Mag 15

Alessandra Todde: “Nella sanità abbiamo ereditato danni, tagli e carenze”.

“Sulla sanità abbiamo ereditato due anni senza bilanci e dati non trasmessi, un possibile taglio ai fondi del Pnrr già programmati per 47 milioni”.

Arriva immediata, durante l’intervento di replica, la risposta della presidente Alessandra Todde agli interventi critici dell’opposizione sulla sanità.

“Abbiamo passato il primo mese a smontare e censire i danni lasciati, inclusa la delibera sui nuovi ospedali – ha ricordato Todde -, mentre il nostro fondo di sviluppo e coesione rischia di perdere decine di milioni per la ristrutturazione degli ospedali che non sono stati programmati. Ora l’obiettivo è quello di approvare con urgenza i bilanci, riorganizzare le Asl e il centro prenotazioni su base territoriale, e dedicare risorse per permettere un numero maggiore di visite specialistiche in prossimità dei territori di necessità”.

Con quali risorse? “Per esempio, parte di quelle che la giunta precedente non è riuscita a programmare. E sono molte – ha precisato Alessandra Todde -. Questo avrà un impatto concreto sulle liste d’attesa. I problemi da affrontare sono tanti, soprattutto nei territori, e dobbiamo risolverli in fretta. Anche se nessuno di noi ha la bacchetta magica bisognerà, quindi, lavorare molto e, soprattutto, di squadra con tutti i protagonisti del servizio sanitario”.

La presidente ha poi difeso dalle critiche della minoranza la sua scelta di nominare un assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, non sardo. “Sono orgogliosa della nostra giunta e dei suoi assessori e, certo, non è facile ascoltare giudizi di mediocrità quando nel precedente esecutivo si sono raggiunte delle vette di competenza così elevate  – ha sottolineato in tono polemico la presidente della Regione.

Mi sorprendo – ha aggiunto Todde – dello scandalo suscitato da un assessore alla Sanità non sardo. Considerata la situazione della sanità sarda, con i bilanci mancanti di tutte le Asl dal 2022, che non trasmette i dati ad Agenas per il monitoraggio sempre dal 2022, non mi pare che essere sardi abbia fatto la differenza.

Mi auguro – è stato l’auspico della governatrice – che saremo giudicati in modo leale e onesto dai fatti e dai risultati che saremo capaci di portare a casa”.

 Oltre alla sanità anche trasporti, transizione energetica, Einstein Telescope, la generazione Z e le donne. Nelle repliche la presidente della Regione, Alessandra Todde, ha ribadito l’urgenza con cui doveva essere fatto il bando per la continuità territoriale aerea in scadenza a ottobre.

“Non c’era una reale alternativa alla soluzione da noi adottata allo scopo di evitare l’interruzione del servizio”, e ha poi precisato i dettagli della spesa su un bando “…non di venti mesi ma di un anno”.

Sulla transizione energetica “…siamo consapevoli – ha affermato Todde – che per contrastare la speculazione sulle fonti rinnovabili serve una chiara identificazione di dove dislocare gli impianti. Il governo ha violato il principio di leale collaborazione, è in ritardo di due anni e mezzo sulle aree idonee e questo ha creato un vuoto legislativo che ha favorito la speculazione”.

“Siamo anche consapevoli – ha aggiunto – che per colmare questo vuoto normativo saranno necessarie misure urbanistiche e paesaggistiche complesse, che dovranno attraversare l’iter di approvazione del consiglio. Per questo serve tempo. E questo tempo intendiamo guadagnarlo con il disegno di legge che abbiamo proposto”.

Quanto ai giovani “…sono al centro della nostra agenda – ha sottolineato la presidente -; lo sono sempre stati e accolgo con piacere la richiesta di confronto da parte delle opposizioni su questo tema. I giovani sono al centro delle mie dichiarazioni per i trasporti e la mobilità, per la scuola, per la formazione e il lavoro, per l’impresa, per l’abitare, per la loro crescita culturale e sportiva, per la loro partecipazione politica. Sono convinta che tutto il nostro lavoro debba essere rivolto soprattutto a loro. Perché non è mai tardi per dire ai nostri giovani che possiamo cambiare questa Regione e questo Paese.

Sulla siccità “…stiamo affrontando il problema che sta colpendo la nostra Isola e la conseguente crisi idrica, con l’apporto di tutti gli attori coinvolti dalla cabina di regia dell’autorità di bacino. La delibera dei giorni scorsi – ha ricordato Todde – è frutto di questo confronto: si è realizzato il passaggio delle acque dal Tirso al Flumendosa attraverso i pompaggi, acque che altrimenti sarebbero finite in mare.

