Set 28

Paolo Numerico: “A livello normativo in Sardegna non c’è alcun caos urbanistico”.

“Dopo la richiesta del presidente della Regione Francesco Pigliaru, su impulso del suo assessore all’urbanistica, di riportare in Commissione il “Disegno di legge sul governo del territorio”,

ormai noto come “Legge urbanistica Pigliaru/Erriu”, si sentono e si leggono su internet, ma anche sui giornali sardi, “alti lai”, specie da fonte imprenditoriale ma anche politica, circa il caos normativo cui sarebbe sottoposto il territorio della Sardegna, una volta caduta l’ipotesi dell’ingresso in aula del Ddl e quindi della sua sostanziale bocciatura.

Va detto che si tratta di considerazioni non corrette (per abusare di un eufemismo!). Finora un regime urbanistico serio, anche se con qualche falla (Legge Cappellacci? Ma anche perpetuazione del Piano casa fino al 2019?), è vigente sull’Isola. Mi limito ad un elenco proprio terra-terra, per rispondere con la maggiore semplicità possibile ai lamenti apocalittici che vengo leggendo. Fra l’altro è un elenco di varia paternità politica, dunque non suscettibile di essere inteso come partigiano.

Alla base di tutto c’è l’art. 9 della Costituzione che governa il paesaggio in Italia. E’ la base cui rifarsi per valutare ogni aspetto urbanistico e ambientale. Posso ricordare al riguardo la sentenza della Corte Costituzionale n. 178 del 2018, che ho commentato in un recente scritto proprio su “Sardegna Soprattutto” e a cui rimando.

Che dire poi della Legislazione  Galasso del 1985 sui Piani paesistici. Poco prima era entrato in vigore il decreto dell’Assessore sardo agli Enti Locali 20 dicembre 1983 n. 2266/U (c.d. Decreto Floris), che distingue le zone e le varie caratteristiche e regole urbanistiche.  Intervengono di seguito le leggi sarde (n. 45 del 1989 e 23 del 1993) sui Piani.

Fondante il Codice dell’Ambiente nel 2004 (Dpr n. 42) con le successive modifiche, conosciuto anche come Codice Urbani, che riassume e rende organica tutta la legislazione relativa a beni culturali, paesaggio, ambiente, urbanistica e le integrazioni derivate dalla Convenzione europea del Paesaggio pattuita tra gli stati membri dell’EU a Firenze nell’ottobre del 2000.

Tempestivamente la Sardegna recepì il Codice Urbani con la Legge regionale n. 8 del 2004. Fu la prima in Italia. La primogenitura fu confermata nel 2006  quando alla menzionata legge si aggiunse, si potrebbe dire finalmente, il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) voluto  dalla giunta Soru e dal Consiglio regionale della XIII Legislatura, attivo, a tutt’oggi, solo sulla fascia costiera.

Ci sono dunque regole, statali e regionali, che impongono comportamenti. Semmai il PPR della giunta Soru, documento di sviluppo socio economico, doveva essere esteso all’intera Sardegna, come era stato promesso da chi poi è divenuto Governatore, quello attualmente in carica. Ma ad oggi questo impegno non è stato rispettato.

Ripetutamente ho cercato di evidenziare, in questo sito ed in interventi pubblici, che semmai il caos, con gli incrementi volumetrici residenziali, turistici e agricoli e con il varco a superare ogni norma sul litorale, sopraggiungerebbe se il Ddl Pigliaru/Erriu dovesse mai essere approvato.

Forse proprio l’assenza di vincoli certi era ed è desiderato da quanti oggi si affollano a dire che la retromarcia del presidente Pigliaru sul Ddl sull’urbanistica porterebbe il caos. E non sono a dirlo solo i gruppi di interesse più o meno desiderosi di riprendere a cementificare come se si fosse nel Paradiso di Bengodi.

E’ doveroso ribadire che l’attuale normativa vigente in Sardegna rassicura su derive o caos urbanistici ed ambientali; nondimeno è necessario, per recepire coerentemente il dettato costituzionale del Codice Urbani e rendere operativo quel modello di sviluppo definito nel 2006, estendere finalmente il PPR a tutta la Sardegna, renderlo operativo, e scrivere una coerente legge urbanistica, agevole ed operativa, che non cerchi di affossarlo.

