Nov 08

Svolta nelle indagini per il furto di Capodanno al Centro commerciale Porta Nuova.

La polizia di Oristano ha arrestato alcuni degli autori del furto al Centro commerciale “Porta Nuova” effettuato la notte del 31 dicembre 2017.

In manette sono finiti Alberto Melis, 52 anni, di Cagliari ma residente a Pabillonis; il cagliaritano Andrea Piras, 30 anni, residente a Dolianova; e Roberto Pes, 58 anni, di Dolianova ma residente a Cagliari, dov’è titolare di un negozio “Compro oro”, accusato di riciclaggio.

Il furto, durato 10 ore (era iniziato alle 21,30 del 31 dicembre 2017 e terminato alle 6,30 del mattino successivo), aveva fruttato circa 1700 euro in contanti e oltre 250 mila euro in oro e gioielli.

Tutta l’operazione era stata studiata dalla banda del buco nei minimi particolari, come hanno dichiarato il questore Giusy Stellino e il dirigente della Squadra Mobile Samuele Cabizzosu.

Dalle immagini della videosorveglianza si notano quattro persone (due non sono state ancora rintracciate) che si portano dietro scale, martello pneumatico e tutto l’occorrente per entrare nel locale ed effettuare il furto. I quattro accedono all’interno dal tetto del Centro commerciale e per non essere visti dall’esterno piazzano addirittura una tenda. Poi con martello pneumatico e smeriglio praticano un foro e con le scale si calano all’interno del primo piano. Qui, dentro il negozio di scarpe Carpatinus, fanno un altro buco e penetrano nel negozio Motivi. Asportano dalla cassaforte 1400 euro e prendono 300 euro dalla cassa. Poi praticano un foro nel muro confinante con la gioielleria Olla e entrano all’interno.

Intanto, in precedenza, la banda aveva disattivato, con un disturbatore di frequenza, il sistema di allarme, che però scatta ugualmente per un brevissimo lasso di tempo. I quattro, non sapendo se il segnale d’allarme abbia o meno allertato la Polizia, escono subito dal Centro commerciale. Visto che però l’allarme non ha sortito risultato alcuno, dopo circa mezz’ora rientrano a “Porta Nuova”all’interno della gioielleria Olla. In appena 7 minuti svaligiano il caveau della gioielleria e poi vanno via.

Dalle modalità con cui è stato effettuato il furto, la Polizia capisce che la banda ha fatto certamente dei sopralluoghi. Passa quindi al setaccio le immagini della videosorveglianza per vedere se sia possibile rintracciare qualche persona sospetta. E alla fine la trova.

Uno degli arrestati si era, infatti, recato varie volte al Centro commerciale e anche all’interno della gioielleria, tant’è che poi viene riconosciuto da alcune persone. Da qui le indagini prendono una svolta. La polizia parte da lui e vede che, stranamente, la notte di Capodanno il telefono del sospettato non ha registrato alcun traffico. Secondo gli inquirenti l’uomo deve aver lasciato, evidentemente, il telefono a casa, e questo è comprovato  anche dal fatto che i quattro durante il furto comunicano tra loro con delle ricetrasmittenti (una è stata trovata all’interno del Centro commerciale. ndr).

Indagando sui suoi amici, la Polizia scopre che anche il telefono di un altro degli arrestati la notte di Capodanno non ha effettuato né ricevuto chiamate e nota che i due cellulari si trovavano nello stesso posto. Approfondendo questo forte indizio di colpevolezza nei loro confronti l’indagine giunge così ad un primo epilogo.

