Feb 22

Lavoratrice costretta a fare test gravidanza e poi licenziata perchè incinta. Todde: “Inaccettabile”.

Alessandra Todde, candidata alla presidenza della Regione per il “campo largo” del centrosinistra, è intervenuta su Facebook sulla vicenda di una lavoratrice costretta a fare un test di gravidanza davanti ai colleghi maschi e poi licenziata perchè incinta.

“Non posso rimanere in silenzio – ha scritto Todde – di fronte a questa inaccettabile violazione dei diritti delle donne. A Nuoro una ragazza ventenne è stata costretta a eseguire un test di gravidanza dal suo datore di lavoro davanti a colleghi maschi. La giovane donna è poi stata licenziata perché incinta.

I sindacati hanno già provveduto a impugnare il licenziamento, chiedere il reintegro e portare all’attenzione dei tavoli competenti questa terribile storia di violenza e diritti violati, che indigna e imbarazza.

La storia di questa donna, purtroppo, non è un caso isolato ma il sintomo di un fenomeno più ampio che riguarda il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali nel luogo di lavoro. Che lo si creda o no, si tratta di uno dei tanti casi di abuso perpetrato da persone in posizione di forza nei confronti di una lavoratrice fragile.

Questo comportamento non solo viola le leggi che tutelano il lavoro delle donne, ma calpesta la dignità umana e ignora i principi di parità e rispetto che dovrebbero governare le nostre società.

Chiedo immediatamente un intervento deciso per fare chiarezza su questa vicenda, garantire giustizia e prendere ogni misura necessaria affinché simili episodi non si ripetano mai più.

La mia campagna elettorale – ha concluso Alessandra Todde – si fonda sull’impegno per una Sardegna più giusta e inclusiva, dove simili violazioni dei diritti siano un lontano e triste ricordo. È tempo di dire basta alla discriminazione e all’ingiustizia: lavorerò senza sosta per proteggere e promuovere i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori della Sardegna”.

Agenti della Polizia di Statto hanno fermato, in piazza Roma, a Oristano, un 37enne, che sferrava e pugni contro delle transenne. Alla vista dei poliziotti, l’uomo dava subito segni di evidente nervosismo e agitazione, rifiutava di fornire le proprie generalità, di esibire in documenti di riconoscimento e sputava più volte verso gli agenti. Per questa ragione è stato perquisito e condotto in Questura. Appena arrivato in Questura, l’uomo è andato in escandescenze, minacciando di morte gli agenti e danneggiando le suppellettili dell’ufficio. Dopo essere stato immobilizzato, il 37enne è stato arrestato in attesa del processo per direttissima. L’uomo, che può “vantare” numerosi precedenti penali per tentato omicidio, traffico di stupefacenti e porto abusivo di armi, era già stato fermato, nel centro storico di Oristano, e denunciato dalla Polizia, durante i servizi di ordine pubblico dello scorso Capodanno, perché trovato in possesso di un coltello a serramanico e di un paio di forbici.

Venerdì 1° marzo si terranno dei controlli gratuiti per l’udito all’ospedale San Martino di Oristano. Sarà l’esordio pubblico della nuova Struttura di Otorinolaringoiatria, che da qualche giorno ha preso corpo con l’arrivo del dottor Andrea Melis. L’occasione sarà la terza “Giornata nazionale di sensibilizzazione sulle malattie dell’orecchio” e sui conseguenti disturbi uditivi. Al terzo piano dell’ospedale oristanese, quindi, screening gratuito sull’orecchio e sull’udito per i pazienti, dalle 9 alle ore 12, “tramite una valutazione otoscopica e otorinolaringoiatrica ed eventualmente degli esami strumentali”. Per sottoporsi ai controlli bisogna prenotarsi attraverso la mail otorino@asloristano.it. “E’ importante sottoporsi a questi controlli gratuiti – ha detto il dottor Melis – perché i disturbi dell’udito sono molto più diffusi fra la popolazione rispetto a quello che si pensa. Un italiano su cinque presenta un problema di sordità, una patologia che può colpire tutte le età, non solamente gli anziani, ma anche i bambini e i neonati, nei quali può determinare un mancato apprendimento del linguaggio. Ecco perché la diagnosi precoce, attraverso lo screening neonatale e gli esami strumentali, può evitare questa spiacevole conseguenza nei piccoli pazienti. Nel paziente anziano, con problemi di sordità, si può invece arrivare al decadimento di tutte le funzioni cognitive. In quest’ultimo caso identificare il calo uditivo e correggerlo con ausili protesici consente di migliorare la qualità dell’invecchiamento”.

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