Feb 04

Giovane pastore di Uras Alfiere della Repubblica, “ho pensato ad uno scherzo”.

“Sono felice per questo riconoscimento e ringrazio il Presidente della Repubblica Mattarella, ma sono un po’ stordito e non ho ancora realizzato. All’inizio ho pensato ad uno scherzo”.

Sono le prime parole di un emozionatissimo Simone Rovere Meloni, il giovane pastore di 19 anni, di Uras, nominato oggi, dal Capo della Stato, Alfiere della Repubblica. L’onorificenza gli è stata attribuita “…per il coraggio e la perseveranza con cui ha reagito alla perdita di parte del suo gregge in seguito a una drammatica alluvione” nel novembre del 2021.

In quell’occasione Simone aveva ricevuto una grande solidarietà che gli aveva permesso di ricostituire il suo gregge e dato la forza per rialzarsi e per continuare a fare il lavoro che aveva scelto per il suo futuro.

“Ieri sera – ha proseguito il giovane pastore – mi hanno chiamato dal Quirinale, ma ho riattaccato subito pensando ad uno scherzo. Dopo qualche minuto mi hanno richiamato e mi hanno detto di questo premio, e allora ho pensato che poteva essere vero, ma ho capito di cosa si trattava solo stamattina, quando il sindaco di Uras, Samuele Fenu, mi ha ricevuto in Comune e mi ha spiegato bene la cosa”.

Simone racconta il suo percorso e la sua determinazione nel fare il lavoro che ama. “Quell’alluvione del 2021 per me è stata un duro colpo, ma piano piano, grazie all’aiuto della Caritas e di tante altre persone, rimboccandomi le maniche sono riuscito ad andare avanti. Adesso ho 150 pecore e sto cercando di fare crescere la mia azienda, tra poco monterò la mungitrice.

Faccio il lavoro che amo: mi piace la campagna e gli animali, non saprei vivere diversamente. Ora mi preparo per andare a Roma, a fine febbraio, quando ci sarà la cerimonia per la consegna del premio da parte del Presidente Mattarella, e ancora non mi sembra vero di poter entrare al Quirinale”.

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