Mag 31

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato il Dup e il bilancio di previsione.

Sedici voti a favore (quelli della maggioranza al completo), sette contrari (la minoranza di centro-sinistra) e un astenuto (Sergio Locci), il consiglio comunale di Oristano ha approvato il Documento unico di programmazione e il bilancio di previsione 2023-2025.

La lunga maratona che ha impegnato il consiglio comunale per cinque sedute si è conclusa ieri con la replica del sindaco Sanna e le dichiarazioni di voto.

“La minoranza ha certamente letto il Dup, visto che ha mosso tante critiche – ha detto il sindaco Massimiliano Sanna -. Tante critiche, corrette alcune, ma tante fini a sé stesse. Alcune proposte risultano ripetitive, non realizzabili, altre già realizzate da questa amministrazione e altre già avviate. Il nostro Dup contiene progetti concreti e non è un libro dei sogni. Le persone si sono stancate delle parole e vogliono più fatti, e noi vogliamo essere concreti e coerenti con quanto promesso in campagna elettorale. Lo facciamo con questo documento unico di programmazione che riprende le linee programmatiche e le proposte per le quali i cittadini un anno fa ci hanno voluto premiare votandoci a larga maggioranza.

Siamo aperti al dialogo e al confronto con tutti, sempre tenendo a mente, però, che dobbiamo portare avanti il programma votato dai cittadini – ha proseguito Sanna -. Avete presentato ben 96 emendamenti, un numero rilevante, forse esagerato, senza concretizzare le vostre proposte, senza avere rispetto per le idee e il programma di questa maggioranza e quindi dei cittadini. Vista la mole di emendamenti ho sentito il bisogno di incontrarvi per capire le vostre priorità, e avete risposto che tutto era prioritario, ma non si possono presentare progetti senza spiegare con quali risorse realizzarle.

Noi ci siamo voluti dedicare soprattutto ai bisogni reali dei cittadini: al sociale destiniamo 22 milioni di euro, queste sono risorse che vanno alle persone che soffrono e hanno bisogno di aiuto – ha sottolineato il sindaco -. Abbiamo preso diverse decisioni che possono apparire impopolari o scomode, ma sono necessarie e non possiamo rinviarle o stare fermi. Abbiamo preso decisioni ardite senza penalizzare la città. Vogliamo continuare a operare in questo modo. Ci dite che non pensiamo all’housing sociale, ma la delibera sull’ex Cama prevede una scelta di housing sociale. Sulla Oristano servizi, amministratore unico e direttore tecnico, sono convinto delle scelte operate, convinti di fare bene per la città. Sono certo che nel tempo arriveremo a un operato efficiente che sarà apprezzato dalla città; soffriamo oggi per avere risultati concreti domani. La situazione delle erbacce ci sta impegnando tanto, ma le soluzioni sono ormai a portata di mano”.

Il sindaco Sanna ha poi risposto alle critiche della minoranza: “Spesso, in consiglio comunale ho assisto, da parte della minoranza, ad atteggiamenti poco costruttivi con terminologie imbarazzanti e poco rispettose. Se ho deciso di candidarmi è perchè credo in quello che sto facendo, senza ipocrisia o falsità. Non accetto suggerimenti dal consigliere Obinu, che non vuole accettare di stare in minoranza e non vuole prendere atto del verdetto delle urne, mancando di rispetto al sottoscritto e alla città. Da che pulpito arriva la predica? Ricordo molto bene che il consigliere Obinu, nel 2016, quando era consigliere comunale di maggioranza, è rimasto incollato alla poltrona e assisteva a una amministrazione che non aveva i numeri per approvare gli equilibri di bilancio, tanto da venire commissariato ad acta, e non chiedeva le dimissioni del sindaco Tendas. Questa è un’ipocrisia, termine che ha risuonato in quest’aula. Sul confronto proseguiremo, ci crediamo, lo abbiamo fatto e continueremo a farlo. Non ho mai rifiutato confronto e dialogo (via Lepanto, pini di Torre Grande, dehors, associazioni di categoria, comitati, volontariato, sindacati); tutti i mercoledì incontro i cittadini, non siamo mai andati sotto con i numeri, e la maggioranza quando c’è stato bisogno si è compattata sugli argomenti concreti.

