Mag 15

A Oristano per imprese e professionisti sgravi sulla Tari.

Dal Comune di Oristano arriva una boccata di ossigeno per le imprese e i professionisti oristanesi in crisi a causa dell’emergenza Coronavirus.

Su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Maria Bonaria Zedda, la giunta Lutzu ha deliberato i criteri per la concessione di contributi che, unite alle altre misure già disposte dalle istituzioni nazionali, regionali e comunali, puntano ad alleviare la sofferenza di imprese e professionisti durante il lockdown.

“Interveniamo per un importo complessivo di 300 mila euro per sgravare, nella misura massima di 300 euro a richiedente, le attività produttive e quelle professionali dal pagamento della Tari 2020 – hanno spiegato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore Zedda -. Accogliendo le istanze delle organizzazioni di categoria e le richieste di tanti imprenditori e professionisti locali abbiamo stabilito una serie di criteri che consentiranno loro di non dover sostenere il peso del pagamento del tributo dovuto per i rifiuti. Lo sgravio si aggiunge alle risorse messe a disposizione dal governo nazionale e dalla giunta regionale e alle misure adottate dal Comune che nelle scorse settimane, tra le altre cose, ha erogato i buoni spesa e i buoni famiglia a centinaia di famiglie in difficoltà”.

I criteri, stabiliti dalla giunta Lutzu e assegnati al dirigente comunale per la predisposizione dell’avviso pubblico, prevedono che il contributo da concedere sia attribuito a scomputo del tributo Tari dovuto per l’anno 2020 (fino alla concorrenza di quanto dovuto se l’importo del tributo risultasse inferiore alla misura del contributo).

I soggetti interessati sono imprese (ditte individuali, imprese artigiane e società) titolari di Partita Iva, iscritte alla Camera di Commercio e i professionisti, che hanno la propria sede operativa a Oristano e che tra il 4 marzo e il 3 maggio hanno sospeso totalmente o parzialmente l’attività a causa della diffusione del Covid-19.

Per la richiesta del beneficio occorre che le imprese e i professionisti fossero attivi alla data del 28 febbraio e non abbiano cessato l’attività alla data di presentazione della domanda.
Avrà diritto ad accedere al beneficio l’impresa che al 31 dicembre 2018 abbia avuto un fatturato non superiore a 400 mila euro, e il professionista che alla stessa data abbia avuto un fatturato non superiore a 50 mila euro.

“Il Comune, nell’assegnazione delle risorse, darà priorità ai richiedenti che abbiano sospeso totalmente la propria attività per effetto delle disposizioni del Governo e subordinatamente, qualora siano ancora disponibili risorse sul fondo, quelli che hanno parzialmente sospeso la propria attività”, ha precisato l’assessore Maria Bonaria Zedda.

