Dic 09

All’ospedale di Oristano Pronto soccorso a intermittenza: oggi chiuso, domani boh!

Con la sanità regionale che fa acqua da tutte le parti, la sanità oristanese non poteva certo fare eccezione. L’apertura a intermittenza del Pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano è diventata una autentica barzelletta.

Barzelletta si fa per dire, perchè in questa deprimente situazione non c’è niente da ridere. Con i politici locali che latitano da tempo, a nulla sono servite, le lamentele di sindaci, medici, sindacati, associazioni e popolazioni del territorio, se non ad ottenere le solite, stantie rassicurazioni dagli inadeguati governanti regionali di turno, che di concreto, però, non hanno approdato a niente.

Pensavamo che con la disastrosa legislatura di Pigliaru & C. la Regione avesse toccato il fondo. Ma, putroppo, ci siamo dovuti ricredere. E, a dimostrazione che al peggio non c’è mai fine, raramente abbiamo assistito dal punto di vista politico a uno spettacolo così desolante come quello finora posto in essere dal centrodestra, dove molte comparse supponenti e senza alcuna competenza sono state chiamate a interpretare ruoli  principali, con risultati ovviamente catastrofici.

Steso un velo pietoso su come finora hanno operato i sardoleghisti e i loro accoliti alla Regione, dove si procede all’insegna della più assoluta confusione,  quanto sta accadendo al Pronto soccorso di  Oristano è solo un esempio di quanto poco stia a cuore la salute dei cittadini della nostra provincia  a Solinas, Nieddu e compagnia (e, a dire il vero, non solo a loro, considerato che alla Regione l’opposizione è praticamente inesistente).

Mentre i nostri politici continuano ad abbaiare alla luna (sperando in un nuovo Messia per la sanità locale), per il Pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano, riaperto solo la scorsa settimana dopo uno stop di 40 giorni, c’è stata l’ennesima chiusura, una volta accertati due casi di positività al Covid-19 nell’area cosiddetta  “pulita”.

Da qui l’interruzione temporanea del servizio per consentire la sanificazione dei locali. Nel frattempo, procede la trasformazione del reparto di Medicina in reparto Covid, dove sono già pronti 20 dei 45 posti letto previsti, mentre i pazienti negativi vengono progressivamente trasferiti in altri ospedali della provincia.

Al San Martino di Oristano sono destinati anche i positivi attualmente ricoverati all’ospedale di Bosa, che diventerà presidio no-Covid e raccoglierà le persone libere dal virus provenienti da altre strutture sanitarie. Rimane Covid, infine, il reparto di Medicina dell’ospedale di Ghilarza, che ha a disposizione 15 posti letto.

Ditemi voi se questo non è un esempio di chi procede a tentoni, senza avere nemmeno la più pallida idea di cosa significhi la parola organizzazione, e spera solo nella buona sorte.

Intanto, continua a calare la curva dei contagi in Sardegna. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 253 nuovi casi. Salgono così a 25.031 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza.

Si registrano anche sei decessi (549 in tutto). Le vittime sono tre uomini e una donna residenti nella provincia del Sud Sardegna, rispettivamente di 74, 85, 86 e 94 anni, e un uomo e una donna di 79 e 92 anni della provincia di Sassari.

In totale sono stati eseguiti 405.424 tamponi con un incremento di 2.043 test. Sono invece 621 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+5 rispetto al dato di ieri), mentre è di 61 (-1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.333. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 9.353 (+393) pazienti guariti, più altri 114 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 25.031 casi positivi complessivamente accertati, 5.385 (+32) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.971 (+45) nel Sud Sardegna, 4.694 (+78) in provincia di Nuoro, 8.990 (+88) in quella di Sassari, e 1.991 (+10) in provincia di Oristano.

A Oristano città oggi si registrano altre 6 guarigioni dal Covid-19 e nessun nuovo contagio.

Per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio di settembre rimangono 354 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 379), i pazienti guariti sono 172 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 197), mentre i soggetti ancora in cura sono 175. Sette i pazienti deceduti.

