Apr 01

Guerra Ucraina-Russia: il rincaro delle materie prime mette a rischio 30mila imprese sarde.

Gli effetti del conflitto ucraino-russo, a causa dei rincari delle materie prime, dell’energia e dei carburanti, come gas, petrolio, grano e alluminio, ma anche per il rallentamento dei flussi turistici, sta mettendo sotto pressione oltre 30mila imprese sarde (circa 95mila addetti), rischiando così di compromettere la ripresa delle aziende isolane.

A lanciare l’allarme è l’analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che si focalizza sulle “imprese in prima linea per l’impatto della guerra nel centro Europa”.

Le violente sollecitazioni dei costi delle commodities indotte dagli effetti del conflitto scoppiato lo scorso 24 febbraio nel cuore d’Europa, mettono sotto pressione anche nell’Isola una ampia platea di attività imprenditoriali.

Nelle prime linee della guerra dei prezzi e dei mercati sconvolti dal conflitto, sono compresi quasi due quinti (37,6%) degli occupati del sistema produttivo sardo: si tratta di 30.175 imprese, la quasi totalità con meno di 50 addetti (99,6%), con 94.920 dipendenti, oltre
quattro quinti (83%) occupati in micro e piccole imprese (MPI).

A livello provinciale si osserva un più alto coinvolgimento del sistema produttivo nei settori maggiormente sotto stress, a causa del conflitto in corso, a Nuoro con il 42,0% di occupati coinvolti nelle imprese in prima linea, Sassari con il 41,0% e Sud Sardegna con il 40,4%. Nel dettaglio si collocano nella trincea avanzata i settori con una maggiore intensità energetica: dalla metallurgia alla petrolchimica, dalla carta al vetro, dalla ceramica ai trasporti.
Nei comparti manifatturieri energy intensive sono sempre più numerosi i casi in cui il divario tra costi e ricavi diventa insostenibile, costringendo al fermo dell’attività: a due anni dal lockdown sanitario si è arrivati al rischio di lockdown energetico per 762 MPI con 2.669
addetti.

Il caro-carburanti colpisce il trasporto merci e persone, comprimendo i margini per 2.989 MPI con 10.815 addetti. Le carenze di materie prime provenienti da Russia e
Ucraina, associate a costi crescenti delle forniture, coinvolgono le imprese nei settori dell’alimentare, dei metalli e delle costruzioni, un perimetro in cui operano 15.477 MPI con 41.189 addetti.

Il conflitto ripresenta pesanti conseguenze anche sul turismo, già duramente colpito dalla recessione da Covid-19. Il blocco dei vacanzieri dalla Russia, inoltre, innesca effetti differenziati sul territorio. Tra le regioni in cui la spesa dei turisti russi, in rapporto all’economia del territorio, è più elevata, figura la Sardegna che conta 10.947 MPI nell’alloggio e ristorazione, che danno lavoro a 40.247 addetti.

“Le imprese sono al collasso perché non si aspettavano questo ulteriore aumento di costi fissi in tema di energia e di gas: alcune stanno valutando di interrompere le produzioni perché conviene fermarsi piuttosto che lavorare in perdita: il momento è difficilissimo – commenta Maria Amelia Lai, presidente di Confartigianato Sardegna –. Al caro carburante, all’aumento dei costi in bolletta, alla difficoltà nel reperimento e all’aumento dei costi delle materie prime, agli effetti sulla nostra economia delle sanzioni imposte alla Russia, si aggiunge un elemento estremamente preoccupante: sta venendo meno quel clima di fiducia che, tra mille fatiche, gli imprenditori erano riusciti a recuperare, dopo due anni di pandemia in cui hanno fatto il possibile per reggere l’onda d’urto della crisi.

Purtroppo – continua la presidente – se da un lato stiamo uscendo dalla pandemia e dal virus, dall’altro stiamo entrando in una pandemia economica, e di certo non ci voleva in questo momento. Proprio quando l’economia italiana si stava riprendendo, ora si crea
un ulteriore deficit per il nostro Paese, per la Sardegna perché, non dobbiamo mai dimenticarlo, per effetto dell’economia globale, molte aziende lavorano, o sono direttamente collegate, con tanti Paesi dell’Est”.

E la preoccupazione di un “crollo” dell’economia, italiana e sarda, è palese tra le imprese, soprattutto quelle piccole, da sempre più soggette alle fluttuazioni dei mercati e della propensione delle persone a spendere e consumare.

