Feb 07

BiDiMedia replica a Soru: “Da lui accuse infondate e gratuite”. (di Vito Biolchini).

“No, al rivoluzionario gentile non è piaciuto per niente il sondaggio diffuso ieri da BiDiMedia.

E così, mentre il centrosinistra e Alessandra Todde non hanno dedicato neanche un pensiero alla rilevazione che li vede comunque perdenti contro Paolo Truzzu, nella sua pagina Facebook il candidato della Coalizione Sarda senza mezzi termini ha bollato il sondaggio come condotto “senza alcuna base scientifica o empirica e aperto al voto multiplo da parte della stessa persona”. Eppure, nella diretta Facebook di ieri era stato spiegato bene come sono stati cassati i voti multipli (e Soru dovrebbe ben sapere cosa è un ip).

Peraltro, è curioso che tantissimi sostenitori di Soru si siano di fatto autoaccusati sui social di avere più volte votato (evidentemente per il loro candidato), con la speranza neanche tanto segreta di alterare il risultato del sondaggio stesso! Complimenti!

Comunque, Soru non l’ha presa bene. E non solo per BiDimedia: “Ieri è accaduto che un sondaggio sia stato fatto circolare, in modo maldestro, da qualcuno che si è reso rintracciabile dimenticandosi di cancellare il proprio nome dai metadati del file”. Certo, peccato però che ad essere taroccato è stato un sondaggio (da Soru evidentemente preso per buono, benché non presenti neanche il nome del committente) che assegna allo stesso Soru una percentuale nientemeno che del… 31,9 per cento!

Siamo chiaramente alla commedia dell’assurdo. Sondaggi inesistenti che poi vengono a loro volta modificati (come io avevo già denunciato), mentre un sondaggio di una società che si occupa da anni di rilevare il voto viene apertamente accusato di essere farlocco, e questo (Soru non lo dice ma lo fa intendere) con l’unico obiettivo fantasmatico di danneggiare la Coalizione Sarda.

Siamo alla mania di persecuzione con tanto di minaccia finale: “Questi comportamenti sono del tutto inaccettabili e da ora in avanti, per questo, perseguiremo legalmente chiunque abbia diffuso o continuerà a diffondere sondaggi falsi, al fine di turbare il normale andamento della competizione elettorale”.

Chissà quante lettere dovrà mandare l’avvocato della Coalizione Sarda ai giornali. E la prima testata ad essere querelata potrebbe essere il Fatto Quotidiano che oggi a pagina 8, nell’articolo “Svuotare Soru: Todde deve battere il passato”, scrive:

“Gli ultimi sondaggi in vista delle urne, fatte le dovute tare, danno Soru tra il sette e il dieci per cento”. Tra il sette e il dieci per cento: dunque sotto anche l’undici che generosamente BiDimedia assegna a Soru. Ma il candidato ora deve lavare l’offesa ricevuta, col rischio però di ricevere lui stesso una letterina da un avvocato. Come si evince da questo comunicato della BiDimedia, che vi propongo integralmente”.

COMUNICATO STAMPA – BIDIMEDIA s.r.l.

Alle principali redazioni della Sardegna.

In merito alle accuse rivolte da Renato Soru, candidato alle prossime elezioni regionali sarde, ai contenuti e ai metodi del sondaggio presentato da BidiMedia s.r.l il 5 febbraio scorso su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=AGxuHFV8cRo&ab_channel=BiDiMedia) e su vari canali social incentrato sulle intenzioni di voto relative alle predette elezioni, BiDiMedia s.r.l. ritiene necessario precisare quanto segue:

– il sondaggio non è stato commissionato da un partito o schieramento politico, ma è una iniziativa in proprio di BiDiMedia;

– il sondaggio è stato realizzato con correttezza con il metodo CAWI + panel, utilizzato da tutti gli istituti di sondaggio, illustrato all’inizio della presentazione dello stesso. Le interviste raccolte tramite social media (una piccola parte del totale) sono servite per rendere maggiormente rappresentativo il campione del territorio di riferimento, la Sardegna appunto;

– come ogni sondaggio, questo non è un’anticipazione del risultato finale delle elezioni regionali ma fotografa le intenzioni di voto ad oltre tre settimane dall’apertura delle urne (le interviste sono state raccolte tra il 31 gennaio ed il 1° febbraio). Ad oggi è quindi possibile qualsiasi esito finale, visto anche l’alto numero di indecisi che questo tipo di sondaggi tradizionalmente individua (il 25% in questo caso);

BiDiMedia s.r.l. è stata costituita registrata di recente in quanto, stante la crescita intervenuta negli ultimi anni, è stato deciso di affiancare alla omonima Associazione (https://sondaggibidimedia.com/associazione-bidimedia/) altre forme giuridiche, tra cui anche una struttura societaria. BiDiMedia è attiva da più di un decennio durante il quale ha realizzato oltre 150 sondaggi, su incarico di committenti di ogni area politica, ai quali se ne aggiungono altri riservati per i committenti, come si può prendere atto consultando il sito ufficiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (https://www.sondaggipoliticoelettorali.it/Home.aspx).

Per questi e altri motivi qui non specificati, BiDiMedia s.r.l. ritiene del tutto infondate, non pertinenti e gratuite le accuse rivolte da Renato Soru alla società e al sondaggio in questione, con riserva di ogni più ampio diritto ed azione in ogni sede.

Roma, 06/02/2024, Mauro De Donatis.

(articolo di Vito Biolchini, dal sito vitobiolchini.it).

Alessandra Todde, la candidata alla presidenza della Regione, per il “campo largo” del centrosinistra, ha oggi pubblicato sulla sua pagina Facebook una breve riflessione sui trasporti:

“In Sardegna la spesa per la continuità territoriale è di 25 euro per residente. In Spagna per le Baleari se ne spendono 200 e in Francia 300 per la Corsica. Sovvenzionare le compagnie aeree non è l’unica leva possibile per ottenere una continuità territoriale che funzioni, ma qui la sproporzione è evidente. Non siamo stati capaci di comunicare alla Commissione Europea qual è il fabbisogno della Sardegna in termini di trasporti, e abbiamo accettato passivamente i numeri che loro ci hanno assegnato.

È ora di sedersi preparati ai tavoli europei, per portare le istanze che servono per tutelare la Sardegna e i suoi abitanti. La tariffa unica su cui insiste Truzzu non va bene. Noi proponiamo un modello misto che consiste in questo: nei mesi di punta si stringono accordi con le compagnie aeree in concorrenza tra loro, in modo da abbassare il prezzo e garantire le rotte, mentre in bassa stagione si ottiene lo stesso risultato attraverso un sistema di incentivi che garantisca per chi vola un servizio adeguato a prezzi bassi.

E serve lavorare per incrementare la domanda di trasporto verso la Sardegna, rendendola una meta sempre più attrattiva. Questo nuovo modello deve essere rinegoziato con l’Unione Europea.

Servono determinazione, competenza, e soprattutto, idee chiare e capacità di rappresentare la nostra isola.

Il principio di insularità recentemente inserito in Costituzione, non deve essere solo uno slogan. Deve essere applicato fino in fondo e fatto rispettare. Questa classe politica regionale che ci ha governato negli ultimi cinque anni non è mai riuscita a farsi valere con lo Stato o in Europa.

Prima che sia troppo tardi, è davvero il momento di cambiare tutto”.

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