Stiamo lavorando alla revisione del Puc, alla variante del Pai, al Piano particolareggiato del centro storico, al Piano di utilizzo dei litorali, al Piano regolatore del porto turistico, al Pum e al Pums, sull’aeroporto, sul porto che non deve essere solo merci ma anche aperto al turismo da crociera – ha detto ancora il sindaco Sanna -. Lavoriamo al sistema museale provinciale, sul museo giudicale si sta procedendo, siamo in contatto con la Asl per Palazzo Paderi, crediamo nell’utilità dell’alienazione e della valorizzazione del patrimonio. E poi siamo in prima fila sul Pnrr, Oristano est e Oristano ovest, sui temi della sanità. Siamo convinti di interpretare al meglio le esigenze della nostra comunità.

Per quanto mi riguarda amministrare è una missione – ha concluso il sindaco -. Tutte le amministrazioni hanno necessità di un periodo di assestamento, e anche la nostra non tarderà a vedere i risultati. Chiedo alla maggioranza di continuare a lavorare con impegno, dedizione e passione. Desideriamo una minoranza stimolante. Ai cittadini chiedo comprensione, pazienza e fiducia: il Dup che stiamo presentando è un atto concreto e a luglio tornerà in aula per essere aggiornato”.

Dopo la replica del sindaco Sanna ci sono state le dichiarazioni di voto.

Massimiliano Daga (Pd): “Voglio complimentarmi con i colleghi di minoranza per il lavoro fatto con gli emendamenti. Dal tono del sindaco di oggi mi sembra che ci si dimentichi l’importanza del confronto. La minoranza fa il suo lavoro e in questo caso si è dimostrata innamorata della città dando un contributo importante. Non penso che la maggioranza sia tanto presuntuosa da ritenersi depositaria della verità assoluta. Nel Dup vedo poca armonicità, non trovo il coraggio che servirebbe a un comune guida”.

Paolo Angioi (Prospettiva Aristanis): “Prospettiva Aristanis ha votato contro tutti gli emendamenti e la maggioranza ha dato prova di coesione in ottica costruttiva anche riconoscendo il lavoro fatto negli ultimi anche prima di questa amministrazione. Il nostro gruppo vuole lavorare per il bene della città, per la sua crescita, ma questo non vuol dire che tutte le proposte della minoranza fossero sbagliate. Alcune erano pretestuose, ma alcune erano condivisibili e apprezzabili. Auspico che in una dialettica costruttiva le tematiche meritevoli proposte possano essere nuovamente affrontate. Questa maggioranza ha i numeri per poter fare bene, per ascoltare le voci della città e per fare sintesi”.

Gianfranco Porcu (Psd’Az): “Questo Dup contiene, le azioni che riteniamo necessarie per migliorare tutti quegli aspetti critici che sono sotto gli occhi di tutti. È un documento corposo, ben articolato e coerente con le dichiarazioni programmatiche del Sindaco. Il documento nella sezione strategica offre un panorama di azioni che se riusciremo a concludere renderanno la città più vivibile, decorosa ed accogliente. L’assessore Prevete ha esposto bene lo sforzo di coordinamento sul Pnrr dicendo con chiarezza che avranno priorità sulla gestione ordinaria. È una scelta politica, indotta da necessità e non priva di rischi, ma condivisibile e coraggiosa. Il fatto che alcune di queste azioni siano iniziate precedentemente non è un punto di debolezza politica. Non abbiamo l’ansia di doverci distinguere da altri, sentiamo la serietà del governo della città, anche portando avanti alcuni indirizzi impartiti da precedenti consiliature. Mi piacerebbe che su alcuni aspetti fossimo più coraggiosi, ed in particolare sugli sforzi organizzativi ed economici, ben sapendo che è stato compiuto ogni sforzo possibile per fare equilibrio tra le diverse poste di bilancio. Ne cito solo due per mancanza di tempo: la manutenzione straordinaria dei marciapiedi il personale dell’ente con l’assunzione di nuove figure. La minoranza ha occupato il tempo con una valanga di emendamenti che, in molti casi, si limitavano a chiedere la sostituzione di una o due o tre parole. È come se si sia voluto evitare scientemente il dibattito. Come se l’obiettivo non fosse tanto offrire degli spunti per migliorare il Dup quanto invece evidenziarne le debolezze ed i difetti – ha concluso Porcu -. Se ci fosse stata la volontà di incidere sul Dup probabilmente si sarebbe cercata un’intesa, come diverse volte è accaduto sulle mozioni. Ma soprattutto avreste dato qualche indicazione sulle coperture finanziarie”.