“Per questo, è assolutamente necessario che venga rifinanziato l’ammortizzatore straordinario per le imprese artigiane, quale è il Fondo Bilaterale di Solidarietà – aggiunge Daniele Serra, segretario regionale di Confartigianato Sardegna -, prima che gli effetti della guerra in Ucraina si scarichino sulle aziende. Il rischio che il combinato disposto dell’aumento dei costi energetici, di quello delle materie prime e della riduzione degli ordini da parte dei committenti dovuti alle crescenti tensioni internazionali, vada a impattare su tutto il sistema economico sardo, è veramente alto.

Non nascondiamo che i riflessi dell’invasione russa sul nostro sistema manifatturiero saranno molto più larghi e strutturali di quanto abbia causato il Covid, anche nelle sue fasi più acute di blocco della mobilità – continua Serra –. C’è da attendersi un accorciamento delle catene globali del valore, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento a monte, in particolare dell’energia, l’integrazione verticale del ciclo produttivo e la rivisitazione delle politiche delle scorte. Ma ci vorrà tempo affinché questi aggiustamenti si realizzino”.

“Noi siamo contro la guerra, ovviamente, e speriamo che questo si risolva nei migliori dei modi, nei tempi più brevi possibili – concludono Lai e Serra -. Certo che la preoccupazione è molta, perché dalla Russia noi importiamo gas, gas vuol dire energia. E noi non siamo produttori di energia. Tutto questo, due anni dopo l’inizio del Covid, sta nuovamente modificando i rapporti economici, le esigenze, la domanda e l’offerta. Come avvenuto durante il periodo pandemico, alcune fasce di mercato si sono fermate e una volta ripartite hanno fatto fatica a trovare clienti”.

Sono 2.008 i nuovi casi confermati di positività al Covid nell’Isola (di cui 1.654 diagnosticati da antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 13.198 tamponi.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 22 (uno in più di ieri). I pazienti ricoverati in area medica sono 333 (stesso dato di ieri). Sono 30.336 sono i casi di isolamento domiciliare (27 in più rispetto a ieri).

Si registrano anche 4 decessi: una donna di 92 anni e un uomo di 102, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; una donna di 90 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna; e un uomo di 77 anni, residente nella provincia di Oristano.

Nelle ultime 24 ore, a Oristano si sono registrati 46 nuovi casi di positività e 51 guarigioni.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria i casi rilevati in città sono 5.913, i pazienti guariti 5.333, i casi attualmente positivi 535, e i decessi 40.

