Mag 13

Covid: in Sardegna 1.409 nuovi contagi (26 a Oristano) e 4 morti (tutti nella nostra provincia).

Nell’ultimo rilevamento i nuovi contagi confermati di positività al Covid nell’Isola sono 1.409 (di cui 1.236 diagnosticati da antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 6271 tamponi.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 (stesso dato di ieri). I pazienti ricoverati in area medica sono 256 (5 in più di ieri). Sono 23.925 i casi di isolamento domiciliare (256 in più rispetto a ieri).

Si registrano anche 4 decessi: due donne di 83 e 84 anni e due uomini di 66 e 81 anni, tutti residenti in provincia di Oristano.

Dei 1.409 casi odierni, 135 sono riferiti alla provincia di Oristano, 422 all’area metropolitana di Cagliari, 242 alla provincia di Sassari, 174 a quella di Nuoro e 436 al Sud Sardegna.

A Oristano, nelle ultime 24 ore, si sono registrai 26 nuovi contagi e 25 guarigioni dal Covid.

I casi rilevati fino a questo momento sono 7.252, i pazienti guariti 6.876, i casi attualmente positivi 326, e i decessi 44.

Unione d’intenti per la valorizzazione dei beni culturali e archeologici del Sinis. In un incontro fra l’arcivescovo metropolita Roberto Carboni e il presidente Anthony Muroni, l’Arcidiocesi di Oristano e la Fondazione Mont’e Prama hanno avviato un dialogo finalizzato a una collaborazione per la valorizzazione dei beni monumentali della Chiesa. Nello specifico, l’Arcidiocesi ha chiesto di poter entrare nella Fondazione come socio sostenitore, secondo le previsioni dello Statuto. In questo quadro l’Arcidiocesi apporterebbe, come fondo di dotazione, il mappale 1588, terreno sul quale sono state rinvenute la gran parte delle scoperte sul sito di Mont’e Prama. L’accordo proposto riguarda anche la valorizzazione della chiesa di San Salvatore (con l’ipogeo che è già stato destinato dal Ministero dalla Cultura al sistema Fondazione) e, in un futuro prossimo, della basilica bizantina di San Giovanni di Sinis. Ora la proposta passerà al vaglio del Consiglio di amministrazione Mont’e Prama. Se l’accordo dovesse concretizzarsi, considerata la procedura di esproprio che il Comune di Cabras sta perfezionando su circa undici ettari nella zona di Mont’e Prama, la Fondazione si troverebbe a gestire l’intero territorio di interesse su cui insiste quella che viene definita la più straordinaria scoperta archeologica del secondo ‘900 nel Mediterraneo occidentale.

Sono iniziati, a Oristano, e sono in via di conclusione, i lavori di bitumatura di via Figoli. L’intervento, a cura dell’assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Oristano, rientra in un progetto da 78 mila euro che riguarda anche via Canepa e la via di ingresso alla borgata di San Quirico. Da ieri, gli operai sono al lavoro in via Figoli per il rifacimento del manto stradale nel tratto compreso tra l’imboccatura con la piazza Roma e l’intersezione con la via Mariano IV d’Arborea. È previsto anche il rifacimento della segnaletica, mentre nei mesi scorsi con un altro appalto erano stati realizzati i nuovi marciapiedi con l’abbattimento delle barriere architettoniche. Proprio per consentire la realizzazione della segnaletica, martedì 17 maggio in via Figoli sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata. Lunedì 16 maggio, invece, l’impresa inizierà gli interventi a San Quirico e durante l’esecuzione dei lavori potrebbero registrarsi limitazioni alla circolazione stradale.

Da oggi entra nel vivo, nella città di Eleonora, il progetto “Museo a cielo aperto – vista in citta”. In corso Umberto è iniziata la sistemazione delle installazioni che costituiscono il cuore della proposta progettuale con cui l’architetto veneto, Luca Zecchin, ha vinto il concorso di idee lanciato nei mesi scorsi dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano. La proposta dell’architetto Zecchin prevede la realizzazione lungo Corso Umberto e lungo la Via de Castro di dispositivi volanti, esili e sottili. In Corso Umberto, da oggi, fanno la loro apparizione 70 brocche, realizzate in materiale leggero, dotate di illuminazione autonoma e ancorate a delle aste sospese, come “canne al vento”, alte tre metri, che si appoggiano ad una struttura intelaiata formata da uno spartito di funi.
L’illuminazione al led è dotata di micro-caricatore fotovoltaico integrato e nelle ore notturne assicureranno un effetto molto suggestivo. Concluso l’allestimento in Corso Umberto, seguirà via De Castro, dove però sono previste altre installazioni artistiche. Le brocche sono state scelte quali oggetti identitari legati alle tematiche culturali/territoriali della città. Si tratta di installazioni artistiche che invitano all’osservazione verso il cielo, oltre i tetti degli edifici, verso le nuvole, come metafora del guardare al futuro, ma anche per scoprire alcuni particolari artistici e architettonici del contesto urbano del centro che talvolta non vengono colti. Le brocche sono elementi dal forte richiamo alla cultura, alla storia e alla tradizione locale ma a temi chiave dello sviluppo locale. La scelta dei colori, invece, risponde all’esigenza di assicurare un elemento di novità, che viene compensato dalla valorizzazione dell’elemento principale rappresentato dalla tradizione della brocca.
Con il concorso di idee, l’obiettivo dell’Assessorato alla Cultura era di favorire la partecipazione dei cittadini a un progetto diffuso di miglioramento dell’aspetto del centro storico al fine di renderlo più attrattivo e ospitale non solo per i turisti, ma anche per gli stessi cittadini oristanesi.

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