Gen 23

Affondo di Alessandra Todde (centrosinistra) contro Paolo Truzzu (centrodestra).

Duro affondo di Alessandra Todde, candidata alla presidenza della Regione per il “campo largo” del centrosinistra, contro il candidato presidente del centrodestra, Paolo Truzzu.

“Truzzu – ha detto Todde – attacca il Psd’Az ma si dimentica di aver governato con loro e appoggiato tutte le loro scelte.

Da giorni Truzzu continua ad attaccare i sardisti (e la cosa ha fatto girare abbastanza gli “zebedei” al governatore uscente, e ora alleato di Truzzu, Christian Solinas. ndr), attribuendo soltanto a loro gli evidenti insuccessi che hanno colpito la Sardegna negli ultimi 5 anni.

Fa sorridere che Truzzu cerchi di lavarsi le mani come se FdI non avesse governato in giunta con Solinas votando ogni provvedimento, compresa la finanziaria. Fa ancora più riflettere in che modo Truzzu tratti quelli che dovrebbero essere i suoi alleati, scaricando su di loro colpe e disfatte, tipico di chi non ha alcuna idea di come risollevare una Regione in crisi.

Truzzu – ha concluso Alessandra Todde – teme il confronto con me; lo evita in tutti i modi, solo perché noi abbiamo una visione di Sardegna, mentre la destra non ha alcun idea di cosa vuole fare. Ma i sardi non hanno l’anello al naso e non si fanno incantare”.

“Mancano 34 giorni alle elezioni regionali.

Ieri un amico mi ha girato un gustosissimo audio che un candidato della destra ha inavvertitamente girato a un gruppo wazzup sbagliato. Nell’audio si sente la voce di un conoscente dell’onorevole che, senza mezzi termini, dice al politico che stavolta non lo avrebbe votato perché, molto banalmente, in questi cinque anni il centrodestra ha governato male.

Ecco, io non riesco ancora a capire cosa succederà il prossimo 25 febbraio e questo perché ci sono almeno cinque fattori che concorreranno a determinare il risultato finale.

Il primo fattore è proprio legato a questi cinque anni di vero disastro della destra al governo. Provocato non solo dal presidente Solinas no, ma proprio di tutti i partiti che compongono lo schieramento che ora propone come candidato alla presidenza il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Il cambio di leadership è già di per sé un’ammissione di fallimento (come avvenne nel centrosinistra con Pigliaru cinque anni fa). Ma quanti voti perderà la destra per avere governato pessimamente la Sardegna? E questi voti, dove finiranno? Andranno a ingrossare le fila dell’astensionismo o si sposteranno su altri candidati?

Secondo fattore: il malcontento sardista. Il presidente Solinas è uscito di scena in maniera ignominiosa. Ancora non sappiamo se in cambio del suo passo indietro riceverà una qualche buonuscita, ma di sicuro i sardisti avranno qualche remora ad impegnarsi al massimo per il loro candidato presidente. Dirotteranno i loro voti su qualche altro candidato alla presidenza? E se sì, questa scelta sarà determinante?

A fronte di questi due elementi che indeboliscono certamente la destra, ce n’è un terzo che però potrebbe però riequilibrare lo scenario: l’impegno in prima persona nella campagna elettorale della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I manifesti già ci raccontano di come Fratelli d’Italia spenderà la sua figura e non quella di Paolo Truzzu per provare a catalizzare il consenso dell’elettorato. Domanda: in che misura questa discesa in campo della politica romana sarà determinante e cambierà gli equilibri del voto sardo?

Quarto fattore: i voti per Renato Soru. Da qualche settimana, grossomodo da dopo l’addio dei Progressisti, da parte della Coalizione sarda non si sentono più mirabolanti dichiarazioni di vittoria. Detto questo, è evidente che dal consenso che Soru sarà in grado di catalizzare sulla sua persona discenderà anche l’esito di queste elezioni. Ma quale percentuale ragionevolmente potrà raggiungere Soru? Tenuto conto che andrà oltre il risultato delle sue liste, supererà il dieci per cento? O il quindici? O addirittura riuscirà a sfondare la barriera del venti per cento?

Questo fattore si lega chiaramente a un altro, il quinto, che propongo alla vostra attenzione e che è legato al fenomeno del voto disgiunto. A sinistra potrebbero votare Soru, ma a destra (vedi punto due) potrebbero votare Alessandra Todde. In ogni caso, la domanda è: il fenomeno del voto disgiunto sarà determinante ai fini del risultato finale oppure sarà ininfluente, attestandosi su livelli fisiologici? Per vincere, Soru e Todde devono per forza contare (in misura diversa, chiaramente) su voti provenienti da destra, in quanto le loro liste rischiano di avere un consenso più basso di quello che gli stessi Soru e Todde sono in grado di ottenere. La destra invece potrebbe pagare la debolezza del suo candidato, scelto dopo polemiche infinite e chiamato a sostituire il candidato naturale dello schieramento.

Ecco, a me sembra che l’esito delle elezioni si giochi tutto intorno a questi cinque fattori. Dalla loro combinazione discenderà il nome del prossimo presidente della Regione.