Umberto Marcoli (Oristano più): “La politica è fatta di cicli, nessuno è immortale. Lo vorrei ricordare. Sono particolarmente entusiasta di poter esprimere il mio voto contrario a questa deliberazione. Non perché la maggioranza abbia dimostrato un grande impegno nel difendere il sindaco e la sua brillante proposta, ma perché mi ha impressionato il fatto di aver visto un sindaco solo e abbandonato. Questo è un punto importante di riflessione. È innegabile che la totale assenza della maggioranza abbia lasciato il sindaco completamente solo in questa battaglia. E devo ammettere che mi dispiace profondamente, perché le colpe non dovrebbero ricadere solamente sul sindaco, ma sull’intera squadra. È come se il sindaco fosse un navigatore intraprendente in un mare tempestoso, ma senza una ciurma che lo supporti. L’assenza della squadra è davvero una delusione, perché dimostra una mancanza di solidarietà e unità che non può essere ignorata. Sembra che abbiano deciso di lasciare il sindaco a lottare da solo, come se non avessero alcuna responsabilità nella situazione attuale. Le colpe, quindi, non possono ricadere solamente sul sindaco. È fondamentale che la squadra rifletta sul proprio ruolo e sulla propria responsabilità nell’affrontare le sfide che il Comune di Oristano deve affrontare”. “Questa sessione di bilancio, che avrebbe dovuto presentare un Documento Unico di Programmazione e un Bilancio di Previsione, ha mostrato una chiusura totale da parte vostra. Non ho mai visto una mancanza di rispetto così spudorata nei confronti della città e dei suoi cittadini. Avete approvato un documento pieno di errori, come se fosse stato realizzato con una tecnica di “copia e incolla” da un bambino di cinque anni. E, cosa ancora più incredibile, non avete nemmeno avuto la capacità di approvare emendamenti correttivi per quegli errori imbarazzanti che erano stati evidenziati”.

