Ago 13

Covid: la Sardegna ha l’incidenza più alta d’Italia. Oggi 400 nuovi contagi (5 a Oristano) e 3 morti.

La Sardegna con 141,8 per 100 abitanti è la regione che mostra l’incidenza più alta d’Italia , nel periodo 6-12 agosto, per diffusione del Covid-19. Seguono la Toscana con 129,9 e la Sicilia con 127,2 .

Il dato sulle incidenze rappresenta insieme a quello sulla saturazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive, uno degli indicatori decisionali per le eventuali misure di contenimento e passaggi di colore.

La Sardegna rischia ancora la fascia gialla secondo una previsione il cambio di coloro è atteso per fine mese) anche se uno dei tre parametri resta ancora sotto soglia ma è in crescita.

Sale, infatti all’8% con un +1% il tasso di occupazione delle aree mediche degli ospedali dell’Isola, secondo la fotografia quotidiana che scatta l’Agenas riferita al monitoraggio della giornata di ieri sull’andamento dell’occupazione nelle regioni di reparti ed intensive. Queste ultime, invece, subiscono una pressione già elevata con l’11% di occupazione dei posti letto da parte dei pazienti positivi: +1% sopra la soglia critica.

Intanto, oggi in Sardegna si registrano 400 ulteriori casi di positività al Covid, sulla base di 2271 persone testate.

Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 8400 test, con tasso di positività del 4,7%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 23 (+1 rispetto a ieri), mentre quelli ricoverati in area medica sono 128 (- 1 rispetto a ieri). Sono 6910 i casi di isolamento domiciliare (+ 54 rispetto a ieri).

Si registrano anche 3 decessi: una donna di 79 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna, e due uomini di 75 e 77 anni, entrambi residenti nella Città Metropolitana di Cagliari.

Dei 400 casi accertati nell’isola 24 sono stati registrati in provincia di Oristano, 203 nell’area metropolitana di Cagliari, 44 in provincia di Sassari, 12 in quella di Nuoro e 117 nel sud Sardegna.

A Oristano città oggi si registrano 5 nuovi contagi con 4 nuove guarigioni dal Covid-19.

A Oristano i casi di positività accertati sinora sono 1137, i pazienti guariti 1052, 57 le persone ancora in cura e 26 i decessi. Due decessi non sono attribuibili al Covid.

Sono 373 i lavoratori di Ats che non hanno effettuato la vaccinazione e che, nonostante il sollecito dei Dipartimenti di prevenzione e l’invito a provvedere all’obbligo vaccinale o, in alternativa, a presentare una valida giustificazione alla mancata immunizzazione, sono stati inseriti nella lista di coloro che stanno ricevendo in questi giorni il provvedimento di sospensione da lavoro. Tra questi ci sono anche 30 persone che lavorano nella Assl di Oristano. A questi si aggiungono 70 medici di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali e medici del 118 e 40 medici di medicina generale. Il dato arriva dai Dipartimenti di prevenzione Nord, Centro, Sud di Ats, che ha già sospeso 57 operatori. Per tutti loro sta partendo il provvedimento di sospensione dal lavoro, senza trattamento economico, sino al 31 dicembre 2021, così come previsto dalla normativa vigente. Secondo quanto emerge dal report dell’Ats i “no vax” si trovano in tutte le otto Aree socio sanitarie, senza alcuna distinzione di categoria professionale (medici, infermieri, oss, assistenti sanitari, amministrativi, ecc.). Di questi, oltre ai 30 della Assl di Oristano, 206 lavorano nelle strutture della Assl di Cagliari, 28 in quella di Carbonia-Iglesias, 27 nella Assl di Sanluri, 20 nella Assl di Lanusei, 45 nella Assl di Nuoro e 17 nelle Aree socio sanitarie di Sassari e Olbia.

“Nuovo passo avanti, determinante per riportare alla piana normalità la vita e le attività dei giovani e dei ragazzi, a iniziare dalla scuola e dall’attività sportiva”. Così il presidente della Regione, Christian Solinas, ha commentato il nuovo impulso alla campagna vaccinale destinata ai ragazzi, che prevede anche corsie dedicate negli hub. In attuazione delle recenti disposizioni del commissario Figliuolo, sono in corso di predisposizione apposite agende dedicate alla prenotazione della vaccinazione per i cittadini della fascia di età 12 – 18 anni, ossia nati tra il 2003 e il 2009 (limitatamente a chi ha già compiuto 12 anni). I cittadini che rientrano in tale fascia di età, a partire da lunedì 16 agosto, possono prenotare la vaccinazione, con le modalità già note: online dal sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it; presso gli Atm degli uffici postali; tramite il call center 800 009966 (attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00); tramite i portalettere. La procedura di prenotazione consente di scegliere il punto di vaccinazione tra quelli disponibili.

