A Bruno Corona, commissario della Tharros, il compito di risollevare le sorti della società.
Bruno Corona è, ufficialmente, il commissario straordinario della Tharros. Questa mattina, Corona ha firmato l’accettazione dell’atto di nomina davanti al sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e all’assessore allo Sport Francesco Pinna.
“Ringrazio il Comune che in queste settimane ha seguito con grande attenzione la situazione della Tharros, adoperandosi per salvare questa società che è un patrimonio storico e sportivo per la città di Oristano – ha detto Corona subito dopo aver firmato la nomina -. Sono entrato nella dirigenza biancorossa per la prima volta nel 1977, e posso dire che è la prima volta che il Comune svolge un ruolo tanto importante per la salvezza della Tharros”.
Accetto l’incarico e mi metto a disposizione per raggiungere alcuni obiettivi – ha proseguito il Commissario -. Il primo compito è quello di finire il campionato onorevolmente, senza guardare la classifica, ma uscendo ogni volta dal campo a testa alta. Sarà poi necessario lavorare a un nuovo statuto e a una campagna soci, per creare una nuova dirigenza che sappia risollevare le sorti della società. Per questo motivo lancio un appello agli oristanesi affinchè stiano vicini alla squadra e ci aiutino nel difficile compito di salvare la società. Ho già avuto la disponibilità di alcune persone ad aiutarmi in questa impresa e tra queste ci sarà Giorgio Ibba che ci aiuterà per la consulenza fiscale”.
Il sindaco Andrea Lutzu, ringraziando Bruno Corona per la disponibilità dimostrata, gli ha rivolto gli auguri di buon lavoro, garantendo che il Comune rimarrà al suo fianco e a quello della società.
“Quando nelle scorse settimane, da assessore, ho iniziato a occuparmi della crisi della Tharros, la prima persona a cui ho pensato per il ruolo di commissario è stata Bruno Corona – ha osservato l’assessore allo Sport, Francesco Pinna -. È l’uomo giusto per tentare di salvare il sodalizio biancorosso. Ha una grande esperienza e ha già dimostrato non solo attaccamento alla società, ma anche importanti capacità dirigenziali.
La Tharros è una delle più antiche società d’Italia, la seconda in Sardegna e tra le prime dieci a livello nazionale – ha concluso l’assessore Pinna, che ha lanciato un appello a tutti gli oristanesi -. La città deve fare tutto il possibile per salvarla e per aiutare il commissario Corona. Il Comune continuerà a fare la sua parte e mi auguro che gli oristanesi facciano altrettanto, sostenendo la squadra e lo sforzo del nuovo commissario”.
Il Comune di Oristano ha disposto la chiusura del ponte sommergibile di Silì. La misura è stata adottata fino a cessate esigenze a causa dell’innalzamento del livello del fiume Tirso che potrebbe provocare allagamenti in golena. Il servizio dighe dell’Enas in mattinata ha comunicato l’attivazione della fase di allerta per rischio idraulico a valle. “Visti gli apporti al serbatoio artificiale di Nuraghe Pranu Antoni, si comunica l’attivazione della fase di allerta per rischio idraulico a valle. La portata attuale dallo scarico di superficie, in assetto di soglia libera (con 4 ventole abbattute) è pari a circa 115 mc/s”.
A Massama e Nuraxinieddu, frazioni di Oristano, rimane il divieto di uso dell’acqua per scopi potabili e alimentari. Il Sian (Servizio igiene degli alimentare della nutrizione della Assl di Oristano) ha comunicato l’aggiornamento sulle analisi dell’acqua nel territorio comunale: “Le verifiche ispettive e analitiche effettuate nei punti di prelievo significativi della rete idrica della città, identificati dall’ente gestore, hanno rilevato una situazione di normalità in tutta la città, con un miglioramento e una riduzione della torbidità nella nicchia di via Brianza (inteso come punto significativo dell’acqua proveniente dalle sorgenti), con valori di disinfettante residuo sufficiente a garantire una buona disinfezione, senza variazioni anomale della colorazione”. Per la giornata odierna, il Sian ha programmato una nuova serie di controlli.
Chi era il canonico Giovanni Spano? Quale è stata la sua importanza per Oristano? A queste domande cercherà di rispondere la conferenza, organizzata per venerdì 30 novembre, alle 17, all’Archivio di Stato, in piazza Ungheria, dal titolo “Alla scoperta dell’Anonimo. Giovanni Spano e la città di Oristano”. L’appuntamento è inserito nel ciclo di conferenze “Una Città nella Storia”, ideato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, assieme alla Fondazione Sa Sartiglia Onlus, nell’ambito del progetto MuseOristano, volto alla valorizzazione ed alla promozione della storia e delle storie della città. “La serata di studio è dedicata all’archeologo Giovanni Spano e, in particolare, ai suoi rapporti con la città di Oristano, ma è anche l’occasione per promuovere un nuovo appuntamento culturale che l’assessorato alla Cultura di questa amministrazione comunale intende istituzionalizzare proprio nella giornata del 30 di novembre di ogni anno – ha spiegato l’assessore Massimiliano Sanna -. Proprio nella giornata della festa di Sant’Andrea, nella Oristano Città Regia di età spagnola, veniva rinnovato il consiglio civico comunale, appuntamento che si intende ricordare e celebrare con un evento culturale legato alla storia della città”. Dopo i saluti dell’assessore Sanna e della direttrice dell’Archivio di Stato di Oristano, Michela Poddigue, interverranno l’archeologo Raimondo Zucca, che illustrerà i legami tra Giovanni Spano e il mondo del collezionismo antiquario e dell’archeologia dell’oristanese; e lo studioso Gigi Piredda, che ricostruendo la fitta rete dei rapporti intrattenuti da Spano con suoi amici oristanesi, traccerà una possibile individuazione della figura del famoso “Anonimo ottocentesco”, l’autore di una testimonianza della Sartiglia della seconda metà dell’Ottocento, ritrovata tra le carte del Canonico Spano; cronaca che verrà analizzata da Maurizio Casu, curatore di MuseoOristano, come descrizione di una giostra nel XIX secolo, ricca di informazioni, ormai lontana dalle nostre più recenti edizioni della giostra. Il ciclo di incontri “Una città nella storia”, riprendendo lo spirito di MuseOristano, di partecipazione e condivisione, desidera ancora una volta invitare gli oristanesi, ma non solo, a farsi protagonisti di questi eventi. Chiunque avesse compiuto uno studio, una ricerca, una tesi di laurea, su un argomento legato alla storia della città, ad un suo monumento o alle sue tradizioni, e volesse condividere con la comunità la ricerca, potrebbe segnalare la sua iniziativa culturale e proporla per un incontro. “MuseOristano è la Città Museo di tutti e per tutti – ha sottolineato l’assessore Sanna -. È il luogo di incontro e di condivisione delle memorie oristanesi ed arborensi da conoscere, ricordare, vivere e tramandare”.
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