Dic 19

Gian Valerio Sanna rieletto alla guida del Consorzio Uno.

Gian Valerio Sanna, ex assessore regionale all’Urbanistica nella giunta Soru, è stato confermato, all’unanimità, alla presidenza del Consiglio di amministrazione del Consorzio Uno (consorzio tra imprese di diritto privato che svolge attività di pubblico interesse), che gestisce l’Università di Oristano.

Sull’operato di Sanna alla guida dell’Università oristanese è stato espresso un giudizio più che positivo, che non poteva che sfociare nella sua riconferma per altri tre anni.

Alla riunione del consiglio di amministrazione (di cui farà parte anche l’ex consigliere comunale di Fortza Paris, Mauro Solinas, indicato del comune di Oristano) hanno partecipato il direttore generale del Consorzio Uno, Francesco Asquer; l’assessore comunale Pupa Tarantini; Massimo Torrente, commissario della Provincia; Nando Faedda, presidente della Camera di Commercio; Pino Porcedda, presidente dell’Ente bilaterale turismo.

Il nuovo consiglio direttivo guidato da Gian Valerio Sanna sarà composto dai consiglieri di diritto Mauro Solinas, in qualità di delegato del sindaco di Oristano Andrea Lutzu; Massimo Torrente, amministratore della Provincia di Oristano; e Salvatore Faedda, presidente della Camera di Commercio di Oristano; e dai consiglieri: Pino Porcedda, imprenditore del settore turistico; Davide Orro, imprenditore del settore vitivinicolo; Maura Vulpiani, imprenditrice nel settore del commercio di prodotti e servizi per l’agricoltura; Antonello Carboni, regista e documentarista. Del consiglio fa parte anche un rappresentante della Regione che deve essere ancora nominato. Il consiglio direttivo eleggerà, nella sua prima riunione, il vicepresidente. Il Collegio dei sindaci sarà invece composto dai confermati Giorgio Mocci (presidente) e Alessandro Lisini, e da Costantino Porcu. I componenti supplenti del Collegio saranno Paola Leo e Iole Nurra.

E a proposito dell’Università di Oristano, si terrà giovedì 21 dicembre, alle 18.30, al Chiostro del Carmine, il tradizionale appuntamento “Noi siamo Uno day”, l’evento che il Consorzio Uno organizza per celebrare i laureati dell’anno solare in corso, e per festeggiare con studenti e docenti un altro anno trascorso insieme.

Quest’anno hanno conseguito il titolo di studi (tra gennaio e dicembre 2017) 76 studenti. 30 hanno conseguito la laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici; 19 in Biotecnologie Industriali; 19 si sono laureati in Tecnologie Viticole, Enologiche e Alimentari; mentre 8 sono gli specializzati di Nesiotikà (scuola di specializzazione in Beni archelogici).

Durante la serata, oltre alla cerimonia di premiazione dei laureati, ci sarà anche la consegna del premio del Rotary Club di Oristano al miglior laureato 2017 della sede universitaria oristanese.

Tra i tanti ospiti che interverranno, l’attore Paolo Floris che presenterà il suo spettacolo “Storia di un uomo magro”, con la partecipazione straordinaria del giornalista Giacomo Mameli; e il maestro Nicola Piredda di GlobeMusic Academy, che dirigerà il coro Polifonico del Consorzio Uno, che esordirà per l’occasione. Durante l’evento sarà protagonista il gusto, nello spazio dedicato al food&drink, con le specialità dell’ agriturismo “Il Giglio” e Brix Birreria. Allieterà la serata, con la musica dal vivo, la band “Cavalli acoustic quartet”, e non mancheranno le sorprese per tutti i partecipanti.

