Ago 20

Coronavirus: la Sardegna ancora in zona bianca per un soffio. Oggi 403 nuovi casi e 4 decessi.

Sono quattro i morti e 403 i nuovi contagi da Covid-19 nell’Isola, nelle ultime 24 ore, sulla base di 3.069 persone testate. Complessivamente, fra molecolari e antigenici, sono stati processati 5.921 tamponi. Il tasso di positività è del 6,8 per cento.

Le vittime sono tre uomini di 73, 75 e 86 anni e una donna di 88, tutti residenti nella città metropolitana di Cagliari.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 19 (-1), 179 invece quelli in area medica (+4). In totale sono 7.425 le persone in isolamento domiciliare (+144).

Dei 403 casi accertati nell’isola 29 sono stati registrati in provincia di Oristano, 186 nell’area metropolitana di Cagliari, 40 in provincia di Sassari, 26 in quella di Nuoro e 122 nel sud Sardegna.

A Oristano oggi si registrano 12 contagi e 7 nuove guarigioni.

Sulla base degli aggiornamenti sull’emergenza sanitaria da Coronavirus, a Oristano i casi di positività accertati sinora sono 1176, i pazienti guariti 1081, 64 le persone ancora in cura e 26 i decessi. Due decessi non sono attribuibili al Covid.

Con questi dati, la Sardegna è rimasta in zona bianca per un soffio, e con 156,4 casi è la regione con l’incidenza per 100mila abitanti più alta d’Italia.

I dati dell’incidenza a 7 giorni per 100.000 abitanti per il periodo di riferimento 13-19 agosto (con aggiornamento al 19) contenuti nella tabella degli indicatori nel monitoraggio Iss-ministero della Salute all’esame oggi della cabina di regia, rilevano che nelle ultime tre settimane il dato è andato in crescendo, passando, infatti, da i 138,4 casi per 100 mila abitanti del periodo 30 luglio-5 agosto ai 141,8 casi tra il 6 e il 12 agosto, per poi arrivare agli oltre 156 della settimana presa a riferimento oggi.

La Sardegna, insieme alla Sicilia, è la regione con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto, al 9,2%, ma sotto la soglia del 10% prevista dai nuovi paramenti. In area medica la pressione è invece del 9,9% per la Sardegna, mentre la Sicilia supera la soglia del 15% arrivando al 16,5%.

Nuovo sopralluogo del Ris all’interno dell’abitazione di Paolo Fonsatti, l’ex sottufficiale dell’Esercito, 73 anni, ucciso a coltellate nella sua casa nella borgata di S’Ungrori, ad Arborea. Il lavoro degli specialisti dei Carabinieri ha preso una precisa direzione, dopo il fermo per omicidio volontario del nipote della vittima, Giancarlo “Renato” Fonsatti, 56 anni, piantonato all’ospedale Marino di Cagliari, dove è stato operato alla mano per una ferita da taglio che gli ha procurato una lesione al tendine. I Ris stanno ultimando i rilievi in tutta la casa e, soprattutto, stanno cercando di recuperare l’arma del delitto, probabilmente un grosso coltello da cucina, perlustrando anche l’area esterna all’abitazione. Questa mattina, intanto, Roberto Demontis ha ricevuto l’incarico per eseguire l’autopsia. La vittima, secondo un primo esame, è stata raggiunta da sette coltellate, con quella mortale al petto, come confermato nel pomeriggio dall’autopsia. Intanto, i Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Oristano continuano a lavorare anche sul movente. Dalla casa, nonostante le ante di alcuni mobili e i cassetti fossero aperti, non sarebbe stato prelevato nulla. Dalle testimonianze è però emerso che il nipote era solito chiedere allo zio e agli altri parenti somme di denaro e generi di prima necessità. È quindi possibile che mercoledì abbia avuto una discussione con la vittima, poi degenerata. Sarà comunque l’indagato, se accetterà di rispondere, a fornire la sua versione dei fatti, lunedì prossimo, nell’udienza di convalida del fermo.

