Lug 10

Comune Oristano: approvato il rendiconto della gestione finanziaria 2018.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato il rendiconto della gestione finanziaria 2018. Il documento contabile è stato illustrato in aula dall’assessore al Bilancio Massimiliano Sanna che ha elencato le principali voci di bilancio.

I residui attivi sono pari a 25 milioni 895 mila euro e quelli passivi a 12 milioni 707 mila euro, con un avanzo interamente vincolato di 5 milioni 91 mila euro. Al 31 dicembre 2018 il fondo cassa era di 7 milioni di euro, le riscossioni per 69 milioni 864 mila euro e i pagamenti 74 milioni di euro con un saldo cassa di 2 milioni 685 mila euro. I residui attivi 25 milioni 895 mila euro e quelli passivi 12 milioni 707 mila euro. Il patrimonio netto è pari a 82 milioni 649 mila euro di euro. La copertura dei servizi a domanda individuale è pari al 50,74%.

L’assessore Sanna ha riferito di una differenza minima nelle entrate tributarie rispetto al 2017 e assicurato maggiore incisività nella lotta all’evasione anche attraverso un potenziamento del personale e l’affidamento a terzi dei ruoli. L’analisi dell’assessore si è concentrata sulla percentuale di spesa rispetto alla stanziamento iniziale. Così per l’ordine pubblico e la sicurezza rispetto a una previsione di 2 milioni 91 mila euro la spesa è stata pari al 93%, per l’istruzione e il diritto allo studio rispetto a 5 milioni 668 mila euro la spesa è stata del 50%, per la valorizzazione dei beni e delle attività culturali copertura del 57% sui 2 milioni 228 mila euro, per lo sport e le politiche giovanili 28,6% su 6 milioni 212 mila euro, per il turismo solo l’1% dei 14 milioni 907 mila euro (su questo dato incide l’attuazione della programmazione territoriale), per l’assetto del territorio edilizia abitativa 8% di 9 milioni 80 mila euro, per lo sviluppo sostenibile e l’ambiente 77% di oltre 9 milioni di euro, per i trasporti 12,5% di 21 milioni di euro, per le politiche sociali su 18 milioni 152 mila euro copertura al 75%, per il lavoro e la formazione professionale 39,24%. Altissima la percentuale di spesa rispetto agli impegni per l’adeguamento degli impianti sportivi (97%), il programma di edilizia scolastica Iscola (97%), valorizzazione degli impianti sportivi (95%), valorizzazione turistica (97%), bilancio partecipato (100%).

“Questo rendiconto arriva dopo due anni di mandato e rappresenta un passaggio importante per questa amministrazione – ha detto il sindaco Andrea Lutzu -. È un bilancio in chiaroscuro, con tante cose fatte, altre in leggero ritardo e altre in fortissimo ritardo, come il programma Lavoras. Ma siamo sul pezzo su tutti i fronti e combattiamo giornalmente su tutto, e questo è sotto gli occhi di tutti. Gli incontri nelle frazioni, da questo punto di vista, ci hanno fatto capire il termometro politico nei confronti della giunta”.

Il sindaco Lutzu ha mostrato ottimismo per il futuro. “Alcune cose di questi giorni mi fanno ben sperare – ha sostenuto Lutzu -, come l’avvio dei lavori al teatro Garau, la prosecuzione degli interventi inseriti nel programma Oristano est, la prossima conclusione di quelli del palazzetto dello sport, l’aggiudicazione definitiva dei lavori del mercato e del parcheggio, gli interventi sulle strade, l’avvio della programmazione territoriale, la grande attenzione su Torre Grande, i lavori per l’illuminazione pubblica e quelli nelle frazioni, la svolta nella politica culturale (anche attraverso la nascita della Fondazione Oristano), la battaglia sugli usi civici, il grosso impegno sui servizi sociali e sulle attività produttive, i risultati ottenuti per la compatibilità idrogeologica rispetto al Pai che hanno consentito di dare il via a diverse lottizzazioni, la svolta in Oristano servizi e, non ultimo, le soddisfazioni che stanno arrivando dallo sport con il ricco cartellone di Città Europea dello Sport. Siamo indietro su tante piccole esigenze quotidiane, che sono quelle a cui la gente tiene, ed è su questo che dobbiamo riuscire a fare di più”.

Il sindaco ha poi proposto una riflessione politica: “Il voto di oggi potrebbe essere uno spartiacque per questa legislatura. Avere 13, 14, 16 o 18 voti sarà determinante per le future riflessioni. Un gruppo di 4 consiglieri formatosi recentemente (La Civica Oristano, ndr) ha manifestato la volontà di sostenere il sindaco, quindi il voto di oggi e le dichiarazioni avranno un valore per il futuro”.