Vincenzo Pecoraro (Udc): “Ho stima di molti consiglieri della minoranza e per questo mi meraviglia aver assistito a una vera e propria opera di ostruzionismo, fastidiosa, con emendamenti a volte intelligenti e utili, altre volte con emendamenti che niente avevano a che fare con il Dup. È evidente che la condivisione deve essere cercata da entrambe le parti e sarebbe stato meglio ricercare un accordo sugli emendamenti validi e incisivi e ritirare gli altri come poi avete fatto. Governare è sicuramente complesso e difficile, sicuramente molto di più che criticare a volte in maniera ideologica e altre pretestuosa. Abbiamo cercato di gestire al meglio le entrate senza aumentare i tributi e indirizzando al meglio l’utilizzo dei trasferimenti dallo Stato e dalla Regione. Per le politiche sociali è prevista una spesa corrente di 22 milioni di euro, su un totale di spese correnti di 52 milioni di euro, e questo evidenzia quanto siano importanti le azioni di welfare e di assistenza sociale. Così come quelle per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell’ambiente, che assorbono 10 milioni di euro. L’assessore Franceschi sta lavorando benissimo, con modestia e un profilo basso ha organizzato eventi e manifestazioni sportive, è stata aperta dopo anni la piscina, abbiamo ricevuto dall’assessorato regionale allo sport 450 mila euro per il rifacimento del campo Coni, si vuole porre rimedio alla chiusura della curva del campo Tharros, il vecchio palasport è in attesa dei lavori per il rifacimento del tetto, rilanceremo gli impianti della Soe e assicureremo sostegno al Tennis Club. Ringrazio l’assessore per il rapporto che ha intrapreso con le società sportive. La scelta su Franceschi è stata voluta ed è strategicamente importante per la sua esperienza nello sport. Nei servizi sociali abbiamo indicato una persona esperta, capace, fortemente voluta, ma soprattutto giovane, che ridarà lustro all’assessorato più importante: Carmen Murru è l’assessore ai servizi sociali e gestirà l’assessorato dando la sua impronta, esattamente come chi l’ha preceduta, andando incontro alle esigenze di chi ha bisogno. Nessun emendamento e nessun intervento ha trattato quello che per Oristano è la madre di tutti i problemi: Oristano ha assolutamente bisogno di riprendere a produrre ricchezza e servizi. Abbiamo un ceto imprenditoriale di rango elevato non riconosciuto e interpretato dal sistema politico e istituzionale. Le imprese sono patrimonio politico e civile della città e devono essere coinvolte nella costruzione dell’interesse pubblico. Questo universo delle produzioni materiali deve incontrare la creatività artistica e il lavoro intellettuale di un ceto artistico e culturale che va ben oltre il confine locale. La politica comunale deve provocare, favorire e accompagnare l’incontro tra le ricchezze e tradurlo in un fattore di coesione sociale, di percorso educativo, di produzione di bellezza e di ricchezza. Il declino a cui va incontro Oristano è in gran parte il riflesso del decadimento e del sottosviluppo del suo Hinterland e del territorio circostante. Per poter essere riconosciuto centro-capoluogo è necessario per Oristano ritrovare capacità di relazionarsi con il territorio e con i comuni circostanti attraverso un rapporto di costruzione di programmi di sviluppo comuni in grado di offrire opportunità di crescita e di sviluppo”.

Efisio Sanna (Oristano più): “La permalosità in politica non è mai una buona cosa. In questo Dup abbiamo visto ovvietà, ordinarietà, poco coraggio, nessuna innovazione, nessun cambio di rotta. C’è la matematica, c’è la ragioneria, ma manca la politica, la visione, la prospettiva, l’idea di città futura su cui chiamare a raccolta la nostra comunità. L’assenza del dibattito in aula e la bizzarra replica del sindaco impoveriscono Oristano in occasione di un momento importante come quello della discussione del bilancio di previsione. Ci avete proposto un bilancio che fotografa le difficoltà di questa maggioranza. Gli elettori hanno premiato le liste, i cercatori di voti seriali, ma non il progetto. Il candidato Sindaco, scelto 48 ore prima della scadenza delle liste e solo con l’aiuto alle stanze cagliaritane, ha preso il 3,5% in meno delle liste. Il Sindaco incarna il progetto di governo e questo conferma che gli elettori hanno votato le liste. Sottolineiamo la vostra ipocrisia politica di aver sottolineato l’aumento dei costi senza aver detto niente su come tagliare le spese. Nel vostro primo anno di governo è stato caratterizzato da guerre abbiamo assistito a cambi di casacca, passaggi di poltrone e di assessorati. Noi votiamo contro questo bilancio, marcando le nostre differenze su un documento che è solo descrittivo. Ci prendiamo la libertà di proporre soluzioni coraggiose diverse dalle vostre”.