Una operazione congiunta tra Polizia di Stato e Carabinieri ha portato all’arresto di un 62enne residente a Cabras, per detenzione e porto abusivo di due pistole detenute illegalmente. L’uomo, lo scorso 31 ottobre, si era recato in aperta campagna nei pressi dello stagno di Cabras e lì, per intimorire un giovane che poco prima aveva fatto salire a bordo della sua auto, aveva esploso in aria sette colpi di pistola. Dopo si era allontanato, perché la sua presenza era stata notata da alcune persone, che hanno poi chiamato le Forze dell’ordine. Durante le indagini, Polizia e Carabinieri hanno scoperto che il giovane che era salito a bordo dell’auto era ritenutodal 62enne responsabile della fine della sua relazione con la ex fidanzata. L’arrestato, che ha negato ogni addebito e si è rifiutato di fornire elementi utili per il ritrovamento delle armi, è stato condotto presso il carcere di Massama e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Per i reati che gli vengono contestati, l’uomo rischia da 2 a 10 anni di carcere e una multa da 4.000 a 40.000 euro per il porto abusivo di armi in luogo pubblico, mentre per la detenzione illegale delle pistole è prevista una pena da 1 a 8 anni di reclusione e una multa da 3.000 a 20.000 euro.

Qualche albero caduto e pochi allagamenti rispetto al solito a Oristano e zone limitrofe. II maltempo ha oggi parzialmente risparmiato l’Oristanese. I Vigili del fuoco sono intervenuti nella tarda mattinata in via Solferino per la caduta di un albero che è precipitato sul marciapiede, senza per fortuna procurare alcun danno. Un altro albero è caduto sulla strada che collega Oristano a Cabras, nei pressi del bivio per Solanas.

Il congresso regionale da celebrarsi a febbraio e modifica dello Statuto nazionale. Questi i punti discussi in occasione dell’assemblea regionale del Pd, che si è tenuta all’hotel Su Baione, ad Abbasanta. Nella sua relazione il segretario regionale, Emanuele Cani, ha proposto l’istituzione di un comitato che avrà il compito di sviluppare la discussione, preparando il partito alle primarie di febbraio. Del gruppo faranno parte dieci esponenti, che saranno nominati nei prossimi giorni, tenendo conto dell’equilibrio di genere e del rispetto della rappresentanza territoriale e di tutte le aree del partito. Il nuovo Statuto (che avrà il via libera nell’Assemblea nazionale in programma a Bologna il 17 novembre) prevede alcune novità anche per gli Statuti regionali. Per esempio, l’elezione dei segretari da parte dei soli iscritti. Ogni regione potrà, però, scegliere la strada delle primarie aperte. Ed è quello che farà il Pd sardo, che a Bologna intende affermare questa posizione. Su questo aspetto c’è un’unità di massima tra le correnti interne al partito. Di fatto, anche se non in modo formale, l’assemblea ha dato il via alla fase congressuale. La prossima riunione si terrà dopo il 17 novembre per definire in modo dettagliato l’iter fino alle primarie.

Sono 36 gli stalli del parcheggio pubblico di via Bellini riservati al personale scolastico dell’Istituto comprensivo 2. Lo dispone un’ordinanza del Comune di Oristano che, sulla base dell’accordo raggiunto tra il sindaco Andrea Lutzu e la società Sis, che in città gestisce il servizio di parcheggi a pagamento, fissa le regole per l’utilizzo gratuito del parcheggio da parte del personale scolastico. Gli insegnanti e gli operatori scolastici dovranno esporre sulla vettura l’apposita autorizzazione e potranno parcheggiare nelle aree riservate dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14. La misura era stata decisa nei giorni scorsi, in seguito allo spostamento nella scuola di via Bellini di 10 classi della scuola primaria di via Cairoli, chiusa per i problemi di sicurezza di quell’edificio.