Il dibattito è stato aperto dalle dichiarazioni del presidente della commissione Bilancio, Angelo Angioi. “Il bilancio non è mai un mero esercizio contabile, ha un valore politico importante – ha detto Angioi -. Al di là dei numeri dice cosa è stato fatto politicamente. L’intervento del sindaco è sicuramente interessante, soprattutto per la prospettiva futura”. Angioi ha relazionato sui temi specifici affrontati dalla commissione e su uno in particolare, gli usi civici, e ha puntualizzato di avere la sensazione “…che non ne caveremo piede, perché ci sono interessi troppo grandi in ballo”. Dal punto di vista politico Angioi ha annunciato l’astensione del gruppo La Civica Oristano: “Ci siamo costituiti due mesi fa con l’intento di dare una mano a questa maggioranza e portare avanti il programma presentato in campagna elettorale. Questo voto deve essere visto come qualcosa di positivo. Un voto contro sarebbe una rottura che a oggi non c’è”.

“Il rendiconto non è solo un adempimento contabile, è un atto politico attraverso il quale si racconta alla città cosa è stato fatto e come sono state spese le risorse pubbliche – ha detto, come da copione e in maniera scontata, Efisio Sanna (Pd) -. I temi toccati dal sindaco riguardano il 2019, non certo il 2018. Avremmo voluto sentire il racconto del 2018”. “Vediamo troppe debolezze in questo bilancio: i debiti fuori bilancio sono aumentati dell’80% dal 2016 al 2018 ed è un dato preoccupante, la percentuale copertura dei servizi a domanda individuale ancora troppo bassa, la lotta all’evasione va fatta veramente e i dati evidenziano un grosso problema con risultati molto insufficiente. Leggiamo un peggioramento del risultato economico rispetto al 2017”. “Nel 2018 ben poco si è fatto, è stato un anno di transizione, ma un anno perso. Certe scelte importanti come Fondazione Oristano e imposta di soggiorno sono arrivate nel 2019. Il nostro giudizio è negativo, questo è un rendiconto ordinario, caratterizzato dal nulla, dai ritardi, dal peggioramento del risultato economico, dall’incapacità di intervenire in materia di tributi”.

Per Giuseppe Puddu (La Civica Oristano) “…il rendiconto è un atto importante e non solo un elenco di numeri. L’intervento politico del sindaco lo dimostra. Parlando del rendiconto non si può fare a meno di parlare di obiettivi di gestione e delle percentuali che ci sono state presentate. Il problema degli obiettivi è fondamentale per questa amministrazione ed è ricorrente nel corso degli anni. Molti obiettivi vengono riportati con percentuali anche alte, ma molte volte o i numeri si traducono male o c’è un’errata interpretazione. Faccio un esempio: per la Protezione civile raggiungiamo il 91%, ma abbiamo tolto la sede alla Protezione civile. Per i cimiteri si raggiunge l’85% ma conosciamo la situazione. C’è qualcosa che non funziona nella macchina burocratica. Obiettivi importanti come Abbanoa non sono stati raggiunti e corriamo il rischio di lasciare ai nostri figli forti debiti. E poi il teatro è ancora chiuso, il porticciolo e il mercato … quanti ritardi della macchina amministrativa”.

Da Gigi Mureddu (Forza Italia) e Davide Tatti (Fortza Paris) è arrivato, invece, l’apprezzamento per le numerose opere e il lavoro realizzato in questi due anni e, ancora di più, per i grossi progetti in fase di realizzazione che arriveranno a compimento nella seconda parte della legislatura.

Nel corso della stessa seduta, il consiglio comunale di Oristano ha approvato la mozione di Andrea Riccio (Progress) per l’intitolazione alla Carta de Logu del piazzale antistante il chiostro dei francescani che in passato ha ospitato il distretto militare. Presentando la mozione, Riccio ha ricordato l’importanza storica della Carta de Logu, evidenziando la lungimiranza di chi alla fine del XIV secolo promulgò questo antico codice di leggi, segnando una tappa di rilievo verso l’attuazione di uno stato di diritto, particolarmente attento anche ai diritti delle donne. “Fa specie che nella città dove questo testo è nato, così come, credo, in nessuna città della Sardegna, non esista neanche un solo vicoletto dedicato alla Carta de Logu – ha detto Riccio -. In molte città esistono piazza Costituzione, piazza Statuto, ma qui ci si dimentica di rendere onore a questo importante simbolo della cultura sarda e oristanese in particolare. Nel momento in cui ci si appresta a restituire alla città una piazza molto importante di altissima valenza storica, dove verosimilmente venivano promulgate le leggi degli Arborea, occorre cogliere l’occasione e dedicare questo luogo alla Carta de Logu e a Sa Carta de Logu”. Nel dibattito sono intervenuti Angelo Angioi (La Civica Oristano), Francesco Federico (Indipendente), Veronica Cabras (Riformatori), Anna Maria Uras (Coraggio e libertà – Insieme), Giuseppe Puddu (La Civica Oristano), Luca Faedda (Forza Italia) ed Efisio Sanna (Pd), che hanno sottolineato l’importanza della mozione per una intitolazione che ha un alto valore simbolico, culturale e identitario. Diversi consiglieri di minoranza hanno poi criticato la decisione di gran parte dei consiglieri di maggioranza di abbandonare l’aula. Il sindaco Lutzu, che si è astenuto in sede di votazione, ha evidenziato come su questa mozione sia mancata quella condivisione tante volte sollecitata proprio dalla minoranza. “Non solo non è stata coinvolta la maggioranza o il sindaco – ha affermato Lutzu -, ma neanche i frati che hanno un interesse specifico su quell’area, e credo che ci sia più di un dubbio sull’applicabilità di questa mozione”. Dubbi sulla possibilità di applicare la mozione anche da parte dell’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, secondo cui un confronto preliminare con i frati è indispensabile.

