Ott 24

“Maristanis”: a Dubai progetto tutela Golfo Oristano.

Un modello di possibile sviluppo per una delle zone più belle e selvagge della Sardegna, il golfo di Oristano, tra aree marine protette e zone umide.

Il progetto si chiama “Maristanis” e in questi giorni sbarca a Dubai per la Conferenza delle parti, organizzata dalla Convenzione di Ramsar (atto firmato a Ramsar, in Iran, nel 1971 da un gruppo di Governi, attualmente 170, istituzioni scientifiche e organizzazioni internazionali partecipanti alla Conferenza internazionale sulle zone umide e gli uccelli acquatici) ogni tre anni.

Al vertice negli Emirati Arabi, a cui partecipano i rappresentanti dei 170 governi che hanno firmato il patto di salvaguardia e valorizzazione delle zone umide, per la Sardegna c’è una delegazione della Fondazione Medsea, Mediterranean Sea and Coast Foundation, con sede a Cagliari, che presenta il suo progetto. Cofinanziato dalla Fondazione Mava e coordinato dalla Fondazione Medsea in collaborazione con l’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” e al Flag Pescando, Maristanis si sviluppa in parallelo con gli altri tre progetti cofinanziati da Mava in Tunisia, Montenegro e Albania.

Al centro dell’azione divulgativa c’è il territorio su cui insistono 12 comuni (Oristano, San Vero Milis, Riola Sardo, Nurachi, Cabras, Santa Giusta, Palmas Arborea, Arborea, Terralba, Guspini, Arbus e Cuglieri), interessati dalla presenza di 6 siti Ramsar, cioè zone umide di importanza internazionale riconosciute dalla Convenzione omonima, per un totale di 10.206 ettari, dai quasi 25mila Ha di mare protetto, da 10 Siti di interesse comunitario (Sic) e 7 Zone di Protezione Speciale (ZPS).

L’azione di Medsea ha riguardato l’assistenza tecnica agli enti locali per programmare iniziative sulla tutela e la valorizzazione delle zone umide. Alla fine ne è scaturita una mappa utile per studiare eventuali contromisure per difendere l’ambiente. Coinvolti anche circa 100 pescatori e gli operatori del territorio, dagli agricoltori ai gestori di attività ricettive.

Si terrà domani pomeriggio, alle 16, nel carcere di Massama, l’udienza di convalida del fermo di Nicola Caboni, il sesto giovane finito in manette nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Manuel Careddu. La Procura di Oristano contesta a Caboni, 19 anni, di Ghilarza, la soppressione del cadavere del 18enne di Macomer, barbaramente ucciso l’11 settembre scorso sulle sponde del lago Omodeo. Secondo gli inquirenti, Caboni avrebbe fornito un supporto ad almeno uno dei presunti assassini nello spostamento del corpo di Manuel fino al luogo in cui è stato sepolto e poi recuperato, un terreno nelle campagne di Ghilarza. Domani il giovane sarà interrogato davanti alla Gup di Oristano, Annie Cecile Pinello, alla presenza del Pm Andrea Chelo e degli avvocati difensori, Irene Gana e Marcello Sequi. Oggi uno dei legali ha incontrato Caboni in carcere, ma sul colloquio non è trapelato nulla. Al momento del fermo Caboni ha scelto il silenzio sia con i Carabinieri che con il procuratore Basso, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Il suo nome era comparso nelle intercettazioni contenute nell’ordinanza di fermo dei cinque giovanissimi, di cui due minorenni, accusati di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.

