Dic 23

Piazza ex Case minime (presto piazza Lucio Abis) riconsegnata ufficialmente agli oristanesi.

Il forte vento non ha impedito che l’area ex case minime, compresa tra le vie Caprera, Iglesias, Sant’Antioco e Palmas, venisse riconsegnata agli oristanesi.

Da oggi in avanti i cittadini ritroveranno il tradizionale mercatino del martedì e venerdì, che fino ad un anno fa era nelle vie Aristana e Arborea e che, ultimamente, per consentire i lavori di riqualificazione delle stesse vie, aveva traslocato temporaneamente nelle vie Ugone III e Palmas. Uno spostamento di poche decine di metri ma che ha inevitabilmente creato qualche comprensibile disagio. Sia i commercianti che i cittadini hanno però affrontato il piccolo incomodo con la consapevolezza che sarebbe servito per rivalutare esteticamente e funzionalmente l’intera zona.

Il mercatino avrà ora a disposizione nel piazzale un totale di 54 stalli, con una distribuzione razionale in base alla tipologia di prodotti in vendita distinti fra alimentari e non, un percorso pedonale e ciclabile, panchine, un’area ristoro. Il progetto ha incluso anche un sistema di illuminazione pubblica a led, un impianto fognario di smaltimento delle acque piovane e un impianto di irrigazione per le aree verdi.

“E’ un momento importante – ha detto il sindaco Andrea Lutzu – perché era necessario ridare dignità all’area dopo la demolizione delle case minime. Il risultato è eccellente e, assieme ai lavori delle vie Aristana e Arborea, gli oristanesi potranno usufruire di una piazza attrezzata e moderna, architettonicamente pregevole, accogliente e confortevole, un luogo nato per l’incontro e per lo scambio. Uno spazio di identità e di appartenenza, un punto di aggregazione quotidiana, ispirato e progettato per il benessere della collettività”.

L’assessore al commercio e artigianato PupaTarantini ha condiviso la soddisfazione del primo cittadino. “La nuova piazza – ha detto Tarantini – sarà anche la piattaforma di partenza per il rilancio del commercio in quella zona. Il mercatino avrà una collocazione stabile e funzionale, e darà vivacità ad un settore che ha bisogno di nuovi stimoli per reagire alla concorrenza della grande distribuzione e del web. E’ un ritorno alle tradizioni con la spinta della modernità”.

“I lavori – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Pinna – rientrano nel programma Oristano Est per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, Questa piazza darà lustro a tutto il quartiere ed è un esempio di come si possa riportare in vita una zona che rischiava l’abbandono e che ora sarà un importante centro vitale”.

Le opere sono state eseguite dalla Cooperativa Produzione e lavoro edile Bindua di Iglesias, che ha offerto un ribasso del 24,19% sul prezzo a base di gara di 605.821 euro. Il costo totale per la realizzazione dell’opera sarà quindi di 478.557 euro. L’intervento ha riguardato un’area di 5 mila 274 metri quadrati. Di questi, 2647 sono stati riservati alla pavimentazione in calcestruzzo architettonico colorato, 690 alla pavimentazione in basalto, 1877 al prato verde e agli alberi, 50 metri quadri alle strutture di ristoro e ai servizi.

Contemporaneamente alla riapertura della piazza, Il sindaco e la Giunta hanno scoperto una targa in ricordo del senatore oristanese, Lucio Abis, scomparso 5 anni fa. La volontà dell’amministrazione oristanese è quella di dedicare l’intera piazza all’ex ministro della Repubblica e per questo è stata avviata una pratica che il sindaco e la giunta si augurano possa servire ad ottenere una deroga, dato che attualmente non sarebbe normalmente consentita un’intitolazione non essendo trascorsi almeno 10 anni dalla scomparsa.

Allo scoprimento della targa erano presenti, oltre al sindaco e giunta, rappresentanti di vari enti, istituzioni e molti cittadini, anche i familiari del politico del partito allora più radicato sul territorio isolano e nazionale, la Democrazia Cristiana. Una delle nipoti ha ringraziato la cittadinanza a nome dei familiari per l’onorificenza conferita al nonno e ha augurato ad Oristano di poter nuovamente avere l’importanza che merita nel Parlamento italiano, come avvenne nel periodo d’oro della politica locale.

Statisticamente il periodo delle festività natalizie vede un incremento del numero dei furti in appartamento, dovuto alle partenze per le vacanze o al fatto che molti, in questo periodo, trascorrono gran parte delle giornate lontani da casa, lasciando l’abitazione incustodita. Per questo motivo la Questura di Oristano ha ritenuto opportuno dare alcuni consigli per prevenire l’increscioso fenomeno ed evitare di trovar brutte sorprese al rientro dalle vacanze. Secondo la Questura sarebbe utile: “Chiudere la porta di casa a chiave; non comunicare a persone sconosciute l’intenzione di andare in ferie, evitando ad esempio di pubblicizzare il fatto tramite i social network, in quanto di sovente sono monitorati anche da malintenzionati; lasciare le chiavi di casa solo ad amici fidati o a parenti stretti, affinché ogni tanto accedano nell’appartamento e facciano capire che è abitato; lasciare una luce o un piccolo elettrodomestico acceso, come ad esempio la radio o la tv, funziona come deterrente; instaurare un buon rapporto coi vicini di casa, affinché possano vigilare anche il vostro appartamento; qualora si notino persone sospette che si aggirano nei pressi della vostra abitazione, chiamare subito il 113, una Volante sarà sempre pronta ad intervenire; evitare di conservare gli oggetti di valore in luoghi scontati, la prima stanza che i ladri prendono di mira è la camera da letto, che viene puntualmente messa a soqquadro da chi cerca gli oggetti di valore ivi custoditi; se possibile dotare la propria abitazione di un portoncino blindato e di finestre con doppio vetro o, ancor meglio, installare un impianto di video-sorveglianza”. La nota della Questura prosegue sottolineando che “…qualora, malauguratamente, si rimanga vittima di un furto, è importante adottare alcune precauzioni che si mostreranno utili nel corso delle indagini. Innanzitutto, laddove ci si renda conto che la porta di casa è stata forzata, è importante evitare di entrare nell’abitazione, i malintenzionati, infatti, potrebbero essere ancora all’interno e, pertanto, in questi casi è opportuno chiamare subito il 113. Poi, al fine di facilitare il ritrovamento e il riconoscimento degli oggetti rubati può essere di grande aiuto fotografare e catalogare gli oggetti di valore”. La questura di Oristano, ricorda, inoltre, “…di non conservare in casa grosse somme di denaro, di duplicare i documenti più importanti e, possibilmente, di stipulare una polizza assicurativa che possa coprire tali eventi”.

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