Certo, poi ci sono anche elementi che al momento non sono preventivabili. Qualcuno ad esempio, aveva messo in conto che alla fine la candidatura di Christian Solinas sarebbe stata affondata, di fatto, dalla magistratura? Credo proprio di no. E allora aggiungiamolo un sesto fattore, il “fattore x”. Quello che non ti aspetti, che può nascere o spuntare fuori da circostanze (locali, nazionali o internazionali) del tutto casuali; che può scaturire da un fatto di cronaca dagli esiti imprevedibili, da una gaffe o da un errore nella comunicazione di uno dei candidati.

Perché tutto è possibile in questa inverosimile campagna elettorale per le elezioni regionali in Sardegna”. (Vito Biolchini , dal sito vitobiolchini.it).

Il Comando di Polizia locale di Oristano ha adottato l’ordinanza per la disciplina del traffico in occasione della Sartiglia 2024. La disciplina stabilisce le regole per le strade interessate dalla manifestazione. Tra le prime misure l’istituzione del divieto di sosta su ambo i lati con rimozione dei veicoli in sosta vietata e del divieto di transito, in caso di necessità, nell’intero tratto di via Vittorio Emanuele II e di via Duomo. Dal 29 gennaio divieto di sosta con rimozione e divieto di transito in caso di necessità in piazza Giovanni Paolo II, via Carmine, via Ciutadella de Menorca e via S.Antonio. Sempre dal 29 gennaio senso unico di marcia in via Crispi, da piazza Manno verso via Carmine, con obbligo di svolta a destra per via Carmine direzione vie Azuni e Angioy. Dal 1° febbraio divieto di sosta con rimozione e divieto di transito in caso di necessità in via e vico Mazzini. Dal 5 febbraio divieto di sosta con rimozione e divieto di transito in caso di necessità in via Eleonora, via Diego Contini, vico Garibaldi, via Serneste, mentre in piazza Mariano entrerà in vigore la nuova disciplina con il doppio senso di circolazione nel tratto antistante il Monumento ai caduti, il divieto di transito in vico Tirso, via e vico Ricovero e nell’ultimo tratto di via Figoli, il senso unico in via Verdi. Dal 10 febbraio divieto di transito e divieto di sosta con rimozione in piazza Pili e divieto di sosta con rimozione in via Diaz tra via Rockfeller e via d’Annunzio. Nella via Cagliari: divieto di transito e divieto di sosta con rimozione nel tratto fra via Pira e via Tharros; senso unico di marcia direzione Sud (direzione Santa Giusta) fra via Pira e le vie Amsicora /Gennargentu; senso unico di marcia direzione Nord (direzione Rimedio) fra via Tharros e via Diaz. Divieto di transito e divieto di sosta con rimozione nel viale San Martino, fra via Carducci e piazza Manno. L’11 e 13 febbraio, dalle 8 fino a cessate esigenze della domenica, e dalle 8 a cessate esigenze del martedì, divieto di transito per gli autocarri con massa complessiva superiore a 35 quintali, e per gli autobus con 9 posti a sedere, nella seguenti vie: via Cagliari (tratto compreso fra via Gennargentu /Amsicora e via Diaz), via Sant’Ignazio (intero tratto), via Michele Pira (fra via Cagliari e via Consolini), viale San Martino (fra piazza Manno e via Manzoni), via Foscolo (fra via Satta e via Carducci), via Tirso (fra via Satta/Sardegna e piazza Roma), via Solferino (tra via Vinea Regum e via Sant’Ignazio), via Verdi (fra via Figoli e via Puccini), via Figoli (fra via Mariano IV e via Verdi). Sospensione del servizio di parcheggi a pagamento dal 24 gennaio in via Duomo, dal 29 gennaio in piazza Giovanni Paolo II e in via Mazzini, e dal 10 febbraio in piazza Pili. Nei giorni 11, 12 e 13 febbraio, il servizio parcheggi a pagamento è operativo nel parcheggio in struttura di via Carducci e di via Mariano IV. Il Comune di Oristano e la Fondazione Oristano sono al lavoro per adottare tutte le misure necessarie a completare velocemente l’allestimento dei percorsi, il montaggio e lo smontaggio delle tribune, per favorire il sollecito ripristino della viabilità ordinaria.

Il 2024 è iniziato alla Asl 5 di Oristano con la nomina di un nuovo direttore socio-sanitario e quattro nuovi primari all’ospedale San Martino. Il direttore generale della Asl 5, Angelo Maria Serusi, ha nominato Alessandro Baccoli nuovo direttore socio-sanitario dell’azienda sanitaria oristanese. Serusi ha nominato anche quattro nuovi primari al San Martino: Vincenzo Pecoraro ora guida, da primario, la struttura complessa di Urologia; Francesco Dettori, Cardiologia; Luca La Civita, Medicina Interna; Stefano Sau il Pronto soccorso, ovvero la struttura complessa di Medicina e Chirurgia di accettazione e urgenza). “Quattro nomine importanti – ha detto il direttore sanitario della Asl 5 di Oristano, Antonio Maria Pinna -, che garantiscono alle quattro strutture complesse un’attività ancora più pianificata, attraverso una guida autorevole e professionale, attenta ai bisogni del personale e dei pazienti”.

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