Era tutto molto semplice ma non si è fatto. (Paolo Numerico, già presidente Tar Sardegna eex presidente di sezione del Consiglio di Stato,awww.sardegnasoprattutto.it).

È stato dimesso uno dei due pazienti colpiti da Febbre del Nilo e ricoverati presso l’unità Operativa di Medicina interna dell’ospedale San Martino di Oristano. L’altro paziente, che aveva trascorso un periodo presso l’Unità di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, è stato anche lui dichiarato fuori pericolo ed è in procinto di essere trasferito in una struttura in cui sarà sottoposto a riabilitazione motoria, necessaria dopo il lungo periodo di immobilità. Intanto, sul fronte animale, si registra una nuova positività fra i volatili: si tratta di una cornacchia la cui carcassa è stata rinvenuta nei giorni scorsi a Marrubiu dal Corpo forestale e consegnata agli operatori del Dipartimento di Prevenzione della Ats-Assl Oristano. Il volatile, come diagnosticato dalle analisi condotte dall’Izs (Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna) di Sassari, è risultato positivo al virus della West Nile Disease. Ora si attende la conferma ufficiale da parte del Centro di riferimento nazionale di Teramo.

Il 1° ottobre parte il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. Il Censimento permette di misurare le principali caratteristiche socio-economiche della popolazione dimorante abitualmente in Italia. Per la prima volta l’Istat effettua la rilevazione censuaria a campione e con cadenza annuale e non più decennale, il che consente di rilasciare informazioni continue e tempestive. Ogni anno le famiglie chiamate a partecipare sono circa un milione e quattrocentomila in tutta Italia. Con questa nuova modalità operativa sarà possibile fruire di informazioni continue e più tempestive della situazione socioeconomica del Paese. Le rilevazioni censuarie previste con cadenza annuale sono due: la rilevazione areale (A) e la rilevazione da lista (L). Le due rilevazioni hanno un disegno e tecniche di indagine differenti ma utilizzano lo stesso questionario. Il Comune di Oristano e l’Istat richiedono la collaborazione delle famiglie, ricordando che il Censimento è un obbligo di Legge, ma soprattutto un’opportunità per contribuire alla buona riuscita della rilevazione nell’interesse proprio e di tutta la collettività. Il censimento a Oristano: A Oristano sarà il Comune a effettuare le rilevazioni con una squadra di 14 rilevatori che, dal 10 ottobre al 9 novembre, effettueranno interviste a campione porta a porta, presentandosi a domicilio. La rilevazione sarà annunciata con l’affissione di una locandina o di una lettera. In caso di assenza sarà lasciato un nuovo avviso per fissare un appuntamento. Dopo il 9 novembre è prevista una seconda fase di rilevazione curata direttamente dall’Istat con l’eventuale assistenza degli uffici comunali. Le modalità di svolgimento della rilevazione: Le famiglie interessate dalla rilevazione areale (A), dal 10 ottobre al 9 novembre, verranno intervistate col metodo “porta a porta”. Le famiglie sorteggiate per la rilevazione da lista (L), invece, riceveranno dall’Istat una lettera di invito a partecipare alla rilevazione. La strategia di rilevazione prevede due fasi: 1) dall’8 ottobre al 7 novembre le famiglie potranno: a) compilare il questionario via web in maniera autonoma, oppure recandosi presso il Centro Comunale di Rilevazione appositamente istituito presso l’Ufficio Elettorale del Comune, al piano terra del palazzo degli Scolopi, in piazza Eleonora, dove sarà possibile fruire dell’assistenza degli operatori comunali; b) rilasciare intervista telefonica chiamando il numero verde dell’Istat; 2) dall’8 novembre al 20 dicembre le famiglie che non hanno compilato il questionario potranno effettuare: a) intervista telefonica effettuata dagli operatori comunali; b) intervista faccia a faccia effettuata da un rilevatore munito di tablet. Il termine della rilevazione da lista (L) è fissato per il 20 dicembre 2018. Per informazioni o chiarimenti è possibile contattare il numero verde ISTAT 800.811.177 attivo dal 10 ottobre al 23 novembre da lunedì a venerdì dalle 9 alle 21; l’Ufficio Statistica del Comune di Oristano tel. 0783791461, il sito web www.istat.it/it/censimenti-permanenti/popolazione-e-abitazioni

