Covid: calano i contagi nell’Isola (1.688 nuovi casi, di cui 35 a Oristano) ma ci sono altri 3 morti.
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Secondo i dati dell’ultimo bollettino regionale, calano i contagi in Sardegna, ma si registrano altri 3 morti. I nuovi casi sono 1.688, di cui 1.422 diagnosticati da antigenico.
Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 8.862 tamponi, per un tasso di positività (ovvero rapporto tra nuovi casi e tamponi processati) del 19%.
I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 13 (1 in più di ieri), mentre diminuiscono quelli ricoverate in area medica, che oggi sono 303 (13 in meno rispetto a ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 28.888 (9 nove in più nelle ultime 24 ore).
Si registrano anche 3 decessi: una donna e un uomo, entrambi di 88 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; e una donna di 81 anni, residente nella provincia di Nuoro.
Dei 1.686 casi odierni, 210 sono riferiti alla provincia di Oristano, 328 a quella di Sassari, 465 all’Area Metropolitana di Cagliari, 236 alla provincia di Nuoro, e 447 al Sud Sardegna.
Nelle ultime 24 ore a Oristano si sono registrati 35 nuovi contagi e 30 guarigioni.
Il totale dei casi rilevati fino a questo momento sale così a 6.910, i pazienti guariti sono 6.424, i casi attualmente positivi 439, e i decessi 42.
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Nella riunione tenutasi recentemente a Donigala Fenughedu, la Conferenza Episcopale Sarda ha preso atto con soddisfazione della rete di accoglienza che, attraverso le Caritas diocesane, è stata messa in moto verso i profughi provenienti dall’Ucraina. Rete che ha visto favorire i ricongiungimenti familiari, oltre che offrire luoghi di ospitalità in diversi parti dell’Isola, anche in collaborazione con le autorità locali. I Vescovi rinnovano l’invito alla preghiera per implorare il sospirato dono della pace per ogni conflitto che insanguina il nostro mondo causando morte e distruzione. La Conferenza, inoltre, affrontando altre questioni inerenti la realtà della Chiesa in Sardegna, ha esaminato alcuni temi collegati al cammino sinodale, al seminario regionale e alla Facoltà Teologica, verificando anche una bozza di progetto relativo alla formazione, presso la Facoltà, di guide turistico-religiose, anche in conseguenza del convegno del 2 aprile scorso sul tema dei cammini e dei pellegrinaggi, realizzato insieme all’assessorato regionale del Turismo e alla luce del recente protocollo d’intesa. I Vescovi hanno anche esaminato tutti i programmi diocesani e regionali relativi al tema della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili che, coordinati dal servizio regionale, segnalano prossimamente due appuntamenti: un convegno a Oristano, il 17 maggio, sul tema: “La Tutela del minore e delle persone vulnerabili. Verso la consapevolezza per il rinnovamento. Buone prassi e prevenzione”, e uno a Cagliari, il 4 giugno, dal titolo: “La Tutela delle persone in età minore nelle relazioni educative. Prospettive di intervento e lavoro di rete: lo stato dell’arte nel territorio”. A Donigala, una mattinata è stata interamente dedicata dai Vescovi all’ascolto e al dialogo con alcune realtà ecclesiali, continuando così un fruttuoso cammino di condivisione e di accompagnamento pastorale. Per prima è stata ascoltata la delegazione regionale Caritas, con i direttori diocesani, accolti con gratitudine per il lavoro che svolgono a servizio delle Chiese in Sardegna. Il successivo incontro ha visto la presenza degli esorcisti di ciascuna Diocesi. Un appuntamento inedito per la Ces, ma importante e voluto per ascoltare esperienze e suggerimenti. I Vescovi hanno voluto così valorizzare un compito che, al di là delle facili considerazioni che accompagnano talvolta questo ministero, ha rivelato la sua ampiezza e complessità, dimostrando la necessità di un maggiore coordinamento e di linee guida condivise. L’assemblea dei Vescovi ha infine provveduto alla nomina di Gilberto Marras, della diocesi di Cagliari, a delegato regionale della pastorale sociale e del lavoro, ed ha approvato l’elezione di Roberto Manca, della diocesi di Sassari, a presidente della sezione sarda Nord dell’Unitalsi. Il prossimo incontro dei Vescovi si svolgerà il 14 giugno, con la partecipazione degli incaricati regionali degli ambiti pastorali.
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Anche quest’anno la Lilt di Oristano, grazie alla collaborazione con la Pro Loco e l’amministrazione comunale, torna alla Fiera dell’Agricoltura di Arborea per promuovere il binomio fra salute e stili di vita “green”. Domenica 1° maggio, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, i volontari Lilt saranno presenti alla kermesse regionale con uno stand dedicato alla prevenzione oncologica, alla corretta alimentazione ed ai sani stili di vita. E quest’anno il tradizionale rosa che contraddistingue la Lilt virerà sul viola: allo stand dell’associazione, in cambio di un piccolo contributo economico, sarà possibile ricevere olii essenziali, saponi, sacchetti profumati e altri prodotti derivati dalla lavanda, donati dall’azienda agricola Falchi, che da sempre sostiene le attività della Lilt oristanese. “La lavanda è una pianta che possiede numerose proprietà curative e benefiche per l’organismo – afferma Eralda Licheri, presidente della Lilt oristanese – per questo l’abbiamo eletta come simbolo di prevenzione e cura di sé”. La Lilt oristanese è impegnata a tutto campo nella prevenzione dei tumori e nell’assistenza a chi ne è colpito: dagli eventi di sensibilizzazione e informazione sui corretti stili di vita nelle piazze e nelle scuole alle periodiche visite gratuite per la prevenzione oncologica. Ma una parte altrettanto importante dell’attività dei volontari Lilt è quella dedicata al sostegno psicologico e pratico delle persone con tumore e dei loro familiari.
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