Sfruttare il suolo pubblico per permettere alle attività commerciali di operare in condizioni di sicurezza, stabilire agevolazioni in materia di tributi, promuovere l’immagine di un territorio che ha mostrato di essere meno esposto al contagio da Covid-19 per attirare i turisti. Sono alcune delle proposte emerse ieri durante l’assemblea in videoconferenza, promossa dagli assessori alle Attività produttive e al Turismo del Comune di Oristano, Maria Bonaria Zedda e Massimiliano Sanna, con gli operatori turistici e commerciali della città per stabilire un percorso comune in vista della prossima stagione estiva. Una quarantina i partecipanti, tra titolari di strutture ricettive, ristoratori, associazioni di categoria e commercianti, che si sono confrontati su idee e suggerimenti per una ripresa delle attività dopo il blocco imposto dalla diffusione del Coronavirus. “A livello regionale stiamo lavorando a tre tavoli: uno sul marketing, uno sulla sicurezza, l’altro sui trasporti – ha spiegato l’assessore al Turismo, Massimiliano Sanna -. A attivarci a livello locale dobbiamo promuovere l’immagine del nostro territorio che può giocare sul fattore sicurezza. È un valore aggiunto, un fattore di forte attrattività che può favorire il rilancio delle attività. Oristano è stata toccata solo marginalmente dalla pandemia e dobbiamo sfruttare questo vantaggio, mettendo in risalto l’immagine di un territorio sicuro”. “Quest’anno dobbiamo puntare soprattutto su un turismo interno e quindi si deve giocare sulla leva identitaria – ha aggiunto Sanna -. Non possiamo pensare ai grandi eventi come in passato, ma su un’offerta culturale in sinergia con i comuni limitrofi”. Gli imprenditori hanno manifestato una forte preoccupazione per la ripresa, dettata dal calo di presenze che si contrapporrà a un forte aumento dei costi di gestione per il rispetto delle norme di sicurezza, ma anche dall’incertezza del quadro normativo. Hanno dunque chiesto riduzioni dei tributi locali (Tari, Imposta di soggiorno e occupazione del suolo pubblico), regole certe per l’utilizzo delle spiagge ma anche per le sanificazioni e per la gestione dei turisti che dovessero risultare contagiati durante il periodo di vacanza. Considerando le caratteristiche del centro storico si vorrebbe un maggiore utilizzo del suolo pubblico per le attività commerciali. Un’idea ripresa dall’assessore alle Attività produttive, Maria Bonaria Zedda: “Un’ipotesi allo studio è la chiusura al traffico del centro storico nei fine settimana per recuperare spazi da concedere ai locali commerciali e alla circolazione pedonale. Aumentare la disponibilità di suolo pubblico per bar, ristoranti e pizzerie è una misura sulla quale si stanno orientando in tanti e che può risultare vincente. Alcune proposte presentate oggi coincidono con le iniziative allo studio della giunta comunale”, ha aggiunto l’assessore Zedda che ha annunciato che chiederà alla Regione che i saldi estivi si svolgano in libertà di esercizio. All’incontro ha partecipato anche l’assessore al Bilancio, Angelo Angioi, che ha assicurato interventi in materia di sgravi di tributi anche alla luce delle norme introdotte dal decreto “Cura Italia”.

Sono 1.348 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza (ieri ne erano stati conteggiati 1.345). Si registrano tre nuovi casi nella provincia di Sassari. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 39.844 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 85, di cui 10 in terapia intensiva, mentre 376 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 675 pazienti guariti (+28 rispetto al dato precedente), più altri 87 guariti clinicamente. Non si registrano nuovi decessi (complessivamente 125). Sul territorio, dei 1.348 casi positivi complessivamente accertati, 246 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 58 a Oristano, 78 a Nuoro, 869 a Sassari.

Il sindaco di Oristano, l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri, i sindacati medici Fimmg e Snami, prendono atto con soddisfazione del rientro, dal 1° giugno, all’Ospedale San Martino, di due dei quattro anestesisti trasferiti in altra struttura regionale durante la fase di emergenza causata dal Covid19. Con l’avvio della fase 2, il San Martino, il Mastino di Bosa e il Delogu di Ghilarza, sono in palese difficoltà, poiché si ritrovano a dover affrontare il ripristino della normale attività operativa con una notevole quantità di lavoro da smaltire, che si è accumulato durante la necessità, più impellente, di arginare la diffusione del Coronavirus. Un carico di lavoro che non è possibile sostenere senza un adeguamento dell’organico, privo di personale specifico e di mezzi. “Abbiamo più volte sottolineato le carenze dei nostri ospedali nella contingenza di questo periodo, perché già depotenziati e impoveriti nella generalità degli organici in quasi tutti i reparti e, soprattutto nella mancanza di specialisti – hanno scritto il sindaco, l’Ordine dei medici e i rappresentanti sindacali -. In tale situazione è evidente la grande difficoltà per una riorganizzazione della normale routine di lavoro per coprire le esigenze e, in modo particolare, garantire la sicurezza di operatori e pazienti. Ci auguriamo, e auspichiamo, che chi di dovere e competenza, in ambito regionale, applichi e trovi, con sollecitudine di interventi, ogni azione valida per risolvere lacune e inefficienze che impediscono lo svolgimento della regolare attività ospedaliera e riportare i nostri ospedali a una piena e operosa attività a fronte di una maggiore sicurezza individuale e collettiva per il bene dell’intera comunità”.