L’ex consigliere regionale bosano, Sergio Obinu (Udc), ha restituito al consiglio regionale (ed è stato tra i pochi in Italia a farlo) una cifra che sfiora i 250 mila euro. Era questa la condizione necessaria per ottenere dal Pubblico ministero, Marco Cocco, il nullaosta a patteggiare due anni di reclusione con pena sospesa. L’ex esponente politico dell’Udc, difeso dagli avvocati Pierluigi Concas e Massimiliano Ravenna, ha definito davanti al Gup del Tribunale di Cagliari, Giovanni Massidda, la propria posizione nell’ambito dell’inchiesta per peculato legata all’uso illecito dei fondi destinati ai gruppi consiliari. A Obinu venivano contestati complessivamente 650 mila euro, ma la Procura lo ha ritenuto direttamente responsabile di 250 mila, che ora ha restituito. Nelle prossime settimane il giudice deciderà se accogliere la proposta di pareggiamento. Nell’udienza preliminare di questa mattina sono comparsi, nuovamente, alcuni degli ex consiglieri regionali di Udc e Fortza Paris in carica durante la tredicesima legislatura (2004-2009). Si è presentato davanti al Gup anche il parlamentare Roberto Capelli, difeso dall’avvocata Anna Maria Busia, che ha rendicontato le proprie spese e prodotto estratti conto per 129 mila euro, giustificando i propri esborsi con i fondi dell’Udc. Una memoria è stata presentata anche dall’ex capogruppo Sergio Milia, assistito dagli avvocati Luigi Concas e Nicola Satta, che ha documentato una serie di spese e restituito al consiglio regionale circa 37 mila euro, soldi che, secondo la difesa, sono stati spesi dai consiglieri e che, contattati, non hanno fornito al loro ex capogruppo le pezze giustificative. Ora, davanti al Gup, si stanno definendo le posizioni degli esponenti di Fortza Paris Eugenio Murgioni, Pasquale Onida e Silvestro Ladu (già condannato in un altro filone dell’inchiesta) e quelli dell’Udc Roberto Capelli, Giorgio Oppi, Sergio Obinu, Sergio Marracini, Franco Cuccu, Tore Amadu, Antonio Cappai, Andrea Biancareddu, Alberto e Vittorio Randazzo, e Sergio Milia, l’unico ad aver scelto di essere processato con il rito abbreviato. E’ stata, invece, stralciata e archiviata la posizione di Renato Lai, difeso da Anna Maria Busia. Il 13 febbraio si proseguira ancora con il Pm, poi la parola passerà alla difesa.

Dal 2018 a Oristano sarà possibile visitare i musei cittadini con un biglietto unico. Questa mattina, nel palazzo arcivescovile di Oristano, l’Arcivescovo Ignazio Sanna e il vicesindaco nonché assessore alla Cultura, Massimiliano Sanna, hanno firmato il documento che sancisce l’intesa, e stabilisce le regole per rendere più facili le visite delle tre strutture museali cittadine: l’Antiquarium Arborense, la Pinacoteca “Carlo Contini” e il Museo Diocesano Arborense con un unico biglietto. L’accordo, che ha validità decennale, è finalizzato a promuovere la fruibilità, la divulgazione, la conoscenza, la protezione, il recupero, la valorizzazione del complesso dei beni culturali del comune di Oristano e dell’Arcidiocesi Arborense. “Il progetto vuole favorire la promozione e la conoscenza del patrimonio culturale cittadino – ha detto con soddisfazione il sindaco Andrea Lutzu -. Chiunque vorrà visitare uno dei tre musei sarà invogliato a conoscere anche le altre due. In ogni struttura le guide pubblicizzeranno l’iniziativa e promuoveranno la rete museale e il biglietto unico invitando i visitatori a cogliere questa opportunità”. “Oggi abbiamo sottoscritto un accordo importantissimo per mettere a sistema l’offerta culturale e turistica oristanese – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. La sinergia tra l’istituzione comunale e l’Arcidiocesi consentirà di promuovere meglio il grande patrimonio artistico e archeologico di Oristano, come già avviene in tante altre città. Ma questo, insieme alla nascita del Tavolo strategico culturale, è solo il primo passo di una serie di azioni con le quali vogliamo valorizzare adeguatamente i nostri tesori culturali. Il prossimo passo sarà la ricerca di un accordo con tutte le istituzioni museali della provincia per estendere più possibile il biglietto unico per attirare i turisti e metterli nelle condizioni di avere ogni agevolazione possibile per conoscere ogni singola realtà del territorio”. “Il Museo Diocesano è lieto dell’iniziativa – ha commentato la direttrice Silvia Oppo –, e l’Arcidiocesi di Oristano auspica che l’accordo sia volto non solo a promuovere la conoscenza e la fruibilità dell’accesso alle singole strutture, ma rappresenti un primo passo verso la realizzazione di una proposta culturale unitaria e forte, frutto di una sinergica collaborazione tra le Istituzioni, che valorizzi il turismo e incentivi la qualità dell’offerta culturale nel territorio diocesano”. L’accordo prevede che il prezzo del biglietto singolo per le diverse strutture continui ad essere stabilito autonomamente dalle rispettive amministrazioni: il Comune per l’Antiquarium e la Pinacoteca; l’Arcidiocesi per il Museo Diocesano. Al prezzo del biglietto cumulativo sarà applicato uno sconto del 30%. Le due istituzioni, infine, si impegnano a divulgare la conoscenza del biglietto unico, con l’ausilio dei propri operatori e guide, che dovranno svolgere un’azione di promozione e divulgazione per l’accesso alle diverse strutture.