A seguito di un esposto presentato da Adiconsum Sardegna, a tutela di numerosi risparmiatori della regione che avevano sottoscritto Buoni fruttiferi postali, l’Antitrust ha aperto una istruttoria nei confronti di Poste Italiane “…per la possibile fattispecie di pratiche commerciali scorrette”. L’Adiconsum, nei mesi scorso, aveva presentato una segnalazione all’Autorità, dopo numerose denunce ricevute da parte dei risparmiatori sardi. Al centro del contendere le carenti informazioni rese agli utenti circa i termini di scadenza dei Buoni fruttiferi postali e le conseguenze in caso di mancata richiesta di rimborso entro i termini di prescrizione, che hanno indotto in errore numerosi risparmiatori, portandoli a perdere tutti i risparmi investiti. Nel provvedimento dell’Antitrust si legge: “Il professionista avrebbe posto in essere le seguenti condotte, in relazione alle informative sui termini di scadenza e di prescrizione che caratterizzano i buoni fruttiferi postali rappresentati da documento cartaceo sottoscritti dai consumatori: A) in fase di collocamento dei Buoni, ometterebbe attualmente di indicare la data di scadenza e/o la data di prescrizione di tali titoli, nonché di fornire le informazioni relative alle conseguenze giuridiche derivanti dallo spirare dei predetti termini, e/o fornirebbe tali informazioni con una formulazione confusoria e decettiva; B) nella gestione dei Buoni caduti in prescrizione nell’ultimo quinquennio, avrebbe omesso di informare i consumatori, titolari di Buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione di tali titoli, dello spirare di tale termine e delle conseguenze giuridiche derivanti in caso di mancata richiesta di rimborso del titolo entro tale termine, sebbene – ricevendo un numero elevato di reclami da parte della propria clientela – fosse a conoscenza della numerosità di risparmiatori che, ignari delle condizioni di disciplina dei titoli in parola, incorrono nella predetta prescrizione […] la “Scheda di sintesi” elaborata da Poste e Cassa Depositi e Prestiti SpA, in relazione ad ogni specifica tipologia e/o serie di Buoni, non riporta la data di scadenza del singolo Buono sottoscritto, né la relativa data di prescrizione. Né tantomeno è riportata l’informativa sul fatto che i diritti relativi sia al capitale investito che agli interessi maturati si prescrivono in favore del Fondo per indennizzare i risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie, per Buoni Fruttiferi Postali emessi a far data dal 14 aprile 2001 […]. Scheda di sintesi che presenta, invece, la frase ”Capitale investito sempre rimborsabile”, lasciando intendere al consumatore che il diritto al rimborso del Buono, quanto meno per la parte capitale, non abbia scadenza. Peraltro, il riquadro della Scheda di sintesi, dedicato alle “Condizioni economiche”, riporta, accanto ad un grafico che indica il tasso nominale annuo lordo, la frase “Durata massima 20 anni [in caso di titolo di durata ventennale]”. Conseguentemente, il consumatore potrebbe essere stato indotto a ritenere che la “durata” dei 20 anni sia rilevante solo ai fini della “fruttiferità” del titolo, e quindi della maturazione degli interessi rimborsabili insieme al capitale investito, e che il titolo non avesse mai scadenza. Poste, dunque, non avrebbe posto in essere le dovute azioni informative, anche a carattere individuale, finalizzate ad avvertire i risparmiatori, titolari di Buoni prossimi alla prescrizione, che alla scadenza del termine di prescrizione i titoli non sarebbero stati più rimborsabili, sia il capitale investito che gli interessi maturati, invitandoli dunque a provvedere al relativo riscatto e, sebbene consapevole dell’affidamento che i risparmiatori hanno riposto e ripongono nei Buoni Fruttiferi Postali e del fatto che sono numerosi gli episodi di prescrizione di tali titoli, non avrebbe introdotto azioni efficaci finalizzate ad evitare che migliaia di risparmiatori potessero perdere integralmente ed irrimediabilmente le somme investite nei titoli da essa collocati e gestiti. “Si tratta di un primo importante passo in favore di centinaia di risparmiatori sardi, soprattutto anziani, che si erano rivolti alla nostra associazione dopo aver scoperto di aver perso tutti i loro risparmi investiti, a causa della prescrizione dei titoli che si sono dimostrati poco buoni e ancor meno fruttiferi – afferma il presidente Giorgio Vargiu – . Ora, se saranno accertate irregolarità da parte dell’Antitrust, Adiconsum Sardegna si farà promotrice di opportune azioni giuridiche contro Poste Italiane, finalizzate a far ottenere ai risparmiatori della Sardgna il rimborso degli investimenti e il pagamento di tutti gli interessi maturati sui titoli. Nel frattempo invitiamo tutti a i consumatori interessati a recarsi presso le nostre sedi per la predisposizione del reclamo e del successivo ricorso all’Arbitro Bancario e Finanziario”.

