Nov 28

Incidente sul lavoro a Bauladu, ferito un operaio.

Ennesimo incidente sul lavoro, ieri sera, nell’azienda di prefabbricati Consultecna, nella zona artigianale di Bauladu.

Secondo i primi accertamenti, la gru che poggiava su un autocarro si è piegata ed è precipitata su un fabbricato, con l’operaio addetto alle manovre, Antonio Pala, 61 anni, che è rimasto contuso.

Soccorso da un collega (che aveva perso un familiare in un incidente sul lavoro avvenuto sempre nell’Oristanese. ndr), Pala è stato trasferito in ambulanza, per accertamenti, all’ospedale di Nuoro, da cui è stato poi dimesso con diversi giorni di prognosi.

Sul luogo dell’incidente, oltre alle Forze dell’ordine, sono intervenuti gli ispettori dello Spresal della Asl di Oristano, che hanno effettuato un sopralluogo per accertare se nel cantiere siano state rispettate tutte le norme sulla sicurezza.

Venerdì 1° dicembre, alle 10, nella sala consiliare del Comune di Oristano, il sindaco Massimiliano Sanna e l’assessore ai Servizi sociali Carmen Murru incontreranno tutti gli enti del terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore e operanti da almeno un anno nel territorio comunale di Oristano. Al centro dell’incontro la presentazione e il confronto sul regolamento della Consulta del Terzo settore in vista della sua prossima istituzione. “La Consulta è costituita dalle associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, enti filantropici, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni riconosciute o non riconosciute, fondazioni e gli altri enti di carattere privato previsti dalle norme operanti da almeno un anno nel territorio comunale di Oristano che svolgano attività senza scopo di lucro in uno degli ambiti previsti dall’articolo 5 del Codice del Terzo settore – ha spiegato il sindaco -. Sono interessati numerosi soggetti operanti in vari settori: dai servizi sociali all’ambiente, dallo sport alla cultura e al turismo. Attraverso la Consulta, e con l’ausilio del regolamento, intendiamo stabilire un nuovo modo di operare, ispirato alla cooperazione, capace di favorire la collaborazione tra l’istituzione comunale e il mondo dell’associazionismo e nel caso specifico quello del terzo settore”. “Interveniamo in un quadro normativo disciplinato dalla Legge quadro, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e dal Codice del terzo settore – ha aggiunto l’assessore ai Servizi sociali Murru -. Riconosciamo al Terzo settore un ruolo fondamentale. È una risorsa indispensabile, capace di rappresentare i bisogni dei cittadini e di interagire efficacemente con l’amministrazione comunale nella definizione e realizzazione di attività di interesse generale. Per questo motivo il consiglio comunale, già a marzo dello scorso anno, ha approvato il Regolamento per il funzionamento della Consulta del Terzo settore. La riunione di venerdì ci consentirà di aprire un confronto sui contenuti del regolamento che assegna alla Consulta il compito di esprimere pareri sugli atti di natura programmatica, piani di attuazione, progetti e attività dell’amministrazione – ha sottolineato l’assessore Murru -. Sarà compito della Consulta sensibilizzare le forze politiche, economiche e sociali, le istituzioni e la scuola sulle tematiche della solidarietà e del volontariato, collaborare con l’amministrazione comunale e gli uffici competenti nella programmazione, progettazione e nell’organizzazione di interventi e servizi, anche ai fini dell’eventuale partecipazione dell’ente, in forma singola o associata, a specifici bandi e/o manifestazioni d’interesse”.

Il consiglio comunale di Oristano è stato convocato per martedì 5 dicembre, alle 18.30, e giovedì 7 dicembre, alle 9.30, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Imposta municipale propria (Imu) approvazione aliquote e detrazioni per l’anno di imposta 2024. 2) Presentazione Bilancio di previsione, esercizio 2024-2026.