Il Comune di Oristano ha pubblicato il bando per la concessione temporanea di immobili comunali. Il bando è finalizzato alla valorizzazione e utilizzazione ottimale del patrimonio comunale in regime di concessione temporanea annuale, mediante il coinvolgimento di associazioni, soggetti pubblici e privati, che svolgano le proprie attività in coerenza con gli scopi istituzionali dell’ente, attraverso iniziative di carattere sociale, culturale, storico, artistico, delle tradizioni locali, ricreativo e ambientale, assemblee, seminari, incontri, convegni e manifestazioni nei campi dell’arte, della cultura, dell’educazione musicale, delle politiche giovanili e dei servizi sociali, assemblee, seminari, incontri tra cittadini per finalità riconosciute dall’amministrazione. La richiesta di utilizzo temporanea di locali comunali può essere avanzata da associazioni culturali, ambientaliste e sportive, associazioni di volontariato regolarmente costituite ed iscritte all’albo regionale, associazioni di promozione sociale, comitati di cittadini istituiti in associazioni per la tutela e la salvaguardia di interessi collettivi, il cui statuto sia stato preventivamente presentato all’amministrazione comunale, organismi religiosi, organismi ed istituzioni scolastiche comunali, enti pubblici che ne facciano richiesta per promuovere ed organizzare iniziative di interesse per la collettività oristanese, istituzioni pubbliche, fondazioni o comitati. La concessione in uso può essere rilasciata anche a soggetti diversi purché l’iniziativa promossa sia ritenuta di interesse collettivo, abbia carattere culturale, storico, artistico, teatrale, scientifico, musicale, sociale, sportivo, scolastico, sanitario, umanitario, di volontariato e di pubblico interesse in genere. La concessione dei locali potrà avvenire in uso esclusivo, in uso non esclusivo o per attività saltuarie. Le richieste di concessione devono essere trasmesse al Comune di Oristano, Settore Programmazione e Gestione delle Risorse, entro il 30 novembre; mediante Pec all’indirizzoistituzionale@pec.comune.oristano.it;  ovvero a mezzo consegna a mano all’Ufficio protocollo del Comune, in piazza Eleonora. Per informazioni ci si può rivolgere al Servizio Patrimonio, Geom. Pier Paolo Cuccu oppure Geom. Giorgio Vacca Tel: 0783 791270/791340, e-mail pierpaolo.cuccu@comune.oristano.it, giorgio.vacca@comune.oristano.it.

La Regione ha approvato la graduatoria dei soggetti ammessi ai finanziamenti per gli interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione finalizzati al recupero e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare privato. “Nell’elenco figurano anche diversi cittadini oristanesi che potranno, dunque, usufruire delle risorse regionali per interventi migliorativi dei loro beni immobili – ha osservato l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia residenziale del Comune di Oristano, Gianfranco Sedda -. Nel complesso a Oristano vengono assegnati oltre 350 mila euro per una quindicina di interventi. Con questa misura la Regione punta a incentivare il mantenimento e il miglioramento del decoro urbano, promuovere la cura della qualità architettonica e la funzionalità degli edifici e il superamento del “non finito” per implementare l’attrattività dei luoghi e la qualità di vita delle popolazioni insediate. È un piccolo segnale per la ripresa del comparto edilizio ed anche un buon incentivo per il recupero del decoro urbano in linea generale”. Per il 2019 le risorse ammontano a 23 milioni di euro, destinati a tutto il territorio regionale. Gli interventi devono avere un costo complessivo minimo pari a 15 mila euro. Il finanziamento non potrà superare l’importo massimo del 30% della spesa totale, riconosciuta sulla base del piano finanziario e, comunque, non superiore a 30 mila euro, salvo l’incremento dovuto alla premialità nel caso di efficientamento energetico. Se l’intervento prevede opere di efficientamento energetico, di valore pari o superiore al 10% della spesa totale, è prevista, una premialità di importo massimo pari al 20% del finanziamento. La graduatoria è consultabile sul sito della Regione all’indirizzo: www.regione.sardegna.it/j/v/2644?s=1&v=9&c=389&c1=1376&id=81163.