“Abbiamo, inoltre, convocato il comparto più a rischio per le risorse dedicate all’agricoltura, quello di Posada, servito dall’invaso Maccheronis, per condividere con il Consorzio di bonifica e i sindaci le azioni per non mettere a rischio anche l’utilizzo civile e industriale dell’acqua e per gestire l’emergenza sull’agricoltura e sull’allevamento”.

Per quanto riguarda i sindacati “…il mio rapporto con le organizzazioni sindacali ha segnato tutta la mia attività politica a partire dai miei ruoli di governo”. Un messaggio rivolto, non esplicitamente, alla Cgil che, all’indomani della presentazione del programma, aveva denunciato l’assenza di alcun riferimento ai sindacati nelle parole della governatrice.

“Proprio i sindacati – ha chiarito la presidente – sono testimoni del lavoro sinergico che è stato fatto sulle crisi industriali durante i miei due mandati al ministero. Una fra tutte, la vertenza Porto Canale. Abbiamo istituito l’Agenzia dei lavoratori portuali, allo scopo di tutelare le loro professionalità e mantenere viva la speranza di una ripresa delle attività di un asset strategico per lo sviluppo economico del territorio”.

Poi l’annuncio: “Il prossimo 23 maggio, ho proposto alle organizzazioni sindacali di incontrarci per discutere assieme delle priorità per la Sardegna, così da proseguire un rapporto assodato, avendole ascoltate e incontrate in molteplici occasioni durante la campagna elettorale. Lo stesso farò nelle prossime settimane, insieme agli assessori di competenza, con le associazioni di categoria che svolgono un ruolo importantissimo per la nostra regione”.

A Oristano si è insediato il consiglio comunale delle ragazze dei ragazzi. Nella sala consiliare del Municipio, a palazzo degli Scolopi, l’assemblea dei giovani si è riunita per la prima volta alla presenza delle autorità comunali e dei dirigenti scolastici. Alla carica di sindaco è stato chiamato il 13 enne Davide Piras della Scuola media di via Marconi. Il vicesindaco è Gabriele Casu e il presidente del consiglio Aida Salis. Ad affiancare il sindaco Piras una giunta in rosa, composta dagli assessori Emma Boasso, Emma Turnu, Denise Niola, Matilda Antonazzo e Linda Su Ya Jing. Il consiglio comunale conta 33 componenti: Samuele Caporale, Azzurra Melas, Francesca Tolu, Marta Murruzzu, Consuelo Vacca, Alessandro Campanaro, Alex Pinna, Giulia Marcoli, Bianca Sergiusti, Alessio Usai e Adele Borsos per la Scuola di via Marconi, Niccolò Crovi, Paolo Magri, Daniele Cuozzo, Noemi Sanna, Carolina Unali, Anna Cipolloni, Alessio Simonini, Alessandro Murru, Andrea Chessa, Matteo Casta e Riccardo Montisci per la Scuola Alagon, Maria Barsanti, Aurora Chessa, Mattia Zucca, Letizia Palmas, Angelica Pau, Federico Chessa, Gianmichele Putzolu, Elisabeth Sechi, Diego Coghene, Greta Cossu e Melissa Contu per la Scuola di piazza Manno. Il consiglio rimarrà in carica 3 anni, ma il Sindaco e la giunta cambieranno ogni anno. Nella cerimonia di insediamento è toccato al sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, accogliere i giovani amministratori nella Sala degli Evangelisti dove dovranno cimentarsi nell’arte dell’amministrazione pubblica. Ed è stato lo stesso primo cittadino a far indossare la fascia tricolore al giovane sindaco Davide Piras. Anche il presidente della Regione Alessandra Todde (che ha affidato il suo intervento al sindaco Sanna) e l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Ilaria Portas (rappresentata da Maria Delogu) hanno voluto inviare un messaggio di auguri ai giovani amministratori. Nel corso della cerimonia sono intervenuti anche il residente del consiglio comunale Giuseppe Puddu, il prefetto Salvatore Angieri, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Fabrizio Floris, i dirigenti scolastici dei tre istituti partecipanti, Tiziana Laconi, Giuseppina Loi e Antonina Caradonna, e il coordinatore del progetto Mario di Rubbo, che ha espresso l’auspicio che Oristano diventi il capoluogo regionale dei consigli comunali delle ragazze e dei ragazzi. L’assemblea delle ragazze e dei ragazzi – è stato spiegato nel corso della cerimonia – ha funzioni consultive e propositive che esercita predisponendo e approvando proposte e progetti, esprimendo pareri e ponendo quesiti alla giunta ed al consiglio comunale. Potrà dibattere ed esprimersi in ogni materia, proponendo idee, ad esempio, su ambiente, sport e tempo libero, giochi, associazionismo, cultura e spettacolo, pubblica istruzione, assistenza ai giovani e agli anziani. I consigli comunali delle ragazze e dei ragazzi sono diventati una componente importante nel panorama di iniziative che molte città e paesi italiani hanno assunto negli ultimi anni all’interno delle politiche giovanili. Un progetto di “scuola di cittadinanza” che il Comune di Oristano ha condiviso sostenendo il progetto sperimentale avviato nell’isola dal professor Mario di Rubbo, che si qualifica come un’occasione formativa per mettere in pratica la progettazione partecipata, investendo sulle competenze dei ragazzi e sulla loro capacità di progettazione. Il progetto prevedeva che ogni scuola aderente scegliesse un proprio sindaco e che al termine delle consultazioni in ogni scuola si giungesse all’elezione del sindaco della città. La Scuola media Via Marconi ha eletto Davide Piras, la Scuola media Leonardo Alagon ha scelto Gabriele Casu e la Scuola media Piazza Manno ha nominato Aida Salis. Le elezioni si sono svolte con il coinvolgimento attivo di tutti gli alunni e sono state precedute da lezioni mirate alla sensibilizzazione alla partecipazione civica e alla democrazia.