Sono cinque le opere finaliste della seconda edizione del concorso di pittura “Emozioni di Sartiglia”, ispirato alla storica manifestazione equestre del carnevale oristanese. Per conoscere il nome dell’artista che si aggiudicherà il primo premio da duemila euro occorre attendere la cerimonia in programma giovedì 21 dicembre, alle 18, nella pinacoteca comunale “Carlo Contini”, all’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano. Ventisei le opere partecipanti alla nuova edizione del concorso organizzato dalla Fondazione Sa Sartiglia Onlus e selezionate da una giuria di esperti, composta da Ivo Serafino Fenu, Federico Fadda e Gabriella Collu. La cerimonia di premiazione coinciderà con l’inaugurazione della mostra espositiva delle opere in concorso. Le tele, provenienti da tutta l’isola, ma anche da altre regioni d’Italia, resteranno esposte presso la pinacoteca comunale fino al 21 gennaio 2018, tutti giorni (festivi inclusi), e potranno essere ammirate la mattina dalle10 alle 13 e il pomeriggio dalle 16,30 alle 19,30. All’interno della mostra ci sarà uno spazio dedicato al progetto “Sartiglia e filatelia”. L’anno scorso, in occasione della prima edizione del concorso, il primo premio fu assegnato al pittore sassarese Antonio Vincenzo Tanda, con il quadro intitolato “Impressioni sulla Sartiglia”.

Gli studenti della scuola primaria di Marrubiu e della secondaria di via Bellini di Oristano sono i vincitori della 14esima edizione del concorso “Conoscere il Giudicato d’Arborea e il Marchesato di Oristano” indetto dall’Istar (Istituto Storico Arborense), per l’anno scolastico 2016/2017. Nella sala consiliare del comune di Oristano si sono svolte le premiazioni, alla presenza del direttore dell’Istar, Giampaolo Mele, e dell’assessore comunale alla Cultura, Massimiliano Sanna. Gli alunni erano invitati a partecipare al concorso con  disegni, elaborati, saggi brevi, manufatti e simboli sul tema “Il mondo della Carta de Logu del Giudicato d’Arborea”. I lavori degli studenti sono stati giudicati da una commissione composta da Paolo Gaviano (presidente), Augusto Schirru e Giovanna Loddo. Tra le scuole primarie, il 1° premio di 180 euro è andato agli alunni della quinta A della Scuola primaria di Marrubiu, per il plastico che rappresenta la Torre di Mariano II (gli alunni vincitori sono Gianluca Statzu, Aurora Massa, Nicola Garau, Nicola Silesu, Edoardo Deidda; insegnante: Giovanna Anna Manca). Il 2° premio di 130 euro è stato assegnato agli alunni della quarta D della Scuola primaria di Seneghe, per i 15 disegni presentati (insegnanti Maria Giovanna Meles e Carmelino Sanna). 3° premio di 100 euro agli alunni della seconda classe della Scuola primaria paritaria Madre Teresa Quaranta – Sacro Costato di Oristano,  per i 18 disegni presentati (insegnante Mariangela Massenti).  Per le Scuole secondarie di 1° grado, primo premio di 100 euro agli alunni della seconda A della Scuola secondaria di Via Bellini di Oristano, per l’elaborato scritto, dal titolo “Conversando con Eleonora” (insegnante Linuccia Fois). Sono state, inoltre, assegnate delle menzioni speciali con premi di 100 euro ciascuno a: Chiara Pinna Spada della terza D della Scuola Primaria Sa Rodia Oristano, per i 2 disegni presentati; agli alunni della quinta A e quinta B dell’Istituto comprensivo di Marrubiu (insegnanti Giovanna Anna Manca e Simona Agus) per il plastico rappresentante un villaggio medievale, per lo stemma dell’albero deradicato realizzato con il Das, per lo stemma dell’albero deradicato realizzato con il sughero, e per il plastico rappresentante un villaggio medievale. Alla cerimonia hanno partecipato numerosi alunni, genitori e insegnanti, e per questo motivo gli organizzatori hanno dovuto spostare le premiazioni dalla sala lettura della Biblioteca comunale di Oristano alla sala consiliare del Comune di Oristano. Dopo un breve saluto da parte del direttore scientifico dell’Istar, Giampaolo Mele, e del vicesindaco, Massimiliano Sanna, i ragazzi sono stati premiati con la pergamena e una copia pregiata della Carta de Logu.

