Ott 09

Ospedale Ghilarza: inasprimento della protesta dopo l’incontro con la Assl di Oristano.

L’incontro di questo pomeriggio tra il direttore della Assl di Oristano, Mariano Meloni, e una delegazione del Comitato dei cittadini non fermerà la mobilitazione in difesa dell’Ospedale “Delogu” di Ghilarza.

Al termine del confronto il Comitato ha, infatti, annunciato un inasprimento della protesta. Per venerdì prossimo, 12 ottobre, è stata confermata l’occupazione dei municipi nei Comuni dell’Alto Oristanese e della stazione ferroviaria di Abbasanta. Nel pomeriggio la protesta si sposterà a Oristano, dove i rappresentanti del Comitato, alle 17, incontreranno il prefetto. Per le 19, invece, è stata annunciata l’occupazione dell’Ospedale San Martino di Oristano.

Il Comitato ha spiegato che il punto di maggiore criticità riguarda “…la cancellazione del Pronto soccorso, che diventerà Centro di emergenza territoriale e sarà gestito direttamente dall’Areus”.

Questo, invece,  il comunicato della Assl di Oristano sull’incontro: “E’ stata una riunione costruttiva e proficua quella che si è tenuta questo pomeriggio nella sede Assl di via Carducci a Oristano tra il direttore dell’Ats-Assl Oristano, Mariano Meloni, e la delegazione del Comitato dei cittadini in difesa dell’ospedale Delogu di Ghilarza, rappresentata da Raffaele Manca, Serafino Corrias, Livio Deligia, Amelia Agus e Rita Vinci. Presente anche il presidente del distretto socio-sanitario di Ghilarza-Bosa, Domenico Gallus. I cittadini del Guilcer hanno chiesto chiarimenti e rassicurazioni in merito al futuro del presidio ospedaliero, in particolare per ciò che riguarda l’attuazione della riforma della rete ospedaliera regionale. Meloni, affiancato dal direttore dei presìdi ospedalieri, Antonio Cossu, e dal responsabile dei servizi infermieristici, Gianni Piras, ha risposto illustrando nel dettaglio come la riforma sarà declinata all’interno del Delogu. “Saranno mantenuti 20 posti letto di Medicina, orientati prevalentemente a una gestione delle demenze senili, dell’Alzheimer e dell’area geriatrica, pur senza trascurare le altre aree: una scelta – ha spiegato il direttore della Assl Oristano – che intende dare una risposta appropriata a un territorio che risente di uno dei più alti indici di vecchiaia. In questo campo abbiamo a Ghilarza delle professionalità qualificate e ne stiamo formando di ulteriori”. Previsti inoltre 10 posti letto di Riabilitazione intensiva (codice 56), nella quale saranno presi in carico i pazienti affetti da malattie neurodegenerative o con disabilità conseguenti a traumi e incidenti, e 3 posti letto di Chirurgia in day surgery. Nascerà inoltre l’ospedale di comunità, che disporrà di 24 posti letto, e sarà a conduzione prevalentemente infermieristica, con la consulenza dei medici di medicina generale. Un intento della Direzione è quello di mantenere gli ambulatori specialistici, con particolare riferimento al Centro Uva (Unità di Valutazione Alzheimer) e di rafforzare le attività di Chirurgia programmata. Il Pronto Soccorso, secondo quanto deliberato dal Consiglio regionale sulla riforma della rete ospedaliera, verrà trasformato in Cet (Centro di Emergenza Territoriale) e la sua gestione sarà affidata all’Areus (Azienda regionale per l’emergenza urgenza). I rappresentanti del Comitato, che hanno complessivamente espresso un giudizio positivo rispetto alle risposte date dalla Direzione Ats-Assl Oristano, hanno anche chiesto a Meloni la disponibilità a un prossimo incontro allargato ai direttori delle Unità Operative dell’ospedale, così che si possano affrontare le questioni legate alla gestione operativa del nosocomio ghilarzese. Incontro a cui, ancora una volta, il direttore dell’area socio-sanitaria oristanese si è detto pienamente disponibile”. (Assl Oristano).

Alla Regione, altro strappo nella maggioranza di centrosinistra in tema di Sanità. Protagonista, ancora una volta, il Partito dei Sardi, che sostiene la giunta Pigliaru, e che recentemente è stato autore della mozione di censura dalla quale l’assessore Luigi Arru è però uscito indenne. Stavolta, oggetto del contendere è il Programma sanitario triennale 2018-2020, che Arru e il direttore generale dell’assessorato avrebbero dovuto illustrare oggi in commissione. “Abbiamo chiesto e ottenuto la sospensione dei lavori del parlamentino e il confronto immediato con Arru – ha spiegato l’esponente del PdS, Augusto Cherchi -. Vogliamo infatti capire le ragioni della mancata approvazione del Programma sanitario triennale 2018/2020, senza il quale gli atti attuativi non possono essere giudicati coerenti. Da mesi notiamo una produzione di provvedimenti, sia da parte della giunta che delle direzioni generali, slegati da qualsiasi atto di programmazione. Il Piano – ha detto ancora Cherchi – è lo strumento fondamentale di programmazione in materia sanitaria, attraverso il quale il consiglio esercita i suoi poteri di controllo economico, finanziario e di merito, e la la giunta avrebbe dovuto approvarlo entro il 31 dicembre 2017. Tutto ciò, atsta generando una generale esautorazione delle competenze e prerogative dell’assemblea che di fatto consegna ai direttori generali delle Aziende sanitarie un potere che non gli compete: quello di sostituirsi all’organo legislativo”.