Il Comune di Oristano ha pubblicato il bando per la concessione gratuita e biennale del Teatro Antonio Garau. “Dopo la conclusione dei lavori e la riapertura ci avviamo a risolvere anche il problema della gestione, che consentirà la valorizzazione di uno dei più importanti presidi culturali e di spettacolo della città – ha spiegato il sindaco Andrea Lutzu -. Era un traguardo che faceva parte del nostro programma elettorale e con la riapertura del Teatro nei mesi scorsi abbiamo onorato l’impegno”. “L’assegnazione della concessione del Teatro avverrà a fronte di uno specifico progetto – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. Il nostro obiettivo è restituire il teatro alla città e rilanciarlo con programmazioni artistiche e culturali, di qualità, di rilevanza regionale, nazionale e internazionale”. Dopo la conclusione dei lavori ed in attesa della riapertura della galleria, il Teatro Garau dispone di 278 posti a sedere in platea. Devono ancora essere eseguiti i lavori di completamento che riguardano la parte dell’atrio/foyer, che permetteranno l’accesso alla galleria che porterà la capienza totale a 398 posti. “Malgrado l’uso parziale dell’immobile, il bando per la concessione ha lo scopo di restituire alla città il suo Teatro civico attrezzato per la realizzazione di attività teatrali e di prosa, nonché polo di eccellenza per attività culturali – ha detto ancora Sanna -. Nel frattempo l’amministrazione potrà completare i lavori che porteranno la capienza massima a 398 posti. Si tratta di lavori che non comporteranno la sospensione delle attività né l’interruzione della concessione”. Al bando possono partecipare soggetti singoli (persone fisiche, imprese individuali, società commerciali, società cooperative, fondazioni), associazioni culturali, onlus ed enti no-profit e del terzo settore, consorzi, raggruppamenti temporanei di imprese, che abbiano maturato una esperienza almeno quinquennale nella gestione di teatri, nell’organizzazione di manifestazioni artistico-culturali, spettacoli dal vivo e in locali di pubblico spettacolo. “La concessione avrà durata biennale e sarà a titolo gratuito – ha precisato l’assessore Sanna -. Una scelta che risponde all’esigenza di rilanciare la struttura, dopo gli anni di chiusura e dopo le tante limitazioni dovute al Covid, ma anche alla necessità di avere il tempo per realizzare gli interventi di completamento che consentiranno la riapertura della galleria a cui seguirà un bando più completo e per una durata maggiore”. Il concessionario, tra le altre cose, dovrà promuovere, organizzare e svolgere attività culturali, con particolare riferimento a rassegne cinematografiche, teatro di prosa e dialettale, musica e danza, spettacoli e concerti. Prima dell’inizio della stagione dovrà inviare la programmazione al Settore Programmazione e gestione delle risorse e all’assessorato alla Cultura. Dovrà farsi carico delle spese per impianti, attrezzature e macchinari e per la manutenzione ordinaria e la pulizia. Per partecipare al bando occorrerà presentare un progetto culturale che promuova una programmazione accessibile e fruibile a tutti, finalizzata a favorire la crescita culturale della cittadinanza. Il progetto dovrà anche promuovere interazioni fra soggetti pubblici e privati per ottimizzare costi e risorse, razionalizzare e concertare l’offerta culturale e di spettacolo del territorio. Il progetto dovrà anche arricchire le programmazioni offrendo eventi e manifestazioni diverse quali mostre, convegni, eventi della tradizione locale, nel rispetto della finalità prioritaria della programmazione culturale, artistica e di spettacolo, e favorire l’integrazione delle risorse culturali del territorio attraverso la strutturazione di partnership con altri enti culturali. La concessione sarà assegnata alla migliore proposta con punteggio attribuito sulla base delle esperienze pregresse, a eventuali proposte migliorative e al progetto culturale. Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 13 del 16 maggio. Eventuali informazioni possono essere richieste per posta elettronica certificata all’indirizzo istituzionale@pec.comune.oristano.it .

Il liceo artistico “Carlo Contini” e il Comune di Oristano hanno siglato un accordo per la valorizzazione di un percorso progettuale sui temi della violenza sulle donne dal titolo “evVIVA”. Si tratta di un progetto triennale per sviluppare competenze trasversali e orientamento ideato dai docenti del liceo artistico e promosso dagli assessori alla Cultura Massimiliano Sanna, ai Servizi Sociali Carmen Murru e alle Politiche Giovanili Maria Bonaria Zedda, e dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Oristano presieduta da Pasqualina Pippia, per affrontare le tematiche che contrastano la violenza di genere in ogni sua forma. Il progetto prevede la scrittura, la sceneggiatura, la realizzazione e la messa in scena di una serie di monologhi teatrali, che hanno come tema storie vere di violenza, raccolte attraverso un questionario anonimo, opportunamente selezionate e combinate, e dunque “protette”. Convinti che l’arte sia oggi uno strumento di responsabilità sociale capace di comunicare in maniera efficace anche temi complessi, i docenti del liceo artistico hanno offerto un contributo alla prevenzione e al contrasto delle varie forme di violenza contro le donne, attraverso l’arte. L’arte diventa, quindi, strumento per il coinvolgimento e il miglioramento sociale, capace di avviare un dialogo educativo per favorire il riconoscimento e l’eliminazione di ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine (così come previsto dall’obiettivo 5 dell’agenda 2030), ma anche per promuovere valori di responsabilità condivise all’interno delle famiglie, uguali diritti alle donne e pari opportunità lavorative, sociali e economiche. Il progetto ha anche finalità didattiche e artistiche, come conoscere e migliorare le varie strutture della comunicazione scritta e orale, dalla scrittura di un monologo alla comunicazione giornalistica in generale; apprendere gli aspetti di gestione di un progetto complesso dall’idea alla realizzazione, e potenziare e ampliare l’utilizzo del laboratorio di fabbricazione digitale della scuola.

