Set 16

Primo giorno di scuola: gli auguri del sindaco Lutzu agli studenti.

In occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimiliano Sanna e l’assessore alla Pubblica istruzione Stefania Zedda, questa mattina, hanno salutato la scolaresca dell’Istituto comprensivo numero 3 di Oristano.

Nell’aula magna delle scuola elementari di via Amsicora, insieme al dirigente scolastico, Pasqualina Saba, hanno risposto alle domande degli studenti e augurato buon anno scolastico a tutti. Il sindaco Lutzu, in particolare, si è soffermato e ha invitato gli studenti a riflettere sull’importanza dei valori della famiglia, dell’educazione e del lavoro, tutti straordinariamente importanti per formare i buoni cittadini di domani.

Ogni anno il sindaco Lutzu e l’assessore alla Pubblica istruzione Zedda, scelgono una scuola dove portare il saluto dell’istituzione comunale, anche se a tutte le scuole è stata, comunque, trasmessa una lettera di auguri.

Questo il testo della lettera:

“Carissime e carissimi scolari e studenti di Oristano, l’inizio del nuovo Anno Scolastico si compie all’insegna di una bella ricorrenza. È quella del Trentesimo Anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Infanzia e della Adolescenza. In questo documento, approvato con valore universale, in un anno che vi parrà lontano un secolo, ma che non è così distante dalla memoria degli adulti che vi circondano, trovano espressione 4 principi fondamentali.

Anzitutto il diritto alla non discriminazione, affinché quanto previsto dall’Onu sia garantito ai minori, a tutti i minori, senza distinzione di lingua e razza, religione ed opinione, dei più giovani, dei più piccoli o dei loro genitori, e quindi affinché in ogni legge, iniziativa e situazione problematica l’interesse del bambino/adolescente possa avere la giusta priorità. Oltre a questi diritti, gli Stati si sono impegnati non solo a destinare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei minori, ma anche ad ascoltare le opinioni di bambini, ragazzi e adolescenti. A farlo in tutti i processi decisionali che li riguardano e perché gli adulti ne tengano conto, in maniera adeguata e costante.

Ci piace ricordare questi valori nel porgervi l’augurio sincero di un brillante anno di studio, crescita e apprendimento. Lo facciamo sapendo quali sono le nostre responsabilità (come genitori e come amministratori della città) ma anche perché il vostro ruolo e il vostro senso del dovere vi rendono protagonisti consapevoli e attivi, oltre che creativi e responsabili, delle e nelle comunità (piccole o grandi) di cui fate parte. E la scuola è una di queste.

Lo studio, come già sapete o imparerete presto, richiede passione, sacrificio e impegno. Davvero però esso è una palestra che insegna il metodo per affrontare le complessità della vita. Proprio la scuola, un bene di tutti, spazio fondamentale di crescita umana, sociale e culturale, è il laboratorio nel quale state costruendo nel presente il futuro, vivendo in classe, giorno dopo giorno, un’occasione di libertà, di tolleranza e di lealtà verso voi stessi e verso gli altri. Siatene fieri.

Il nostro augurio è anche che la scuola, la vostra scuola, vi dia sempre la possibilità di conoscere e coltivare, con libertà, nel rispetto di se stessi, in modo saggio e coraggioso, i vostri sogni, i vostri carismi. E ne avete tantissimi. Siamo certi che vi impegnerete nella costruzione di una società, di una comunità, di una città, più giuste e più belle ricordando che la conoscenza è uno strumento formidabile, un mezzo imbattibile, contro l’ingiustizia. Abbiamo perciò voluto citare i vostri diritti, quello allo studio è irrinunciabile, perché siamo certi che saprete e vorrete testimoniare l’orgoglio di tener fede ai vostri doveri.

Pensare, sentire, fare. È bello ricordare che ci sono tre lingue da conoscere e utilizzare. La lingua della mente. Quella del cuore. Quella delle mani. Esse rendono le lezioni e lo studio, lo sport e la manualità, le creatività e lo svago sempre utili, fecondi, dinamici e armoniosi, e consentono ad ognuno di stare bene a scuola: imparare facendo, nel rispetto del creato, della persona, della solidarietà fra le generazioni, nelle parità, con equità e per le pari opportunità intellettuali e fisiche.

