Giu 10

All’ospedale di Oristano riapre Emodinamica (per 12 ore). Comunali: la sintesi del nulla.

Dalla prossima settimana all’ospedale San Martino di Oristano sarà nuovamente operativa l’attività di Emodinamica, la struttura di riferimento per la diagnosi e la cura delle sindromi coronariche acute.

La riattivazione del servizio, interrotto dal dicembre 2021 a causa dell’insufficienza di specialisti a disposizione, è stata possibile grazie alla collaborazione fra l’Unità operativa di Cardiologia-Utic (Unità terapia intensiva coronarica) del San Martino, guidata dal dottor Francesco Dettori, e la scuola di specializzazione in Cardiologia dell’Università di Sassari, diretta dal professor Giuseppe De Luca, con cui la Asl di Oristano ha stipulato una convenzione.

L’accordo consentirà alla struttura oristanese non solo di acquisire l’esperienza di professionalità di spicco, come lo stesso professor De Luca, che opererà in loco, ma anche di formare nuovi emodinamisti da inserire stabilmente nell’organico del reparto.

Il servizio, in questa prima fase, sarà operativo dodici ore alla settimana, ed a breve sarà implementato per altre dodici ore. Successivamente l’attività sarà ulteriormente estesa con l’arrivo di nuove risorse provenienti dal concorso per Cardiologia in fase di conclusione, per il quale la Asl di Oristano ha richiesto sei medici.

“La riapertura dell’Emodinamica rappresenta un passo importante e risponde a un’esigenza di salute molto sentita dai cittadini – afferma il direttore generale della Asl di Oristano, Angelo Serusi –, perché consente di trattare sul territorio le patologie coronariche; patologie per le quali il fattore tempo è fondamentale. Naturalmente il nostro obiettivo è quello di ampliare progressivamente l’orario di apertura del servizio fino a portarlo a pieno regime”.

Il riavvio dell’attività, per quanto inizialmente limitato, permetterà intanto di dare una risposta a quei pazienti del territorio che non dovranno più rivolgersi a strutture fuori dalla provincia, principalmente Cagliari e Sassari, per sottoporsi a un intervento programmato, ma potranno effettuarlo nel centro di Emodinamica del San Martino che, inaugurato nel 2008, dispone delle più moderne tecnologie ed attrezzature.

“È importante riprendere con una prospettiva duratura e stabile nel tempo – osserva il direttore dell’Unità operativa di Cardiologia-Utic, Francesco Dettori –. Formare emodinamisti in loco significa avere una previsione di autosufficienza in termini di risorse professionali, e questo è fondamentale per assicurare la continuità del servizio”.

L’attività di Emodinamica si inserisce in quella di un reparto, come quello di Cardiologia, che nonostante la pandemia non si è mai fermato e ha continuato a garantire tutte le attività ambulatoriali.

Sono operativi, e lo sono rimasti anche durante la sospensione di molte attività sanitarie dovute al Covid-19, gli ambulatori per pazienti dializzati, oncologici, talassemici, ischemici ed è ripreso quello per lo scompenso cardiaco. L’ambulatorio pace maker è l’unico in Sardegna ad essere rimasto aperto nel periodo del lockdown. Si è, inoltre, incrementata l’attività con le metodiche di controllo remoto in telemedicina, che permettono il monitoraggio del paziente a casa propria. Il reparto ha proseguito anche con l’attività di cardiostimolazione, estesa con l’utilizzo di dispositivi impiantabili complessi di ultima generazione per la terapia elettrica dello scompenso cardiaco, e con tutte le attività cliniche e assistenziali cardiologiche, sia di emergenza-urgenza che programmate. E’ stata implementata, con l’arrivo di nuovi macchinari di ultima generazione, l’attività diagnostica non invasiva, in particolare gli esami ecocardiografici di secondo livello, inclusi gli ecocardiogrammi da stress con studio della riserva coronarica, gli ecocardiogrammi transesofagei e quelli tridimensionali.

Fra i progetti in cantiere, è imminente l’attivazione dell’ambulatorio pace maker e dello scompenso cardiaco all’ospedale Delogu di Ghilarza, mentre è in itinere l’approvazione del progetto per l’avvio dell’attività di risonanza magnetica cardiaca, in collaborazione con la Struttura complessa di Radiologia.

In Sardegna nelle ultime 24 ore non si registrano vittime, mentre i nuovi casi confermati di positività al Covid sono 793, contro i 761 della precedente rilevazione.

Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 3.811 tamponi per un tasso di positività del 20,8%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 6 (uno in più di ieri), quelli ricoverati in area medica 94 (stabile), mentre le persone in isolamento domiciliare sono 10.895 (23 in meno rispetto a ieri).

Dei 793 casi odierni, 83 sono riferiti alla provincia di Oristano, 300 all’Area Metropolitana di Cagliari, 128 alla provincia di Sassari, 70 a quella di Nuoro, e 212 al Sud Sardegna.

A Oristano si sono registrati 12 nuovi contagi e 21 guarigioni dal Covid.

Il totale dei casi rilevati in città fino a questo momento sale a 7.872, i pazienti guariti sono 7.545, i casi attualmente positivi 273, e i decessi 47.