“Da lunedì 1°ottobre, tutti i cittadini della provincia di Oristano che intendono bonificare i propri immobili dall’amianto possono presentare domanda, come da bando pubblico dell’ente provinciale, per poter accedere ai contributi in merito alla bonifica amianto”. Lo comunica il presidente dell’Associazione regionale ex esposti amianto, GiampaoloLilliu. L’Associazione ex esposti amianto di Oristano nell’esprimere soddisfazione per il bando, denuncia, però, la scarsità delle risorse messe a disposizione (poco più di 150 mila euro) , non sufficienti a soddisfare le aspettative dei numerosi cittadini che intendono bonificare il proprio immobile dalla fibra killer. Pr questo motivo, l’Associazione ex esposti amianto ha già sollecitato l’assessorato regionale Ambiente e la Provincia di Oristano affinchè “…prevedano ulteriori risorse, anche utilizzando le risorse avanzate dal bando 2012 finanziamento 2011”.

Visite senologiche gratuite, eventi artistici e promozione della sana alimentazione, sono gli ingredienti che caratterizzeranno il “Mese del Nastro Rosa 2018”, promosso nel mese di ottobre dalla sezione provinciale Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) con il patrocinio di Ats-Assl Oristano e Comune di Oristano, e la collaborazione della scuola di danza Milene e della rivendita ortofrutticola Ortalissa. Obiettivo delle iniziative in calendario è quello di accendere i riflettori sulla prevenzione del tumore del seno, la patologia oncologica femminile più diffusa, attraverso una miriade di iniziative che punteggeranno l’ottobre oristanese. Si partirà martedì 2 ottobre, con l’iniziativa “I frutti della salute da Ortalissa”: per l’intera giornata (dalle ore 9 alle 13 e dalle 17 alle 19) acquistando i prodotti offerti dalla rivendita ortofrutticola di via Garibaldi 52, a Oristano, sarà possibile finanziare le attività della Lilt, compiendo così una “buona azione” non solo per sé (il consumo di frutta e verdura è, infatti, fondamentale per mantenersi in salute) ma anche per l’associazione, che da anni promuove la prevenzione oncologica sul territorio. Sabato 6 ottobre, a sostenere la Lilt sarà la musica, con il concerto dei Bossanova e dintorni, che suoneranno, alle 20, al Bar Cafesino, in via De Castro 53, dove sarà allestita anche una grigliata per gli ospiti. Il successivo fine settimana, sabato 13 e domenica 14 ottobre, dalle ore 18 alle 22, il Teatro San Martino di Oristano aprirà le sue porte alla mostra di pittura che ospiterà le opere di Bettina Brovelli, Tito Sedda, Gianni Gallus, Saverio Pala, Alfredo Tanchis, Tonino Mattu, e i video di Bastiano Cappai. Ad aprire l’esposizione saranno i brani del coro a concordu di Oristano “Shardana di Ichnusa”. Domenica 21 ottobre, un appuntamento del tutto speciale con la prevenzione oncologica: dalle ore 9 alle 12.30, presso l’Unità Operativa di Radiologia Territoriale dell’ospedale San Martino di Oristano, il personale medico della Ats-Assl Oristano effettuerà visite senologiche gratuite. Non sarà necessaria alcuna prenotazione preventiva: le prestazioni saranno effettuate in ordine di arrivo. Alle persone che non potranno essere visitate nell’arco delle ore prefissate sarà prenotato un nuovo appuntamento. Il Mese del Nastro Rosa 2018 chiuderà in bellezza, sabato 27 ottobre, con lo spettacolo offerto dai giovani ballerini della scuola di danza “Milene”, alle 19, in piazza Eleonora: una scelta, questa, che vuole sottolineare l’importanza del movimento e dell’attività fisica, altra componente importante per mantenersi in salute. In occasione di tutti gli eventi, i volontari Lilt distribuiranno opuscoli informativi sulla prevenzione del tumore della mammella e sulla sana e corretta alimentazione.

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