Apr 10

Amianto: altra lettera di Lilliu al Prefetto sul cavalca-ferrovia.

Giampaolo Lilliu, presidente dell’Associazione regionale ex esposti amianto, ritorna ancora una volta sulla vertenza relativa ai lavori (sospesi da tempo per la presenza di amianto) nella strada statale n.388, nel tratto Oristano – Simaxis, dove si doveva realizzare un cavalca-ferrovia, in modo tale da eliminare un pericoloso passaggio a livello nei pressi di Simaxis.

Della questione Lilliu ha interessato il Prefetto di Oristano, Giuseppe Guetta. “Premesso che il 3 marzo scorso – ha scritto Lilliu in una una lettera al Prefetto -, l’Associazione regionale ex esposti amianto ha inoltrato al Prefetto di Oristano, a vari enti e amministrazioni competenti in materia di appalti pubblici, di bonifica dell’amianto, tutela dell’ambiente e difesa del diritto alla Salute, la richiesta di un  intervento in merito ai lavori attualmente sospesi nella strada Oristano-Simaxis, per conoscere le azioni e le iniziative messe in atto dal Prefetto per trovare la soluzione positiva della vertenza in tempi brevi.

In relazione alla sua lettera – scrive ancora Lilliu – del  17 marzo  scorso, circa il suo intervento nei confronti della RFI, Rete Ferroviaria Italia, faccio presente che a tutt’oggi l’Associazione ex esposti amianto  non ha ricevuto nessuna comunicazione in merito”.  L’Associazione, si è detta, quindi,  fortemente preoccupata del silenzio che circonda la vicenda da parte delle istituzioni chiamate a rispondere di un appalto pubblico e, di conseguenza, dell’utilizzo di risorse pubbliche “…visto che la stazione appaltante dei lavori è  la RFI (Rete Ferroviaria Italia) tramite il ministero delle Infrastrutture).

“Nell’augurasi che il mancato intervento da parte delle istituzioni per la soluzione della vertenza – si legge ancora nella lettera di Lilliu al Prefetto di Oristano -, aperta nel giugno del 2016 con un esposto alla procura della Repubblica,  non sia da imputare a una eventuale sudditanza e condizionamento nei confronti di una società governativa qual è la RFI, l’Associazione denuncia il perseverare dello spreco di risorse pubbliche a danno dei cittadini, che vogliono conoscere i motivi e le responsabilità della sospensione dei lavori.

Per tutti questi motivi, il presidente dell’Associazione ex esposti amianto “…chiede al Prefetto di Oristano, in qualità di rappresentante super partes nel territorio del governo, di  farsi carico e interprete della denuncia  e delle istanze dei cittadini, promuovendo in tempi rapidi un incontro tra le parti interessate, utile a fare luce sulle eventuali responsabilità e trovare urgentemente la soluzione alla annosa vertenza”. (Giampaolo Lilliu, presidente Associazione regionale ex esposti amianto).

La cerimonia pubblica con tutte le autorità in piazza Cattedrale, e gli stand dei reparti e delle specialità nella vicina piazza Eleonora con i cittadini. Ma prima ancora, la deposizione di una corona d’alloro davanti alla targa che, nell’atrio del palazzo che ospita gli uffici della Questura ricorda le vittime del dovere. A Oristano, la Festa della Polizia è  cominciata con la lettura dei messaggi di augurio inviati dai presidenti della Repubblica e del Consiglio, dal ministro degli Interni e dal capo della Polizia. Poi è il Questore, Giovanni Aliquò, insediato da poco più di un mese, a presentare i risultati operativi conseguiti dalla Polizia nella provincia oristanese.  “Era e resta una provincia tranquilla e sicura, ai primi posti a livello nazionale, davanti a tutte le altre in Sardegna”,  ha detto Aliquò , rivendicando almeno una parte del merito anche alla Polizia che, nel 2016, ha controllato più di 63 mila persone (oltre un terzo della popolazione residente) e 37mila auto.  Nel suo intervento il Questore ha, fra l’altro, dedicato particolare attenzione anche al problema della sicurezza stradale. La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati agli operatori della Polizia che si sono distinti durante il servizio. Fra loro anche i poliziotti che, nel 2014, arrestarono per tentato omicidio lo studente che aveva accoltellato una coetanea davanti all’ingresso della scuola superiore dove entrambi studiavano.  Encomi, quindi, per  Pino Scrivo, Giovanna Marina Atzori, Danilo Diana, Antonio Moscato, Gianluigi Ruggeri, Simona Spanu, Fulvio Serra, Iosella Flore, Paolo Pompianu, Salvatore Masala, Marco Lonis, Carlo Belini, Claudio Giordano.

Si terrà giovedì 13 aprile, alle 17, nella sala conferenze dell’ospedale San Martino di Oristano, il consueto incontro mensile sul parto indolore e sulla donazione del sangue del cordone ombelicale, rivolto alla donne in gravidanza e organizzato dalle Unità operative di Anestesia e Rianimazione, Ostetricia e Ginecologia e dal Servizio di Immunoematologia e medicina trasfusionale della Assl (area sociosanitaria locale) oristanese. L’appuntamento, che si tiene di consueto ogni primo giovedì del mese, per questo mese è stato rimandato in via eccezionale alla settimana successiva. Gli specialisti illustreranno gli aspetti medici e tecnici della partoanalgesia, una metodologia che permette di ridurre notevolmente il dolore del travaglio grazie all’iniezione peridurale e che l’ospedale di Oristano garantisce gratuitamente 24 ore su 24, sette giorni su sette. Per poterne beneficiare è necessario partecipare alla conferenza informativa e sottoporsi a un colloquio preparto personalizzato con l’anestesista. La seconda parte dell’incontro sarà dedicata alla donazione del sangue del cordone ombelicale. Un medico del Centro Trasfusionale illustrerà come e perché fare questa scelta, un gesto di solidarietà che non comporta alcun rischio per la donna, né per il nascituro, ma che può salvare la vita di persone affette da leucemie, linfomi e altre gravi malattie.

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