Il 3 settembre si eleggerà il rappresentante della presidenza della Conferenza socio-sanitaria della provincia di Oristano. Nella sala giunta del Comune di Oristano si sono incontrati i presidenti dei comitati dei distretti socio-sanitari della provincia di Oristano, ovvero Francesco Mereu per Ales-Terralba, Stefano Licheri per Ghilarza-Bosa, e Andrea Lutzu per Oristano, oltre ad alcuni delegati. Su invito dei tre presidenti dei distretti erano presenti, inoltre, il commissario Francesco Cossu e Luca Pisano per l’Ats. A loro è stato chiesto un parere interpretativo sulle norme in vigore per la nomina del presidente (o rappresentante) dell’Ufficio di presidenza della Conferenza socio-sanitaria provinciale. Dopo l’acquisizione del parere interpretativo, i presidenti hanno deciso di convocare, per il 3 settembre prossimo, la Conferenza socio-sanitaria provinciale, composta da tutti gli 88 comuni dei distretti, che saranno chiamati a indicare la loro preferenza per la nomina del rappresentante dell’organismo provinciale fra i componenti dello stesso ufficio di presidenza. Attualmente la legge individua i componenti di questo organo collegiale nei presidenti dei comitati dei distretti socio-sanitari (Lutzu, Licheri, Mereu) e nel presidente della Provincia, nello specifico il commissario Massimo Torrente. A questi si aggiungerebbe il sindaco del comune capoluogo, che però in questo caso coincide già con il presidente del Comitato del distretto socio-sanitario di Oristano, Andrea Lutzu. I sindaci si riuniranno, come detto, il 3 settembre all’Hospitalis Sancti Antoni, a Oristano. Nel corso della riunione il sindaco Lutzu ha riferito di avere ricevuto, telefonicamente, dall’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, un invito a Cagliari da estendere a una delegazione dei sindaci dei comitati di distretto socio-sanitario che hanno partecipato alla protesta sfociata nella manifestazione del 22 luglio sulla statale 131. Sarà l’occasione per affrontare i problemi legati alle vertenze sanitarie del territorio e, in particolare, alle carenze della medicina territoriale e dell’ospedale San Martino, come quella degli anestesisti e del Pronto soccorso. Restano, comunque, sempre fermi i propositi dei sindaci di non abbassare la guardia, e la volontà di dare vita ad ulteriori forme di protesta se non arriveranno, in tempi brevissimi, delle proposte concrete per la soluzione dei problemi.

