fine del tripolarismo

Con questi dati lo scenario delle coalizioni vede il centrodestra al 35,7, nel quale sono compresi non solo i risultati dei partiti più grandi ma anche i partitini della stessa galassia che nel Rosatellum portano comunque voti all’alleanza (a patto che superino l’1 per cento). “Se pochi mesi fa – spiega Pregliasco a La7, dove Youtrend ha illustrato i numeri – si parlava di tripolarismo perfetto, ora il centrodestra si trova nettamente avanti, con 6 punti di distacco sul centrosinistra a trazione Pd e 8 sul M5s”. Il centrodestra in 6 mesi ha fatto un salto di 5 punti, mentre il centrosinistra è calato di 2 (ora è poco sopra il 29) così come il M5s. Più o meno stabile l’area di sinistra che non si schioda dal 5. (www.ilfattoquotidiano.it).

Un ingente intervento per mitigare il rischio idraulico e idrogeologico negli abitati dei comuni sardi in cui esistono situazioni di pericolosità molto elevata. La Regione investe nella maggiore sicurezza nelle aree ad alto rischio con novanta milioni di risorse, provenienti dal Patto per la Sardegna. Il fine è quello di superare i casi di maggiore rischio idraulico segnalati direttamente dagli enti locali, che derivano da 57 canali tombati in 40 comuni dell’Isola, e per migliorare la sicurezza di 13 attraversamenti di corsi d’acqua. L’elenco degli interventi approvato dalla giunta, e presentato oggi in una conferenza stampa, è un nuovo tassello alla lotta al rischio idrogeologico, per la quale la Regione mette in campo complessivamente oltre 500 milioni di euro. In particolare per i canali tombati, che rappresentano la principale causa di dissesto idrogeologico negli abitati, sono stati stanziati 55 milioni 460 mila euro, che si aggiungono ai 14 milioni del Por già destinati in precedenza ad altri 13 interventi. Per la sicurezza dei ponti ci sono invece 34 milioni 660 mila euro. Canali tombati:  i comuni interessati in provincia di Oristano sono Abbasanta, Ales, Busachi, Cuglieri, Siamamma , Siapiccia, Solarussa e Usellus.  Per quanto riguarda i ponti i comuni interessati sono quelli di  Tramatza e Zeddiani.

Presentazione “Interventi strutturali di mitigazione del rischio idrogeologico: Canali tombati e ponti” [file.pdf]

L’Associazione Italiana Città della Ceramica, assieme a tutte le sue città, con il comune di Oristano come ideatore e capofila, ha lanciato una testimonianza forte e creativa su un tema di altissimo valore umano e sociale. Inoltre, il pubblicitario Gavino Sanna (che sarà a Oristano il 25 novembre) ha offerto il suo contributo alla campagna e al progetto: “Per me – ha detto Sanna – è un onore dare voce ad un messaggio che parte dalla Sardegna, e da Oristano in particolare, patria di Eleonora D’Arborea, prima legislatrice sulla violenza contro le donne, riunendo gli artisti, i giovani e tutta la comunità per un progetto che vuole vincere il dolore e l’orrore nel segno della creatività e dell’arte”. Da anni l’Aicc, l’Associazione Italiana Città della Ceramica, si distingue nel panorama culturale ed artigianale italiano per iniziative creative di qualità, come “Buongiorno Ceramica!” (la più bella festa mobile delle arti e della creatività, l’appuntamento più gioioso dell’artigianato artistico nazionale), Argillà Italia e la mostra itinerante Grand Tour. Con questo spirito Aicc e Buongiorno Ceramica hanno lanciato oggi il progetto “Scarpette rosse in ceramica”, da una proposta della Città di Oristano e un progetto dell’assessore Pupa Tarantini, per dire “No” alla violenza sulle donne. Come noto la scarpa rossa identifica, da alcuni anni, la campagna di lotta contro la violenza sulla donna ed il femminicidio, che si concretizza, ogni anno, nella giornata internazionale del 25 novembre, anniversario dell’uccisione, nel 1960, delle tre sorelle Mirabel da parte dell’allora regime dittatoriale della Repubblica Domenicana. Il progetto “Scarpette rosse in ceramica: le Città Italiane della Ceramica dicono NO alla violenza” vuole essere un atto e una testimonianza forte, iconica e creativa su un tema di altissimo valore umano e sociale. La realizzazione da parte dei ceramisti di scarpe rosse d’artigianato artistico da collocare ed esporre all’aperto in contesti urbani i più diversi è solo una delle iniziative collettive e nazionali concentrate in tre date: il 25 novembre, l’8 marzo, e il primo weekend di giugno quando si tiene Buongiorno Ceramica. “Le città italiane della ceramica sono depositarie di antichi valori sociali e culturali ed è importante che da queste realtà parta un messaggio tanto forte e significativo contro la violenza alle donne – hanno dichiarano l’assessore all’Artigianato del comune di Oristano, Pupa Tarantini, ed il presidente di Aicc, nonché vicesindaco di Faenza, Massimo Isola -. Oristano è stata la prima, a settembre, a lanciare l’iniziativa in accordo con l’Aicc. Una primogenitura che non è casuale: Oristano è la città di Eleonora d’Arborea che sei secoli fa promulgò la Carta de Logu, uno dei più antichi esempi di codici di leggi, rimasto in vigore fino all’800, che conteneva norme contro la violenza alle donne. Ora si parla molto di violenza e femminicidio, fenomeni mai come oggi tanto presenti, le cui reali dimensioni sfuggono ancora a tutti, ma nel XIV secolo non doveva essere così semplice tradurre in norme e sanzioni questi temi. È un grande esempio di civiltà giuridica, sociale e morale. Oggi raccogliamo il testimone che ci ha lasciato la storia per dare un contributo e sensibilizzare l’opinione pubblica con una campagna che siamo certi potrà dare buoni frutti”. Alla campagna, come detto, ha regalato un forte contributo d’idee ed energie Gavino Sanna, che ha accolto “…con grande felicità la proposta di raccontare un’altra Sardegna”.

 

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