Set 19

Una persona positiva e 3 guarigioni a Oristano. 59 nell’Isola. Due casi anche al S. Martino.

Un nuovo caso di positività al Covid-19 e tre guarigioni. Sono gli ultimi dati sulla diffusione del virus a Oristano comunicati al sindaco Andrea Lutzu dalle autorità sanitarie.

Il nuovo contagio si riferisce a una persona asintomatica entrata in contatto con un soggetto la cui positività era stata accertata nelle scorse settimane.

A dire il vero, due casi sono stati scoperti anche all’ospedale San Martino tra le persone ricoverate. I due contagiati sono stati trasferiti in altre strutture e i locali sanificati. Nel frattempo sono state bloccate le visite ai pazienti, mentre è iniziata l’opera di tracciamento tra il personale sanitario e non solo.

Le tre guarigioni, invece sono relative ai primi casi registrati in città nei primi giorni di settembre. Dei 24 casi accertati in città dall’inizio del mese, 4 sono guariti e 20 sono ancora positivi, 17 in isolamento domiciliare e 3 ancora ricoverati (1 per Covid-19 e 2 per altre patologie).

Intanto, l’Unità di crisi regionale ha diffuso il bollettino sulla diffusione del virus in Sardegna. I casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza sono 3167. Si registrano 59 nuovi casi, 52 rilevati attraverso attività di screening e 7 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime, 141 in tutto.

In totale sono stati eseguiti 169.119 tamponi, con un incremento di 2,396 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 91 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+2 rispetto al dato di ieri), mentre sono 18 (+1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.486. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.424 (+31) pazienti guariti, più altri 7 guariti clinicamente.

 Sul territorio, dei 3.167 casi positivi complessivamente accertati, 508 (+4) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 317 (+9) nel Sud Sardegna, 202 (+7) a Oristano, 301 (+12) a Nuoro, 1.839 (+27) a Sassari.

“Il Comune di Oristano, città capoluogo, rivendica un ruolo guida nel nella tutela del diritto alla salute e chiama a raccolta i sindaci di tutti gli altri Comuni della provincia per una battaglia di civiltà senza colori o bandierine politiche”. Lo dicono il presidente della commissione speciale Sanità Efisio Sanna e il suo vice Giuseppe Puddu, che a due mesi dall’insediamento dell’organismo consiliare tracciano un bilancio del lavoro svolto finora. “La situazione della sanità in provincia di Oristano desta fortissima preoccupazione – osservano Sanna e Puddu -. Il consiglio comunale, mettendo da parte le appartenenze politiche, più volte ha affrontato i temi legati alla sanità e nel mese di luglio ha istituito la commissione speciale per la salvaguardia e la tutela della sanità Oristanese, quale strumento di supporto al sindaco e dargli più forza nel suo difficile compito a difesa del territorio. È stato un fatto eccezionale e storico per la città di Oristano. Tanto eccezionale quanto eccezionale e preoccupante è il livello di indebolimento della offerta sanitaria in provincia, a partire dal sostanziale depotenziamento dell’Ospedale San Martino di Oristano”. “La situazione si è fatta insostenibile e la misura è colma – prosegue Efisio Sanna -. Le carenze del personale medico, infermieristico e sanitario in generale, sono evidenti ed incomprensibili e per certi versi non hanno giustificazione alcuna soprattutto quando queste stesse carenze contribuiscono alla cessazione di importanti servizi, alla consistente riduzione delle prestazioni e alla decrescita di interi reparti”. La Commissione speciale sanità in due mesi ha svolto un incessante lavoro di conoscenza e approfondimento, chiamando in audizione numerosi soggetti che a diverso titolo e con diversi ruoli hanno a che fare con la sanità, tra i quali associazioni di pazienti, associazione di difesa dei diritti dei malati, ordini professionali, sindacati confederali, rappresentanti sindacali delle varie figure sanitarie, rappresentanti dei medici di base. Dai lavori dell’organismo consiliare è emersa la necessità di rimettere in piedi una organizzazione sanitaria, strutturata, capillare e adeguatamente supportata da investimenti: per raggiungere questo obiettivo diventa più che mai indispensabile riempire di concretezza e utili azioni il riconoscimento dell’ospedale San Martino quale Dea di primo livello intorno al quale costruire nel territorio della provincia una rete di assistenza e cure che intervenga in diversi ambiti, che valorizzi la medicina territoriale e che combini in maniera sinergica i presidi ospedalieri di Bosa e Ghilarza. “Le prestazioni sanitarie e cure, devono essere garantite in tempi certi ed accettabili – sottolinea il Presidente Sanna -. Il diritto alla salute e il diritto ad essere adeguatamente assistititi e curata dal sistema sanitario pubblico sono garantiti dalla Costituzione. Il collasso della sanità Oristanese è un tema sul quale la politica, il mondo associazionistico, le forze sociali ed economiche, il sistema degli enti locali devono spendersi generosamente e con idee chiare, ovviamente per ciò a che a ciascuno compete e per le responsabilità dirette che ciascuno detiene”. Sanna e Puddu ricordano alcuni dei temi trattati e le priorità stabilite dalla Commissione: assoluta e urgente necessità di ripristinare gli organici, disponendo immediatamente le assunzioni del personale sanitario, valorizzando le professionalità presenti e di tutte le criticità ora presenti in diversi settori e in diversi reparti; creazione nell’Ospedale San Martino del Dea di primo livello; definizione e rafforzamento del ruolo degli altri presidi ospedaliere che devono essere impiegati in maniera sinergica, con l’incremento e l’implementazione dell’offerta sanitaria specialistica ambulatoriale e territoriale, con la riaffermazione della assistenza domiciliare e il potenziamento degli organici dei medici di famiglia. “La sanità non deve essere trattata solo dal punto di vista economico – prosegue il presidente della commissione Sanità -. La sanità non può essere ridotta a equilibri di bilancio, né può essere solamente un tema sul quale consumare il contenimento della spesa o quadrare i conti. Sulla salute non c’è risparmio che tenga” “La commissione speciale Sanità di Oristano, quale rappresentanza del consiglio comunale e del sindaco della città, siamo dell’avviso che sul tema della sanità e del diritto alla salute vada intrapresa al più presto una strada unitaria – concludono Efisio Sanna e Giuseppe Puddu -. Siamo dell’avviso che le posizioni dei decisori politici debbano essere obbligatoriamente bilanciate dalle esigenze e dai bisogni che provengono dai territori. Come sempre l’unità delle forze potrà essere determinante. La commissione quindi, suggerisce e percorrerà una strada unitaria e condivisa che veda insieme e in un unico disegno sinergico tutte le forze sociali, politiche, l’associazionismo e il mondo economico della nostra provincia. Riteniamo che i tempi siano maturi per una grande e generale mobilitazione perchè la sanità di tutta la provincia, a partire dal presidio ospedaliero del San Martino, sia oggetto di attenzione, rilancio, valorizzazione e destinataria prioritaria di investimenti in termini di risorse umane, strutturali e strumentali”.

Lunedì riapre, a Oristano, il Centro di documentazione sulla Sartiglia. Chiuso a scopo precauzionale in seguito ai casi di positività al Covid-19 accertati tra alcuni dipendenti della Fondazione Oristano, dopo i controlli sanitari sul personale e le operazioni di sanificazione il Centro di documentazione può dunque riaprire in condizioni di sicurezza. Il Centro, nella via Eleonora d’Arborea, apre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20 e il sabato dalle 9 alle 12.

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