Nov 09

Dopo le dimissioni di Zedda e la nomina di Fasolino come vice, Solinas accelera il rimpasto.

Giuseppe Fasolino, assessore regionale alla Programmazione: “Ringrazio il presidente per la fiducia, è un incarico importante e di grande responsabilità, sono sereno e concentrato sul lavoro che c’è da fare”.

Giuseppe Fasolino, nuovo vicepresidente della giunta regionale della Sardegna al posto di Alessandra Zedda, che ieri ha rassegnato le dimissioni dall’esecutivo, non si aspettava né le dimissioni della collega di Forza Italia, né la nomina del presidente Solinas come suo vice. Un incarico che arriva insieme a quello di assessore del Lavoro, di cui era titolare Zedda fino alla sua “scelta individuale” di lasciare per tornare, da eletta, tra i banchi della maggioranza in consiglio regionale.

Oltre alla vicepresidenza, l’assessore alla Programmazione e Bilancio Fasolino ora ha quindi in carico anche la delega del Lavoro, che però non dovrebbe tenere a lungo, dato che ritiene sia “…una questione di poco tempo”. I tempi brevi indicano, infatti, che il rimpasto annunciato sin dal mese di marzo dal governatore potrebbe essere molto vicino, anche perché la giunta Solinas, in questo momento, non rispetta l’equilibrio di genere. Uscita Alessandra Zedda, ora gli assessori donna restano tre (Gabriella Murgia, Anita Pili e Valeria Satta) su dodici componenti totali.

Non solo, all’interno della stessa maggioranza le forze politiche, soprattutto la Lega (sempre più distate dal governatore), ma anche il Psd’Az (partito dove molti si preparano ad abbandonare il presidente) premono perché Solinas si dia una mossa, anche in prospettiva Regionali 2024. Ma di aspetti politici e scenari che si aprono per il futuro della maggioranza verso le Regionali Fasolino non vuole parlare. “La nostra concentrazione – ha precisato – deve essere focalizzata sui risultati; dobbiamo fissare gli obiettivi di fine legislatura e lavorare per raggiungerli, poi tra un anno e mezzo saranno gli elettori a dire se abbiamo fatto bene”.

Non è chiaramente dello stesso avviso Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, che insiste nel chiedere le dimissioni immediate del presidente della Regione. “Pasticci e aggiustamenti non servono, andiamo avanti da anni in attesa di un rimpasto che non c’è stato – ha spiegato Ganau -. Evidentemente non c’è una coalizione che lo consente e ci sono divisioni nella maggioranza che non permettono di lavorare per la Sardegna, e intanto le attività consiliari sono bloccate”. Per Ganau, quindi, Solinas dovrebbe seguire la strada di Zedda e dimettersi immediatamente.

Sul blocco dell’attività consiliare sono intervenuti anche i consiglieri del gruppo del M5S, Roberto Li Gioi, Desirè Manca, Michele Ciusa e Alessandro Solinas. “Da quasi un anno – hanno detto – il consiglio regionale è di fatto bloccato. Ancora si attende la legge Omnibus che permetterebbe di sbloccare le risorse necessarie alle famiglie e alle imprese sarde”. E concordano nella richiesta di dimissioni: “Questa situazione di stallo certifica una volta di più il fallimento dell’azione di governo del presidente Solinas, che deve seguire la sua vice e dimettersi”.

“Alessandra Zedda non è più l’assessora al Lavoro. Da ieri quando, a sorpresa, almeno per i non berlusconiani della Sardegna, ha annunciato le dimissioni dalla Giunta e dalla vicepresidenza della Regione scegliendo di fare il soldato ‘semplice’ in Consiglio regionale, dove resta titolare di uno scranno conquistato alle Regionali del 2019.

La mossa della berlusconiana, sostituita con il compagno di partito Giuseppe Fasolino, a cui Christian Solinas ha assegnato sia l’interim al Lavoro che la seconda poltrona della Regione, stanno scatenando ridde di supposizioni. A quasi nessuno sembra bastare il messaggio via WhatsApp mandato dalla Zedda nella chat della Giunta e in cui l’assessora dimissionaria parla di “scelta individuale” ma senza spiegare le ragioni che l’hanno spinta a lasciare.

