Nov 29

Consiglio comunale Oristano: approvato il Documento unico di programmazione.

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il Documento Unico di Programmazione 2024-2026.

Dopo l’illustrazione della giunta, l’assemblea si è dedicata alla discussione generale e all’esame di cinque emendamenti. Uno dell’Udc, dedicato all’accesso alle discipline sportive, con un contributo per i minori di famiglie indigenti, è stato ritirato da Antonio Iatalese che ha preso atto dell’impegno della giunta, mentre degli altri quattro dei consiglieri di centrosinistra, tre sono stati approvati all’unanimità e uno è stato respinto a maggioranza.

Il primo emendamento approvato, illustrato da Umberto Marcoli (Oristano più), prevede “…il miglioramento del patrimonio naturalistico e la sua implementazione, attraverso l’istituzione di parchi naturalistici e la tutela del verde (patrimoni boschivi del territorio). L’istituzione e realizzazione del primo giardino botanico itinerante nel quartiere di Torangius, con la valorizzazione delle specie arboree presenti e la piantumazione presso gli spazi liberi del parco sportivo di Torangius, in via di riqualificazione”.

Il secondo emendamento approvato, illustrato ancora da Umberto Marcoli (Oristano più), prevede di “…migliorare la comunicazione e promozione del territorio, con la nascita dei punti informativi presso le edicole, e l’installazione di totem che permettano una visita virtuale dei monumenti e dei siti di interesse archeologico e culturale. E la creazione di una postazione, in piazza Manno, di un virtual tour che permetta al visitatore di conoscere la piazza durante il periodo Giudicale”.

Il terzo emendamento approvato, illustrato da Efisio Sanna (Oristano più), prevede di “…implementare l’ufficio Pnrr per garantire l’efficace attuazione del Pnrr e il conseguimento di traguardi e obiettivi legati alla semplificazione procedurale e amministrativa, con un presidio unitario e di coordinamento per la programmazione e il controllo in connessione con gli organi di governo, e un’unità di supporto tecnico e di affiancamento per la progettazione, attuazione, monitoraggio e rendicontazione. E la creazione di una sezione trasparente, sul sito istituzionale, sullo stato di avanzamento dei progetti”.

L’unico emendamento respinto, illustrato da Maria Obinu (Pd), prevedeva “…un progetto per la realizzazione di un campo rom sperimentale, per risolvere il problema abitativo delle famiglie che un tempo risiedevano in via Rockefeller e consentire poi l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

La discussione generale è stata aperta da Efisio Sanna (Oristano più): “Questo è un Dup scolastico, reso non molto utile, ripetitivo, omissivo, contradditorio, soprattutto nella parte dell’organizzazione del personale. Leggendo il piano delle alienazioni non si capisce che utilizzo si vuole fare delle risorse che saranno incamerate. Manca una chiara direzione, ad esempio sul mercato di via Mazzini, dove non è indicata una rotta, come per le comunità energetiche”. “Il Dup – ha detto Sanna – si costruisce in città, ma voi non lo avete fatto”.

Per Sergio Locci (Aristanis) “…il Dup, pur apparendo interlocutorio, è il documento principe nell’attività programmatoria di un’amministrazione, presupposto indispensabile per tutti gli altri documenti di programmazione, tra i quali anche il bilancio. La sua importanza si vede perché qui sono contenute tutte le linee strategiche della politica, di questa maggioranza. Qui però non vedo la soluzione di tanti problemi, nelle opere pubbliche che non trovano la soddisfazione dei cittadini, ma anche per il verde pubblico e per il rilancio di via Mazzini e del mercato civico. Occorre un nuovo passo, è vero, ma occorre anche evitare che non si porti a compimento quanto scritto nel Dup. Per questo vi darò una fiducia condizionata”.

Giuseppe Obinu (Pd): “Provo amarezza nel constatare che questa amministrazione, che è formata da persone valide, non riesca a portare a compimento quanto si propone. C’è una forma di schizofrenia esecutiva tra quel che si vuol fare e ciò che si fa. Provo sconcerto nel vedere che a fronte di obiettivi ragionevoli non ci sia corrispondenza con la vita quotidiana degli oristanesi”. Poi si è rivolto al sindaco: “Dal suo insediamento sono trascorsi 530 giorni, il tempo è una risorsa preziosa e limitata, non la sprechi. Votando contro questo Dup acceleriamo i tempi per andare a votare alle prossime elezioni”.

“Il programma elettorale è un’idea di governo e viene presentato ai cittadini che premiano quello che preferiscono – ha detto l’assessore al Bilancio, Luca Faedda -. Le linee programmatiche e il Dup sono una conseguenza diretta del programma elettorale, forniscono certezza sulle fonti di finanziamento, sulla possibilità di realizzare i programmi e rispettare gli impegni. Il Dup non è ripetitivo, ma è dinamico e lo dimostra il fatto che recepisce molti emendamenti presentati dalla minoranza in occasione dello bilancio di previsione. Il piano triennale delle opere pubbliche veniva definito libro dei sogni, oggi è uno strumento realistico. Per il mercato civico siamo in attesa dell’Fsc per capire se ci saranno risorse, ma non è l’unica linea di finanziamento possibile, si potrebbe pensare anche all’accensione di un mutuo. Nel prossimo futuro – ha ammonito Faedda – dovremo faremo i conti con risorse sempre più scarse. Noi non vogliamo chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, non aumentiamo la pressione fiscale, con la consapevolezza che i trasferimenti saranno sempre meno stabili, soprattutto considerando che anche i fondi del Pnrr dovranno essere restituiti e che i trasferimenti agli enti pubblici diminuiranno”.

