Set 30

Paolo Pallumbo, malato di Sla, ha pilotato un drone con lo sguardo.

In Europa è il più giovane malato di Sla e ha battuto un record mondiale: l’oristanese Paolo Palumbo, a seguito di uno specifico percorso di addestramento, è riuscito, infatti, a pilotare con successo il volo di un drone a distanza.

Tutto questo grazie a un puntatore oculare modificato e al software, ideati dalla società 3D Aerospazio, socio del Distretto Aerospaziale della Sardegna. Palumbo è stato in grado di pilotare, dalla sua abitazione di Oristano, un drone sino all’aviosuperficie Aliquirra, a Perdasdefogu, all’interno dello spazio aereo del Poligono Interforze del Salto di Quirra.

È questo uno dei risultati del primo ciclo di sperimentazione del progetto “Sclerosis Lifeline App”, ideato da 3D Aerpospazio. Per la parte clinica c’è la collaborazione dell’Unità Operativa Complessa Neurologia dell’Aou di Cagliari e dell’Istituto Auxologico di Milano e, per quanto riguarda la consulenza in materia regolatoria, dell’Enac.

“La nostra società – ha precisato il comandante Antonio Depau, di 3D Aerospazio – potrà ora procedere a definire un percorso di individuazione di parametri tecnico/operativi, che saranno in grado di indicare le tipologie di indagini cliniche capaci di evidenziare i punti di forza o di debolezza delle procedure di volta in volta analizzate”.

“Il progetto – ha spiegato Gianfranco Parati, professore ordinario di Medicina cardiovascolare all’Università di Milano-Bicocca e Direttore Scientifico dell’Irccs – si propone di poter contribuire alla terapia occupazionale, offrendo l’opportunità di creare un contatto con il mondo esterno, osservandolo attraverso “gli occhi” di un drone pilotato da loro (sempre per sicurezza con il supporto costante di un pilota)”.

“I rivoluzionari risultati ottenuti – ha detto il presidente del Dass, Giacomo Cao – potranno permettere a migliaia di persone che presentano terribili limitazioni funzionali, come nel caso dei pazienti affetti da Sla, di pilotare un drone e poter vedere l’ambiente circostante in tempo reale”.

Quali furono le modalità attraverso le quali il monachesimo vallombrosano raggiunse la Sardegna? Come questa famiglia regolare si è radicata nella vita religiosa dell’isola espandendosi in direzione dell’Arborea? Saranno questi gli interessanti spunti di riflessione oggetto del seminario di studi dal titolo “Per una storia del monachesimo medievale nel giudicato d’Arborea tra i secoli XII e XVI”, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, con la Fondazione Oristano e il Museo Diocesano Arborense, in programma sabato 5 ottobre, alle 17, presso il Museo Diocesano Arborense. “Nel corso dell’appuntamento, inserito nel ricco calendario della rassegna “OristanOttobrEventi”, verranno comunicate importanti novità storiche e archeologiche relative alla presenza monastica nel territorio giudicale arborense – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Massimiliano Sanna -. E si cercherà di rispondere a numerose curiosità che accompagnano la storia dei vallombrosani in Sardegna”. A illustrare la storia del monachesimo vallombrosano e i rapporti tra Italia continentale e Sardegna, sarà Francesco Salvestrini, docente di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università di Firenze che, nel corso della presentazione, farà inoltre un breve riferimento ai conversi monastici e alla discussa ma stimolante questione concernente il nome e la funzione delle cumbessias. Seguirà l’intervento di Luca Pompianu, laureato in Archeologia presso l’Università degli Studi di Sassari, e iscritto alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici della stessa Università, con una relazione su “Gli insediamenti monastici vallombrosani di Thamis e Monte Arcuentu nell’antica provincia ecclesiastica arborense”. “L’intervento del giovane ricercatore – ha osservato la direttrice del Museo Diocesano, Silvia Oppo – sarà particolarmente interessante perché ha approfondito la presenza dei monaci vallombrosani che, tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo, si insediarono nel Giudicato d’Arborea, fondando i monasteri, di San Michele di Monte Erculentu, da noi conosciuto come Monte Arcuentu, in comune di Arbus, e San Michele di Thamis nel territorio di Uras, con pertinenze anche nel comune di Masullas”. “Il Giudicato d’Arborea è forse il luogo più distante che i Vallombrosani abbiano mai raggiunto nella loro storia antica, e le loro due fondazioni arborensi sono ancora completamente avvolte dalle nebbie del passato – ha concluso l’Assessore Sanna -. Chi li chiamò e cosa spinse un gruppo di monaci, partiti da lontano, nel nostro territorio? Come organizzarono la loro vita, i loro insediamenti? E soprattutto, cosa resta oggi di tutto questo? Per la prima volta, nel corso del seminario, si tenterà di provare a dare risposta a queste domande e a tante altre, grazie al confronto tra fonti documentarie e fonti materiali, e grazie all’applicazione delle tecniche più innovative in campo archeologico”.