Gian Michele Guiso (Psd’Az): “La discussione generale è stata movimentata: iniziata con una buona esposizione del sindaco e degli assessori, da cui abbiamo avuto informazioni utili. È iniziata quindi una fase di analisi e la prima analisi da fare doveva essere sul modo di migliorare il Dup, ma quello che si poteva fare è stato messo in un cassetto perché avevamo da affrontare la mole di emendamenti che abbiamo ricevuto. Il discorso sugli emendamenti si è svolto in maniera serrata, la risposta agli emendamenti non viene da mancanza di attenzione e di rispetto, ma da mancanza di tempo. La risposta è stata proporzionale. La politica deve avere un ruolo diverso anche nel livello comunale. Il consigliere Obinu ha ricordato Enrico Berlinguer, figura dai forti valori e dai sani principi che ancora oggi viene ricordata, ma non viene emulato. È un peccato. Non vorrei che ci si rifugiasse nei giudizi di acredine e nella presunzione, né in quelli di ovvietà e ordinarietà, ripetitività e inammissibilità”.

Francesca Marchi (Oristano più): “Berlinguer diceva che ci si salva e si va avanti se si agisce insieme, non solo uno per uno. Ovviamente non mi aspettavo che la maggioranza accogliesse i nostri emendamenti, ma speravo che almeno venisse stimolato il dibattito. Evidentemente non li avete letti con molta attenzione. I nostri emendamenti volevano offrire un punto di vista differente e mi aspettavo una risposta diversa, un po’ di dibattito, meno arroganza e presunzione, avete solo eseguito gli ordini di scuderia ritenendovi unici depositari delle sorti della città”.

Maria Obinu (Pd): “Ci dispiace essere stati accusati sugli emendamenti: ci abbiamo lavorato, non ci siamo limitati a leggere le nostre proposte, li abbiamo presentati proponendo un ragionamento stimolando un dibattito pur sapendo che non sarebbero stati accolti. Non c’è stata volontà di dibattere. Da parte nostra non c’è stata credine né abbiamo voluto puntare il dito contro nessuno per incapacità. Abbiamo voluto presentare un’idea di città diversa da quelle presentata in un documento privo di proposte politiche e soltanto frutto del lavoro degli uffici comunali senza che ci fosse un’anima e una visione da parte del sindaco e degli assessori. Il sindaco mi è sembrato come il comandante Schettino della Costa Concordia, lasciato sotto coperta. Qualcun altro si è preso la briga di dirigere i lavori del consiglio, dando gli ordini di scuderia: non si dibatte, non si discute, si vota a tutto no e soprattutto non si difende il sindaco. Il sindaco è stato lasciato solo, neanche al comando, al timone si è messo qualcun altro. Le suggerisco di azzerare la giunta al più presto, riveda i suoi gruppi di maggioranza, ristabilisca i posizionamenti, ha necessità di fare il punto e ripartire. Lei non andrà molto lontano”.

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile): “Sindaco noi riconosciamo la sua figura e poiché crediamo nella democrazia siamo legittimati e crediamo di poter chiedere le sue dimissioni se riteniamo che siano rispettate le aspettative. Tutte le considerazioni che facciamo qui dentro sono politiche e non personali. Se parliamo di atteggiamento democratico qui si devono creare momenti di confronto qui, nella casa comunale e non nelle stanze segrete, e non è corretto non intervenire nel dibattito sugli emendamenti e respingerli tutti. È mancanza di rispetto nei confronti di un lavoro che può anche non essere condiviso. Le nostre non erano proposte frutto di ostruzionismo. Quello che è successo fa emergere debolezza e litigiosità che va avanti da un anno e mancanza di visione. Il nostro giudizio è quello di buona parte della città è negativo”.