Doppio provvedimento della giunta regionale in tema di amianto. L’esecutivo ha oggi approvato il Programma degli interventi inerenti il “Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente per la difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”, per quanto riguarda l’annualità 2018. La somma complessiva di 3 milioni di euro è stata ripartita fra le province di Oristano, Sassari, Nuoro, Città Metropolitana di Cagliari e Sud Sardegna, per la concessione di contributi ai privati per interventi di bonifica da amianto nei propri immobili. Le risorse potranno essere utilizzate, esclusivamente, per le attività di rimozione, l’incapsulamento, il trasporto e lo smaltimento in impianto autorizzato dell’amianto. La giunta ha inoltre dato il via libera alla programmazione della spesa di 1,767 milioni dal Patto per la Sardegna per le attività di bonifica e rimozione dell’amianto da aree e strutture pubbliche. Si tratta di aree in stato di abbandono in Sardegna, con particolare riguardo alle amministrazioni locali e loro consorzi, alle scuole, nonché alle aree naturali protette nelle quali sono state rinvenute rilevanti quantità di amianto, tra cui nel Comune di Oristano (nel litorale di Torregrande e nel Vecchio deposito ex Risi).

Per il ciclo di appuntamenti “Oristanottobreventi”, coordinato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, l’Antiquarium Arborense aderisce alla “Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo”, proponendo per i bambini il laboratorio manuale “Il cavaliere buono”, e offrendo in contemporanea ai genitori la visita guidata alle collezioni museali. Il laboratorio didattico “Il cavaliere buono” si svolge nella sala retabli dell’Antiquarium Arborense, che ospita due scomparti di un retablo di bottega catalana del principio del ‘400, che rappresentano la Madonna col Bambino con gli angeli musicanti e San Martino. I bambini, avendo a disposizione la sagoma di San Martino e del suo cavallo, dovranno applicarvi le vesti e le bardature (realizzate con materiali di stoffa, panno, corda, cartoncino) rifacendosi alla figura rappresentata nel dipinto. Età consigliata: dai 5 anni in su. Orari laboratorio didattico: ore 11 e ore 17. Mentre i bambini sono impegnati nell’attività didattica, i genitori, come detto, potranno scegliere se dedicarsi alla visita guidata gratuita del Museo. L’Antiquarium Arborense espone la collezione archeologica permanente, le mostre temporanee “Gli idoli bugiardi”, “Goya il segreto calligrafico” e “I plastici storici della Collezione Schirru”, il percorso tattile, il plastico ricostruttivo di Oristano in età giudicale e di Tharros in epoca romana, e infine le applicazioni multimediali e di realtà aumentata.

La Guardia di Finanza della Brigata di Bosa Marina ha scoperto una discoteca camuffata da circolo culturale privato. Si tratta di un locale tra più in voga tra giovani e giovanissimi di Bosa, dove i finanzieri hanno scoperto che in realtà vi si svolgeva attività di bar e discoteca aperta al pubblico. Tra le modalità usate dai finanzieri per smascherare la finta associazione, anche l’intervista ad oltre venti tra soci ed avventori, che in realtà erano semplici clienti, e che non erano quasi mai a conoscenza delle finalità per le quali il circolo era stato costituito, oppure non avevano mai partecipato a un’assemblea dei soci. Nei confronti della falsa associazione, che per proseguire con le attività dovrà mettersi in regola sia con il fisco che con la sicurezza, sono state contestate pesanti sanzioni nonché il recupero fiscale dei ricavi non contabilizzati durante l’anno. La prima sanzione amministrativa da settemila euro verrà irrogata dal Comune di Bosa, mentre per quanto riguarda l’evasione fiscale di oltre diecimila euro verrà decisa dall’Agenzia delle Entrate.

I Vigili del fuoco di Oristano e Sorgono sono intervenuti, in agro si Samugheo, per recuperare un camion carico di cloro puro (liquido molto pericoloso), destinato al depuratore del paese, che rischiava di cadere in un precipizio. L’autista del mezzo con la cisterna di cloro ha sbagliato percorso, inoltrandosi in una strada di campagna, e a causa del terreno molle e viscido per le abbondanti piogge è rimasto bloccato. La terra ha poi ceduto e il camion è rimasto sospeso con una delle ruote posteriori fuori dalla stradina, in bilico su un precipizio. I Vigili hanno recuperato il camion e lo hanno rimesso sulla strada.

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