Il 16 ottobre scadono i termini per la presentazione delle domande per accedere ai contributi ordinari alle associazioni sportive dilettantistiche per l’attività svolta nell’annualità 2018 o stagione sportiva 2018/2019. La somma complessiva messa a disposizione dal Comune di Oristano è di 24 mila euro. Possono presentare domanda le società ed associazioni sportive in possesso dei seguenti requisiti: iscrizione all’albo comunale delle Società Sportive; affiliazione ad una federazione e/o ente di promozione sportiva riconosciuta dal Coni; iscrizione al Registro nazionale delle associazioni e società sportive dilettantistiche istituito dal Coni; pratichino regolare attività agonistica dilettantistica o anche a livello amatoriale durante l’anno o stagione di riferimento attraverso la partecipazione a campionati o gare ufficiali organizzati dalle Fsn e/o Eps o svolgere attività di promozione dello sport per i bambini e ragazzi; presenza di allenatori e istruttori con curricula adeguati alla finalità della società testimoniati da attestati quali diploma Isef, laurea in Scienze motorie, corsi di formazione riconosciute dalle Fsn; sede legale e/o operativa nel territorio del Comune di Oristano; risultino in regola con il pagamento delle somme dovute per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali e non siano inadempienti contrattualmente con codesta amministrazione comunale; dotazione di un defibrillatore tra le attrezzature della società e di operatori abilitati all’uso. Le domande di contributo redatte sugli appositi moduli, disponibili presso l’URP e il Centro lnformacittà e sul sito Internet del Comune www.comune.oristano.it dovranno pervenire entro le ore 13 del 16 ottobre 2019 all’ufficio Protocollo Generale in Piazza Eleonora d’Arborea. Le domande potranno essere consegnate a mano, oppure inviate all’indirizzo Pec istituzionale@pec.comune.oristano.it . Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Sport: Sara Caddeo tel. 0783 791311-791287 – email sara.caddeo@comune.oristano.it .

Da martedì 1°ottobre fino al 30 giugno 2020 la Biblioteca di Oristano sarà aperta con i seguenti orari:mattina: dal lunedì al venerdì: 9.00-14.00; sabato: 9.00-13; pomeriggio: dal lunedì al giovedì: 15,30-19.00.Anche nelle sedi decentrate delle frazioni entra in vigore l’orario invernale. Donigala: Lunedì: 9:00 – 13:00; Martedì, Mercoledì e Giovedì:: 15:30 – 19:30; Venerdì: 9:00 – 13:00. Nuraxinieddu: Lunedì: 15:30 – 19:30; Martedì: 9:00 – 13:00; Mercoledì: chiuso; Giovedì e Venerdì: 15:30 – 19:30: Silì: Lunedì: 15:30 – 19:30;
Martedì: 9:00 – 13:00; Mercoledì: 15:30 – 19:30; Giovedì: 9:00 – 13:00; Venerdì:15:30 – 19:30. Torre Grande: Martedì: 16:00 – 18:00; Mercoledì: 10:00 – 12:00; Venerdì: 10:00 – 12:00.

Oristano ha una nuova centenaria. Si tratta di Giovanna Maria Pia Alquati, che oggi è stata festeggiata in Comune dal Sindaco Andrea Lutzu che a nome della città le ha donato una targa ricordo. La Signora Alquati ha compito 100 anni sabato 28 settembre. Originaria di Cremona, ha iniziato a frequentare Oristano sin da bambina. Si è poi trasferita a Oristano insieme alla famiglia all’inizio della Seconda Guerra mondiale. Da allora ha sempre vissuto in città collaborando con l’azienda di famiglia, molto nota nel settore della ceramica. Sposata con Antonio Pia, professore di lettere al liceo, ha avuto due figli: Lucia ed Ernesto. Proprio Ernesto, che negli anni passati è stato consigliere ed assessore comunale, questa mattina ha accompagnato la madre in a Palazzo Campus Colonna per incontrare il Sindaco Lutzu.
Nel corso della cerimonia, la signora Giovanna Maria ha raccontato numerosi e simpatici aneddoti sulla sua vita.

Lascia un commento

Your email address will not be published.