Davide Tatti (Prospettiva Aristanis): “Questo documento non mi soddisfa perché temi fondamentali per la città sono toccati marginalmente. Il nostro gruppo è stato coinvolto molto marginalmente. Governare non è facile per nessuno, ma quando abbiamo provato a dare consigli in alcune occasioni siamo stati redarguiti, quasi fossimo degli eversivi che non vogliono il bene della città. Per questo motivo non parteciperemo al voto”.

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile): “In una condizione di alta inflazione come oggi, mantenere inalterata la pressione fiscale significa di fatto aumentarla rispetto alla capacità di acquisto delle famiglie. Meglio sarebbe stato rivedere le aliquote di addizionale Irpef”.

Gian Michele Guiso (Psd’Az) ha evidenziato lo spirito di collaborazione con cui è stato affrontato il Dup: “Affrontare 96 emendamenti nel bilancio di previsione non era possibile, oggi abbiamo avuto la possibilità di discutere e votare a favore 4 emendamenti su 5 considerandone il valore. È un segnale di collaborazione da parte nostra e si vede nell’accoglimento nel Dup di molti dei 96 emendamenti presentati allora”.

Il sindaco Massimiliano Sanna ha chiuso il dibattito sottolineando che “…il Dup riprende le linee programmatiche di questa amministrazione, e questo è segno di rispetto nei confronti dei cittadini. È un work in progress che può essere aggiornato e migliorato proprio perché realistico. Abbiamo integrato il Dup accogliendo più di 60 emendamenti presentati da voi nel precedente Dup. Noi oggi vogliamo un bilancio sano, con un disavanzo che deve progressivamente sparire e deve essere eliminato”.

L’amministrazione comunale di Oristano sta valutando eventuali forme di compensazione a favore degli operatori economici di piazza Manno, le cui attività stano soffrendo a causa dei lavori di rifacimento della piazza. Lo ha detto ieri sera, in consiglio comunale, l’assessore alle Attività produttive, Rossana Fozzi, rispondendo a una interpellanza urgente dei consiglieri M.Obinu, G.Obinu, Daga, Marcoli, Sanna, Federico, Della Volpe e Marchi sullo stato dei lavori di piazza Manno e sulle difficoltà denunciate dagli operatori commerciali. “Le previsioni e gli annunci iniziali sulla durata dell’intervento sono stati smentiti dall’andamento dei lavori – ha detto Maria Obinu (Pd), illustrando l’interpellanza -. Oggi per far fronte alla perdita che stanno subendo i commercianti si potrebbe prevede uno sgravio Tari o di altri tributi. Inoltre, va immediatamente garantito l’accesso alla piazza. Chiediamo – ha proseguito Obinu – di conoscere se l’assessore al commercio ha preso in considerazione la problematica e cosa abbia previsto per venire incontro alle attività commerciali. Riteniamo che sia opportuno, anche ora, visti i gravissimi ritardi con i quali si sta procedendo al completamento della piazza, sapere cosa si intenda fare per venire incontro alle esigenze dei commercianti”. “La preoccupazione è condivisa, ma siamo tutti consapevoli che i lavori andavano assolutamente fatti per le condizioni fatiscenti in cui si trovava la piazza e i pericoli che ne conseguivano – ha risposto l’Assessore Fozzi -. Abbiamo sentito più volte i commercianti e nei loro confronti c’è la massima comprensione e sensibilità. Per quanto riguarda i danni lamentati a causa della chiusura della piazza, stiamo valutando le eventuali forme di compensazione più opportune. Per quanto riguarda, invece, l’apertura di un passaggio pedonale, l’Ufficio tecnico ha precisato che l’ipotesi non è praticabile per problemi di sicurezza legati al cantiere”.

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della società Fara srl, relativo all’affidamento decennale del servizio di trasporto degli studenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Oristano. La gara d’appalto si era conclusa con l’aggiudicazione del servizio alla Co.Bus 90, ma in sede di avvio di servizio il Comune di Oristano aveva revocato l’aggiudicazione, assegnandola alla ditta Fara, seconda classificata, che tutt’oggi svolge il servizio di scuolabus comunale. Dall’esame della documentazione presentata dalla Co.Bus 90, infatti, si era appurato il mancato rispetto del capitolato d’appalto e la mancata corrispondenza tra l’offerta presentata in sede di gara e la documentazione necessaria per l’avvio del servizio, soprattutto relativamente ai mezzi da utilizzare e alla rispettiva documentazione. La Fara srl, nel frattempo, aveva anche ricorso al Tar, ma i giudici amministrativi, anche in considerazione della nuova decisione del Comune, avevano respinto il ricorso. Da qui la decisione della stessa Fara di ricorrere al Consiglio di Stato che ne ha riconosciuto le ragioni. I giudici della Quinta sezione del Consiglio di Stato, presidente Diego Sabatino, hanno accolto le argomentazioni degli avvocati della Fara srl, Francesco e Benedetto Ballero (il Comune era difeso dagli avvocati Gianna Caccavale e Raffaele Miscali, Cobus ’90 dall’avvocato Francesco Mascia) e ha condannato il Comune e la Co.Bus 90 al pagamento di 3 mila euro di spese legali a favore della Fara. Agli effetti pratici – si legge in una nota del Comune di Oristano -, la sentenza del Consiglio di Stato, pur condannando il Comune di Oristano e la Co.Bus 90 alla rifusione delle spese di lite del doppio grado di giudizio a favore della Fara srl, conferma la correttezza dell’operato del Comune che ha assegnato definitivamente la gestione del servizio scuolabus proprio alla stessa ditta Fara.

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