A ciascuna e a ciascuno di voi, ai dirigenti, ai docenti, a tutto il personale dei vostri Istituti, ai vostri genitori e a quanti si adoperano nei percorsi, nei progetti, nei programmi formativi che state iniziando giunga il nostro auspicio affettuoso e cordiale di un entusiasmante e sereno lavoro”.

I termini per la presentazione delle domande al programma attuativo regionale “Dopo di noi”, per persone con disabilità grave e prive del sostegno familiare, sono stati prorogati al 31 ottobre 2019. L’obiettivo principale del Programma “Dopo di noi” è promuovere la realizzazione di progetti e servizi necessari allo sviluppo di modalità di vita indipendente e soluzioni abitative autonome per persone con disabilità grave attraverso un sistema diffuso e articolato di servizi e interventi. I beneficiari degli interventi e dei servizi sono le persone di età compresa tra 18 e 64 anni con disabilità grave, residenti nel distretto Ambito Plus Oristano, comprese quelle intellettive e del neurosviluppo, riconosciute ai sensi dell’art. 3 comma 3 della L. 104/1992, prive del sostegno familiare la cui disabilità non è conseguente al naturale invecchiamento o patologie connesse alla senilità. La domanda dovrà essere redatta utilizzando l’apposito modulo, pubblicata su questo sito istituzionale insieme all’avviso pubblico integrale e agli altri allegati, e presentata entro il 31 ottobre presso l’Ufficio Protocollo del Comune di residenza. Per qualsiasi informazione o chiarimento è possibile contattare il Comune di residenza o l’Ufficio di Piano del Plus Oristano tramite gli operatori di riferimento: assistente sociale Marina Rivieccio, Comune di Oristano, tel. 0783/791281 marina.rivieccio@comune.oristano.it ; assistente sociale Francesca Mulargia (sub ambito Cabras, Santa Giusta, Riola Sardo, Nurachi, Baratili S.Pietro, Palmas Arborea) tel. 0783/397205 francesca.mulargia@comune.oristano.it; assistente sociale Angelica Perdighe (aub ambito Allai, Bauladu, Milis, Narbolia, Ollastra, Samugheo, San Vero Milis, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Tramatza, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Zerfaliu) tel. 0783/460116, 0783/4069206 angelica.perdighe@comune.oristano.it .

L’Anpi e il Centro servizi culturali Unla di Oristano, in collaborazione con la libreria Mondadori di Oristano, giovedì 19 settembre, alle 18, nella sala del Centro, presenteranno il libro “Il visitatore, di Vindice Lecis”, edito da Nutrimenti. Introdurrà Marcello Marras, direttore Centro servizi culturali, mentre dialogherà con l’autore, Carla Cossu, presidente Anpi per la provincia di Oristano. Il libro – Gennaio 1606. Una grande imbarcazione mercantile, la Santa Maria de Montenegro y Sant Paul, partita da Alicante e diretta a Genova e Livorno, fa naufragio dopo una terribile tempesta nella baia di Porto Conte, vicino ad Alghero. La nave trasporta quattordici passeggeri, la statua lignea di un Cristo crocefisso ancora imballata, un enorme carico di lana e quindici casse di preziosissime uova di bachi da seta. Inoltre il capitano, il catalano Paul Durant, nasconde ventimila ducati di contrabbando. Attorno alla cura del naufragio si scatena una guerra tra i consoli del mare locali e i curatori nominati dal viceré che arrivano ad Alghero dieci giorni dopo. Luglio 1607. Alamanda Carroz, marchesa di Quirra, muore a Cagliari. Si sospetta che il marito Cristoforo l’abbia fatta avvelenare per poi sposare, solo tre mesi dopo, la figlia del viceré del Regno di Sardegna, Geronima de Calatayud. Una sospetta manovra per mettere le mani sul grande feudo sardo.Questi due interessanti episodi, insieme a numerosi altri, sono strettamente collegati: ciò che li unisce è il viceré di Sardegna Pedro Sanchez de Calatayud, conte del Real. Per investigare su questi eventi controversi e sulla dilagante corruzione che ormai ha raggiunto i vertici del regno, il re Filippo III di Spagna e il suo favorito, il duca di Lerma, inviano in Sardegna un canonico di Saragozza, Martin Carrillo… Vindice Lecis, 62 anni, sassarese, giornalista, ha lavorato per trentacinque anni per il gruppo Espresso. È autore di romanzi storici e saggi sulla politica italiana del Novecento e sulla storia antica della Sardegna, tra cui La resa dei conti (2003), Togliatti deve morire (2005), Da una parte della barricata (2007), Le pietre di Nur (2011), Golpe (2011), Buiakesos: le guardie del Giudice (2012), Il condaghe segreto (2013), Judikes (2014), Rapidum (2015), Hospiton (2017) e Ospitone dux Barbariae (2019).