Con l’obiettivo di diffondere nuove pratiche, e migliorare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata, l’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano ha avviato un progetto di comunicazione e sensibilizzazione all’interno dell’Ospedale San Martino e della casa circondariale “Salvatore Soro” di Massama. La fase attuativa dell’iniziativa educativa, di comunicazione e sensibilizzazione è stata finanziata dalla società Formula Ambiente, che per conto del Comune gestisce il servizio di igiene urbana, e realizzata dal Ceas Aristanis. “L’azione del Comune sul tema della raccolta differenziata non conosce soste, e anche in questa fase di passaggio tra il vecchio e il nuovo appalto di igiene urbana vogliamo intervenire per migliorare il servizio – hanno spiegato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri -. Abbiamo obiettivi ambiziosi da raggiungere con il progetto di igiene urbana del nuovo appalto, ma già da oggi possiamo fare molto per migliorare le percentuali di raccolta differenziata e favorire un ulteriore crescita di una coscienza ambientale”. “Abbiamo scelto il Carcere e l’Ospedale perché sono due strutture di grandi dimensioni che coinvolgono migliaia di persone – ha aggiunto l’assessore Licheri -. La produzione quotidiana di rifiuti è notevole e un’azione specifica era doverosa. Siamo certi che i frutti non tarderanno ad arrivare”. L’attività è stata progettata, coordinata e realizzata dal Ceas Aristanis: “È stato di fondamentale importanza diffondere buone pratiche tra la cittadinanza – ha detto il coordinatore Antonio Ricciu -, ma anche tra le realtà istituzionali che svolgono importanti funzioni sociali e rieducative, al fine di lavorare in rete per la condivisione di obiettivi comuni”. All’Ospedale San Martino le azioni, che si sono svolte da remoto per motivi legati all’emergenza sanitaria da Coronavirus, si sono concentrate sull’informazione e la sensibilizzazione del personale sulle modalità di corretto smaltimento dei rifiuti. Il materiale informativo, curato dal Ceas e trasmesso alla direzione sanitaria, è stato condiviso con gli operatori sanitari. Inoltre, è stata realizzata un’apposita cartellonistica informativa, che integra quella già presente, da applicare in prossimità di tutte le postazioni di conferimento di rifiuti interne alla struttura (sale di degenza, corridoi, bar, area ristoro/distributori automatici). Nella Casa di reclusione le azioni si sono svolte in presenza, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e prevenzione contagi da Covid 19. Sono stati attuati interventi di sensibilizzazione sulle modalità di corretto smaltimento, attraverso la distribuzione ai detenuti e agli agenti di polizia penitenziaria di materiale informativo, a cura della Formula Ambiente. Con il diretto coinvolgimento dei detenuti saranno realizzate anche due compostiere per lo smaltimento dei rifiuti organici. “I sei incontri hanno fatto parte di una più ampia azione educativa, promossa e coordinata dall’Area educativa della casa di reclusione nella persona della responsabile Irene Niola e del comandante Salvatore Cadeddu – ha precisato l’assessore Licheri -. Siamo molto soddisfatti dei riscontri avuti e del modo in cui i detenuti si sono impegnati. Con la direzione carceraria abbiamo iniziato un percorso che in futuro potrà avere altre importanti occasioni di sviluppo”.

L’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano ha prorogato al 15 gennaio 2021 la scadenza dei termini per il concorso di idee per il progetto “Museo a cielo aperto – vista in citta” con installazioni in corso Umberto e via De Castro. “A seguito delle numerose richieste di proroga pervenute, abbiamo voluto consentire la più ampia partecipazione e fissare nuovi termini per la presentazione degli elaborati al concorso di idee per la realizzazione del progetto “Museo a cielo aperto – vista in citta”, spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. L’obiettivo è migliorare l’aspetto del centro storico di Oristano, al fine di renderlo più attrattivo e ospitale non solo per i turisti ma anche per gli stessi cittadini oristanesi, creando un processo virtuoso di valorizzazione del contesto urbano cittadino”. Il Concorso di idee è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini dell’Unione Europea, che dovranno proporre installazioni artistiche urbane semi-permanenti capaci di riprodurre elementi con un forte richiamo alla cultura, alla storia e alla tradizione locale, ma anche avere collegamenti con i temi chiave dello sviluppo locale. Le installazioni dovranno essere in grado di sviluppare elementi e tematiche territoriali storiche e identitarie come per esempio quelle legate alla città giudicale, alle feste religiose e alla cultura e tradizione dei Figoli, lavorazione della ceramica e della terracotta. Il budget previsto per la realizzazione degli allestimenti è di 30 mila euro. Possono partecipare al concorso di idee le persone fisiche e/o giuridiche che si avvalgano del supporto di almeno un professionista, purché abilitato all’esercizio della professione (all’ordine degli architetti/ingegneri/ geometra, o altro diploma tecnico attinente alla tipologia dei servizi da prestare) che risulterà tra i firmatari, esclusivamente nella domanda di partecipazione della proposta ideativa. Al vincitore sarà riconosciuto un premio di 1.000 euro, al secondo classificato andranno 500 euro. Eventuali richieste di informazione devono pervenire esclusivamente per Pec all’indirizzo istituzionale@pec.comune.oristano.it . La domanda e gli elaborati dovranno essere inviati entro le ore 12 del 15 gennaio 2021. Le domande di partecipazione al bando già presentate conservano validità, ma possono essere sostituite da una nuova proposta purchè presentata entro la nuova scadenza. Il bando è pubblicato sul sito www.comune.oristano.it nella sezione Amministrazione trasparente / Bandi di gara e contratti / Atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori distintamente per ogni procedura / Avvisi e bandi.

