Nov 18

Una delegazione senegalese a Oristano per studiare le tecniche agricole e forestali.

Con la visita agli orti urbani di Torangius si conclude oggi la missione di una delegazione di dieci tecnici agro-forestali provenienti dal Senegal

Dal 13 al 18 novembre, il gruppo di lavoro è stato presente a Oristano per una settimana formativa e pratico-operativa, che si inserisce all’interno di un progetto di cooperazione internazionale, a cura dell’assessorato regionale al Lavoro (capofila), dell’Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e l’ambiente della Sardegna Forestas, della Regione Piemonte, dei Comuni di Oristano, Cagliari e Iglesias, dell’Unione culturale islamica in Sardegna, e del Ministero de la Gouvernance Territoriale du Développement et de l’Aménagement du territoire Groupment d’Interet Communautaire du Bossea della Regione di Matam in Senegal.

“Il progetto – ha osservato l’assessore all’Ambiente del Comune di Oristano, Gianfranco Licheri – è cofinanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, e si pone l’obiettivo di migliorare le condizioni socio economiche della popolazione della Regione di Matam, attraverso il rafforzamento delle competenze produttive in campo agricolo e forestale, anche al fine di disincentivare le forti emigrazioni che ancora interessano quel territorio.

Il progetto realizza in Senegal un’azione pilota che coinvolge oltre 600 famiglie nel rafforzamento delle produzioni orticole e coinvolge l’intera comunità nello sviluppo di un sistema produttivo forestale capace di rigenerare il contesto locale. L’obiettivo -ha detto ancora Livheri – è realizzare azioni di capacity building, formazione, riorganizzazione della base fondiaria, diversificazione delle attività produttive, passaggio a forme di energia alternative ecocompatibili, grazie alle quali sarà possibile dare risposta alle criticità riscontrate nell’area sub-sahariana”.

Tra le diverse attività, una ha riguardato l’Oristanese dove, dal 13 al 18 novembre, dieci tecnici senegalesi sono stai impegnati in attività di formazione nei settori ortofrutticolo, vivaistico e sulla sicurezza sul luogo di lavoro. Tra i componenti della delegazione sono presenti due donne, che rappresentano due cooperative agricole di oltre 600 socie, che si dedicano alla produzione orticola sulle rive del fiume Senegal, nella regione di Matam.

“Per tutti– ha concluso Licheri – l’obiettivo è acquisire buone pratiche da poter trasferire nel loro contesto, e poter rafforzare le produzioni che grazie all’intervento del progetto punta alla realizzazione di un sistema di irrigazione efficiente e funzionale alla produzione, di un sistema di primo condizionamento dei prodotti finalizzato alla commercializzazione e di un centro dedicato al vivaismo forestale capace di rigenerare le specie locali”.

Nei giorni scorsi la delegazione ha visitato diverse aziende del territorio oristanese (Sa Marigosa, Orto di Eleonora, Cpa Arborea) per realizzare attività teorico/pratiche e studiare il modello ottimale da adattare al loro contesto. Oggi pomeriggio, alle 15, c’è stata la conclusione, con la visita agli orti urbani di Oristano per un confronto sui i modelli ottimali di gestione e produzione.

Una bambina di sette anni ha rischiato di morire soffocata a scuola per una caramella che le è andata di traverso. A salvarle la vita è stata la sua maestra, che senza perdere tempo le ha praticato la manovra di Heimlich, consentendole di ricominciare a respirare. E’ successo stamattina, nella scuola elementare di Villa Sant’Antonio, un paese in provincia di Oristano, che conta poco più di 300 abitanti, durante la festa di compleanno di un compagno di classe. I genitori della piccola sono stati subito avvisati e rassicurati con una telefonata. La mamma, preoccupatissima, ha poi raggiunto la scuola e potuto constatare di persona che la figlia era salva e stava bene.

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