Apr 22

Anita Pili proposta da Solinas come candidata alla carica di sindaco, ma lei smentisce.

Secondo quanto ha sostenuto Alessandra Carta, in un articolo pubblicato oggi su sardiniapost.it, Anita Pili (ex Fortza Paris, Pd, e ora Sardegna 20venti) potrebbe essere la candidata alla carica di sindaco del Comune di Oristano per il centrodestra.

A detta della giornalista di Sardina Post, di solito ben informata sulle questioni regionali, sarebbe questa l’ultima “genialata” del presidente Christian Solinas per trovare la quadra in vista del rimpasto nella sua sempre più squinternata giunta regionale.

Anita Pili, pur sentendosi lusingata (o usata?) dalla proposta di Solinas, ha smentito quanto sostenuto da Alessandra Carta, sostenendo che non sarà lei la candidata del centrodestra alla carica di sindaco di Oristano.

“Considerato che devo sacrificare la Pili – deve aver pensato Solinas, evidentemente senza interpellare l’interessata – perchè Sardegna 20venti ha un solo rappresentate in consiglio regionale (il fondatore Stefano Tunis, che molti ritengono sia il “vero” assessore regionale all’Industria. ndr) e che, quindi, numericamente questo partitino non conta niente; dato che Anita Pili come assessore non è che abbia fatto sfracelli, la sostituisco con chi più mi garba per far quadrare il cerchio per il rimpasto, e per ricompensarla del “sacrificio” (visto che i rappresentanti locali e regionali dei partiti oristanesi contano come il due di picche), la impongo come candidata sindaco del centrodestra a Oristano”.

Se questo è il quadretto prospettato da Solinas (anche se Pili ha cortesemente rifiutato, non è detto che il presidente non riesca a farle cambiare idea. ndr), di sicuro il governatore farà un gran favore a se stesso ma non è detto che lo faccia anche agli oristanesi, che vedrebbero la candidatura dell’ex sindaco di Siamaggiore (che non pensiamo soffra di crisi d’astinenza da poltrona, o no?) come un’imposizione calata dall’alto, con tutti gli altri partiti “zitti e a cuccia”.

In questo caotico contesto resta da capire la posizione dei vertici regionali dei partiti, a cui di Oristano probabilmente non importa nulla, soprattutto se gratificati dal rimpasto alla Regione. In secondo luogo siamo curiosi di sapere quale sarà, a questo punto, la reazione di Fratelli d’Italia di fronte al paventato diktat del presidente Solinas o di qualsivoglia rivendicazione da parte degli alleati (o ex?). Se avesse gli attributi come Dio comanda (cosa di cui dubitiamo), FdI rispedirebbe qualsiasi proposta al mittente, sostenendo a muso duro che il suo candidato è il sindaco uscente, Andrea Lutzu.

Difficile, come detto, che questo avvenga, vista la poca lungimiranza che i politici (parola grossa questa) della città di Eleonora e i rappresentanti regionali di Oristano e provincia hanno dimostrato recentemente. Per questo motivo non è improbabile che della questione oristanese, visto che, come si suol dire, a livello locale e regionale non si è riusciti a cavare un ragno dal buco, possano occuparsene addirittura i vertici nazionali in quel di Roma.

Detto questo, se qualche tempo fa pochi avrebbero scommesso sulla vittoria del candidato sindaco per il centrosinistra  Efisio Sanna, adesso, di fronte alla scombinata proposta di Solinas e al caos che regna all’interno del centrodestra, le sue quotazioni sono aumentate a dismisura.

Questo l’articolo di Alessandra Carta pubblicato sul sito di Sardina Post:

“C’è un piano B per far quadrare i giochi nel centrodestra, adesso che Christian Solinas non può più tornare indietro sul rimpasto in Giunta, sebbene la melina non sia finita: la via d’uscita dallo stallo prevede il benservito ad Anita Pili, l’assessora all’Industria, facendole però un posto alle Amministrative del 12 giugno, da candidata sindaca a Oristano.
Nella città di Eleonora l’attuale primo cittadino è Andrea Lutzu, quota Fratelli d’Italia, ma in guerra con metà centrodestra. Lutzu non è gradito soprattutto al presidente della Regione che non ha alcuna intenzione di sostenerne la candidatura bis. Quindi ecco la possibilità di prendere due piccioni con una fava. Nulla è deciso ma il ragionamento è cominciato.
Togliendo alla Pili la delega all’Industria ma col ripescaggio alle Comunali, Sardegna 20venti, il partito dell’assessora, non può storcere il naso più di tanto. Del resto, Sardegna 20venti ha un solo scranno in Consiglio regionale, quello occupato dal fondatore Stefano Tunis. Ragion per cui la casella in Giunta è grasso che cola.
Con la Pili fuori dall’Esecutivo – anche lei è oristanese – si può mettere in moto il rimpasto. A quel punto si libera la casella da dare all’Udc che di onorevoli ne ha cinque (ha appena perso l’alleato di Cambiamo, Antonello Peru, per via della condanna), ma una sola delega in Giunta, in mano ad Andrea Biancareddu. A questo punto la donna devono metterla i Riformatori che non possono tenere i Lavori pubblici, oggi in mano al consigliere-assessore Aldo Salaris, perché i liberal democratici hanno in Aula due soli scranni, troppo pochi per dettare legge sulle deleghe.
Se poi Solinas vorrà anche cambiare incarichi ai sardisti, sarà un altro paio di maniche. Il Psd’Az ha oggi tre assessori: Quirico Sanna (Urbanistica ed Enti locali), Gianni Chessa (Turismo) e Gabriella Murgia (Agricoltura). Come raccontato ieri da Sardinia Post, i Quattro Mori sono in crisi proprio per via delle poltrone. Tanto che il vertice tra il partito e il governatore a Villa Devoto è ancora rinviato, a martedì prossimo. Ma con la Pili fuori, le manovre hanno un punto zero da cui iniziare.
Nel Psd’Az si sono attrezzati per ogni evenienza, inclusa l’indicazione della quota femminile nel caso in cui a saltare sia la Murgia: la sardista su cui puntare sarebbe Anna Paola Aisoni, vicesindaca a Tempio, in Gallura, dove è anche titolare dell’Urbanistica. (Alessandra Carta, sardiniapost.it)

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