Antonio Iatalese (Udc): “Quando si presenta un bilancio di previsione la minoranza accusa la maggioranza di aver fatto un libro dei sogni, Questa volta è la minoranza, presentando 96 emendamenti, che ha fatto un libro dei sogni. Quando si fanno 96 emendamenti il metodo non è trovare soluzioni, ma vuole fare ostruzionismo e mettere in difficoltà una maggioranza che, è vero, ha avuto qualche problema. La costante è stata: noi amiamo la città, voi vi sottraete al confronto. Ma gli emendamenti sono stati pretestuosi, eppure siamo stati in quest’aula fino a notte tarda per quello stesso amore che la minoranza dice di avere. Forse abbiamo perso tutti un’occasione perché alcuni temi potevano anche essere affrontati diversamente. Mi sento di votare favorevolmente perché questa maggioranza i problemi li sta affrontando: l’housing sociale di via Lepanto e l’ex Hotel Cama, abbiamo messo 700 mila euro sull’educativa di strada, avviato la Consulta del terzo settore, e poi gli interventi per il lungomare di Torre Grande e piazza Manno. Stiamo mandando avanti tanti progetti. Mercato civico, regolamento dehors, sono temi sui quali è giusto che la giunta faccia le sue valutazioni per risolvere argomenti spinosi”.

Roberto Pisanu (Sardegna 20Venti): “In questo dibattito abbiamo sentito di tutto, accuse, offese velate, è successo perché la non condivisione la si è visto in 96 emendamenti, nati per cercare di incidere cambiando solo una virgola e questo era assurdo. Gli emendamenti erano alcuni ripetitivi, altri inutili; quelli che erano condivisibili se ci si fosse parlati prima forse potevano anche essere accolti. Il sindaco lasciato solo? Credo proprio il contrario, la maggioranza è stata solidale, ha risposto in modo compatto e adeguato alle esigenze”.

Luigi Mureddu (Forza Italia): “La maggioranza è stata sempre presente, mi sembra di vedere un film, raccontato dalla minoranza, che non corrisponde alla realtà dei fatti. Cercare condivisione non si fa con l’atteggiamento aggressivo mostrato in questi giorni. Dai banchi della minoranza abbiamo visto di tutto di più, e abbiamo anche sentito volare paroloni che personalmente mi hanno turbato. La minoranza ha usato il vecchio sistema del brain storming e in questo modo hanno fatto 96 emendamenti, ripetitivi, aggiuntivi. Non li abbiamo votati perché molte cose che avete proposto erano già insiti nel Dup. Efisio Sanna, quando era assessore ai lavori pubblici e all’ambiente, per 5 anni, ha risolto il problema delle barriere architettoniche? Quello di Torre Grande? Di piazza Manno? Non mi pare. Noi lo abbiamo fatto”.

Sergio Locci (Aristanis): “Se ci fossimo confrontati prima avremmo potuto esprimere il ruolo che qui dentro siamo chiamati a svolgere rappresentando la città. Il Dup avrebbe consentito questa possibilità. Io non vedo una prospettiva in questo Dup che non raccoglie lo spirito del Tuel. Sindaco, questo doveva essere il momento per richiamare la sua idea di città presentata in campagna elettorale per cui è stato premiato. Qui manca l’anima, questa è la prosecuzione di quello che è stato fatto ieri. Avete avuto consenso per essere discontinui, ma dov’è la discontinuità in questo documento? Politicamente in cosa vi caratterizzate? In una visione già consolidata della passata amministrazione? Voi vi siete battuti sulle vostre idee, per una base programmatica che io oggi non vedo tradotto nelle azioni e nei progetti. Spero che a luglio saprete correggere il tiro. Se così non fosse avreste tradito la fiducia degli oristanesi che vi hanno premiato con il 54% dei consensi”.

Davide Tatti (Prospettiva Aristanis): “Si è parlato di un incontro tra la minoranza e il sindaco, di un accordo non raggiunto. Il confronto è una cosa positiva, ma non si è arrivati a un accordo perché la minoranza non si è detta disponibile a trovare una sintesi. Oggi sarei ipocrita se, non votando a favore del bilancio, sconfessassi un bilancio che ho visto nascere 5 anni fa, che ho costruito insieme ad altri colleghi che oggi sono ancora qui, tra questi banchi”.