Il lungometraggio “Via Crucis” del regista colombiano Harold de Vasten darà il via all’XI edizione di “Terre di confine film festival”, la kermesse nata nel 2005, ad Asuni, per diventare in pochi anni un appuntamento internazionale dedicato al confronto e all’incontro fra realtà cinematografiche apparentemente lontane. Il 29 dicembre prenderà il via, alle 18.30, al Museo Diocesano di Oristano, una nuova avventura targata Marco Antonio Pani nella veste di direttore artistico. L’appuntamento rappresenta una anteprima della rassegna, che entrerà nel vivo a marzo 2018 con le tappe di Solarussa, Asuni e Sassari. Quest’anno la rassegna avrà per tema il fiume e l’acqua, come luoghi di confine capaci di dividere e unire popoli e terre, mentre il Paese ospite sarà, non a caso, la Colombia. A presentare l’anteprima, al fianco di Pani ci saranno i rappresentanti dell’associazione “Su Disterru”, organizzatrice dell’evento, e Antonello Carboni, già direttore artistico del festival. La proiezione di “Via Crucis” è una prima visione nazionale, che godrà di sottotitoli in italiano. Un esperimento di “Cine Minga” dal quale vengono fuori immagini e atmosfere pervase di una poetica e di un senso dello humor decisamente popolare. È un film solo all’apparenza ingenuo, realizzato con la collaborazione di tutto il paese di Timbío, nella periferica provincia colombiana di Cauca. Sono solo sei gli attori e le attrici professioniste che prendono parte alle scene. La produzione è stata resa possibile grazie a donazioni e collette tipiche dello spirito della “minga”, un’iniziativa popolare con cui le popolazioni delle campagne si uniscono per costruire la casa del vicino, riparare un bene comune o aiutare una famiglia in difficoltà. Un singolare esempio del fatto che il cinema non nasca solo a Hollywood o a Bollywood, ma ovunque ci siano menti creative, passione e buona volontà. Il regista Harold de Vasten è uno dei fondatori di “Cine Minga”, società di produzione cooperativa, che ha come scopo quello di realizzare produzioni a bassissimo costo, coinvolgendo le popolazioni dell’interno più remoto della Colombia in vere e proprie imprese collettive, che si trasformano in occasione di crescita culturale e sociale. Ad anticipare la proiezione, alle 17.30, al Museo Diocesano, sarà l’inaugurazione della mostra “Fotogrammi dipinti” del maestro Angelo Liberati, che cade in coincidenza con il momento conclusivo della rassegna “Il cinema siamo noi”, curata da Antonello Carboni. Una seconda giornata di “anteprima festival” si terrà a Cagliari, il 2 marzo, alla Cineteca sarda, con proiezioni di corti, documentari, un lungometraggio e la presentazione del programma completo. La fase clou di “Terre di confine” partirà a Oristano l’8 marzo, “Giornata della Donna”, con una tavola rotonda sulle figure femminili presenti nell’industria del cinema sardo, seguita dalla proiezione del film “Nel mondo grande e terribile”, diretto da Daniele Maggioni, Maria Grazia Perria e Laura Perini. I due appuntamenti centrali si terranno a Solarussa dal 9 all’11 marzo, e ad Asuni dal 15 al 18 marzo, con un passaggio infrasettimanale a Sassari.

 

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