La Zedda con certezza si sta giocando la candidatura alle Regionali del 2024, specie adesso che Solinas non è più un candidato su cui scommettere per via dell’abuso d’ufficio di cui è accusato nel processo sulle nomine dei Dg Silvia Curto e Pasquale Antonio Belloi. Per la legge Severino, anche solo in caso di condanna in primo grado per quel reato è prevista la sospensione dall’incarico. Con le dimissioni dalla Giunta a un anno e tre mesi dalla fine della legislatura, qualora corresse per la presidenza della Regione, la Zedda potrebbe fare una campagna elettorale in cui contro Solinas dice di tutto. Sotto questo aspetto l’addio di ieri all’Esecutivo ha messo l’assessora uscente nelle condizioni di avere le mani libere. Se non del tutto, visto che resta una consigliera del centrodestra, almeno in parte.

C’è però un particolare di non poco conto: anche la Zedda è a processo per un vicenda che riguarda un finanziamento di 750mila euro dato alla ‘Fm fabbricazioni metalliche’. Secondo l’accusa, la società non ne avrebbe avuto diritto. La Zedda è sul banco degli imputati perché quei soldi, derivanti da fondi Ue, sono stati gestiti dal suo assessorato quando guidava l’Industria nella Giunta di Cappellacci tra il 2009 e il 2014. Lo stesso ex presidente della Regione è una delle sei persone a processo.

Delle due l’una: o la Zedda sa di non c’entrare assolutamente nulla con quelle irregolarità oppure la prescrizione è nell’ordine delle cose. I maligni, senza metterci la faccia, ieri a Palazzo hanno provato a legare le dimissioni dell’assessora con il processo in corso, quasi a voler dire che, al contrario, la Zedda sa il fatto suo e ha deciso il passo indietro. Ma se così fosse, non ci sarebbe stato motivo per non informare anzitempo Solinas. Invece la berlusconiana, malgrado la serata passata accanto al governatore al teatro Massimo di Cagliari per la presentazione del film su Gigi Riva, non ha scucito parola. Solinas ha saputo con il messaggio su WhatsApp che stava perdendo un altro ‘pezzo’ dell’Esecutivo.

Da ambienti vicini all’assessora dimissionaria, la narrazione è ben altra. L’ormai ex titolare del Lavoro ha lasciato l’incarico perché non ne poteva più dei rapporti con Solinas. Del resto il presidente in più di un’occasione ha disertato la Giunta e lasciato alla Zedda la patata bollente. Si pensi, per esempio, alle misure che la Regione avrebbe dovuto adottare in piena pandemia per controllare i turisti in arrivo. Era luglio 2021.

Ma i casi si sprecano: c’è l’assalto alle coste di aprile 2020, con la delibera che dava il via libera alla realizzazione di un hotel a cinque stelle sul mare di Castiadas, nel Sud dell’Isola. Non è finita: la Zedda si era ribellata a Solinas quando a maggio 2021 è stata nomina alla guida di Aspal, l’Agenzia regionale per l’occupazione, la precaria della pubblica amministrazione Maika Aversano. In quell’occasione l’allora assessora si era rifiutata di votare la delibera sull’ingaggio della nuova Dg. Eppure su Aspal la Zedda, da assessora al Lavoro, aveva la supervisione. Si può ricordare anche la nomina della nuova responsabile dell’Anticorruzione in Regione: anche in quella occasione, a gennaio 2021, Solinas non era in Giunta e ha lasciato firmare alla Zedda l’atto pubblico. Ma sulla vicenda c’erano un ricorso e molte proteste politiche.

Insomma, la carne al fuoco è stata abbastanza, tale da giustificare un divorzio unilaterale tra il governatore e la berlusconiana. A cui i nemici, dalle pagine de L’Unione Sarda pur senza rivelare il proprio nome, hanno fatto notare che la Zedda non è una mammoletta, tanto meno una vittima: attraverso gli uffici del Lavoro ha gestito qualcosa come 400 milioni di euro, inclusi i bandi dei ristori per la pandemia. E non si può certo dire che l’assessorato sia stato campione di velocità. Tutt’altro. Addirittura la gestione del bando ‘Resisto’, sempre stando a quanto ricorda il quotidiano di Cagliari, è stata definita “fallimentare” in ambienti vicini a Solinas.

C’è poi una lunga serie di vertenze su cui l’azione della Zedda è stata definita ugualmente “inutile”. Vengono citati i casi di AirItaly, Eurallumina e Portovesme. Pure su questi fronti la Zedda esce a pezzi, stando a quanto le stanno dicendo alle spalle in queste ore i nemici interni. Di sicuro questi quasi quattro anni di governo di centrodestra sono stati un disastro e la Zedda è una delle co-responsabili, questo è un dato di fatto.

