Apr 01

Coronavirus: un comitato scientifico opaco nel segno del conflitto di interessi (di V. Biolchini).

Quattro giorni fa, il presidente della Regione Christian Solinas annunciava la nascita di un comitato scientifico chiamato a supportare la giunta in questo momento di emergenza sanitaria.

“Il comitato che metterò su entro 48 ore avrà la funzione di dare impulso alle attività già in essere: ne faranno parte quattro persone, tutte di primissimo piano e di altissimo livello”, riportava l’Ansa.

Al primo nome, quello del professor Stefano Vella (che è anche consulente scientifico del Mater Olbia, e su questo torneremo), si sono aggiunti poi quelli dello psichiatra e farmacologo cagliaritano già ex direttore dell’Agenzia Italiana del Farmaco Luca Pani (ma anche tante altre cose, come si evince dal suo curriculum), del genetista Francesco Cucca e del virologo sassarese Pietro Cappuccinelli.

Un super club di esperti che sembra destinato ad allargarsi, se è vero che ieri il presidente Solinas, nella sua consueta conferenza stampa, ha annunciato che, come riporta la Nuova Sardegna, “comunque questo comitato non è chiuso. Siamo aperti ad ascoltare qualunque esperto voglia darci un contributo”.

Non solo: Solinas ha annunciato che il comitato scientifico ha in preparazione un report su quanto è stato fatto e quanto dovrà essere fatto per fronteggiare il Coronavirus. “La loro relazione sarà fondamentale per fare il punto e soprattutto decidere come mirare i prossimi interventi” ha detto il presidente.

Il comitato inciderà dunque sulle scelte che la politica sarà chiamata ad assumere. Ed è proprio per questo che io trovo inopportuno che del comitato faccia parte il professor Stefano Vella, scienziato di chiara fama e sulle cui qualità nessuno ha niente da dire, ma che però ricopre anche il ruolo di coordinatore scientifico del Mater Olbia, struttura privata chiamata a far parte della rete degli ospedali Covid.

Vella si trova dunque in una clamorosa posizione di conflitto di interessi, talmente evidente che non dovremmo perdere neanche tempo a esplicitarla. Essendo parte in causa, come possiamo immaginare che si trovi nella posizione di poter criticare la Regione per come ha condotto finora la battaglia dell’epidemia in Sardegna?

I comitati scientifici per essere credibili, devono essere indipendenti. E Vella si trova in una posizione curiosa: la Regione paga il suo datore di lavoro. Ma c’è di più. Esiste un atto di nomina dei componenti del Comitato scientifico? Una delibera di giunta? Un atto dell’assessorato alla Sanità? Un tovagliolo vergato a mano dal presidente Solinas?

C’è forse scritto da qualche parte, nero su bianco, quali saranno le esatte funzioni e responsabilità del comitato? Si sa se i suoi componenti verranno retribuiti? Qualcuno verbalizzerà le loro riunioni? Si sa esattamente come il comitato si relazionerà con la presidenza della giunta, l’assessorato alla Sanità e le varie unità di crisi?

E soprattutto, visto che ora il comitato sarà aperto ad altri contributi, i suoi componenti firmeranno un codice etico nel quale dichiarano di non avere rapporti di natura professionale o commerciale con gli ospedali sardi e che si impegnano a non fare gli interessi di società farmaceutiche o di forniture di apparecchiature?

Gli esperti firmeranno un codice di condotta con il quale si impegnano a non utilizzare a scopi lobbistici le informazioni riservate di cui verranno a conoscenza?

Ora, queste sono solo domande di un giornalista e blogger non riceveranno alcuna risposta (anche perché, come scrive magnanimamente la Nuova Sardegna, “su errori, insufficienze, impreparazione, mancanza di strutture e capacità manageriali ne parleremo dopo”: dopo quando? A esequie avvenute?).

Ma se il giornalismo è intermittente, esiste ancora una opposizione regionale in grado di fare domande stringenti alla giunta Solinas? Perfino in tempo di epidemia, siamo arrivati a questo comune livello di compromissione. (Vito Biolchini, www.vitobiolchini.it)

Nell’ambito dell’emergenza coronavirus c’è stato un altro intervento di sanificazione delle aree pubbliche, questa volta a Cuglieri. I Vigili del fuoco hanno sanificato le aree sensibili davanti gli uffici pubblici, farmacie ed esercizi commerciali. Su richiesta del Comune di Cuglieri, le squadre sono intervenute con un’autopompa e un automezzo dotato di una cisterna con 500 litri di prodotto disinfettante.

I Vigili del fuoco, su richiesta della Direzione generale della Protezione civile della Regione, hanno effettuato, questo pomeriggio, un trasporto urgente di kit diagnostici necessari per le strutture sanitarie dell’isola. Il materiale è stato prelevato, a Bari, direttamente dalla ditta produttrice e trasportato a bordo dell’aereo P-180 dei Vigili del fuoco all’aeroporto di Cagliari-Elmas, per essere poi consegnato alla Protezione civile.

La primavera ha fatto il suo ingresso nell’hospice di Oristano: decine di piante di orchidee e di altre specie fiorite sono state donate alla struttura dedicata alle cure palliative dei pazienti non guaribili, per portare i colori e i profumi della stagione sui davanzali delle loro stanze. A rispondere all’appello lanciato dall’associazione “Komunque Donne”, che già in passato aveva collaborato con l’hospice, sono stati due vivai oristanesi (il Garden Casula e un’altra attività che preferisce rimanere anonima), che con la loro generosità hanno contribuito alla realizzazione di un piccolo grande desiderio dei pazienti. Decine di piante, che sarebbero probabilmente rimaste invendute per via delle restrizioni date dalle misure di contenimento del Coronavirus, serviranno così ad allietare la struttura che assiste le persone nei momenti più difficili della malattia. “Questo gesto è tanto più importante in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo – afferma il coordinatore infermieristico dell’hospice, Raffaele Secci –, perché aiuta pazienti e operatori a guardare oltre, e a sentire, nonostante tutto, l’aria della primavera. Per questo ringraziamo di cuore l’associazione “Komunque Donne”, che si è attivata per farci questo regalo, e i vivaisti per il prezioso dono”.

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