Anche quest’anno Oristano partecipa a Buongiorno Ceramica! Su iniziativa dell’assessorato all’artigianato del Comune di Oristano, in collaborazione con Fondazione Oristano, Pro Loco e Liceo Artistico Carlo Contini, Provincia di Oristano e Confartigianato, venerdì 17 e sabato 18 maggio, il centro storico della città si animerà con una serie di iniziative per la promozione della ceramica fra tradizione e innovazione. Buongiorno Ceramica! è promossa in tutta Italia dall’Aicc, l’Associazione italiana delle città della ceramica, e vede la partecipazione di 57 comuni italiani in una vera e propria festa diffusa a cui partecipano tutte le realtà impegnate nella produzione e promozione culturale della ceramica artistica e artigianale italiana. Due giorni per esplorare la ricchezza dell’immenso patrimonio prodotto da una tecnica antica e contemporanea in un viaggio tra antichi borghi e centri urbani grandi e piccoli, riconosciuti come territori di affermata tradizione ceramica, con botteghe, atelier, musei, scuole, gallerie d’arte e spazi pubblici. Laboratori per adulti e bambini, mostre, installazioni, visite guidate, performance, appuntamenti enogastronomici, dimostrazioni dal vivo, conferenze ma anche tante contaminazioni con danza, teatro, musica, cinema e letteratura: saranno oltre 500 gli appuntamenti aperti a un pubblico di appassionati e curiosi. Si potranno incontrare i protagonisti del settore, maestri artigiani e giovani artisti e designer, seguendo percorsi tematici, esplorando le tradizioni secolari e le creatività più innovative. Le iniziative si svolgono in contemporanea nelle 57 città italiane della ceramica: Acquapendente, Albisola Superiore, Albissola Marina, Appignano, Ariano Irpino, Asciano, Ascoli Piceno, Assemini, Bassano del Grappa, Borgo San Lorenzo, Burgio, Calitri, Caltagirone, Calvello, Castellamonte, Castelli, Cava de’ Tirreni, Celle Ligure, Cerreto Sannita, Città di Castello, Civita Castellana, Collesano, Cutrofiano, Deruta, Este, Faenza, Fratte Rosa, Grottaglie, Gualdo Tadino, Gubbio, Impruneta, Laterza, Laveno Mombello, Lodi, Matera, Mondovì, Monreale, Montelupo Fiorentino, Napoli-Capodimonte, Nove, Oristano, Orvieto, Pesaro, Rutigliano, San Lorenzello, San Pietro in Lama, Santo Stefano di Camastra, Savona, Sciacca, Sesto Fiorentino, Squillace, Tarquinia, Terlizzi, Umbertide, Urbania, Vietri sul Mare, Viterbo. Questa edizione vedrà inoltre la partecipazione di alcune città della ceramica europee, come Petrinja (Croazia) e Kütahya (Turchia) e le città dell’Associazione Portoghese Città della Ceramica tra cui Aveiro, Barcelos, Caldas da Rainha, Mafra e tante altre. Oristano sarà presente con iniziative specifiche per la valorizzazione della ceramica, attraverso l’integrazione delle attività dei ceramisti con quelle degli studenti, la promozione verso tutti i cittadini e azioni concrete di solidarietà.

Lunedì 20 maggio, la sezione Avis provinciale e l’Asl n. 5 di Oristano hanno organizzato una giornata dedicata alla donazione volontaria di sangue, che si svolgerà all’interno della Caserma “Sini”, sede dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sardegna” di Abbasanta, con un’emoteca dell’associazione, che vedrà come donatori i Carabinieri della Provincia e i propri familiari.

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