Set 11

Contagi in calo in Sardegna (114 nuovi casi). Morte 57enne S.Giusta: non è omicidio.

Contagi in calo nelle ultime 24 ore in Sardegna, dove si registrano altri due decessi, mentre i nuovi casi di Covid accertati sono 114, sulla base di 2.812 persone testate.

Complessivamente, sono stati processati, fra molecolari e antigenici, 3.515 tamponi. Il tasso di positività è del 3,2 per cento.

Migliora la situazione negli ospedali. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 24 (uno in meno rispetto a ieri), mentre è invariato il numero in area medica, con 220 posti letto occupati da positivi. Infine, sono 5.191 (-96 rispetto a ieri) le persone ancora in isolamento domiciliare.

I due decessi riguardano un uomo di 51 anni residente nella Città Metropolitana di Cagliari e una donna di 89 anni della provincia del sud Sardegna.

Dei 114 casi accertati nell’isola, 19 sono stati registrati nella provincia di Oristano, 52 nell’area metropolitana di Cagliari, 7 in provincia di Sassari, 10 in quella di Nuoro e 26 nel sud Sardegna.

A Oristano oggi sono stati accertati 4 nuovi casi di positività al Covid-19. Non si registrano guarigioni.

Sulla base degli aggiornamenti sull’emergenza da Coronavirus comunicati dalle autorità sanitarie, a Oristano i casi di positività accertati sinora sono 1260, i pazienti guariti 1166, 64 le persone ancora in cura e 26 i decessi. Due decessi non sono attribuibili al Covid.

Non è stato un delitto. Pare se ne sia convinta anche la Procura di Oristano, che indaga sulla morte di Ignazio Manca, il 57enne trovato cadavere nel garage della sua abitazione, in via Garibaldi, a Santa Giusta, il 31 luglio scorso. Il fratello della vittima, Carmine Manca, che abita nello stesso stabile, anche se in abitazioni separate, e che ha dato l’allarme dopo aver scoperto il corpo, è ancora l’unico indagato con l’accusa di omicidio volontario. La Procura di Oristano aveVA “giustificato” l’accusa nei suoi conFronti, e chissà poi perchè, come di un atto dovuto. Ma adesso, dopo tutto ciò che questa imputazione ha causato a Carmine Manca, l’ipotesi di aver assassinato il fratello, grazie agli accertamenti svolti dagli specialisti del Ris di Cagliari, potrebbe cadere. Secondo gli ultimi sviluppi delle indagini, infatti, Ignazio Manca sarebbe morto a seguito di un incidente domestico. L’uomo potrebbe aver sbattuto contro una vetrata, procurandosi le ferite mortali alla testa e a un braccio, all’altezza del polso. Accanto al corpo, infatti, è stato trovato un frammento di vetro che fa parte di una porta rotta. Secondo un’altra versione, il 57enne potrebbe anche essere stato spinto accidentalmente contro la vetrata, durante una lite, procurandosi le ferite che lo hanno ucciso. Intanto, l’abitazione in via Garibaldi è stata dissequestrata e Carmine Manca, difeso dall’avvocato Simone Prevete, è potuto tornare a casa. L’inchiesta è, però, ancora aperta e Manca è ancora indagato. Per scagionarlo definitivamente si attendono ulteriori accertamenti del Ris sui reperti trovati in casa e la relazione finale del medico legale, Roberto Demontis, che ha eseguito l’autopsia sul corpo della vittima.

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