Il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, ha disposto un calendario di riapertura al pubblico degli uffici comunali. Queste le misure previste dal decreto del sindaco: Conferma della chiusura al pubblico degli uffici comunali fino alla data del 31 luglio o fino ad altra data prevista da eventuale Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Apertura al pubblico dei seguenti uffici per attività indifferibili che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro: Uffici e attività della Polizia Locale; Uffici e attività del protocollo generale dell’Ente; Uffici e attività dei Servizi Sociali, esclusivamente su appuntamento; Uffici e attività dell’Anagrafe e Stato, Civile esclusivamente su appuntamento. Apertura al pubblico dell’Archivio Storico comunale a decorrere dal 18 maggio, esclusivamente su appuntamento. Apertura al pubblico della Biblioteca comunale di Oristano a decorrere dal 20 maggio, limitatamente al servizio di prestito librario ed esclusivamente su appuntamento. Apertura al pubblico delle Biblioteche comunali decentrate a decorrere dal 1° giugno, esclusivamente su appuntamento. Apertura al pubblico degli uffici in Staff del sindaco (Gabinetto e Segreteria del sindaco e Ufficio Stampa) a decorrere dal 1° giugno esclusivamente su appuntamento. Il decreto del Sindaco prevede che gli altri uffici comunali potranno essere contattati dagli utenti sia in via telematica (email presenti sul sito istituzionale dell’Ente (www.comune.oristano.it) sia telefonicamente, dal lunedì al venerdì, con gli orari e ai numeri telefonici indicati nell’apposito avviso pubblico. Gli utenti che accederanno agli uffici comunali dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina.

Il Museo Diocesano Arborense riapre il 18 maggio gli spazi del proprio giardino. Per l ‘occasione celebra gli artisti della ceramica oristanese attraverso la mostra “Fictores. I ceramisti di Oristano”. Nello storico porticato saranno esposti i lavori di Pier Paolo Argiolas, Antonello Atzori, Antonio Manis, Arnaldo Manis, Vito Manis, Antonio Marchi, Margherita Pilloni, Caterina Porcu, Valentina Pisu, Angelo Sciannella, Pietro Angelo Usai e Angela Regina Zoccheddu. La scelta è ricaduta su una rosa di nomi che operano professionalmente nel mondo della produzione ceramica, ma anche su alcuni maestri che hanno insegnato, o tuttora insegnano, presso il Liceo Artistico “Carlo Contini” di Oristano, contribuendo a formare generazioni di artisti. La mostra rappresenta un atto simbolico di nuovo avvio alla vita non solo sociale ma anche produttiva, che certamente subirà un profondo cambiamento. Allora l’invito è quello di trarre esempio dai nostri artisti, che lentamente danno origine a nuove forme, reinterpretando le vecchie, dando origine a piccoli gioielli espressi con sapienza e la giusta armonia. “Ci avviamo a spalancare le porte delle nostre chiese per riaccogliere i cristiani e allo stesso modo il museo Diocesano riapre i cancelli con 12 artisti che mettono a disposizione della comunità uno dei tesori a noi più cari, segno di amore, devozione e sacrificio”, ha osservato l’Arcivescovo Roberto Carboni. La mostra sarà aperta lunedì 18 maggio dalle 18 alle 20, e sarà poi visitabile il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, fino al 7 giugno. L’ingresso è gratuito.

Per martedì 19 maggio, le squadre di Abbanoa hanno in programma un intervento di manutenzione nel pozzo di via Solferino, a Oristano. Nel dettaglio sarà eseguita la verifica del funzionamento dell’elettropompa e dello stato di conservazione della tubazione di protezione del pozzo. Durante le operazioni, previste a partire dalle 8 e fino alle 17, verrà sospesa l’operatività del pozzo. I tecnici di Abbanoa effettueranno delle manovre idrauliche in rete con l’obiettivo di alimentare le utenze servite dall’impianto di via Solferino tramite la portata proveniente dagli altri pozzi. Non si escludono comunque temporanei cali di pressione. Sarà cura dei tecnici di Abbanoa limitare le ore di interruzione qualora gli interventi dovessero essere completati in tempi minori rispetto a quelli previsti. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

Lascia un commento

Your email address will not be published.