Sette progetti per 52 addetti da assumere. Sono i numeri dei progetti del Comune di Oristano finanziati con 752 mila euro dalla Regione attraverso il programma Lavoras. Nei giorni scorsi, il sindaco Andrea Lutzu ha firmato la convenzione con la Regione per l’avvio dei sette cantieri di lavoro: bonifica discariche abusive; riqualificazione delle aree verdi di via Bellini, via Brianza e via Bologna a Nuraxinieddu; manutenzione e valorizzazione aree esterne delle scuole di via Satta, via Campania e via d’Annunzio; manutenzione dei campi sportivi di San Quirico e San Nicola e dell’area della piscina comunale; manutenzione dei locali destinati al Centro del Riuso; riqualificazione del parco San Martino e dell’ex Lavatoio e degli spazi pubblici attraverso la messa in sicurezza di beni e la riqualificazione e miglioramento di immobili con manufatti mosaici. I cantieri saranno attivati mediante l’affidamento a cooperative sociali di tipo B, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate in vari settori. “Il programma Lavoras ci offre la possibilità di intervenire in numerosi settori – ha spiegato il sindaco Lutzu -. Da un lato potremo offrire un’occupazione provvisoria a oltre 50 disoccupati, dall’altro effettuare azioni concrete per il decoro della città”. “Grande attenzione è stata data al settore ambiente – ha aggiunto l’assessore Gianfranco Licheri -. Tra i progetti, uno riguarda la bonifica delle discariche abusive (ne abbiamo censito una cinquantina), attraverso interventi di riqualificazione ambientale, eliminazione e risanamento delle aree occupate da rifiuti solidi urbani. Un altro progetto riguarda la valorizzazione delle aree comunali di via Bellini, via Brianza, via Pippia e Maiu e vie Bologna e San Giacomo, a Nuraxinieddu. Pensiamo a un vero e proprio restauro ambientale di aree attualmente in stato di degrado e abbandono. Grazie ad un accordo con l’agenzia regionale Forestas per la fornitura gratuita degli alberi, proseguiamo nella messa a dimora di un nuovo albero per ogni neonato, affidandone la cura ai genitori. L’ultimo progetto nel settore dell’ambiente riguarda il recupero funzionale del capannone nell’area dell’ecocentro comunale, da utilizzare come centro del riuso”. “Con analogo impegno interverremo con il programma Lavoras nelle aree esterne delle scuole di via Satta, via Campania e via d’Annunzio, e per la manutenzione dei campi sportivi di San Quirico e San Nicola e degli spazi antistanti la piscina comunale – hanno osservato gli assessori ai Lavori pubblici, allo Sport, e alla Pubblica istruzione, Francesco Pinna e Stefania Zedda -. Proseguiamo e completiamo gli interventi avviati con il programma Iscola, riservando una particolare attenzione alle aree esterne delle scuole, garantendo la sicurezza delle vie di esodo, la sicurezza delle attività all’aperto, il controllo degli accessi, il regolare deflusso dei bambini e dei genitori, la qualità e la vivibilità degli spazi di gioco. Si dovrà intervenire con la messa in sicurezza e il ripristino dell’edificio pericolante situato nel cortile della scuola di Via Satta, il rifacimento dei percorsi e delle vie di esodo presso le scuole di via D’Annunzio, via Campania e via Satta, la sistemazione degli accessi pedonali e carrabili da via Brianza e da via Verga”. Gli assessorati alla Cultura e all’Artigianato hanno curato i progetti “Giardini di Eleonora” e “Intrecciamo Oristano”. “Il primo punta al recupero, valorizzazione e gestione integrata del giardino storico di viale San Martino – hanno spiegato gli assessori Pupa Tarantini e Massimiliano Sanna -. Il giardino accoglierà e presenterà, permanentemente, l’insieme di biodiversità vegetali del territorio e ospiterà diverse piante officinali locali. Sarà creato uno spazio denominato “parco internazionale della scultura” realizzato attraverso un simposio annuale. Si prevede anche il recupero dello storico ex lavatoio comunale, che dovrà diventare uno spazio permanente per la presentazione dell’Agrifood solidale. Con “Intrecciamo Oristano” si punta alla valorizzazione delle tradizioni culturali cittadine – hanno detto Sanna e Tarantini -. Negli istituti scolastici di via Marconi e di viale Diaz si vuole mettere in sicurezza i beni artistici in ceramica presenti, per essere utilizzati anche per attività extrascolastiche soprattutto di carattere culturali e sociali. Il progetto prevede la riqualificazione di immobili storici in città con la realizzazione e la posa in opera di mosaici lapidei sulle pareti realizzati con tecniche e materiali della tradizione architettonica locale”.