Momenti di autentica commozione, questa mattina, nella grande rotonda di via Petri, nei pressi delle sedi della Prefettura e della Questura di Oristano, per lo scoprimento di una statua e un’insegna in ricordo delle vittime dell’amianto. Alla toccante cerimonia, con cui l’Associazione regionale ex esposti amianto di Oristano ha voluto far dono alla città di un monumento a perenne ricordo delle vittime della fibra killer, hanno partecipato, oltre i rappresentanti dell’Associazione, il sindaco Andrea Lutzu, le autorità cittadine e numerosi cittadini.

Dopo una campagna elettorale, che definire moscia sarebbe solo un eufemismo, il 12 giugno si voterà anche nella città di Eleonora per le elezioni amministrative e per i referendum. In città sono quattro i candidati alla carica di sindaco (Sergio Locci, Efisio Sanna, Filippo Murgia, Massimiliano Sanna) e nonostante i tanti e noiosissimi dibattiti nessuno, a nostro modesto avviso, è riuscito ad emergere, a conferma dell’inutilità di simili confronti. Anzi si può dire, senza tema di smentita, che più passano gli anni e più gli oristanesi hanno modo di assistere a discussioni tra candidati politicamente mediocri e sempre più livellate verso il basso. Sarà forse per questo che alla gran parte dei cittadini di queste elezioni sembra importare ben poco. A parte una prevedibile e massiccia astensione, in città c’è, comunque, della curiosità per vedere quanti elettori saranno riusciti a convincere a recarsi alle urne, e ad avere il loro consenso, la colazione di centrodestra, quella di centrosinistra e le due liste civiche.

I cittadini di Oristano aventi diritto al voto sono 27.804 (14.697 femmine e 13.107 maschi), e voteranno in 36 sezioni elettorali, dislocate nel territorio comunale. I seggi elettorali apriranno alle ore 7 e chiuderanno alle ore 23. Lo scrutinio per i referendum inizierà domenica al termine delle operazioni di voto, mentre lo spoglio per le comunali inizierà lunedì 13 giugno, alle 14. Per il rilascio delle tessere elettorali, l’Ufficio Elettorale del Comune di Oristano osserverà i seguenti orari: sabato 11 giugno, dalle 9 alle 18, e domenica 12 giugno dalle 7 alle 23, mentre l’Ufficio Anagrafe aprirà dalle 10 alle 13,30 e dalle 14 alle 23, esclusivamente per il rilascio delle carte d’identità.

Parte l’elettrificazione della rete ferroviaria sarda con la linea Cagliari-Oristano. È quanto prevede una delibera approvata oggi dalla giunta regionale, con la quale vengono rimodulati i finanziamenti di 223 milioni di euro stanziati per potenziare i collegamenti ferroviari dell’Isola. “Con gli importanti investimenti sul materiale rotabile, tra cui 12 treni ibridi in consegna già da quest’anno – ha detto il presidente della Regione Christian Solinas -, e con quelli per l’elettrificazione sulla rete a scartamento ordinario, si potrà finalmente viaggiare anche in Sardegna su treni a trazione elettrica. Un obiettivo atteso da anni che garantirà contemporaneamente un potenziamento del livello di qualità del servizio e una maggiore sostenibilità ambientale”. “La maggiore velocità dei mezzi – ha sottolineato l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde – consentirà una riduzione dei tempi di percorrenza e nelle fasi di ingresso, sosta attiva e uscita dalle stazioni, e nell’attraversamento dei centri abitati, la trazione elettrica determinerà l’abbattimento delle emissioni sonore. L’intervento avrà dei riflessi importantissimi anche sull’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti, contribuendo così alla salvaguardia del territorio sardo e al raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati a livello europeo”. Con la delibera approvata i 223 milioni di euro di investimenti previsti vengono così finalizzati: 124 milioni per la “velocizzazione San Gavino-Sassari-Olbia: variante di tracciato di Bauladu” (70,8 milioni a valere sulle risorse FSC 2014-2020 e per 53,2 milioni a valere sul Patto Sardegna Fsc 2014-2020); 95,8 milioni di euro per la “elettrificazione della tratta ferroviaria Cagliari-Oristano” (46,8 milioni del Patto Sardegna Fsc 2014-2020 e 49 milioni del Contratto di Programma di RFI, assorbendo le risorse precedentemente allocate sulla variante ferroviaria di Bonorva-Torralba); 3,2 milioni di euro assegnati a Rfi per attività di progettazione (risorse Fsc 2014-2020). “Si parte con la linea Cagliari-Oristano – ha aggiunto Todde -, sia in considerazione del maggior numero di passeggeri trasportati rispetto alle altre tratte a scartamento ordinario sia in ragione dell’esistenza del doppio binario della linea in esame, già completato finora sino a San Gavino, che consente di procedere all’elettrificazione su una rete in raddoppio”:

La Guardia Costiera di Oristano ha sequestrato 444 chili di gamberi rossi e viola che si trovavano a bordo di un Motopesca di Mazara del Vallo, ormeggiato al Porto di Oristano. I militari della Capitaneria di Porto di Oristano, effettuando dei normali controlli sulla filiera della pesca, hanno scoperto che il peschereccio “…ha esercitato attività di pesca senza autorizzazione in zona GSA 11 – hanno spiegato dalla Guardia costiera -, che comprende l’intera area di mare che circonda la Sardegna, e per la quale il competente Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha disposto il divieto di cattura del gambero di profondità, se non per pescherecci autorizzati ed espressamente iscritti in elenchi ministeriali”. Per il comandante e l’armatore è scattata una sanzione e i gamberi pescati sono stati sequestrati.

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