Prosegue la serie di incontri che il Comune e la Fondazione Oristano stanno promuovendo, sul solco della strada tracciata dalla conferenza del marzo 2019 sulla “Rete delle Giostre Equestri” del Mediterraneo, per dare alla Sartiglia una veste più europea. Una manifestazione, orgoglio della Sardegna tutta, che anno dopo anno è riuscita a conquistare un posto di rilievo fra le più importanti manifestazioni tradizionali nel panorama nazionale, ma che punta ora a ritagliarsi una fetta di popolarità anche nel resto d’Europa. “Stiamo perfezionando – ha detto il sindaco Lutzu – anche i minimi dettagli del protocollo d’Intesa, che porterà quattro città con tradizione per i giochi cavallereschi a mettere, nero su bianco, le idee e i progetti di un’ampia collaborazione, tesa a incentivare la conoscenza in tutta Europa delle rispettive manifestazioni principali. Dall’incontro in Croazia, durato quattro giorni a cavallo dell’ultimo weekend, sono nati spunti sempre più concreti per fare della Sartiglia un importante punto di riferimento per gli appassionati di tradizioni locali di tutta Europa, e per invogliare chi ancora non conosce la nostra tradizione a saperne sempre di più e ad innamorarsene come è successo a tanti”. In Croazia si sono incontrate le delegazioni delle italiane Oristano e Sulmona, della greca Zante e, ovviamente, della croata Sinj, per dare vita ad un progetto ambizioso che per il momento coinvolge le quattro ideatrici ma che in futuro potrebbe aprire anche ad altre adesioni. “L’idea – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna – è quella della formalizzazione di una rete chiamata “Giostra del Mediterraneo”, alla quale prenderebbero parte inizialmente le quattro “fondatrici”, ma che in futuro potrebbe vedere la partecipazione di altre realtà tradizionali che hanno il loro punto d’attrazione comune: i cavalli e i cavalieri. Ognuna con la propria storia e le proprie inimitabili caratteristiche ma accomunate dalla passione per il cavallo e per la rievocazione in costume tradizionale. Uno scambio culturale – ha proseguito Sanna – di alto livello, che avrebbe notevoli ripercussioni anche dal punto di vista economico, grazie alla possibilità di ampliare l’offerta turistica dei rispettivi territori coinvolti in una proficua sinergia”. In Croazia fanno sul serio, tanto è vero che i colloqui sono iniziati con l’incontro ufficiale con il prefetto della Regione Spalatino-Dalmata, Blazenko Boban, il cui ruolo è paragonabile a quello di un presidente di Regione in Italia, che ha assicurato il proprio impegno nel progetto con il coinvolgimento dell’Unione Europea. Alla presenza dei delegati degli altri paesi sono state poste le basi per la realizzazione della “Giostra del Mediterraneo”, un progetto ambizioso che prevede al momento il coinvolgimento di Sulmona, Oristano, Zante e Sinj, così come nelle intenzioni dell’idea originaria, nata dagli incontri avviati quattro anni or sono fra Oristano, i delegati di Sulmona Murizio Antonini e Claudio Lattanzio, la croata Sinj, e a cui hanno aderito con entusiasmo i greci della Giostra di Zante Maura Kardari, Kristina Mouzaki, Maria Kolpidanoiu e Andreas Retsis. “Anche noi abbiamo un sogno, – ha detto il presidente dell’Istituzione Sa Sartiglia della Fondazione Oristano, Luigi Cozzoli – ed è quello di vedere riuniti in un unico torneo i rappresentanti di Sinj, Zante e Sulmona per far conoscere le tradizioni di questi popoli geograficamente lontani ma vicinissimi a noi per usi e costumi, come abbiamo appreso in questi anni di frequentazione”. Ruolo strategico nella costruzione e definizione del progetto è stato svolto dal responsabile dell’Istituzione Sartiglia per i rapporti con l’estero, Antonio Sanna, che dal lontano 2013 ha iniziato le interlocuzioni e gli incontri con gli organizzatori dell’Alka di Sinj. “Già dal primo incontro con i croati di Sinj – ha confermato Antonio Sanna – ho constatato il loro forte legame emotivo per l’Alka, sentimento che accomuna noi oristanesi alla Sartiglia. Con questo presupposto nel lontano 2014 è stato siglato il patto di gemellaggio tra Oristano e Sinj, che unisce le due manifestazioni equestri, e negli anni si sono consolidati i rapporti e le relazioni, che hanno generato significative conquiste istituzionali e la creazione di una rete che vede il coinvolgimento di altre città del mediterraneo con giostre equestri di rilievo europeo”. Le delegazioni che al momento compongono la rete delle Giostre Equestri hanno, quindi, assistito alla rappresentazione della Giostra di Sinj e incontrato il presidente della Repubblica Croata, Zoran Milanovic. “Assistere a queste manifestazioni è un notevole arricchimento culturale, – hanno osservato il sindaco Lutzu e il suo vice Sanna –; abbiamo, inoltre, avuto ulteriore conferma che il popolo croato è cordiale e accogliente quanto quello sardo. Ci hanno dato opportunità di conoscere le loro tradizioni gastronomiche e dato prova di grande ospitalità. La trasferta, tra l’altro, per quanto di lavoro e indispensabile per l’attuazione del progetto, è stata a costo zero per la comunità oristanese, visto che ogni partecipante sardo ha autofinanziato la propria presenza”.

Potranno “sfamare” almeno 1000 capi di bestiame le oltre 500 rotoballe di foraggio arrivate questa notte al porto di Olbia a bordo di 15 tir della Croce Rossa Italiana. Quattro i centri di smistamento indicati dalla Coldiretti e destinatari degli aiuti: Santu Lussurgiu, Scano Montiferro, Usellus, e Tresnuraghes. Il carico, scortato dalla Polizia stradale per tutto il tragitto sino al deposito del Caip della Polizia di Abbasanta e da lì ai diversi territori, è solo una delle azioni messe in campo dalla Croce rossa nell’Isola, guidata dal presidente Sergio Piredda. “Grazie alla Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ficr), che ha stanziato i fondi, possiamo mettere a disposizione dei sindaci e delle comunità colpite dal devastante incendio di fine luglio, 250 mila euro per il soddisfacimento dei primi fabbisogni. Ora in raccordo con i Comuni saranno individuate le priorità e date risposte alle situazioni di maggiore vulnerabilità”. Le rotoballe arrivate questa notte in Sardegna sono state donate dagli allevatori di Piemonte, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania.

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