“Vignas. La viticoltura nel Codice Rurale e nella Carta de Logu”. È il titolo del convegno organizzato dall’Istar, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e con l’assessorato alla Pubblica istruzione e Beni culturali della Regione, in programma venerdì 1° dicembre, alle 18, nell’auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano. Il convegno dell’Istituto storico Arborense offrirà un contributo conoscitivo sulla coltivazione della vite ai tempi del Giudicato e consentirà di approfondire la storia della vernaccia nella Sardegna medievale. Dopo i saluti del sindaco Massimiliano Sanna, dell’assessore alla Cultura Luca Faedda e del presidente dell’Istar Erika Vivian, il convegno, introdotto e coordinato dal direttore scientifico dell’Istar Giampaolo Mele, entrerà nel vivo con gli interventi dei relatori: Gian Giacomo Ortu e Roberto Ripa. Claudio Quirico Serra (voce) e Franco Fois (liuto) proporranno un momento musicale, con musiche medievali tratte dal “Llibre Vermell de Montserrat” ai tempi di Giovanni I d’Aragona il Cacciatore ed Eleonora d’Arborea. “Sia la Carta de Logu, sia il Codice rurale di Mariano IV dedicano diversi capitoli alla viticoltura e alle vigne – ha evidenzia Giampaolo Mele -. In particolare, il padre di Eleonora d’Arborea cita, nel prologo della sua raccolta di leggi agrarie, le lamentazioni che si levavano “…nelle terre nostre d’Arborea e di Logudoro, riguardo alle vigne, gli orti e i coltivi che vanno in rovina e si impoveriscono per la scarsa vigilanza e cura che si dà al bestiame, da parte del proprietario e di chi lo custodisce, per la qual cosa molte vigne e orti restano abbandonati e incolti, e molte persone, che pure vi lavorerebbero”. L’incontro si propone di offrire un quadro storico divulgativo della coltivazione della vite nel Giudicato, sulla base del diritto Arborense. Verrà altresì offerto un excursus sulla vernaccia, non menzionata da Mariano ed Eleonora, ma documentata nel Medioevo sardo, e un omaggio musicale di canti e danze della fine del Trecento, tratte dal Llibre Vermell di Montserrat, ai tempi della Peste nera”. “La viticoltura è una componente importante della potenza economica del Giudicato d’Arborea che gli consente di sostenere per decenni la guerra di liberazione della Sardegna dalla dominazione aragonese”, ha spiegato Gian Giacomo Ortu, che durante il convegno proporrà una relazione su “Vite e vigne nel Giudicato d’Arborea”. “La creazione nel territorio di ogni villaggio di un distretto viticolo, ordinata dai giudici Mariano IV ed Eleonora, è fattore, per la necessità della sua gestione collettiva, di costruzione della stessa comunità rurale e dei suoi organi di autogoverno – ha precisato Ortu -. Correlativamente, l’affermazione della proprietà individuale sulle vigne contribuisce alla definitiva emancipazione dei contadini dalla servitù ed è veicolo e fattore di sviluppo dell’azienda agricola autonoma. Irrobustendo e tonificando il tessuto sociale del Giudicato, la formazione di un ceto di agricoltori proprietari contribuisce a conferirgli quel profilo di civiltà di uomini liberi che possiamo ben dire Arborense”. “Il mito di un vino simbolo del Giudicato” sarà la relazione a cura di Roberto Ripa: “Il vino vernaccia ha una storia antica e ricca di fascino, profondamente radicata alla terra dell’antico Giudicato di Arborea ma anche tanto carica di mistero. In Sardegna la più antica attestazione scritta della parola vernaccia risale, attualmente, ai primi decenni del XIV secolo e si trova nel Breve di Villa di Chiesa. Il codice di leggi della cittadina medievale riporta “varnaccia” in riferimento al vino che deve essere venduto dai “vinaiuoli et vinaiuole” nel rispetto di ben definite modalità. La Villa mineraria col territorio che oggi corrisponde al Sulcis Iglesiente era sotto la dominazione pisana per mano della dinastia dei Donoratico. Il testo impone un interrogativo centrale: quale è la vernaccia di cui parla il Breve? Si può ipotizzare che fosse la stessa prodotta nel Giudicato di Arborea? Oppure è un richiamo al ben noto vino toscano che nulla ha da vedere con la attuale Vernaccia di Oristano? Eleonora d’Arborea nella sua Carta de Logu riprende e amplia il Corpus di ordinamenti del padre Mariano IV, che aveva emanato anche il Codice rurale. Spicca un’attenzione straordinaria per la vigna, le viti. Eppure non figura mai un richiamo diretto al vino vernaccia o ad altri specifici vini. Nella relazione si vuole avviare una prima indagine interdisciplinare su una gemma enologica che la storia, la tradizione e la simbologia, hanno fatto assurgere a vino mito, leggendario, sino ai giorni nostri. Un unicum al mondo, emblema di Oristano”.

Fino al 4 dicembre, a Oristano, gli operatori del commercio ambulante alimentare e non alimentare possono presentare le domande per la partecipazione al mercatino natalizio 2023. Il tradizionale mercatino di Natale si svolgerà dall’8 al 27 dicembre. Le domande di partecipazione dovranno pervenire al protocollo del Comune di Oristano o tramite Pec all’indirizzo istituzionale@pec.comune.oristano.it, entro il 4 dicembre.

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