Adesso i fari sono puntati tutti sul rimpasto, anche perché una fine anticipata della legislatura non è nell’aria. Specie perché comprometterebbe irrimediabilmente l’esito delle prossime Regionali: equivarrebbe a un’ammissione di inadeguatezza che gli elettori non perdonerebbero all’attuale maggioranza. L’unica strada che può percorrere Solinas è provare a fare il leader riunendo gli alleati e decidendo una volta per tutte di chiudere un rimpasto che si trascina da un anno e mezzo”. (Alessandra Carta, sardiniapost.it).

L’Innovation Lab (Ilab-food) di Oristano, l’evento di lancio dei progetti cluster per le imprese agroalimentari e della pesca, si presenta alla città, venerdì 11 novembre, alle 9.30, all’Hospitalis Sancti Antoni. Il progetto Ilab Food Oristano rientra nelle attività della Regione Sardegna, con Sardegna Ricerche. “Sarà l’occasione per presentare il bando per le manifestazioni di interesse dei 4 cluster dedicati al muggine, all’ostrica, al paniere alimentare e al progetto di market place per la vendita e la promozione del paniere dei prodotti agroalimentari dell’oristanese – ha osservato il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna -. Oltre a una presentazione generale dell’Ilab e della rete dei Living lab, con gli esperti del settore si potranno approfondire i temi che hanno accompagnato le scelte strategiche dei 4 settori individuati e il percorso che ne accompagnerà la progettazione e la nascita fino all’avvio delle attività nei locali dell’ex mensa dello studente a Sa Rodia”. “La scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 20 novembre – ha aggiunto l’Assessore alle Attività produttive, Rossana Fozzi -. Entro questa data intendiamo raccogliere le adesioni del primo gruppo di imprese con cui avviare le attività dell’Ilab, ma anche successivamente ci sarà spazio per chi vorrà partecipare a questo programma, che riteniamo strategico per un territorio come il nostro che ha una specifica vocazione nel settore agroalimentare e ampi margini di crescita che intendiamo percorrere e sfruttare. Per le imprese del settore è una straordinaria occasione da cogliere al volo, e l’evento di lancio di venerdì 11 novembre, all’Hospitalis Sancti Antoni, consentirà a tutti di cogliere le opportunità che si aprono con questo progetto”. Il bando per la presentazione delle manifestazioni di interesse riguarda, come detto, 4 cluster: Progetto muggine per l’incremento della produzione di bottarga da animali in cattività; Progetto ostrica per potenziarne la produzione in Sardegna tramite l’utilizzo di nuove attrezzature e sistemi di allevamento innovativi; Paniere alimentare per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari attraverso miglioramenti produttivi finalizzati alla commercializzazione con due linee di attività sulla vernaccia di Oristano e i formaggi freschi; Progetto marketplace Oristano Food per la creazione di un marketplace per la vendita e la promozione del paniere dei prodotti agroalimentari dell’oristanese, comprensivo di un modello operativo logistico distributivo basato su promozione, vendita, gestione dei flussi, magazzino, delivery, assistenza post-vendita.

Questa mattina, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Oristano, colonnello Erasmo Fontana, insieme ai comandanti della Compagnia di Oristano e della Stazione di Milis, ha voluto donare il primo calendario storico dell’Arma 2023 e un mazzo di fiori alla signora Lucia Aleddu, il giorno del suo 100° compleanno. Lucia Aleddu, che è la seconda cittadina più anziana del paese, è nata a Milis, il 4 novembre 1922, nel giorno della Festa delle Forze Armate. Un segno del destino, considerato quello che la signora Lucia ha poi fatto per tutta la vita, visto che ha svolto, sin da giovane, mansioni di cuoca e bambinaia per le famiglie dei Carabinieri. La centenaria ha, infatti, raccontato con un certo orgoglio, ai militari che sono andati a trovarla, di aver lavorato nelle caserme di Milis, Luogosanto, Macomer e Oristano, mantenendo sempre un rapporto di amicizia con i Carabinieri e le loro famiglie. Nonostante i problemi di deambulazione e di cecità, Lucia Aleddu ha ancora uno spirito vivace e determinato ed ha esternato, con fierezza, il fatto di essere nata il giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. E i Carabinieri, nel ringraziare la signora Lucia per quanto ha fatto per loro, hanno voluto dedicarle un piccolo gesto di vicinanza, così come l’Arma solitamente fa con le persone anziane di tutta Italia per farle sentire meno sole.

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