Nov 12

A Siddi chiude definitivamente il ristorante dello chef stellato Roberto Petza.

S’Apposentu, il ristorante dello chef stellato Roberto Petza, a Siddi, chiude definitivamente i battenti. Dopo un anno di silenzio e il portone sprangato del ristorante in Marmilla, arriva la notizia, annunciata dallo stesso Petza in un post su Facebook.

“Ho chiuso un accordo col comune di Siddi, proprietario dell’immobile che mi ha ospitato per 10 anni – ha scritto Petza -. Con la consegna delle chiavi si chiude un ciclo. Un ciclo durante il quale ho avuto tante gioie ma anche qualche amarezza”.

In questo periodo trascorso in Marmilla, il bravissimo cuoco de S’Apposentu ha fatto conoscere al mondo, da un piccolo borgo di circa 700 abitanti come Siddi, l’alta cucina sarda, raffinata, contemporanea e a Km zero. Ma qualcosa, evidentemente, non è andata per il giusto verso.

Ha espresso rammarico anche il sindaco di Siddi, Stefano Puddu. “Abbiamo fatto di tutto per trattenere Petza a Siddi – ha detto il sindaco-. Ma nonostante l’offerta al ribasso che gli abbiamo proposto, purtroppo Roberto Petza ha deciso di andarsene comunque. Non era un problema di affitto. Per la nostra comunità la chiusura del ristorante è una grande perdita. Petza ha dato lustro a Siddi con una esperienza irripetibile. Gli auguro di trovare la fortuna che merita”.

Nel suo post su Facebook Petza parla di “…un anno di deludenti rotture con persone che avevo coinvolto all’interno del progetto S’Apposentu. Non mi occupo più da due anni della scuola di cucina, né della pizzeria di Baradili. Pensavo fosse amore … ma vabbè”.

Amarezza, quindi, ma anche gratitudine per l’esperienza a Siddi. “Decisi di accettare la sfida di atterrare come un extraterrestre nella zona più depressa della Sardegna – ha scritto ancora Petza-. Atterrai in Marmilla con tanta voglia di tornare alla terra, alla natura e ai suoi prodotti. Mi sono scontrato e rispecchiato col lato umano di noi isolani e isolati che ci porta a diffidare sempre del bello che ci cade addosso e a viverlo con diffidenza, con la convinzione che dietro il bello ci sia un prezzo da pagare in termini di dignità e onore”.

Roberto Petza archivia S’Apposentu come “…un’esperienza illuminante sul piano umano”, e ora guarda al futuro, lasciando intendere che a questa avventura ne seguirà un’altra, ma non lascia trapelare dove, come e quando, ma si limita a dire che “…ora passo con serenità ed entusiasmo al prossimo ciclo della mia vita”.

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