Giu 05

Clima teso al processo per l’omicidio di Manuel Careddu. Carabinieri: 205° Anniversario.

Momenti di tensione, al Tribunale di Oristano, poco prima dell’apertura del processo per l’omicidio di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer massacrato sulle rive del lago Omodeo l’11 settembre 2018.

Del delitto sono imputati tre giovani, tra i 19 e i 20 anni, accusati di omicidio volontario pluriaggravato e occultamento di cadavere. Si tratta di Christian Fodde, Riccardo Carta e Matteo Satta, tutti di Ghilarza, assistiti dagli avvocati Aurelio Schintu, Angelo Merlini ed Emanuele Tuscano, che hanno scelto il rito abbreviato.

Clima teso all’arrivo in Tribunale degli imputati. Quando è sceso dal cellulare della Polizia penitenziaria l’ultimo ragazzo incriminato, i parenti della vittima hanno gridato: “Assassino.  Speriamo che tua madre soffra come stiamo soffrendo noi”.

Quella di oggi è stata la prima udienza, a Oristano, contro i tre imputati maggiorenni, mentre al Tribunale dei minori di Cagliari si sta celebrando il processo con rito abbreviato contro i due giovanissimi accusati di avere partecipato all’omicidio del 18enne di Macomer. Un quarto maggiorenne, Nicola Caboni, ha patteggiato per l’accusa di soppressione di cadavere.

L’udienza odierna è durata poco più di un’ora. Giusto il tempo di rigettare la richiesta di perizia psichiatrica avanzata dai difensori del principale imputato, Christian Fodde, e di accogliere, invece, la richiesta di ascoltare alcuni passi delle intercettazioni che hanno permesso di incastrare i tre maggiorenni comparsi oggi davanti al Gup del Tribunale di Oristano, e i due minorenni giudicati dal Tribunale dei minori di Cagliari.

Le prossime udienze del processo, a Oristano, sono già state fissate per il 5, l’8, il 10 e il 12 luglio. Le richieste di condanna dell’accusa sono invece previste per venerdì 5 luglio, poi toccherà alle parti civili e alla difesa, mentre la sentenza potrebbe arrivare nella giornata del 12 luglio.