Il Comune di Oristano lancia il “Patto per la Lettura” e si apre a tutti i soggetti, pubblici e privati, per sostenere la lettura come pratica sociale diffusa. L’iniziativa è della giunta Lutzu che, su proposta dell’assessorato comunale alla Cultura e della Biblioteca comunale, ha approvato una delibera che stabilisce le modalità di realizzazione del Patto. “Già da alcuni anni Oristano ha ottenuto dal Centro per il libro e la lettura (Istituto autonomo del Mibact) e dall’Anci il riconoscimento di “Città che legge”, grazie all’attività di biblioteche, scuole, associazioni, librerie e istituzioni – ha spiegato l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. È stato un importante riconoscimento delle azioni condotte in città per la promozione della lettura come diritto fondamentale per tutti i cittadini e come competenza da diffondere nella comunità per promuovere il benessere e il miglioramento culturale ed economico. Oggi vogliamo compiere un passo avanti proponendo un patto alla città. Nato in Spagna e già adottato in altre città d’Italia, il Patto è uno strumento di indirizzo e coordinamento che la città adotta per sostenere la lettura come pratica sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale per tutti i cittadini. Con il Patto viene valorizzato il lavoro che la Biblioteca comunale svolge per la promozione della lettura e della conoscenza, per la socializzazione e il contrasto alle povertà educative, in rete con tutti i soggetti attivi e competenti”. Il Comune di Oristano si impegna a creare una rete territoriale che coinvolga le professionalità della filiera culturale, in particolare del libro (bibliotecari, educatori, insegnanti, librai, case editrici, associazioni culturali, animatori della lettura) e ogni altro soggetto pubblico o privato (biblioteche, scuole, università, enti, fondazioni, aziende, lettori singoli e/o organizzati in gruppi, ecc.) che consideri la lettura, in tutte le sue forme, come una risorsa importante di crescita culturale e civile, un bene comune su cui investire. Attraverso il Patto per la Lettura si vogliono sostenere azioni per ampliare la platea dei lettori abituali e per avvicinare alla lettura anche i non-lettori, moltiplicando le occasioni di contatto con i libri nei diversi luoghi e momenti della vita quotidiana, creando occasioni di promozione della lettura per tutte le fasce d’età. E con il progetto “Nati per Leggere” si vuole promuovere la lettura per i bambini fin dai primi mesi di vita, un’esperienza importante per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini e per il sostegno alla genitorialità. Si vuole, inoltre, favorire la possibilità di leggere nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di riposo, a domicilio, e proporre eventi, progetti e laboratori di lettura partecipata per l’integrazione di persone con differenze specifiche dell’apprendimento, disabilità motorie e sensoriali, per favorire il dialogo interculturale e promuovere percorsi di cittadinanza attiva.“Vogliamo sostenere i lettori come divulgatori del piacere di leggere, incentivando la lettura condivisa, ad alta voce e i gruppi di lettura”, ha detto ancora spiega l’assessore Sanna. Il prossimo passo sarà dunque la firma del Patto da parte di tutte le istituzioni pubbliche, biblioteche, case editrici, librerie, autori e lettori organizzati in gruppi e associazioni, scuole e università, imprese private, associazioni culturali e di volontariato, fondazioni bancarie e tutti coloro che condividono con il Comune la stessa idea di promozione della lettura. In quanto Città che legge, Oristano è centro di riferimento del programma Biblioraising, finanziato dal Cepell/Anci, che ha visto un’attività formativa, rivolta a tutto il territorio oristanese, sulla raccolta fondi per progetti culturali e sociali, coordinata dalla Scuola di Roma di Fundraising. L’esito del corso di formazione è stata la costituzione di una rete composta dai Comuni di Oristano, Arborea e Zeddiani che ha predisposto un piano, denominato “La lettura è un dono”, per la raccolta di fondi destinati al programma “Nati per Leggere”, portato avanti dalle biblioteche dei tre comuni, in collaborazione con i pediatri e il consultorio familiare. La presentazione alle comunità del progetto “La lettura è un dono” è prevista per il 22 novembre, all’auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni. Saranno presenti i sindaci e gli assessori dei tre comuni coinvolti; la professionista della Scuola di Roma Fundraising, Alessandra Furnari; la bibliotecaria ,esperta di letteratura per l’infanzia, Francesca Succu, rappresentante nazionale di Nati per Leggere in Sardegna; la pediatra Maria Giuseppina Gregorio, rappresentante nazionale dell’associazione culturale pediatri in Sardegna.

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