Nov 13

Arrestato per spaccio aizza cane di grossa taglia contro gli agenti della Squadra Mobile.

Gli agenti della Squadra Mobile di Oristano hanno arrestato, in flagranza di reato, due persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, porto di arma clandestina e  ricettazione.

Dopo una prima attività di pedinamento e appostamentol effettuata nelle strade della periferia della città, gli agenti sono entrati in un vecchio capannone di un 49enne, di origini svizzere ma residente da anni a Oristano.

L’uomo appena ha visto gli agenti ha prima tentato di fuggire ma, una volta raggiunto, ha sguinzagliato contro i poliziotti un cane di grossa taglia (un meticcio nato dall’incrociato tra un pitbull e un boxer) che ha azzannato due degli agenti intervenuti. Con molta difficoltà gli uomini della Squadra mobile sono riusciti a bloccare sia il cane che il padrone. Lo svizzero è stato poi arrestato, mentre i due agenti addentati dal cane in diverse parti del corpo sono stati subito medicati.

I poliziotti hanno trovato 7 chili di marijuana suddivisa in 30 sacchetti posti sottovuoto, nonché tutto il materiale per il confezionamento dello stupefacente, tra cui bilancini di precisione, macchina per sottovuoto, sacchetti termosaldabili per il confezionamento e tutta l’attrezzatura per la produzione di piccoli panetti di sostanza assimilabile a una sorta di hashish ricavata pressando, all’interno di formine rettangolari, la resina ottenuta da boccioli di canapa indiana e residui di marijuana tritati.

Durante le concitate fasi dell’arresto dello svizzero, a sostegno dell’uomo è intervenuto il figlio 19enne. Il giovane è stato perquisito e trovato in possesso di una pistola Beretta con matricola limita ed è stato arrestato.

Nella perquisizione del vecchio capannone gli agenti della Mobile hanno trovato un luogo utilizzato come essiccatoio, ricavato mediante l’utilizzo di un grosso phon professionale, riadattato per l’uso, e una specie di tenda ricavata con l’utilizzo di reti metalliche e lenzuola.

I due arrestati sono stati condotti presso il carcere di Massama a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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