Ott 04

Movimento 5 Stelle: “In Sardegna la legge elettorale non si tocca”.

“Con il pretesto della governabilità, a quattro mesi dal voto, centrodestra e centrosinistra vogliono cambiare la legge elettorale ma solo per garantirsi a vicenda un posticino in consiglio regionale.

Un vero e proprio inciucio, uno scandalo che il Movimento 5 Stelle contrasterà a tutti i livelli e con tutte le sue forze, e contro il quale chiederemo la mobilitazione di tutti i sardi. Perché a quattro mesi dalle elezioni la legge elettorale non si cambia”.

Lo ha sostenuto Mario Puddu, candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione alle prossime elezioni di febbraio, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

“Il consiglio regionale – ha detto Puddu – ha avuto a disposizione tutta la legislatura per cambiare la legge, e lo ha anche fatto pochi mesi fa introducendo la doppia preferenza di genere. Solo che ora centrosinistra e centrodestra si rendono conto che, per effetto di una legge che noi cambieremo quando saremo al governo della Regione, uno tra i candidati alla presidenza espressi dal centrodestra e dal centrosinistra resterà fuori dal consiglio.

Perché credete che ci stiano mettendo così tanto a scegliere il loro candidato? Perché sanno bene che non gli possono garantire la poltrona! Ecco che, dunque, adesso c’è la necessità di cambiare la legge per consentire anche al terzo candidato più votato alla presidenza di entrare il consiglio».

Il pretesto – ha detto ancora Mario Puddu – è quello di affermare che con questa legge ci sarebbe il rischio ingovernabilità. La verità è che siamo davanti all’estremo tentativo della casta politica di perpetuare se stessa a danno di sardi.

Noi ci opporremo con tutte le nostre forze ad una modifica in extremis della legge elettorale. Impediremo questo ennesimo inciucio tra centrodestra e centrosinistra. Ormai il tempo per cambiare le regole è scaduto.

Ci penserà il Movimento 5 Stelle, quando sarà al governo della Regione – ha concluso Puddu – a dare ai sardi una nuova legge elettorale. Ma ora si vada al voto con questa. Il tempo delle truffe ai danni dei sardi è terminato”.

Un gommone sulla spiaggia di Santa Caterina di Pittinuri, costa occidentale della Sardegna, in provincia di Oristano. A bordo ci sono i sindaci dei cinque comuni che partecipano alla rete Net-Med, progetto di promozione della solidarietà europea nelle piccole comunità. Si tratta di Seneghe (Oristano), Praa (Bosnia e Herzegovina), Manteigas (Portogallo), Olesa de Bonesvalls (Spagna) e San Valentino (Abruzzo). I primi cittadini hanno simulato uno sbarco di profughi. Un flash mob per sensibilizzare sul tema dell’accoglienza, contro la xenofobia e il razzismo. La manifestazione arriva alla fine di una settimana di incontri e convegni sull’analisi delle migrazioni e sul volontariato, ai quali hanno partecipato la Prefettura di Oristano, lo Europe Direct Sardegna, numerose associazioni sarde, la Regione, e l’europarlamentare Renato Soru. “Il progetto fa parte del programma di cittadinanza europea – ha detto Soru -. L’Ue lo finanzia per promuovere questa idea e per condividere i valori di accoglienza e pace, oggi rimessi in discussione con l’affermazione dei nuovi nazionalismi. L’iniziativa ha riguardato Seneghe come comune capofila e altri centri quasi nello stesso parallelo. Piccole comunità, uno spaccato dell’Europa che racconta l’adesione a valori non condivisi da Salvini, Orban e Kurz”. Una linea immaginaria, quindi, che va dal Portogallo alla Bosnia, con Seneghe al centro. Per il sindaco di Seneghe, Gianni Oggianu, “…il flash mob è stata un’occasione di confronto importante con i cinque comuni partner del progetto”.

Andrea Cuscusa, 32 anni, di Villaurbana, è stato arrestato da Carabinieri della Compagnia di Oristano, e rinchiuso nel carcere di Massama, per detenzione di marijuana. Le indagini dei Carabinieri erano iniziate il 24 settembre scorso, dopo che Cuscusa era stato fermato ad un posto di blocco. Il giovane era scappato a piedi, abbandonando l’auto, all’interno della quale i militari avevano trovato 25 chili di infiorescenze di marijuana. Una volta identificato il giovane che era scappato, i Carabinieri avevano effettuato una perquisizione presso l’abitazione del Cuscusa, a Villaurbana, trovando altri due chili di droga.

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