Feb 22

Come si vota per le elezioni regionali.

Domenica 24 febbraio, in occasione delle elezioni per il rinnovo del presidente e del consiglio regionale della Sardegna, i cittadini si confronteranno con una novità.

Potranno esprimere sino a due voti di preferenza per i candidati consiglieri nelle liste circoscrizionali. Se decideranno di approfittare di questa possibilità (concessa attraverso l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale) i due voti dovranno essere collegati a due candidati di genere diverso della stessa lista.

Nell’unica scheda elettorale di colore verde, che gli verrà consegnata assieme alla matita copiativa, gli elettori potranno esprimere il proprio voto anche per uno dei candidati alla carica di governatore, per le 24 liste ammesse e per i circa 1.440 aspiranti consiglieri, per un totale di 60 posti nell’assemblea sarda.

Sette gli sfidanti per la presidenza della Regione: Christian Solinas (Centrodestra), Massimo Zedda (Progressisti di Sardegna), Francesco Desogus (M5S), Mauro Pili (Sardi liberi), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Vindice Lecis (Sinistra sarda).

Non necessariamente, i candidati consiglieri per i quali si sceglie di votare dovranno appartenere a liste collegate a quella del presidente prescelto. L’elettore, dunque, può praticare i cosiddetto “voto disgiunto”.

Le operazioni di voto sono in programma dalle 6.30 alle 22 di domenica. Per votare occorre presentarsi al proprio seggio muniti della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. Qualora la tessera sia stata smarrita o si sia deteriorata, si può chiedere il duplicato o l’attestato sostitutivo rivolgendosi, anche nello stesso giorno della votazione, all’Ufficio elettorale del Comune di iscrizione nelle liste elettorali. Espresso il voto, la scheda deve essere ripiegata e consegnata assieme alla matita. A quel punto il presidente del seggio accerta che la scheda restituita sia piegata nel modo giusto e la deposita nell’urna. Lo scrutinio inizierà lunedì 25 febbraio, a partire dalle ore 7.

Dice che anche lui sta con i pastori, ma non per questo annuncia una soluzione in 24 ore. Un chiaro riferimento a Matteo Salvini quello di Luigi Di Maio, arrivato in Sardegna per chiudere la campagna elettorale per le elezioni regionali di domenica 24 febbraio.”Lo dico da ministro. Anche io sto con i pastori, ma non dico che si trova una soluzione e un’intesa in 24 ore”, ha detto il leader del Movimento 5 stelle. “Stiamo tutti con loro ma con i fatti: no a facili slogan – ha aggiunto –. I pastori sono indebitati con la regione che oggi li sta strozzando. Grande disponibilità del governo a dilazionare questi prestiti”. Il leader del M5S ha criticato l’alleato di governo (citandolo questa volta direttamente) anche in un altro passaggio:  “Sentire Salvini che parla di sì al nucleare è una follia”, ha detto il vicepremier, arrivato sull’isola alla fine di un periodo impegnativo. Prima la sconfitta in Abruzzo, in un turno elettorale vinto dalla Lega. Poi tre giorni di silenzio culminati con il post sul blog delle Stelle in cui annunciava la riorganizzazione del Movimento. Quindi il voto su Rousseau con il quale gli iscritti del M5S hanno deciso di votare contro l’autorizzazione a procedere per Salvini. Sarà anche per questo motivo che Di Maio ha evocato il nome dell’alleato anche quando ha rivendicato le liste pulite del M5S. “Stiamo parlando di 60 candidati contro 1600: queste persone qui hanno deciso di metterci la faccia, senza voltagabbana e senza impresentabili. Lunedì entreremo per la prima volta nella storia nel Consiglio Regionale della Sardegna”, ha detto il ministro dello Sviluppo Economico. Un riferimento alla lista degli impresentabili diffusa dalla commissione Antimafia che elenca 8 candidati con pendenze giudiziarie: cinque corrono con il centrodestra. Quindi Di Maio ha citato la madre di tutta le promesse del M5S: il reddito di cittadinanza. “Un sardo su sei beneficerà del reddito di cittadinanza per formarsi qui e trovare lavoro qui”, ha spiegato prima di rivendicare: “Io il primo decreto che ho fatto è stato il dl dignità”. Dalla platea, uno dei presenti urla: “Io ho trovato lavoro, grazie!”. “Grazie, ti voglio bene, non l’ho pagato eh…”. Più serio il dibattito quando ha spiegato la riorganizzazione del Movimento. “Ho in programma una nuova organizzazione del M5S che non deve servire al movimento ma agli italiani. Siamo al governo ma abbiamo pochi sindaci e presidenti di Regione e le istanze arrivano senza filtro tutte a Roma, ai ministeri. Una forza come la nostra deve essere in grado a livello territoriale di curare tutte le categorie, se ci organizziamo meglio saremo più efficaci”. Per il vicepremier “la sfida che abbiamo davanti noi al governo non è raccontare meglio quello che abbiamo fatto, lo sento dire anche dentro il Movimento. Ma spiegare quali strumenti abbiamo messo a disposizione per migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di diritti, non di favori, che voi vi siete guadagnati votando il 4 marzo. Non dirò mai a chi è in minoranza nelle votazioni (su Rousseau ndr) di andarsene dal Movimento. Io non mi chiuderò mai una stanza per prendere decisioni importanti ma farò prendere la decisione a voi, anche se sarò tacciato di non prendermi le mie responsabilità. (www.ilfattoquotidiano.it).