Jndira Sedda è il nuovo presidente della Scuola civica di musica. È stata nominata dal sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, in sostituzione della dimissionaria Francesca Loi. Docente di scuola secondaria superiore, da sempre impegnata nel mondo della formazione e dell’associazionismo, Jndira Sedda si è insediata nei giorni scorsi. Nel corso della seduta del consiglio di amministrazione (di cui fanno parte anche Renata Sollaino e Domenico Cuozzo) si è discusso dell’imminente trasferimento della Scuola civica di musica da Silì ai nuovi locali di via Costa, a Oristano.

Domenica 28 ottobre, alle 18, presso la Sala “S. Pio X” del Museo Diocesano Arborense, a Oristano, quinto appuntamento della 9^ rassegna “Domenica in concerto” con un’eccezionale Ensemble d’Arpe. Le sette giovanissime arpiste Giuliana Cadoni, Chiara Pistidda, Giulia Sini, Anna Polo, Eleonora Spanu, Eleonora Sanna e Francesca Bin, saranno guidate dalla prof Alessandra Manca. Il concerto è organizzato dall’Ente Concerti “Alba Pani Passino”, in collaborazione con il liceo musicale Azuni di Sassari , con il patrocinio della Regione, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e Turismo, e della Fondazione di Sardegna. Prezzo dei biglietti: Intero: 5 euro; soci e studenti 3 euro. Per informazioni: Ente Concerti “Alba Pani Passino”, via Ciutadella de Menorca, Oristano, tel. 0783.303966 cell. 339/8348608. Mail: info@enteconcertioristano.it Sito: www.enteconcertioristano.it Facebook: Ente Concerti Oristano. L’ Ensemble d’arpe nasce come pratica metodologica all’interno della classe d’arpa del liceo musicale di Sassari, ed è attualmente formato da 7 ragazze. Il lavoro e l’entusiasmo dell’insegnante e delle allieve ha fatto sì che il livello tecnico progredisse così da permettere all’Ensemble delle esecuzioni esterne alla scuola. Da diversi anni, oltre agli eventi organizzati dl lice cui appartiene, L’Ensemble ha iniziato a partecipare a varie manifestazioni, come Il Festival di Bosa, e, a sassari, la rassegna organizzata dal coro “Laudate et benedicite” di Sassari, dall’associazione “Il Giardino” e dalla “Fondazione Figlie di Maria”. Alessandra Manca si è diplomata in arpa, nel 1987, al Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari e insegna dal 1990 nelle scuole statali. Ha collaborato con diverse associazioni musicali come corista, strumentista e direttore di coro. Dal 2000 dirige il “Coro di Voci Bianche” e il “Laboratorio Musicale” dell’associazione Culturale & Sportiva “Il Giardino” di Sassari, e collabora, dal 1997, con la Fondazione Figlie di Maria”, sempre di Sssari. Alessandra manca ha frequentato i Corsi di “Metodologia e Pratica dell’ Orff- Schulwerk”, a Roma, diretti dal maestro Giovanni Piazza, e il Corso di “Musicoterapia” a Cagliari, diretto da Gerardo Manarolo. Ha tenuto Laboratori di Musicoterapia e Musica nelle scuole statali di vario ordine e grado, e da dieci anni tiene laboratori di musica creativa per tutte le età. Dopo aver insegnato arpa nelle scuole civiche di Olbia e Macomer, Alessandra Manca ora è titolare della cattedra d’arpa presso il liceo classico, musicale e coreutico “Azuni” di Sassari, e tiene regolarmente i corsi estivi di Ensemble di arpe al Festival Bosa Antica.

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