Il taglio degli assegni vitalizi per gli ex consiglieri regionali della Sardegna è legge. Con 50 voti a favore e tre astenuti l’Aula ha votato le norme che rideterminano, su base contributiva, i 309 assegni che costano ogni anno alle casse della Regione circa 17 milioni di euro. Il provvedimento consentirà un risparmio che, secondo le ultime stime, si aggira intorno ai due milioni di euro. L’Isola si uniforma così a quanto stabilito nell’ultima legge di Bilancio dello Stato che imponeva alle Regioni il taglio, entro il 30 giugno, pena una sforbiciata dei trasferimenti fino al 20%. Il tema dei vitalizi è stato nelle settimane scorse, in particolare a ridosso delle amministrative del 16 giugno, al centro di polemiche soprattutto per una parte del testo che poi è stata stralciata in commissione e non è approdata in Aula. Quella relativa all’istituzione di un sistema pensionistico su base contributiva per gli attuali consiglieri rimasti senza alcuna copertura previdenziale, e che l’opposizione aveva salutato come il ripristino dei vitalizi aboliti nel 2011.

“Riccardo Carta non ha partecipato alla concertazione dell’omicidio di Manuel Careddu ed era convinto che Fodde volesse soltanto dargli una lezione. E’ un ragazzo di 21 anni, dategli una pena che gli consenta di tornare a vivere”. Questa, in sintesi, la richiesta del difensore dell’imputato, Angelo Merlini, davanti al Gup del Tribunale di Oristano, Silvia Palmas, che venerdì 12 luglio si ritirerà in camera di consiglio per decidere se Riccardo Carta, Christian Fodde e Matteo Satta sono davvero colpevoli, come ha sostenuto l’accusa, di omicidio premeditato e pluriaggravato e, a vario titolo, di soppressione e occultamento di cadavere del 18enne di Macomer, ucciso la notte dell’11 settembre 2018 sulle sponde del lago Omodeo. Secondo la ricostruzione della Procura, l’omicidio era stato commesso proprio in un terreno di cui Carta aveva la disponibilità e in quel terreno era stato seppellito in un primo momento il corpo di Manuel Careddu. Poi il cadavere era stato prelevato e sepolto di nuovo, questa volta a Ghilarza, in un terreno utilizzato dalla famiglia Fodde. E fu Riccardo Carta, ha sottolineato l’avvocato Merlini, a rivelare agli inquirenti il luogo in cui erano stati nascosti i resti del 18enne. L’accusa ha già chiesto per Carta e Fodde la condanna all’ergastolo, e 30 anni per il terzo imputato, Matteo Satta, indicato come il giovane che aveva fatto sparire tutti i cellulari del gruppo per costruire un alibi ed impedire che gli investigatori li rintracciassero al momento dell’esecuzione del delitto. Careddu fu attirato in una trappola e poi ucciso brutalmente a colpi di piccozza e badile perchè pretendeva i soldi, circa 400 euro, di una piccola partita di droghe leggere ceduta all’unica ragazza del gruppo, la fidanzata di Fodde e all’epoca minorenne, già condannata a 16 anni per lo stesso delitto assieme a un suo coetaneo.

Dopo tre giorni di stop è stata ripristinata, questa mattina, dai tecnici della Assl di Oristano la Tac del servizio di Radiologia del corpo Dea dell’Ospedale San Martino, e da oggi è di nuovo in funzione anche l’impianto di climatizzazione del blocco operatorio dove ieri, a causa delle eccessive temperature, erano stati sospesi gli interventi programmati, mentre sono state sempre garantite le urgenze. Le urgenze – ha spiegato la Assl in una nota – sono state garantite anche dal servizio di Radiologia del blocco Dea, grazie alla collaborazione degli ospedali di San Gavino e di Ghilarza, mentre gli interventi programmati saranno recuperati con turni straordinari nel più breve tempo possibile. La Assl di Oristano ha annunciato, inoltre, l’arrivo al San Martino di una nuova Tac di ultima generazione e l’installazione di un nuovo gruppo frigo di un nuovo gruppo frigo presso il corpo Dea (che comprende il blocco operatorio e le Unità Operative di Anestesia e Rianimazione, Radiologia e Pronto Soccorso) destinato a potenziare l’attuale impianto.

Lascia un commento

Your email address will not be published.