Apr 17

E’ tornata in classe a San Vero Milis la maestra sospesa.

È tornata in classe questa mattina ed è stata accolta con affetto dai genitori degli alunni della scuola primaria di San Vero Milis, Marisa Francescangeli, la maestra di 58 anni, di Nuoro, sospesa per venti giorni.

La maestra era stata sospesa per aver fatto realizzare agli scolari un piccolo rosario con perline a forma di braccialetto e per aver recitato insieme ai piccoli un’Ave Maria e il Padre Nostro durante la sostituzione di un suo collega, in una terza elementare, prima delle vacanze natalizie del 2022.

Accompagnata dal segretario provinciale della Uil scuola di Oristano, Raimondo Pisu, il sindacato che ha presentato ricorso contro la sospensione, l’insegnante non ha nascosto la sua emozione, per lei anche un mazzo di rose rosse e bianche.

“Piangevo già prima di arrivare – ha raccontato ai giornalisti che l’aspettavano davanti all’istituto – non vedevo l’ora di poter riabbracciare i miei alunni, che non meritano quanto è accaduto; sono sicura che riprenderemo alla grande”.

Marisa Francescaangeli si dice convinta che ora la verità su quanto accaduto in aula le darà ragione. “Non vedo l’ora di riprendere a lavorare, sono qui per i miei bambini. Sono stati venti giorni difficili e di stress – ha confessato la maestra -. È giusto adesso che si sappia la verità, deve venire fuori, ci sarà un procedimento penale. Ho tante persone che mi stanno sostenendo in questo momento”.

Il ministero dell’Istruzione sta seguendo il caso e ha già deciso l’invio di tre ispettori, scelti fra persone di particolare esperienza e competenza, affinché verifichino la regolarità del procedimento e la completezza dell’istruttoria.

Nei giorni scorsi, il ministro Giuseppe Valditara aveva sottolineato che in base alla relazione tecnica ricevuta non si è trattato di un caso isolato ma che in precedenza ci sono stati “…diversi interventi bonari del dirigente scolastico e il percorso si è svolto su diversi mesi. Anzichè insegnare geografia, storia e matematica, la maestra avrebbe fatto cantare inni religiosi o pregare. E’ quindi una violazione di un obbligo previsto dalla legge – aveva chiarito il titolare dell’Istruzione -. Se poi si tratti di canzoni religiose, di bandiera rossa o di leggere Repubblica durante l’ora di matematica, non cambia”.

All’età di 82 anni è scomparso Enrico Fiori. Per la città di Oristano è una grave perdita. Fondatore e animatore del Gruppo folk Città di Oristano, instancabile promotore di tante iniziative legate alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, e tra tutte la Sartiglia, Fiori era malato da tempo e ricoverato negli Istituti riuniti di Milis. Nel 2018 il Comune gli dedicò un premio per i 50 anni di attività dedicata alle tradizioni popolari e alla valorizzazione della storia della città di Eleonora. Enrico Fiori è considerato uno dei padri del folklore oristanese. Nato a Oristano nel 1941, da sempre lega il suo nome a quello della valorizzazione della cultura e delle tradizioni popolari. Nel 1961 ha fondato, come detto, il Gruppo folk Città di Oristano e, sempre negli anni ’60, ha svolto gli studi che hanno consentito di ricostruire il costume tradizionale di Oristano; nel 1990 è stato premiato con la Maschera d’argento e, sempre in quegli anni, è stato tra i promotori della prima Lotteria nazionale abbinata alla Sartiglia, nonchè del gemellaggio tra Oristano e la cittadina spagnola di Ciuitadella de Menorca, dove si corre la Sortilla. Tra i tanti riconoscimenti anche quello con cui, a Messina, gli fu riconosciuto il prestigioso titolo nazionale di “Padre del Folklore”, assegnato dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari.

Il Comune di Cabras si prepara all’avvio della stagione turistica e vuole andare incontro a ristoratori, titolari di bar e locali e agli operatori. Si punta sui dehors, con l’aggiornamento al ribasso per l’anno 2023 delle tariffe per l’occupazione del suolo pubblico, cancellate durante la pandemia. La nuova tariffazione prevede un costo di 30 centesimi per metro quadro al giorno per le occupazioni temporanee e un canone annuale per le strutture fisse, pari a 26 euro al metro quadro. La tariffa per ogni commerciante viene calcolata sulla base dei metri quadri occupati dalla propria copertura. “Si tratta di una misura con la quale intendiamo proseguire la nostra azione di sostegno per le attività dei bar e della ristorazione affinché, con l’avvicinarsi di un promettente turismo estivo, possano superare le criticità economiche degli ultimi anni – spiega il sindaco Andrea Abis -. Abbiamo lavorato in maniera concreta per fare in modo che il bilancio comunale potesse sostenere le minori entrate tributarie”. “L’idea – chiarisce la consigliera delegata al Commercio, Attività produttive e Ricettività, Federica Pinna – è quella di incentivare l’utilizzo delle strutture amovibili esterne senza però gravare in maniera considerevole sulle spese delle attività, così che il processo di ripresa possa essere più celere e concreto”. Il Comune di recente ha anche approvato, accogliendo le richieste degli operatori della ricettività, la delibera che prevede la divisione in due fasce di periodi della tassa di soggiorno. Per la bassa stagione è stata riportata ai valori dell’anno scorso con un passo indietro rispetto alla precedente decisione contestata: 1 euro a notte per chi soggiorna in B&B, agriturismo, affittacamere e case vacanza; 1 euro e 50 centesimi per chi sceglie alberghi fino a tre stelle, 2 euro per gli hotel a quattro e cinque stelle. Dal 1° maggio al 31 ottobre, invece, la tariffa sale di 1 euro per ogni categoria.

Continua a correre l’inflazione in Sardegna, con i prezzi al dettaglio che aumentano più velocemente rispetto al resto d’Italia. Ne dà conto l’Adiconsum regionale, che ha rielaborato i dati definitivi dell’Istat. “La Sardegna è la seconda regione d’Italia con l’inflazione più alta – spiega il presidente Giorgio Vargiu -.A marzo i prezzi sono saliti del 9%, contro una media nazionale del 7,6%, con una frenata rispetto ai mesi precedenti determinata unicamente dalla riduzione del prezzi energetici. Considerata la spesa per consumi annua delle famiglie residenti nell’Isola, un nucleo sardo si ritrova a spendere in media +2.231 euro all’anno a causa degli aumenti dei prezzi”. L’associazione dei consumatori rilancia quindi la richiesta al Governo “…affinchè intervenga con urgenza per calmierare i listini e sostenere le famiglie, adottando misure realmente efficaci, a partire dal taglio dell’Iva su alimentari e generi di prima necessità, perché con una inflazione a questi livelli il rischio concreto è di spingere migliaia di famiglie sarde verso la soglia di povertà”.

A partire da oggi fino al prossimo 23 aprile gli uomini e le donne della Polizia Stradale saranno presenti lungo le principali strade dell’Isola, per svolgere un’intesa attività di prevenzione e repressione del superamento dei limiti di velocità, anche con l’utilizzo di apparecchiatureelettroniche che permettono il rilevamento medio e puntuale della velocità. Scopo dell’iniziativa è quello di ridurre il numero delle vittime della strada e degli incidenti stradali, aderendo al Piano d’Azione Europeo 2021-2030, con attività di prevenzione, informazione e controllo, ma anche con campagne di comunicazione e operazioni congiunte con le altre Polizia Europee, i cui risultati vanno poi monitorati dal Gruppo Operativo Roadpol.

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