Il Centro servizi culturali Unla di Oristano ha organizzato per il 18 e 25 settembre, alle 16.30, nella sala del Centro, il seminario “Le trasformazioni sociali ed economiche nell’Italia degli anni ’60, ’70 e ’80 raccontate dal Cinema”, a cura di Antioco Floris. Dopo l’esperienza del neorealismo e nello sviluppo della cosiddetta “commedia all’italiana”, il cinema dell’Italia fra gli anni Sessanta e Settanta mantiene un forte contatto con gli eventi e i problemi della società, osservando e riprendendo per le proprie storie quanto accade nel mondo circostante. Sono gli anni in cui il boom economico si evolve e si trasforma in austerity, l’impegno politico della classe operaia cambia il paese e si incontra/scontra con la contestazione studentesca, volgendo rapidamente verso la violenta stagione del terrorismo. Il seminario si propone di riflettere su questi temi individuando alcuni casi esemplari rappresentativi di una realtà complessa e variegata. Antioco Floris è professore di cinema all’Università di Cagliari, dove coordina il corso di laurea magistrale in Scienze della produzione multimediale. Attualmente è direttore del centro di ricerca Celcam (Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità) e condirettore della rivista “L’avventura. International Journal of Italian Film and Media Landscapes”, pubblicata dall’editore Il Mulino.

Si avvicina l’appuntamento con “Le piazze del gusto”. A Oristano, dal 20 al 22 settembre, nelle piazze e nelle vie del centro storico è in programma il più gustoso festival agroalimentare della Sardegna. “Le piazze del gusto” è il festival delle imprese operanti nel settore alimentare (produttori, trasformatori, ristoratori) in co-organizzazione con il Comune di Oristano (assessorato alle Attività Produttive) e la collaborazione del Centro commerciale naturale. Il programma della manifestazione sarà presentato ai giornalisti mercoledì 18 settembre, alle 11, nella sala giunta del Comune di Oristano dal sindaco Andrea Lutzu, dall’assessore alle Attività produttive Pupa Tarantini e dall’organizzatore Tomaso Comida responsabile dell’Alimentare italiano.

Giovedì 19 settembre, alle 11, presso l’Eolo Beach Sports di Torregrande, si terrà la conferenza stampa per la presentazione della decima edizione dell’Open Water Challenge. Parteciparanno Edmondo Piana, organizzatore Open Water Challenge; Sergio Cantagalli, event manager Open Water Challenge; il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, gli assessori comunali allo Sport e al Turismo, Francesco Pinna e Stefania Zedda; Mirco Babini, presidente International Kiteboarding Association; Davide Tatti, presidente della commissione Sport del Comune di Oristano; Bruno Hasulyo, Campione del Mondo 2017 di Stand Up Paddle; Olivia Piana, Campionessa del Mondo 2018 di Stand Up Padde; Martino Rogai e Paolo Marconi, atleti Stand Up Paddle.


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