L’assessorato allo Sport del Comune di Oristano ha messo in liquidazione i contributi ordinari per l’attività svolta dalle società sportive nell’annualità 2020 o nella stagione sportiva 2020/2021. Il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore allo Sport Maria Bonaria Zedda ricordano che “…a disposizione delle associazioni sportive dilettantistiche oristanesi ci sono 24 mila euro da utilizzare per il sostegno e la promozione dell’attività sportiva ordinaria. Sono state presentate 27 domande e solo 1 non è stata accolta perché la società non risultava iscritta all’albo comunale delle società sportive nel periodo indicato dal bando”. Le domande potevano essere presentate da società ed associazioni sportive iscritte all’Albo Comunale delle società sportive e al Registro nazionale delle associazioni e società sportive dilettantistiche istituito dal Coni, affiliate ad una Federazione o Ente di promozione sportiva riconosciuta dal Coni, pratichino regolare attività agonistica dilettantistica o anche a livello amatoriale attraverso la partecipazione a campionati o gare ufficiali o svolgere attività di promozione dello sport per i bambini e ragazzi.

Il Comune di Oristano ha pubblicato l’avviso per la concessione alle famiglie oristanesi di voucher per servizi socio-educativi per la prima infanzia, per il biennio 2021/2022. “Il voucher è un titolo di credito che le famiglie destinatarie potranno utilizzare per l’acquisto di servizi, pubblici o privati rivolti sia ai genitori che ai minori – hanno precisato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore a Servizi sociali Carmen Murru -. Il beneficio è vincolato all’effettiva frequenza di un servizio autorizzato. L’erogazione del voucher è cumulabile con altre forme di incentivo o beneficio economico, seppure con finalità similari quale l’abbattimento della retta per la frequenza in nidi e micronidi pubblici o privati (Nidi Gratis)”. I destinatari degli interventi sono i nuclei familiari, anche monoparentali, comprese le famiglie di fatto, che presentino la necessità e la motivazione ad accedere a interventi di accompagnamento e supporto alla genitorialità e che siano composti da almeno uno o più figli fiscalmente a carico, di età compresa tra zero e tre anni (due anni e 365 giorni), che intendono fruire di servizi socio-educativi offerti da strutture autorizzate e accreditate nel rispetto della normativa regionale. I servizi ammissibili per i genitori naturali, affidatari o adottivi sono quelli per interventi di accompagnamento e supporto alla genitorialità, attraverso il sostegno di figure professionali dedicate e/o la frequenza di eventi formativi e di sensibilizzazione. Gli interventi ammissibili a favore dei minori sono i servizi socio-educativi regolarmente autorizzati al funzionamento e accreditati nel rispetto della normativa regionale: spazio bambini per l’accoglienza giornaliera e una frequenza oraria diversificata, di bambini in età compresa tra i 12 e i 36 mesi, baby parking per l’accoglienza di bambini (minimo 12 mesi) per poche ore al giorno, senza necessità di iscrizione; centro ludico prima infanzia, per attività ludiche e di animazione espressiva, aperto ai genitori e ai bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi; Servizio Nido estivo (mensilità di luglio e agosto); Servizi educativi in contesto domiciliare quali genitore accogliente o educatore domiciliare. Per accedere ai voucher, i nuclei familiari devono essere costituiti da cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione Europea o di una nazione non facente parte dell’Unione Europea in possesso di regolare permesso di soggiorno, essere residenti in un Comune sardo, esercitare la responsabilità genitoriale ed essere in possesso dell’attestazione Isee il cui valore non superi i 40 mila euro. Per i nuclei familiari ammessi al beneficio, nei limiti delle disponibilità, è previsto un voucher mensile di 200 euro. Le domande dovranno essere inoltrate agli indirizzi di posta elettronica protocollo@comune.oristano.it o istituzionale@pec.comune.oristano.it, a mano o per posta all’Ufficio Protocollo del Comune di Oristano – piazza Eleonora 25, utilizzando la modulistica, sotto forma di autocertificazione, messa a disposizione dal Servizio Prima Infanzia Comunale sul sito istituzionale, nell’URP (Ufficio Relazione con il Pubblico). Le domande dovranno pervenire entro le ore 13 del 27 aprile 2022. Per qualsiasi chiarimento o informazione è possibile rivolgersi a primainfanzia@comune.oristano.it o chiamare al numero 0783791297, 3282941711 il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13, e il giovedì dalle 16 alle 17.