I pastori sono “ancora disponibili” al confronto davanti al prefetto di Sassari “…speriamo il prima possibile, per ripresentare la nostra piattaforma”. E’ quanto ha detto la delegazione degli allevatori che ha participato al vertice al ministero dell’Agricoltura, a Roma, ringranziando le istituzioni che hanno avviato la trattativa. “Un negoziato – hanno sottolineato i pastori – che ha subito un grave arresto per colpe non imputabili al loro impegno”. Intanto, è stata rinviata “…per problemi di convocazione del tavolo tecnico” l’assemblea degli allevatori che era prevista per sabato 23 febbraio, a Tramatza. “Se gli industriali dovessero continuare a snobbare i tavoli di confronto – hanno avvertito i pastori – ci troveremo costretti a chiedere l’annullamento dei contratti in essere, per la palese violazione dell’art.62, comma 2, del D.L. n.1/2012, che vieta qualsiasi comportamento del contraente che, abusando della propria maggior forza commerciale, imponga condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose, ivi compresi prezzi particolarmente iniqui o palesemente al di sotto dei costi di produzione. Il comportamento degli industriali – hanno denunciato gli allevatori – è inqualificabile. In una situazione di emergenza economica e sociale, in cui le aziende di ovini stanno mettendo a rischio non solo il reddito di quest’anno ma anche il loro capitale di bestiame, per colpe legate alla mancata programmazione da parte dei trasformatori e, in particolare, degli industriali che sono responsabili del 60% della sovrapproduzione di Pecorino Romano, si permettono di non partecipare al tavolo. E questo dopo aver fatto una proposta che prevedeva un miserabile aumento dell’acconto a 72 centesimi, senza alcuna garanzia di una griglia che porti il prezzo rapidamente ad almeno un euro come approvato da più di mille allevatori nell’incontro di Tramatza”.
Intanto è pronta la bozza del decreto legge sulle crisi agricole, che prevede un fondo da 10 milioni di euro per superare l’emergenza del mercato del latte ovino e dei formaggi derivati. ”E’ istituito dal ministero delle Politiche agricole alimentari e del turismo – si legge nella bozza – un fondo volto a favorire la qualità e la competitività del latte ovino, anche attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, alla ricerca, al trasferimento tecnologico e agli interventi infrastrutturali, con una dotazione iniziale pari a 10 milioni di euro per il 2019”. E’ inoltre riconosciuto, nel limite di spesa di 2,5 milioni di euro, un contributo dello Stato per la copertura dei costi per gli interessi dovuti per gli anni 2019 e 2020 su mutui bancari contratti, alla data del 31 dicembre 2018, dalle imprese al fine di contribuire alla ristrutturazione dei settore lattiero caseario del comparto del latte ovicaprino. Mentre per assicurare il rispetto delle quote e la tracciabilità del cosiddetto ”oro bianco”, i primi acquirenti di latte crudo sono tenuti a registrare mensilmente, nella banca dati del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian), i quantitativi di latte ovino, caprino e bufalino e il relativo tenore di materia grassa, che sono stati loro consegnati dai singoli allevatori. Sempre nella banca dati del Sian andranno registrati mensilmente i quantitativi di latte bovino, ovino, caprino e bufalino, nonché di lavorati e semilavorati a base di latte destinati alla fabbricazione di prodotti lattiero caseari introdotti nei propri stabilimenti, anche se provenienti da altri Paesi. Previste sanzioni amministrative da 5.000 a 20.000 euro per chi non adempie agli obblighi.

Il Comando dei Vigili del fuoco di Oristano è intervenuto per un incidente stradale sulla strada provinciale 49, all’altezza dell’idrovora nel comune di Arborea. La sala operativa dei Vigili del Fuoco, aveva ricevuto una chiamata che segnalava che un camioncino dopo aver sbandato era uscito fuori strada finendo nello stagno, per fortuna in un punto poco profondo. Subito sono giunti sul posto una squadra di pronto intervento di soccorritori acquatici e un’autogru dei Vigili, che hanno provveduto a estrarre il conducente dal veicolo, per poi affidarlo a un’ambulanza del 118 , mentre con l’autogru è stato poi recuperato il mezzo.

L’intervento di due poliziotti ha evitato danni più gravi a un malato di Alzheimer che, allontanatosi dalla propria abitazione, si era perso nella periferia di Oristano. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri, quando al 113 è arrivata la segnalazione della scomparsa dell’uomo. L’anziano si era allontanato dalla propia abitazione intorno alle 17 ma quattro ore dopo non era ancora rientrato. Una delle volanti della Questura è riuscita a rintracciarlo grazie a un orologio dotato di sistema Gps indossato dall’anziano, tramite un’applicazione per smartphone, nel cantiere dove sono in atto i lavori per la costruzione del nuovo palazzetto dello sport, a Sa Rodia. I poliziotti, hanno scavalcato il cancello di ingresso del cantiere, e hanno trovato l’anziano bagnato, sporco di fango e con diverse escoriazioni sul viso. Hanno quindi chiesto l’intervento dei Vigili del fuoco, che hanno creato un varco nella recinzione metallica per consentire l’accesso all’autoambulanza del 118, giunta immediatamente per prestare le prime cure all’anziano. L’uomo è stato poi trasporato all’ospedale San Martino, in compagnia della figlia che nel frattempo era arrivata sul posto.

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