Mar 21

Covid: nessuna illusione, pochi tamponi = pochi contagi. Oggi 854 nuovi casi e 6 morti.

Calo dei contagi in Sardegna, dovuto solo al basso numero di tamponi effettuati. I nuovi casi nell’Isola sono, infatti, 854 (di cui 666 diagnosticati da antigenico).

Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 3.288 tamponi.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 22 (2 in più di ieri), quelli ricoverati in area medica sono 332 (10 in più di ieri), mentre sono 28.600 sono i casi di isolamento domiciliare (224 in più rispetto a ieri).

Si registrano anche 6 decessi: un uomo di 77 e 2 donne di 81 e 82 anni, residenti nella provincia di Oristano; 2 donne di 91 e 101 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna; e una donna di 78 anni, residente nella provincia di Sassari.

Degli 854 casi odierni, 278 sono riferiti alla provincia di Oristano, 198 all’Area Metropolitana di Cagliari, 205 alla provincia di Sassari, 46 a quella di Nuoro e 127 al Sud Sardegna.

A Oristano si sono registrati 69 casi di positività e 77 guarigioni.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria i casi rilevati in città sono 5.425, i pazienti guariti 4.771, i casi attualmente positivi 611, e i decessi 38.

L’ordine del giorno del consiglio comunale di Oristano, già convocato in 1^ convocazione per martedì 22 marzo, alle 18:30, e in eventuale prosecuzione per giovedì 24 marzo, sempre alle 18:30, deve intendersi integrato con il seguente argomento: “Adozione piano di lottizzazione convenzionato in zona B*, via Alcide De Gasperi angolo via Leone XIII; proponente “Gruppo Rua srl e Evm srl”. L’ordine del giorno complessivo risulta, pertanto, così riformulato: 1) Approvazione regolamento per il funzionamento della Consulta del terzo settore. 2) Mozione urgente Federico, Sanna, Obinu: “Annullamento/revoca degli stalli a pagamento della vaia Segni–città Giardino”. 3) Approvazione del regolamento per la disciplina del Controllo analogo sulle società ed organismi partecipati. 4) Mozione Lutzu, Puddu, Cerrone, Deriu, Iatalese, Pusceddu, Orrù: “Condanna e rifiuto di qualsiasi atto di guerra e sostegno per le popolazioni coinvolte”. 5) Mozione Riccio, Lutzu, Masia, Cadau, Federico, Sanna, Obinu, Uras, Faedda, Canoppia, Mureddu, Puddu, Pusceddu, Deriu, Cerrone, Iatalese, Orrù, Atzeni, Tatti, Solinas, Cabras, Muru: “Discriminazioni di accesso alle cure dei diabetici sardi”. 6) Adozione piano di lottizzazione convenzionato in zona B*, via Alcide De Gasperi angolo via Leone XIII; proponente “Gruppo Rua srl e Evm srl”.

Adiconsum Sardegna ha realizzato uno studio che ha messo a confronto l’andamento dei prezzi al dettaglio nell’Isola, scoprendo che i listini non crescono allo stesso modo nelle città sarde. L’indagine dell’associazione ha preso in esame gli ultimi dati Istat sull’inflazione, che in Sardegna ha raggiunto quota +6,1%, pari ad una maggiore spesa annua di +1.622 euro per una famiglia “tipo” residente. “Prendendo in esame le voci che segnano i rincari più pesanti – ha spiegato il presidente di Adiconsum, Giorgio Vargiu -, il comparto che registra il balzo più forte è quello dell’energia elettrica, gas e combustibili, con un incremento medio in regione del +60,9% su base annua. Il picco è stato raggiunto a Olbia con il 66%. I prezzi dei prodotti alimentari sono cresciuti in media del 6%, ma a Sassari l’aumento è più pesante (6,5%). Per i trasporti si è speso in media il 10,5% in più rispetto allo scorso anno, mentre i pacchetti vacanza sono rincarati dell’11%”. E’ più salato andare al ristorante: in Sardegna cenare fuori è costato mediamente il 4,1% in più, con il picco del +5,2% a Sassari. In questa città si sono registrati aumenti a due cifre anche nelle strutture ricettive: +13,6%. I dati sull’inflazione in Sardegna – ha aggiunto Vargiu – dimostrano come il costo del caro-bollette sia stato scaricato sui consumatori, attraverso un incremento dei listini al dettaglio che interessa tutti i settori. Il nostro timore è che a marzo, con l’emergenza benzina e lo scoppio della guerra in Ucraina, e le relative ripercussioni sui prezzi, in Sardegna si possa raggiungere un tasso di inflazione record, ancora più alto di quello registrato a febbraio. Per tale morivo chiediamo al Governo di imporre prezzi amministrati almeno per i generi di prima necessità come gli alimentari e per i beni strategici come luce, gas e carburante”.

A due mesi dalla firma del protocollo d’intesa, stipulato il 20 gennaio, l’assessorato regionale del Turismo e la Conferenza episcopale sarda hanno organizzato, per sabato 26 marzo, alle 9.30, un convegno regionale dal titolo “Identità, Cultura Religiosa e Turismo – Condivisione e prospettive di sviluppo”. L’evento si svolgerà nell’aula magna della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, in via Sanjust 11, a Cagliari. Il ruolo dei “cammini”, dei “luoghi di pellegrinaggio” e degli “itinerari spirituali”, sostenuto nel corso degli ultimi anni sullo scenario nazionale e internazionale da organismi istituzionali, enti religiosi e associazioni no-profit, rappresenta per la Regione e per la Conferenza episcopale sarda un segmento strategico per rilanciare e consolidare la valorizzazione del patrimonio turistico-culturale, attraverso la riscoperta delle vie cristiane e identitarie percorse nei tempi dai pellegrini, al fine di condividere un nuovo processo di crescita umana, solidale e socio-culturale. L’incontro sarà un’occasione di confronto tra i Vescovi rappresentanti le diverse diocesi sulle priorità, sulle esigenze di coinvolgimento ecclesiale e le disponibilità dei luoghi di culto. Inoltre, verranno attivati dei tavoli di lavoro tematici, funzionali alla condivisione dello stato dell’arte sullo sviluppo delle iniziative del Turismo culturale-religioso nel territorio isolano.

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