Nov 20

“Giornata contro la violenza”. A Oristano collaborazione tra Comune e Carabinieri.

Tre giorni ricchi di manifestazioni per lanciare un messaggio forte: Oristano, città della ceramica, dice no alla violenza.

Il Comune di Oristano non abbassa la guardia e anche quest’anno è in prima fila nella lotta alla violenza alle donne. E se nel 2017 erano state le scarpette rosse in ceramica a inaugurare un impegno sociale su scala nazionale, nel 2018 un fiore in ceramica e un doloroso tango allegorico, quest’anno Oristano, la città di Eleonora d’Arborea che sei secoli fa, promulgando la Carta de Logu, fu antesignana delle politiche delle moderne pari opportunità, propone una collaborazione con il Comando provinciale dei Carabinieri.

Il momento centrale della manifestazioni per la “Giornata internazionale contro la violenza” è fissato proprio per sabato 23 novembre, in piazza Roma, dove il Comune e il Comando provinciale dei Carabinieri inaugureranno una installazione ceramica, che unisce alcuni simboli della città e dell’Arma e del loro impegno contro la violenza per rendere sempre visibile la presenza delle istituzioni a difesa delle donne.

“Inaugureremo l’installazione (realizzata dalle abili mani di Angela Zoccheddu) che unisce la brocca della sposa, tinta di nero a rappresentare un simbolo violato, la bandoliera dei carabinieri, il papavero e la scarpette rosse in ceramica che da tre anni sono il simbolo della campagna nazionale partita da Oristano grazie alla collaborazione dell’Aicc, di decine di città italiane che hanno aderito alla campagna promossa da Oristano – ha osservato l’assessore all’Artigianato del Comune di Oristano, Pupa Tarantini -. L’Arma dei Carabinieri, istituzione da sempre presidio di legalità, amata e rispettata dagli italiani, vuole lasciare un segno visibile in città, nella centralissima piazza Roma, del loro costante impegno contro ogni genere di violenza”.

“La collaborazione interistituzionale è sempre importante, ma quando, come in questo caso, unisce due presidi particolarmente vicini ai cittadini, riesce a rendere ancora più efficace il messaggio che si vuole lanciare e opportuna l’azione che si vuole realizzare – ha aggiunto il sindaco Andrea Lutzu -. Oristano è la città di Eleonora d’Arborea che promulgò la Carta de Logu, uno dei più antichi esempi di codici di leggi, rimasto in vigore fino all’800, che conteneva norme contro la violenza alle donne. Su quel solco nascono tutte le iniziative che anche quest’anno ci vedono protagonisti”.

“Grazie all’opera di Eleonora d’Arborea, Oristano è un grande esempio di civiltà giuridica, sociale e morale – ha detto ancora Pupa Tarantini -. Abbiamo raccolto il testimone che ci ha lasciato la storia per dare un contributo e sensibilizzare l’opinione pubblica con una iniziativa che siamo certi potrà dare buoni frutti”.

Il ricco programma di manifestazioni, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, si apre sabato 23 novembre e si conclude lunedì 25 novembre, tra installazioni, flash mob, performance di danza, reading teatrali, proiezioni di docufilm, presentazione di libri e corse di solidarietà.

Il consiglio comunale di Oristano, già convocato per martedì 26 novembre, alle 18.30, deve intendersi integrato con i seguenti argomenti: 1) Modifica regolamento disciplinante il funzionamento del Comitato per il Controllo Analogo del Comune di Oristano. 2) Variazione al Bilancio di Previsione 2019/2021 e integrazione al Dup 2019-2021. 3) Interrogazione urgente Cons.ri Sanna e Obinu: “Rimozione vincoli relativi alla determinazione del prezzo massimo di cessione di unità abitative e loro pertinenze ricadenti nei Piani di Zona… 4) Ordine del giorno Riccio: “Proposta di discussione attorno al valore e ad una corretta lettura storica della giornata commemorativa del 4 Novembre”. 5) Interpellanza urgente Obinu, Sanna, Federico: “Situazione degli Istituti scolastici e delle palestre cittadine”. 6) Ratifica Deliberazione della giunta comunale avente ad oggetto: “Variazione urgente al Bilancio di Previsione 2019-20121, Annualità 2019… 7) Trasferimento definitivo dell’area mercatale della via Aristana evia Arborea nell’area ex Case Minime.

In occasione del 30° anniversario della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è svolta anche a Oristano, in collaborazione con l’Unicef, la “Kids Take Over”, manifestazione in cui i bambini hanno preso simbolicamente il posto degli adulti nei ruoli chiave della società. Per l’occasione, il Comando dei Vigili del fuoco di Oristano ha ospitato dei bambini che si sono sostituiti al direttore regionale, al comandante provinciale e al personale operativo in turno di servizio, interagendo con il Con (Centro operativo nazionale), per fronteggiare un’emergenza alluvione nel territorio di competenza. Per i bambini la giornata è stata l’occasione per esplorare, in modo divertente, il mondo degli adulti e comprendere come vengono prese alcune decisioni strategiche in situazioni di emergenza.

Sempre nell’ambito del 30° anniversario della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e per celebrare la “Giornata mondiale dell’infanzia”, i Vigili del Fuoco di Oristano hanno raccolto l’invito dell’Unicef e hanno illuminato di blu la sede del Comando provinciale, per ricordare l’importanza di promuovere e tutelare i diritti di tutti i bambini.

La nuova normativa canonica sulla riservatezza, la gestione della privacy, il rispetto della dignità della persona umana. Sono questi i temi che saranno affrontati, venerdì 22 novembre, dalle 16 alle 18.30, nel centro di spiritualità “N.S. del Rimedio”, a Donigala Fenughedu, in occasione dell’incontro regionale sul tema: “La protezione dei dati personali: aspetti giuridici e comunicativi”. L’evento, voluto dalla Conferenza Episcopale Sarda, è rivolto in primo luogo a quanti si occupano, a vario titolo, del trattamento dei dati nelle Diocesi: vicari generali, cancellieri diocesani, moderatori di curia, direttori degli uffici diocesani, ma è aperto anche a tutti coloro che sono coinvolti nella vita pastorale delle comunità, come parroci e responsabili di associazioni. L’incontro verrà moderato dall’avvpcato Gianni Pireddu, mentre l’introduzione sarà affidata a monsignor Gian Franco Saba, Arcivescovo di Sassari e delegato della Conferenza Episcopale Sarda per le comunicazioni sociali. A seguire le relazioni di Carlo Acquaviva, collaboratore dell’ufficio nazionale problemi giuridici della Conferenza Episcopale Italiana, che presenterà le nuove disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza; e di Daniela Scano, caposervizio del quotidiano “La Nuova Sardegna”, che parlerà di alcuni casi concreti legati alla privacy e alla tutela della dignità della persona umana nell’attività giornalistica. Saranno previsti tre laboratori tematici, dedicati ai Sacramenti, agli annuari e alla gestione del web. Quella di Donigale sarà la prima tappa di un processo, affidato alle singole Diocesi, che consentirà di formare e aggiornare tutti i soggetti che in ambito ecclesiale hanno precise responsabilità in merito alla tutela della privacy.

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