Ago 17

Covid: 207 nuovi casi (6 a Oristano) e 8 morti in Sardegna sempre più vicina alla zona gialla.

Otto decessi e 207 nuovi contagi da Covid-19 in Sardegna nelle ultime 24 ore, sulla base di 2.790 persone testate. In totale, fra molecolari e antigenici, sono stati processati 9.865 tamponi, con il tasso di positività sceso al 2%.

Delle otto vittime, cinque sono donne di 69, 72, 78, 81 e 82 anni, e tre uomini di 47, 58 e 82 anni, tutti residenti nella Città Metropolitana di Cagliari.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 18 (-4), mentre sono 158 quelli in area medica (+18). Complessivamente, infine, sono 7.187 le persone in isolamento domiciliare (-30).

Dei 207 casi accertati nell’isola 9 sono stati registrati in provincia di Oristano, 133 nell’area metropolitana di Cagliari, 24 in provincia di Sassari, 5 in quella di Nuoro, e 36 nel sud Sardegna.

A Oristano città oggi si registrano 6 contagi e  9 guarigioni.

Sulla base degli aggiornamenti sull’emergenza sanitaria da Coronavirus, a Oristano i casi di positività accertati sinora sono 1154, i pazienti guariti 1067, 56 le persone ancora in cura e 26 i decessi. Due decessi non sono attribuibili al Covid.

Intanto, la Sardegna ha oltrepassato la soglia massima del 10% prevista dai nuovi parametri per le terapie intensive, portandosi all’11% (+1%) secondo i dati rilevati dall’Agenas e relativi al 16 agosto.

Per l’Isola l’incidenza dei contagi su 100 mila abitanti prevista dai parametri a 50 per restare in zona bianca, si attesta a livelli superiori a 147,93. Si tratta della terza settimana consecutiva nella quale la Sardegna si trova ad un passo dalla zona gialla.

Se il numero dei casi per 100mila abitanti dovesse arrivare a quota 150, restando sopra soglia la pressione sulle intensive, il cambio di colore sarebbe assicurato.

Dopo la bocciatura definitiva, da parte del Tar della Sardegna, del bando per l’attribuzione delle risorse agli eventi culturali a richiamo turistico, effettuato tramite un “click day”, le opposizioni in consiglio regionale hanno attaccato senza mezzi termini l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa. Il metodo, già criticato a suo tempo, aveva fatto insorgere molte associazioni, come “Time in jazz” di Paolo Fresu, capofila del ricorso presentato ai giudici amministrativi, che hanno poi dato ragione ai proponenti. Il Tar ha, infatti, ravvisato lo “stravolgimento e violazione della legge del 1955 con l’attribuzione di consistenti risorse a soggetti che erano stati solo più veloci (di 2-3 secondi), con esclusione (per esaurimento del budget) di coloro che avevano articolato le proposte in modo da soddisfare le finalità indicate dal legislatore (che implicano una valutazione articolata e comparata)”. Così dopo lo stop al bando, Progressisti e LeU hanno chiesto le dimissioni dell’assessore Gianni Chessa. “L’anno scorso, pochi giorni dopo la pubblicazione del bando, l’opposizione aveva presentato una dettagliata interrogazione, che paventava i rischi legati alla scelta dell’assessore Chessa di utilizzare il metodo del “click day” senza alcun criterio di merito per erogare risorse pubbliche – hanno spiegato i Progressisti -. Era tutto già scritto. L’unico a non essersi reso conto dei problemi è stato l’assessore Chessa, che oggi, invece delle scuse e delle lettere di dimissioni, pensa di giustificarsi pubblicamente. Come sua abitudine, accusa i funzionari e i dipendenti del suo assessorato, ma dimentica di dire che ha portato avanti la stessa scelta del “click day” anche quest’anno con i 5,5 milioni di euro da assegnare agli eventi sportivi, Il dramma è che anche questa volta a pagare i danni degli errori saranno gli operatori del settore”. Una stilettata a Chessa è arrivata anche da LeU. “E’ un fallimento delle politiche turistiche senza precedenti – hanno denunciato gli esponenti del partito di opposizione -. Riteniamo imbarazzante che l’assessore al Turismo provi sempre a scaricare i propri fallimenti sui dipendenti pubblici. E’ chiaro a tutti che in questi due anni e mezzo oltre che proposte imbarazzanti, come il costume sardo per i camerieri, non si è riusciti a porre in essere una vera e propria politica del turismo nella nostra Isola. La bocciatura del “click day” sui grandi eventi rischia di far fallire decine di associazioni che hanno già svolto le manifestazioni e, cosa ugualmente grave, mette a rischio anche il bando sulle associazioni sportive dilettantistiche, che si basa sempre sugli stessi criteri dell’invio più veloce”.

Gli ambientalisti del Grig, Gruppo d’intervento giuridico, hanno lanciato l’allarme per gli alberi della borgata marina oristanese di Torre Grande. Dopo aver raccolto numerose segnalazioni di residenti, l’associazione ecologista ha inoltrato un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in relazione al ventilato taglio dei pini sul lungomare di Torre Grande. Il Grig ha coinvolto il Ministero della Cultura, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e il Comune di Oristano. A rischio, secondo il Grig, sarebbero i pini dal lato delle case. “La presenza del lungomare alberato – hanno ricordato gli ecologisti – è attualmente un innegabile valore ambientale e paesaggistico per Torre Grande. In ogni caso, il lungomare è tutelato con vincolo paesaggistico e con vincolo culturale, e ogni eventuale modifica dev’essere preventivamente autorizzata. Un sussulto di buon senso da parte di amministratori pubblici e progettisti è, comunque, auspicabile”.

Stefano Oppo, atleta del gruppo sportivo Carabinieri, che ha conquistato la medaglia di bronzo nel canottaggio alle Olimpiadi di Tokyo, è andato a trovare, questa mattina, i “colleghi” del Comando provinciale di Oristano.

L’azzurro, con tanto di medaglia al collo, è stato ricevuto dal colonnello Erasmo Fontana, che l’ha omaggiato con un crest del Comando provinciale, e si è poi intrattenuto con l’atleta oristanese a parlare, fra l’altro, del suo prestigioso successo alle Olimpiadi.

Stefano Oppo, che sta trascorrendo a Oristano qualche giorno di ferie, ha incontrato anche una rappresentanza di giovani marescialli, che sono stati appena assegnati ai comandi di Stazione presenti in provincia, ringraziandoli per l’affetto che gli hanno dimostrato e ha fatto loro un grande in bocca al lupo per l’attività che si apprestano a svolgere sul territorio. Anche il colonnello Fontana si è rivolto ai marescialli, ricordando l’importanza e la responsabilità  dei Carabinieri nel rappresentare lo Stato nelle comunità della provincia di Oristano.

Si è concluso oggi, attorno alle 15, un intervento dei Vigili del fuoco di Oristano per mettere in sicurezza un serbatoio di Gpl, che perdeva gas, in un distributore di carburanti sulla strada Oristano-Simaxis. I pompieri, dopo aver evacuato il personale del bar nel piazzale del distributore, hanno provveduto ad attenuare la nuvola di gas con getti d’acqua. Al termine dell’intervento è stato riaperto il tratto di strada nei pressi del distributore precedentemente chiuso al traffico.

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