Anche a Oristano, i Carabinieri hanno festeggiato il 205° Annivversario di fondazione dell’Arma. “I Carabinieri da sempre si interfacciano con ciascuna comunità attraverso un legame fatto di solidarietà, fiducia e dedizione per perseguire il comune fine del servizio alla collettività e in particolare ai più deboli, facendo rispettare il principio di legalità ed evidenziando e ribadendo la concreta presenza dello Stato – ha detto nel suo discorso il comandante provinciale dei Carabinieri di Oristano, Domenico Cristaldi -. Anche a Oristano sono state incrementate le occasioni e gli incontri per sensibilizzare il cittadino sui reati predatori e sul modo di prevenire quelle condotte che colpiscono e offendono la persona, in particolare le fasce deboli e, peggio ancora, gli anziani, la cui vita è stata improntata ai principi della lealtà e della fiducia nel prossimo. E’ per questo che combattere determinate tipologie di reato rappresenta una priorità nella nostra azione. Analogamente abbiamo continuato a incentivare gli incontri presso tutte le scuole di ogni ordine e grado per accrescere nei giovani la cultura della legalità e la consapevolezza dell’importanza della sicurezza. Iniziative che hanno coinvolto oltre 1800 studenti. La funzione sociale del Carabiniere trova oggi uno dei suoi punti di forza nella sinergia con altri enti e strutture, con altri partner sociali, unitamente ai quali è possibile realizzare quel moderno concetto di sicurezza partecipata”. Il comandante ha poi sciorinato i dati dell’attività dell’Arma in provincia di Oristano. Nel periodo che va dal 1° giugno 2018 al 31 maggio 2019, i circa 400 carabinieri del Comando Provinciale di Oristano, distribuiti su 39 presidi, a protezione dei circa 160 mila cittadini, hanno perseguito 1886 reati (l’84% del totale di quelli consumati sul territorio), 649 dei quali (il 34%) sono stati scoperti. Complessivamente c’è stata una diminuzione del 10% rispetto all’anno precedente. Si è registrato, infatti, un decremento dei furti, pari al 18%, a cui è corrisposto un aumento della percentuale di quelli scoperti, pari al 19% in più. E’, invece, in controtendenza il dato riferito alle truffe informatiche, che ha fatto registrare un incremento del 24%. I Carabinieri hanno denunciato a piede libero 731 persone, ed è aumentato del 29% il numero delle persone arrestate, che rappresenta il 68% del totale degli arresti eseguiti nella provincia; la percentuale delle persone denunciate rappresenta, invece, il 79% del totale. Nei dodici mesi trascorsi sono 42 le persone arrestate, di cui 22 in flagranza di reato e 20 in esecuzione di provvedimenti emessi dalla magistratura; oltre 600 i kg di cannabis sequestrati. Diverse operazioni sono state portate a termine, come la recentissima operazione “Grighine” della Compagnia di Oristano, conclusa con l’esecuzione di misure cautelari emesse nei confronti di 16 persone appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita alla produzione, al traffico e allo spaccio di stupefacenti, e quella dei Carabinieri della Compagnia di Mogoro che hanno arrestato, in flagranza di reato, dei delinquenti che stavano effettuando una rapina, a Masullas, nell’abitazione dei coniugi Petza-Coni, oggi presenti alla cerimonia. Nell’ultimo anno sono state oltre 23 mila le pattuglie svolte, con una media giornaliera di 64 pattuglie sul territorio, che hanno consentito di controllare oltre 48 mila persone e 35 mila automezzi. Dopo aver ringraziato la stampa, i Carabinieri in congedo e tutti i Carabinieri della provincia di ogni ordine e grado, il comandante Cristaldi ha ricordato che “… i pilastri sui quali da 205 anni si fonda l’Arma sono sempre gli stessi: appartenenza istituzionale, senso del dovere e spirito di sacrificio”. Cristaldi  ha poi rivolto un pensiero ai caduti dell’Arma, alle vedove e agli orfani, e ha concluso invocando Maria Virgo Fidelis “…nostra Celeste Patrona, affinché benedica, sostenga e guidi al meglio l’agire di ciascuno di noi, protegga il nostro cammino e preservi le nostre famiglie dalle avversità”.

Diciassette lavoratori in nero sono stati scoperti dagli uomini dell’Ispettorato del lavoro di Cagliari/Oristano, in un locale notturno dell’Oristanese, e hanno elevato ai titolari sanzioni per oltre 30 mila euro. Sotto i riflettori degli ispettori è finto un circolo privato. “Gli accertamenti svolti hanno rivelato che si trattava di un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti – hanno spiegato dall’Ispettorato di Cagliari/Oristano – e che il personale che operava al suo interno era nella sua totalità riconducibile a un rapporto di lavoro subordinato con la proprietà del locale e non avevano alcuna copertura assicurativa o contributiva”. Visto che la percentuale dei lavoratori in nero era superiore al 20% è scattata la sospensione dell’attività. “Quello degli pseudo circoli privati è un fenomeno molto diffuso, che genera nella nostra regione evasione contributiva, assicurativa e fiscale in misura estremamente ingente – hanno detto ancora gli ispettori -. Dall’inizio dell’anno l’Ispettorato del Lavoro di Cagliari/Oristano ha controllato quattro attività di questo tipo tra Cagliari e Oristano, individuando ben trentotto posizioni lavorative in nero, e comminando sanzioni per 68 mila euro”.

Sono 431 gli operatori delle Forze dell’ordine che arriveranno nei prossimi mesi nelle province della Sardegna, e di questi 19 a Oristano. 147 a Cagliari, 59 a Nuoro e 146 a Sassari. Presto saranno ancor più rafforzate dagli allievi Carabinieri, che verranno immessi in servizio entro il 2023 anche in Sardegna. In particolare – spiega una nota del Viminale – un contingente interforze di 371 unità sarà già operativo dal prossimo 1° luglio, nell’ambito del potenziamento degli uffici delle Forze dell’ordine predisposto in vista dell’estate e finalizzato a specifici progetti individuati dal Viminale. Altri 60 agenti della Polizia di Stato, assunti a seguito dei concorsi programmati, entro aprile 2020, saranno distribuiti nelle varie Questure: 30 a Cagliari, 10 a Nuoro, 5 a Oristano e 15 a Sassari.

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