Giuliano Uras (Sardegna 20Venti): “Ipocriti, presuntuosi, isolazionisti, non disposti al dialogo: offese di ogni tipo. Ci avete accusato di peccati vostri. Siamo stati noi a presentare 96 emendamenti senza concordarli con nessuno? Mai nella storia di questo comune ho visto presentare quasi 100 emendamenti che danno il sapore dell’ostruzionismo, date l’impressione di non sapere neanche di cosa state parlando. Non avete neanche lo sforzo minimo che era doveroso di capire se era possibile supportare le vostre proposte con le coperture finanziarie. In quest’aula ho visto tanti consiglieri di sinistra (Piero Spiga, Granese, Selma Bellomo, Tendas, Atzori) fare opposizione dura, ma non ho mai visto ostruzionismo da parte loro. Avete fatto la chiosa ad alcuni punti del Dup senza entrare nel merito, avete fatto solo il vostro compitino. Siete innamorati della città, e io mi dolgo di questo, perché è evidente che è un amore non corrisposto. Siete convinti che avendoci tenuti qui per 3 giorni avete fatto grande programmazione, invece la vostra è una totale assenza di programmazione. Dite che il sindaco è solo, parlate di dimissioni dalla maggioranza, di diatribe, di discussioni animate, ma non vi dovete scandalizzare, è mai mancata la maggioranza sulle proposte presentate da questo sindaco? Vi dovreste ricordare che con la giunta Tendas ci sono stati consiglieri che si sono dimessi dal consiglio pur di non stare in quella maggioranza. Avete una memoria selettiva, ricordate solo quello che vi fa comodo. Vi scannate tra di voi, non vi parlate nemmeno. Durando nel tempo arriveremo alle proposte che tanto temete. Non siamo depositari della verità, ma non lo siete neanche voi”.

Gianfranco Licheri (Prospettiva Aristanis): “I sogni e le visioni di città ci devono essere, è giusto, ma si deve arrivare ai fatti. Occorre che i progetti siano realizzati. A memoria mia mai era stato portato in quest’aula un piano triennale delle opere pubbliche tanto ambizioso. Per le risorse messe in campo e per la completa copertura finanziaria. Il piano delle opere pubbliche era sempre additato come libro dei sogni irrealizzabile. Oggi non è più così: i progetti indicati si faranno perché hanno una copertura finanziaria totale. Abbiamo avuto la fortuna del Pnrr, ma la fortuna l’abbiamo anche cercata e penso a quando nella passata amministrazione abbiamo partecipato al bando del Pinqua, quando il Pnrr non esisteva, eppure abbiamo vinto ugualmente. Apprezzo le parole del sindaco sulla programmazione futura, le aggregazioni con i comuni limitrofi è essenziale per accedere alle risorse future”.

Carla Della Volpe (Oristano più): “Sono delusa da questi giorni di discussione sul Dup, sconfortata dall’andamento dei lavori. Abbiamo voluto impegnarci, lavorare in maniera seria per presentare proposte qualificanti. Nessuno di noi ha voluto fare ostruzionismo. A me sarebbe piaciuto avere un dibattito nel merito della discussione generale e degli emendamenti. Si è persa un’occasione di confronto e di partecipazione”.

Giuseppe Carboni (Fratelli d’Italia): “Non ho apprezzato i toni pesantissimi a cui ho assistito. In alcuni casi atteggiamento poco consono a quest’aula. Avrei preferito una opposizione costruttiva come quella che il centrodestra fece quando c’era il sindaco Tendas”.

Il sindaco Massimiliano Sanna ha concluso: “Io ho chiesto alla maggioranza quali emendamenti concretamente potevano dare un contributo al Dup. 96 erano tanti, avete detto tutti, ne ho preso atto, ma non c’era neanche il tempo per discuterli tutti. Questo Dup ha idee e le vedremo realizzate con il concorso e il rispetto di tutti”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.