Riapre il bookshop (libri e quant’altro. ndr) dell’Antiquarium arborense e quella l’Infopoint Sartiglia di Oristano. Saranno a disposizione per un’idea regalo originale in vista del Natale. “Nel momento in cui anche le attività culturali sono fortemente limitre il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 8:30 alle 13:30, il martedì e venerdì dalle 15:00 alle 19:30. Il bookshop dell’Antiquarium Arborense in piazza Corrias apre dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00, il sate e le mostre vietate, un dono legato alla cultura e alle tradizioni oristanesi può essere non solo apprezzato, ma anche motivo di valorizzazione della nostra cultura”, ha spiegato l’assessore Massimiliano Sanna, che ha sostenuto l’iniziativa della Fondazione Oristano. Libri, poster, gioielli della tradizione, maschere, magliette e tanti altri gadget della Sartiglia e della tradizione oristanese saranno a disposizione dei visitatori. L’Info point Sartiglia, in via Eleonora d’Arborea, apre apre il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 8:30 alle 13:30, il martedì e venerdì dalle 15:00 alle 19:30. Il bookshop dell’Antiquarium Arborense in piazza Corrias apre dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00, il sabato dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.

“Ideas: l’ecosistema dell’innovazione in Sardegna nel Mediterraneo”, è il titolo del progetto che la Camera di Cooperazione Italo-Araba, con il contributo della Fondazione di Sardegna, sta realizzando su tutto il territorio dell’Isola, con l’obiettivo di mettere assieme, a vari livelli, una rete di soggetti che negli ultimi anni ha costruito il cosiddetto ecosistema dell’innovazione regionale. Si vuole così rafforzare il processo di costruzione della “rete regionale dell’innovazione” con l’apporto di nuove idee e nuovi contributi in grado di contaminare l’ecosistema sardo e renderlo più competitivo anche nei nuovi mercati e scenari internazionali. Partner del progetto sono, tra gli altri, la società Primaidea e Opificio Innova, soggetto che nei prossimi anni andrà a gestire la cosiddetta Fabbrica della Creatività all’interno della Manifattura Tabacchi di Cagliari, un hub dell’innovazione internazionale che metterà assieme soggetti provenienti sia dalla Cina che dagli Stati Uniti. Per dare corpo a questo scambio di idee, la Camera Italo-Araba ha organizzato una serie di eventi virtuali con la partecipazione di prestigiosi relatori. Si parte giovedì 10 dicembre, alle ore 17, con il webinar (seminario interattivo tenuto su internet. ndr) dal titolo “Ecosistemi globali e locali dell’innovazione”. Intervengono Davide Pellegrini (Angi), Mariella Stella (co-founder Casa Netural), Vincenzo Filetti (Presidente Associazione 3040) e Fabrizio Porrino (Facility Live), modera Graziano Di Paola (Opificio Innova – Primaidea). Si prosegue venerdì 11 dicembre, alle ore 17, con il webinar dal titolo “L’ecosistema dell’innovazione in Sardegna”, con gli interventi di Giacomo Cao (Crs4 – Distretto Aerospaziale della Sardegna), Ugo Cuncu (Ucnet), Diego Teloni (Opificio Innova) e Antonio Solinas (Abinsula). Modera il giornalista Alessandro Aramu. I due appuntamenti saranno trasmessi in live streaming sulla piattaforma web https://matex.tv/ e sulle pagine facebook di Matex Tv e della Camera di Cooperazione Italo-Araba. Gli eventi virtuali saranno trasmessi in differita anche sul canale 272 del digitale terrestre. “Il processo di elaborazione di idee innovative ad oggi – ha evidenziato Gian Battista Usai, vice presidente nazionale della Camera Italo-Araba – esclude molti attori e continua ad avere una dimensione troppo locale e poco inserita in un sistema di tipo continentale da un lato e mediterraneo dall’altro. Di fatto, si vuole promuovere una collaborazione “aperta” tra enti pubblici, privati, associazioni di categoria e imprese, al fine di adottare una strategia comune nel processo locale di cambiamento, valorizzazione e innovazione”.

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