Sul sito web dell’Inps è stato pubblicato il bando Home Care Premium 2022. L’assessore ai Servizi sociali, Carmen Murru, precisa che “…il progetto HCP 2022 avrà durata 36 mesi, a decorrere dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2025. La procedura per l’acquisizione della domanda sarà attiva dalle ore 12 del 1° aprile alle ore 12 del 30 aprile 2022”. La prestazione è rivolta ai: dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali; pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e i loro coniugi, se non è intervenuta sentenza di separazione; soggetti legati da unione civile e i conviventi (ex legge 76/2016); fratelli, sorelle e affini di primo grado, esclusivamente qualora tali soggetti siano affidati alla tutela o curatela del titolare; parenti di primo grado anche non conviventi; minori orfani di dipendenti già iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e di utenti pensionati già iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Sono equiparati ai figli, i minori affidati al titolare in virtù di affidamento (familiare, giudiziale o preadottivo) disposto dal giudice. I beneficiari devono essere individuati tra i soggetti maggiori o minori di età, disabili. Il richiedente può presentare la domanda in autonomia o rivolgendosi al Contact Center dell’Inps, raggiungibile al numero telefonico 803164 (gratuito) da rete fissa o al numero 06164164 (a pagamento) da telefono cellulare, secondo le indicazioni presenti sul sito istituzionale. Occorre essere in possesso dello Spid. La domanda può essere presentata anche tramite Patronato che dovrà inserire il protocollo della Dsu o segnalare la mancata presentazione di Dsu e indicare gli estremi del verbale che certifica lo stato di invalidità. Per le prestazioni di welfare (Home Care Premium, Long Term Care e altre) è stato introdotto dall’Inps un modello di domanda estremamente semplificato “Domanda Welfare in un click”, che consente all’interessato di ottenere la prestazione semplicemente manifestando online la volontà di aderire al Bando di concorso, secondo le seguenti modalità: accedere all’area riservata MyInps, digitare nel motore di ricerca “Domane Welfare in un click”, tramite le proprie credenziali Spid, Cie o Cns (“Delega Spis su Spid”); cliccare sul relativo servizio; cliccare sulla voce di menu: “Scelta prestazione”; selezionare la prestazione “Home Care Premium”; seguire le indicazioni per la presentazione della domanda. La domanda genera un numero di protocollo che sarà l’elemento identificativo della pratica in sede di pubblicazione delle graduatorie. La domanda potrà essere accolta o, in caso contrario, sarà comunicato un preavviso di respinta. L’accesso alle procedure indicate nel presente Bando avviene utilizzando uno dei sistemi di autenticazione alternativi attualmente accettati: il Sistema pubblico d’identità digitale (Spid), la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns). Gli utenti impossibilitati a utilizzare in autonomia i servizi online, i tutori, i curatori, gli amministratori di sostegno e gli esercenti la potestà genitoriale possono usufruire della delega dell’identità digitale. Il delegato può accedere ai servizi dell’INPS al posto del delegante. La richiesta di delega può essere effettuata tramite gli sportelli Inps oppure online. Per maggiori informazioni su come acquisire le credenziali di accesso è possibile consultare la sezione “Accedere ai servizi” del sito www.inps.it (in alto a sinistra). La domanda dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica, pena l’improcedibilità della stessa, direttamente dal beneficiario, oppure dal soggetto delegato. Nei casi in cui il beneficiario non coincida con il titolare del diritto, il titolare del diritto dovrà iscrivere il beneficiario al Programma “Accesso ai servizi di Welfare”, atto propedeutico alla domanda Home Care Premium 2022 o Long Term Care 2022, senza allegazione di alcuna delega nel suddetto applicativo. La domanda, infatti, viene presentata direttamente dal beneficiario con le proprie credenziali di accesso o dal delegato. Dopo la pubblicazione della prima graduatoria del 31 maggio 2022 sarà possibile inoltrare nuove domande, a decorrere dal 1° luglio 2022 e fino al 31 gennaio 2025 alle ore 12.

Lascia un commento

Your email address will not be published.