Il gioco d’azzardo patologico è uno dei problemi più gravi fra quelli che minano la serenità dei rapporti sociali, e ancora di più quelli familiari. La Regione ha deciso di affrontare il problema con l’attuazione di un piano di contrasto alla diffusione di quella che ormai è definita una vera e propria malattia. Per farlo ha chiesto il sostegno di quei Comuni che hanno capito la gravità del problema e che intendono aiutare i propri concittadini a ritrovare la serenità perduta a causa di questa patologia. La giunta del Comune di Oristano ha quindi deciso di aderire alla battaglia della Regione e, con l’adozione di una delibera proposta dagli assessori ai Servizi sociali Carmen Murru e della Cultura Massimiliano Sanna, ha dato la propria disponibilità per affiancare, per quanto di propria competenza, l’opera che l’equipe regionale Gap (Gioco d’azzardo patologico) sta già portando avanti su tutto il territorio sardo. “Entrare nel gorgo è facile, uscirne è difficile, e riuscire a liberarsi del demone senza un aiuto esterno è una vera impresa ai limiti del possibile – ha detto l’assessore ai Servizi sociali Carmen Murru –. Per questo motivo è bene mettersi nelle mani di esperti: psichiatri, psicologi, educatori, che assieme al “giocatore” troveranno la strada giusta per liberarsi dalla schiavitù del gioco d’azzardo. L’assessorato ai servizi sociali provvederà a mettere in contatto con l’equipe Gap le persone che decideranno di intraprendere questo percorso di liberazione dal demone dell’azzardo”. Ma la collaborazione fra l’equipe Gap locale di Oristano, che ha sede al Serd di via Casula 5, e il Comune non sarà rivolta solo a chi già vive questo dramma e vuole liberarsene. L’idea è anche quella di prevenire la diffusione del fenomeno, soprattutto fra i giovani. “La scuola è il terreno ideale per diffondere la consapevolezza dei rischi che il gioco d’azzardo comporta – ha sostenuto l’assessore alla Pubbica istruzione Massimiliano Sanna -. L’idea nata dagli incontri con le psicologhe Lucia Cogoni e Eleonora Sanna, dell’equipe del piano regionale, è quella di organizzare incontri con i giovani, finalizzati a far conoscere il fenomeno della dipendenza dal gioco d’azzardo e i pericoli che si celano dietro quello che le pubblicità fanno credere sia un semplice divertimento, ma che nella realtà si rivelano pozzi senza fondo, dove le speranze di facili guadagni si perdono assieme alla serenità”. Il responsabile scientifico del progetto, battezzato “Non giocarti la vita”, è Graziella Boi, direttrice del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze Zona Sud e direttrice del Centro per il trattamento dei Disturbi psichiatrici correlati ad alcol e gioco d’azzardo patologico.

Cento anni sono un bel traguardo, soprattutto se portati con disinvoltura. Maria Melis, madre di 4 figli, Graziella, Liliana, Gianpietro e Fulvio, tutti attorno a lei per festeggiarla, parla della sua vita con la spontaneità e la scioltezza di una ragazza. Dopo un primo momento di imbarazzo e un pizzico di commozione all’abbraccio del sindaco Andrea Lutzu, che gli ha consegnato una targa ricordo, la signora Maria si è presa la scena, raccontando la sua vita senza un minimo di tentennamento, rallentando solo per ascoltare, con appena un pizzico di difficoltà, il commento dei presenti. Vedova da circa dieci anni di Ivano Corrias, del quale parla con dolcezza e di cui ha in bella mostra nel salotto di casa le tre “Croci al Merito di Guerra”, Maria Melis ha affrontato le difficoltà della vita con dignità e carattere. Per contribuire al sostentamento della famiglia, in gioventù è andata, addirittura, a caricare ghiaia e pietre sul carretto per consegnare il materiale alle industrie di trasformazione. Chiaramente alla sua veneranda età si vive di ricordi, ma oggi, nel giorno del suo centesimo compleanno, Maria Melis non pensa ad altro ed è felice di festeggiare il secolo di vita circondata dall’affetto di 45 persone, tra figli, nipoti e pronipoti.

Sabato 28 agosto, alle 19, all’Hospitalis Sancti Antoni, a Oristano, verrà presentato il muovo libro di Luca Telese, edito da Solferino, “Cuori Campioni”, dove il giornalista racconta, fra l’altro, la passione di Gigi Riva, i Giganti di Sardegna, e l’incredibile anno dello scudetto. Alla presentazione sarà presente l’autore, una delegazione di giocatori degli anni ’70 dello scudetto e alcuni componenti del direttivo dell’associazione “Cagliari fan club”. Durante la serata verrà presentato un inno per il Cagliari Calcio a cura di Ivan Meli e Sandro Savarese. Sempre sabato 28 agosto, dalle 9 alle 18, sarà possibile visitare il “Museo Rosso Blu”, nei locali della birreria “Guinness”, in vico Garau, a Oristano. La presentazione del libro avrà una carenza massima di 80 persone. L’ingresso è consentito solo si possessori del “green pass”, o che abbiano effettuato un tampone negativo entro le 48 ore.

Con una saggia decisione,  la Pro Loco di Oristano ha annullato la Sartigliedda estiva 2021, che si sarebbe dovuta svolgere, a Torre Grande, domenica 22 agosto. “All’origine della decisione ci sono motivazioni di carattere tecnico e di sicurezza – si legge in una nota della Pro loco -. Davanti ai pareri espressi nel corso di un tavolo tecnico che si è svolto stamattina in Questura,  il presidente della Pro Loco, Gianni Ledda, ha preferito ritirare il progetto”.

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